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Attualità

Lecce: 197° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Ecco il testo integrale del discorso del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Lecce, Colonnello Maurizio Ferla, tenuto in occasione dell’odierna festa dell’Arma.

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Ecco il testo integrale del discorso del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Lecce, Colonnello Maurizio Ferla, tenuto in occasione dell’odierna festa dell’Arma.


Onorevole Sottosegretario, onorevoli parlamentari, autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, graditi ospiti, formulo il più caloroso ringraziamento per avere voluto esprimere, con la vostra presenza, la vicinanza ai Carabinieri del Comando provinciale di Lecce, nel giorno in cui si celebra il 197° anniversario dalla fondazione dell’Arma. Desidero rivolgere subito il più deferente pensiero ai Nostri Caduti che in ogni tempo, in pace ed in guerra, hanno sacrificato la loro vita per il bene della Nostra Patria. Anche oggi piangiamo un nostro fratello barbaramente assassinato. Ai familiari, alcuni oggi presenti, il mio accorato saluto. Un abbraccio affettuoso ai rappresentanti dell’ANC, al gruppo delle Benemerite ed un cordiale saluto ai delegati del Comando provinciale in seno agli organismi di rappresentanza militare cui mi lega un rapporto di fattiva collaborazione. Anche quest’anno la nostra provincia, sulla base dei giudizi di osservatori terzi, risulta tra le più sicure a livello nazionale. Eppure non ci è purtroppo estranea la criminalità mafiosa; eppure avvertiamo, al pari delle altre provincie italiane e di quelle del meridione in particolare, le gravi conseguenze della crisi economica mondiale, che si riflette negativamente sul mercato occupazionale ed in definitiva sulle famiglie. Sono questi fattori criminogenetici contro i quali le Forze di Polizia possono fare poco, ma che devono essere tenuti in considerazione per pianificare ed attuare strategie preventive e di contrasto efficaci. I risultati degli sforzi sono a tutti noti; le Forze di Polizia di questa Provincia operano di comune intesa ed hanno dimostrato di avere colto il vero spirito del coordinamento nella collaborazione stretta e disinteressata, ove le diverse professionalità e competenze si fondono completandosi a vicenda; per questo il risultato viene normalmente conseguito; per questo la nostra provincia è tra le più sicure a livello nazionale. E consentitemi di rivolgere il mio saluto affettuoso al Questore Cufalo ed al Col. Vezzoli, con i quali condivido le tensioni quotidiane che derivano dal desiderio, ancor prima che dal compito, di rendere sempre più sicura la nostra provincia. Si è cementato tra noi un sentimento fraterno, che continuerà anche quando non saremo più in servizio a Lecce. Sotto l’accorta guida del Prefetto Mario Tafaro, nelle politiche di prevenzione e del Procuratore della Repubblica, Dr Cataldo Motta, nelle attività di polizia giudiziaria, i reparti del Comando Provinciale chiudono oggi idealmente un anno di lavoro che ha prodotto risultati eccellenti, i migliori dell’ultimo triennio. Sono stati eseguiti, in 12 mesi, 76.000 servizi preventivi (14.000 in più dello scorso anno) sono state tratte in arresto 740 persone e 4.400 denunciate a p.l., sono stati conseguiti importati risultati nel contrasto all’usura, ma è ancora poco, il fenomeno è molto più diffuso e sotterraneo di quello che traspare dai dati ufficiali. Rilevante poi è l’attività contro le organizzazioni criminali di ogni specie e nel contrasto patrimoniale in cui l’Arma ha proposto il sequestro di beni per circa 8,5 milioni di euro, eseguendolo per complessivi 5.300.000. Ed è altresì noto lo sforzo per prevenire infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti, nella tutela dell’ambiente dall’attacco di affaristi poco scrupolosi, nella tutela del lavoro regolare e della salute dei cittadini. Tutti settori in cui i risultati conseguiti superano le ordinarie aspettative. Sono questi ambiti da cui dipende il futuro sviluppo di questa provincia e dove l’azione delle Forze di Polizia, da sola, non basta. Più che in altri settori c’è, alla base, un’esigenza di rispetto delle regole a tutti i livelli. L’esercizio concreto della legalità è un obbligo che incombe su tutti; non è un onere che grava solo su chi esercita funzioni pubbliche. Particolare impegno è stato profuso per contrastare il tragico fenomeno delle morti sulle strade. Sono state elevate 19.000 contravvenzioni al C.d.S, ma ciò che è più importante, sono state ritirate 1.700 patenti a persone sorprese alla guida in stato di alterazione psichica da alcol o stupefacenti. L’odierna ricorrenza s’inserisce, non solo idealmente, nel contesto delle celebrazioni per il 150 anni dell’Unità d’Italia. Dal semplice raffronto dell’entità dei due anniversari derivano, per noi carabinieri, varie riflessioni: L’Arma c’era: quando l’idea dell’unità della nostra Patria prendeva concretamente corpo e sui campi di battaglia per l’Indipendenza Nazionale; nella gloria di El Alamein e nella gesta eroiche della guerra di Resistenza e quando si rese necessario difendere la neo nata Repubblica ed i valori della Costituzione appena promulgata nella lotta contro il terrorismo, l’eversione e la criminalità mafiosa. L’Arma c’era! Da queste riflessioni si deduce una sola responsabilità: l’Arma deve esserci ancora nel modo in cui i cittadini italiani vogliono che sia. Qualcuno ha scritto: Ho visto il carabiniere soccorrere i prigionieri con la devozione della suora di carità; l’ho visto confortare il condannato come il sacerdote nell’ora estrema; l’ho visto nella famiglia colmare gli odi ed i rancori come il confessore; l’ho visto combattere come il guerriero, soffrire in silenzio come il religioso, morire come il martire. Egli è niente per voi cittadini, voi siete tutto per lui. Se siete gente onesta e felice, potete ignorare persino la sua esistenza, ma i tristi tremano, i deboli vivono protetti, perchè egli è sempre là dritto,immobile, vigilante. Questo è per gli italiani il carabiniere; questo è ciò che noi dobbiamo essere! Viva l’Arma dei Carabinieri. Viva l’Italia.


