Squinzano
Convegno sulla violenza sui bambini a Squinzano
L’Associazione “ReteAmoris”, dedicata a Giovanni Paolo II, organizza la presentazione del libro sulla violenza sui minori “Non calpestate i fiori. Ogni bambino è un fiore” di Aurora Guerrieri Romano, con illustrazioni grafiche di Francesca A. Malatesta. Appuntamento giovedì 18 marzo, alle 19,30, presso il Centro Studi “San Nicola”, in Piazza S. Nicola, 10, a Squinzano. Presenterà la serata la prof.ssa Maria Gloria Dello Preite. Presenterà il libro la pProf.ssa Caterina Commodaro Romeo, Consigliere Pedagogico del Ministero della Pubblica Istruzione per l’Europa, Cavaliere delle Palme Accademiche della Repubblica Francese, già Docente delle Scienze del Linguaggio all’Università “Federico II” di Napoli, all’Università dell’Aquila, alla Bocconi di Milano. Interverranno: prof. G. Bancarella, già Docente di Filologia Romanza all’Università di Lecce; Giovanna Maletesta, dr.ssa in Scienze Sociologiche. Seguirà il dibattito con l’autrice.
Cronaca
Colpo alla criminalità organizzata: 22 arresti
All’alba i carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia hanno eseguito 22 arresti tra Squinzano, Trepuzzi, Racale e Taviano. Sequestrati beni per circa un milione di euro
All’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, al termine di un’articolata e prolungata attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione a una vasta operazione antimafia che ha portato all’arresto di 22 persone – 18 tradotte in carcere e 4 sottoposte agli arresti domiciliari – su un totale di 55 indagati, nonché al sequestro preventivo di beni per oltre 800mila euro.
Il provvedimento cautelare, composto da 23 misure (una delle quali non eseguita poiché il destinatario è deceduto), è stato emesso dal GIP del Tribunale di Lecce.
All’operazione hanno preso parte oltre 100 militari, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, dal Nucleo Cinofili di Bari, dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari-Palese e da personale specializzato API e SOS dell’11° Reggimento “Puglia”.
Gli indagati rispondono, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, rapina, lesioni aggravate, usura, estorsione, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi e procurata inosservanza di pena, tutti aggravati dal metodo mafioso.
L’approfondita attività d’indagine ha permesso di individuare anche ruoli operativi femminili stabilmente inseriti nei circuiti dello spaccio di droga.
Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Lecce sono state avviate con la cattura del latitante Sergio Notaro, già condannato nel primo maxiprocesso alla Sacra Corona.
Unita per appartenenza alla frangia mafiosa guidata da Giovanni De Tommasi, attiva a Squinzano.
Notaro, deceduto nel 2022, era ricercato per numerosi reati commessi tra il 2008 e il 2013, tra cui l’associazione mafiosa ex art. 416-bis.
L’uomo fu rintracciato in una dependance nelle campagne di Melendugno, dove si nascondeva da mesi, ponendo fine al suo tentativo di fuga: da tale circostanza l’indagine ha assunto il nome convenzionale “Escape”.
Le successive attività hanno permesso di ricostruire la rete di appoggio che aveva favorito la latitanza del capo clan e di delineare struttura, ruoli, collegamenti e fonti di finanziamento di due frange operative riconducibili alla Sacra Corona Unita, attive nei territori di Campi Salentina e Squinzano: la prima guidata dal latitante arrestato, la seconda da un altro esponente vicino al clan De Tommasi.
È stata inoltre accertata la presenza di un’ulteriore organizzazione, con struttura verticistica, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree di Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi, nonché di un’altra associazione attiva nel traffico di droga nella zona di Casarano.
I proventi delle attività illecite venivano consegnati dai pusher ai rispettivi referenti e successivamente utilizzati sia per il sostentamento dei detenuti e delle loro famiglie, sia per il mantenimento degli interessi economici del clan.