Elenco dei premiati


Ulteriore testimonianza concreta dell’impegno assolto nell’anno appena trascorso è rappresentato dalle ricompense consegnate ai militari che si sono particolarmente distinti, nel compimento delle loro attività quotidiane. Tra i militari che sono stati premiati a Lecce, vi sono:



  • il Capitano Giuseppe COLIZZI, con la seguente motivazione: “Ufficiale addetto a sezione anticrimine, evidenziando altissimo senso del dovere, elevatissima professionalità e spiccato acume investigativo, dirigeva, partecipandovi personalmente, delicata attività investigativa sviluppata a seguito di attentato dinamitardo di matrice terroristica, ai danni di obiettivo militare ubicato nel capoluogo lombardo. L’indagine, si concludeva, in tempi brevissimi, dopo l’arresto dell’autore materiale del fatto delittuoso, rimasto gravemente ferito, con l’individuazione dei due complici stranieri, arrestati per strage, fabbricazione, detenzione e porto illegale di materiali esplodenti, con l’aggravante di aver agito per finalità di terrorismo. In Milano, 12 e 13 ottobre 2009.

  • Il Sottotenente Giovanni PORTA e Maresciallo Aiutante Gabriele LUPERTO, con la seguente motivazione: “Militari in servizio in territorio particolarmente sensibile sotto il profilo della sicurezza pubblica, manifestando elevata competenza professionale, spiccato acume investigativo ed incondizionata dedizione al servizio, conducevano complessa attività investigativa nei confronti di un gruppo di persone responsabile di abusi sessuali verso un minorenne, che si concludeva con l’esecuzione di otto ordinanze di custodia cautelare in carcere. In Carmiano (Le), settembre-dicembre 2009.

  • Appuntanti Scelti Antonio Fernando Vadrucci e Pier Paolo Mauro, con la seguente motivazione:graduati addetti rispettivamente al plotone di polizia militare impiegato nell’operazione “joint enterprise” in Kossovo ed al reparto supporti-contingente nazionale carabinieri, inquadrato nell’ambito della missione althea, in Bosnia Erzegovina, emergevano tra i pari grado, distinguendosi per competenza, totale abnegazione e spiccato senso di responsabilita’, fornendo nel delicato settore di pertinenza, puntuali e rigorose risposte alle esigenze del reparto. Esemplari figure di appuntati scelti dei carabinieri, che con il loro costante operato, hanno contribuito in modo decisivo al conseguimento degli obiettivi della missione, conferendo lustro e prestigio al contingente nazionale ad all’arma dei carabinieri, in contesto multinazionale.


Belo Polje (Kossovo), 26 agosto 2010 e Serajevo, febbraio-settembre 2010”.