Durante la latitanza di Notaro, la gestione operativa del gruppo era stata assunta dal figlio, incaricato di riscuotere i proventi e coordinare le attività criminali, tra cui usura, estorsioni, traffico di stupefacenti e rapine.
Le indagini hanno documentato l’applicazione di tassi usurari del 10% mensile (pari al 120% annuo) ai danni di imprenditori locali in difficoltà economiche, nonché l’uso sistematico di minacce e violenze per il recupero dei crediti legati alla droga.
Sono state inoltre individuate diverse basi logistiche per la custodia e il confezionamento degli stupefacenti, denominate dagli affiliati “cd” o “stecche”.
Tra queste, una sala giochi di Novoli, considerata dagli investigatori base operativa dello spaccio, era gestita da un 49nne tratto in arresto insieme alla compagna, coinvolta stabilmente nella gestione delle forniture di cocaina.
Un’altra donna, una 42nne di Racale, ha ricevuto la misura in carcere, dove si trovava già detenuta dopo un arresto avvenuto a luglio con il sequestro di quasi 80 chili di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’indagine sono stati effettuati numerosi arresti e sequestri per un totale di circa 70 kg di droga (cocaina, marijuana e hashish).
Tra i più rilevanti, l’arresto di due cittadini albanesi trovati in possesso di un ingente quantitativo di hashish e marijuana pari a 30 chili e il sequestro, a Racale, di 3,5 kg di cocaina e 28 kg di marijuana a carico di tre persone già note per reati legati agli stupefacenti.
Le indagini hanno anche evidenziato la disponibilità di armi da parte del gruppo, utilizzate per esercitare controllo e intimidazione sul territorio.
In particolare, nella stessa sala giochi di Novoli, due affiliati avevano esploso colpi di arma da fuoco contro un sodale, in un episodio intimidatorio legato alla gestione dello spaccio.
Durante una successiva perquisizione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo avevano rinvenuto un arsenale composto da pistole calibro 9 e 7,65, un mitra MP5, un fucile a canne mozze, un ordigno esplosivo di circa 2,5 kg e numerose munizioni.
Le attività investigative hanno inoltre consentito di individuare uno degli autori della rapina commessa l’8 settembre 2019 ai danni di un noto avvocato penalista di Trepuzzi.
L’indagato, raggiunto dalla misura cautelare in carcere, è accusato, tra l’altro, di associazione mafiosa.
L’analisi degli elementi raccolti ha permesso di ricostruire la fase preparatoria dell’azione e le modalità di accesso all’abitazione, da parte di tre persone incappucciate e armate che avevano atteso il rientro della vittima approfittando dell’oscurità della pineta circostante.
Dopo averlo colpito al volto, gli avevano puntato un’arma alla tempia costringendolo a entrare in casa.
All’interno, l’avvocato, la moglie e i due figli minori erano stati tenuti sotto minaccia e costretti a rimanere immobili.
I malviventi avevano quindi obbligato il professionista, sempre sotto minaccia, ad aprire la cassaforte, da cui sono stati rubati denaro contante, preziosi e orologi, prima di rinchiudere la famiglia in bagno e allontanarsi.
L’operazione Escape rappresenta un significativo risultato nella costante azione di contrasto alla criminalità organizzata svolta dall’Arma dei Carabinieri, resa possibile dallo stretto coordinamento con l’Autorità Giudiziaria e dall’impegno quotidiano dei reparti sul territorio.
L’intervento, oltre a colpire la struttura operativa e finanziaria dei gruppi criminali coinvolti, contribuisce a rafforzare le condizioni di sicurezza per la comunità locale.
GLI ARRESTATI
Sono finiti in carcere: Loredana Coluccia e Clemente Manni, Daniele Papa, tutti 49nni di Trepuzzi; Giuliano Notaro, (il nano), 35 anni di Squinzano; Massimliano Leuzzi, 52 anni di Campi Salentina; Cosimo Schiavone, 57 anni di Salice Salentino; Federico Foccillo 42 anni, Simone Minutello 37 anni, Rebecca Pindinello 32 anni; Nicolas Marco Stifani 33 anni, tutti e 4 di Racale; Altin Avduramani, 52 anni nativo di Valona (Albania) e residente a Castro.
Costretti ai domiciliari: Gianfranco Grasso, 53 anni di Squinzano; Ettore Francesco Quarta 54 anni, Giuseppe Martena 47 anni e Pasquale De Michele 37anni, tutti di Campi Salentina.
Persone già detenute raggiunte in carcere da misure cautelative: Antony Notaro, 30 anni, e Massimo Scalinci, 50 anni, di Campi Salentina; Tomas Manni, 44 anni, e Sara Tafuro, 42 anni, di Racale; Carlo Coviello, 48 anni, Salvatore Perrone, 59 anni, di Trepuzzi; Ivan Perrone, 48 anni di Porto Cesareo.
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Appuntamenti
La Gabbia, prima al cinema. Segue dibattito
Il film, girato tra il quartiere San Pio di Lecce, la spiaggia di Frigole, e i centri di Squinzano, Caprarica di Lecce e San Donato di Lecce, vanta un cast interamente salentino. Proiezione stasera (ore 21) al Cinema D’Essai di Lecce. A seguire il dibattito intitolato “Oltre la gabbia. Dialoghi sulla parità di genere”
Tutto pronto per la prima assoluta del film “La gabbia”, scritto e diretto dalla regista Annaelena Rispoli, da un’idea della stessa regista e dell’attrice Agnese Perrone, che sarà proiettato stasera, martedì 18 novembre, alle ore 21, al Cinema D’Essai di Lecce.
Il film è prodotto dalla stessa regista insieme all’attrice Agnese Perrone, in collaborazione con Frida APS.
“La gabbia” affronta con intensità e delicatezza tematiche sociali di grande attualità, come la differenza di genere e la violenza domestica, restituendo uno spaccato profondo e realistico della società contemporanea.
La trama ruota intorno ad Aida una giovane misteriosamente scomparsa anni prima che viene ritrovata da due suoi amici intenti a documentare il degrado delle periferie.
Si intrecciano in questo incontro una serie di ricordi che coinvolgono non solo i tre ma anche e soprattutto Valentina, amica del cuore di Aida.
Riaffiorano così memorie di violenze familiari, di sogni, amori traditi e di desideri di libertà perduti.
Giocando tra realtà e dimensione surreale, la regista esplora le ferite e le speranze dell’animo umano, offrendo un racconto toccante e di grande impatto emotivo.
Il film, girato tra il quartiere San Pio di Lecce, la spiaggia di Frigole, e i centri di Squinzano, Caprarica di Lecce e San Donato di Lecce, vanta un cast interamente salentino, composto da: Marianna Compagnone, Denise Cimino, Stefano Mazzotta, Simone Miglietta, Agnese Perrone, e numerosi altri talenti, tra cui Debora Sanapo, Nik Manzi, Vanessa Pareo, Vincenza Savonarola, Beppe Fusillo, Francesca Castanò, Mirella Capoccia, Samuele Pascali.
L’evento rappresenta un momento di grande cinema e anche un’occasione di riflessione su temi profondi e urgenti.
Infatti, dopo la proiezione del film si terrà un dibattito intitolato “Oltre la gabbia. Dialoghi sulla parità di genere”.
Dopo i saluti istituzionali di Elisa Amatista, consigliera di Frida APS, e del consigliere comunale Massimo Fragola, interverranno: Maria Rosaria Lapenna, psicologa e psicoterapeuta; Vincenza Savonarola, referente CSV Brindisi – Lecce – Volontariato nel Salento – ETS; Annaelena Rispoli, regista e sceneggiatrice; Agnese Perrone, attrice e formatrice teatrale per il sociale, presidente di FRIDA APS che modererà anche il dibattito.
Il progetto ha ricevuto un contributo dal Consiglio regionale della Puglia attraverso il Programma “Futura – La Puglia per la parità, 3a edizione”, misura volta a promuovere l’attivazione di progetti culturali finalizzati alla sensibilizzazione sul tema della parità di genere.