APPREZZAMENTI DEL COMANDANTE PROVINCIALE



  • Al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, con la seguente motivazione: “Nucleo Investigativo, operante in territorio caratterizzato da alto indice di criminalita’, evidenziando spiccate doti professionali, perseverante impegno ed elevato spirito di servizio, svolgeva complesse e prolungate indagini che consentivano di disarticolare un pericoloso ed agguerrito sodalizio criminale che, da circa un decennio, esercitava usura, estorsione e abusiva attività finanziaria finalizzata al riciclaggio, truffa e falso. L’operazione si concludeva con l’arresto di 19 persone colpite da provvedimento restrittivo ed il sequestro dei beni per circa 1.000.000,00 di euro. Lecce e provincia, febbraio 2009 – marzo 2010;

  • alla Compagnia Carabinieri di Casarano, con la seguente motivazione: “Compagnia distaccata operante in territorio particolarmente sensibile sotto il profilo della sicurezza pubblica, evidenziando elevata professionalità, acume investigativo, abnegazione eseguiva complessa, prolungata ed articolata indagine di polizia giudiziaria, nei confronti di pericolosa consorteria delinquenziale dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché al traffico internazionale di armi e munizioni che si concludeva con l’emissione di 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere, il sequestro di ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, armi e munizioni. In Parabita, Tuglie, Alezio, e provincia di Lecce. Settembre 2009-Giugno 2010”;
  • alla Compagnia Carabinieri di Maglie, con la seguente motivazione: ”Compagnia distaccata gia’ distintasi nel recente passato per analoghi impegni investigativi di rilievo, portati a conclusione con successo, evidenziando acume investigativo, disarticolava pericolosa organizzazione criminale dedita al traffico, alla detenzione ed alla distribuzione di stupefacenti, attentati esplosivi, estorsioni, detenzione di armi e materiale esplosivo, con l’arresto, in esecuzione di ordini restrittivi in carcere emessi dall’Autorita’ Giudiziaria inquirente ed in flagranza di reato, 12 persone, provvedendo a sequestrare copioso quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Corigliano d’Otranto  e provincia di Lecce, settembre 2010- maggio 2011”.


Il 13 luglio 1814, il Corpo dei Carabinieri Reali fu istituito con le Regie Patenti da Vittorio Emanuele I, che volle dotarsi di un corpo di militari scelti “per buona condotta e saviezza d’istinti”, allo scopo di contribuire alla difesa dello Stato in tempo di guerra e di vigilare  alla conservazione della pubblica e privata sicurezza in tempo di pace. Oggi, 6 giugno 2011, per onorare il ricordo della prima medaglia concessa alla Bandiera per il contributo offerto dai Carabinieri alla vittoria delle armi italiane nel primo conflitto mondiale, alle ore 10.30, in Lecce, via Lupiae davanti la sede del Comando Provinciale Carabinieri, ha avuto luogo la cerimonia commemorativa per la ricorrenza dell’annuario della fondazione della Benemerita. Era schierato un Reparto di formazione composto da un plotone di militari dell’Arma Territoriale di Lecce, un plotone di comandanti di Stazione in rappresentanza delle varie componenti che operano nel Comando Provinciale di Lecce. Una rappresentanza di: militari “Carabinieri di quartiere”, del Servizio Navale, della CIO (Compagnia Carabinieri Intervento Operativo) dell’11° Battaglione Puglia di Bari, due unità motociclisti del Nucleo Radiomobile, un autoradio AR 159 (e relativo equipaggio) della Compagnia Carabinieri di Lecce, un autoradio AR 159 (e relativo equipaggio) della Compagnia Carabinieri di Maglie. Dello schieramento hanno fatto parte anche i Gonfaloni della Provincia e del Comune di Lecce, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, i Labari ed i Medaglieri delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. La manifestazione non soltanto ha commemorato i 197 anni dedicati dai Carabinieri al servizio del nostro Paese, ma è stata anche un’occasione per incontrarsi e fare un bilancio dei brillanti risultati  conseguiti, in particolare in questi ultimi due anni alla guida del Comandante Provinciale Colonnello Maurizio Ferla,  e degli ulteriori obiettivi istituzionali ancora da raggiungere. L’attenzione dell’Istituzione  è incentrata sempre più sulla tutela della collettività, al fine di rendere ancor più incisiva la connotazione della capillarità dell’Arma sul territorio, in risposta alla crescente domanda di sicurezza. Sul piano delle attività, nell’ultimo anno i risultati sono senz’altro di assoluto rilievo rispetto al precedente periodo. Si tratta di cifre che stabiliscono un vero e proprio primato provinciale, di gran lunga superiore a qualunque altro intervento operato nel settore in passato, e che testimoniano in particolare della sistematicità e della coralità – e non dell’occasionalità – degli interventi. Ma si tratta soprattutto di una importante vittoria sia sulle organizzazioni mafiose sia sulla delinquenza comune, private in poco tempo di strutture, beni ed utilità indispensabili a sostenerne l’impegno e la  potenza criminale. Un impegno così importante e produttivo testimoniato dai risultati che seguono:


gli oltre 1000 militari del Comando Provinciale di Lecce  hanno assicurato 76.000 servizi preventivi (14.000 in più rispetto all’anno precedente), effettuato 740 arresti ( + 110) e deferito a piede libero all’A.G. 4400 persone. Notevole anche l’attività di aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità: è di oltre 8.500.000 euro il valore complessivo dei beni per cui è stato proposto il sequestro. E’ invece di 5.300.000 euro il valore dei beni sottoposti a sequestro nel periodo oggi considerato.


Significativa anche l’attività di polizia stradale compiuta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce per garantire la sicurezza delle più importanti reti di collegamento che interessano il salento, in particolare volta a contrastare le c.d. “stragi del sabato sera” che tante giovani vite mietono ogni anno: sono state elevate oltre 19.000 contravvenzioni (+ 2.000); 1.700 le patenti di guida ritirate (+ 150); e 1.113 i mezzi sequestrati (+ 220) dalle pattuglie dell’Arma impegnate nei vari posti di blocco e di controllo dislocati nei punti nevralgici delle principali rotabili della provincia di Lecce.


Un ciclo produttivo particolarmente fervido e intenso si registra anche nell’azione di contrasto al fenomeno dei reati predatori, in particolare rapine e furti: infatti 140 (+27) sono le rapine consumate e tentate su cui è intervenuta l’Arma, ma di queste 54 (+ 10) sono quelle scoperte dagli investigatori dei Carabinieri che hanno smantellato intere bande a ciò dedite. I furti invece registrati nell’ultimo anno sono sensibilmente diminuiti, essendosene registrati 8100 rispetto ai 9902 dell’anno precedente,  a fronte anche di un aumento di quelli scoperti, 504 dell’anno corrente rispetto ai 412 del precedente. Questo successo si deve anche all’incisiva azione preventiva profusa nel particolare settore delle misure di prevenzione, che conta 160 avvisi orali, 55  sorveglianze speciali e 318 fogli di via obbligatori proposti a carico di persone socialmente pericolose per la sicurezza pubblica. Anche sul fronte dell’immigrazione clandestina, sono oltre 500 gli stranieri rintracciati nella provincia (+ 200). Queste le operazioni di polizia giudiziarie più importanti portate a termine nel periodo considerato:


–         06/07/2010 Operazione “SHYLOCK”. I militari del Nucleo Investigativo hanno eseguito 19 O.C.C.  per associazione a delinquere finalizzata all’usura ed estorsione, aggravata dal metodo mafioso (Art.7 L.203/91), riciclaggio ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Effettuati sequestri preventivi di beni e conti correnti per un valore presunto di circa 1.000.000 di euro.


–         09/09/2010 Operazione “HOT LIST”. I militari della Compagnia di Lecce hanno eseguito 10 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.


–         15/09/2010 Operazione “LITTLE DEVIL”. I militari del Nucleo Investigativo hanno eseguito 14 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e rapina.


–         30/10/2010 Operazione “MERCANTE IN FIERA”. I militari della Compagnia di Gallipoli hanno eseguito 24 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti e tentata estorsione aggravata perché caratterizzata da modalità mafiose.


–         16/12/2010 Operazione “BAZAR”. Il personale del Nucleo Investigativo hanno eseguito 5 O.C.C. per detenzione continuata in concorso ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.


–         07/05/2011 Operazione “BAMBA”. I militari della Compagnia di Casarano hanno eseguito 21 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver partecipato ad associazione armata e traffico internazionale di armi e munizioni.


–         10/05/2011 Operazione “CORIOLANO”. I militari della Compagnia di Maglie hanno eseguito 9 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver partecipato ad associazione armata, nonché per estorsione, attentato dinamitardo e danneggiamento.


Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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