Il biglietto d’ingresso è acquistabile direttamente alla biglietteria del cinema la sera della proiezione.
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Attualità
Fefè De Giorgi ambasciatore del Salento e della Puglia nel Mondo
La Camera di Commercio di Lecce premia il pluricampione del Mondo di Volley. Mario Vadrucci: «Fefè è un importante punto di riferimento per tutta la comunità salentina che lui rappresenta in tutto il mondo e identifica nel modo più genuino». L’incontro con gli steudenti dei licei sportivi della provincia
Una grande lezione, di sport e di vita, fuori dalla scuola, per gli alunni di alcune delle classi di licei di Lecce e provincia. Nell’aula, allestita nella Sala “Giacinto Urso” della Camera di Commercio di Lecce, il professor Ferdinando De Giorgi, Fefè per tutti, cinque volte campione del mondo di volley, tre da giocatore e due da allenatore, ha entusiasmato gli studenti dei licei sportivi di Tricase, Maglie, Copertino e Lecce in occasione della consegna, da parte della Camera di Commercio, di una targa a quello che è ormai l’ambasciatore del Salento e della Puglia nel mondo.
«Con Ferdinando De Giorgi, l’eccellenza nel mondo ha i colori del Salento», si legge sulla targa che il presidente della Camera di Commercio di Lecce Mario Vadrucci ed il Segretario Generale Francesco De Giorgio hanno consegnato al tecnico salentino, insieme al Consiglio camerale ed ai rappresentanti del sistema economico salentino, presenti alla cerimonia.
«Un appuntamento in Camera di Commercio che, dopo quello dello scorso anno, si rinnova e che, a conti fatti, porta bene»… ha detto, sorridendo, Ferdinando De Giorgi, CT della Nazionale di volley Campione del Mondo, in apertura dell’incontro, mentre scorreva il video-documento realizzato da Lello Isceri, amico e compagno di pallavolo di Fefè De Giorgi sin dal suo inizio, tanti anni fa, con la Vis Squinzano.
Il video ha ripercorso le tappe dei principali successi di De Giorgi, entusiasmando l’auditorio composto soprattutto da tanti studenti-sportivi.
Proprio agli studenti, che lo hanno intervistato a lungo, l’allenatore salentino della Nazionale azzurra di volley ha regalato una serie di consigli pratici sulle motivazioni dell’attività sportiva e anche sui valori e sulle regole che sono alla base di ogni attività umana, dalla necessità di non esaltarsi per le vittorie o abbattersi per le sconfitte, al bisogno di “fare squadra”, di mettere le proprie capacità personali al servizio del gruppo, per interagire e moltiplicare le energie di un team e farne le ragioni di un successo, in giro per il mondo, ma anche solo nel lavoro di gruppo in classe.
Ferdinando De Giorgi ha ribadito che, pur girando il mondo, il suo momento più importante è il ritorno a casa, alla sua Squinzano, ai colori del mare e della campagna salentina di cui orgogliosamente parla in ogni occasione.
E a questa affermazione si è legato il presidente della Camera di Commercio Mario Vadrucci, sottolineando come Fefè De Giorgi interpreti pienamente «il carattere migliore dei salentini, che riescono ad attraversare e superare confini e avventure, senza mai dimenticare da dove provengono, con la caparbietà e l’intelligenza di capire che nessun traguardo è irraggiungibile se si lavora e si utilizzano le opportunità che la vita offre, senza scoraggiarsi mai. Un po’ quello che fanno tutti quanti operano in questa terra nei vari settori e, tra mille difficoltà, riescono a emergere, superando ostacoli e limiti che le circostanze e il decentramento geografico frappongono».
«Fefè, con la sua calma, la sua costanza, le sue idee», ha aggiunto il presidente dell’ente camerale, «ci insegna che nessun traguardo può esserci precluso se riusciamo ad interagire e fare squadra, per raggiungere gli obiettivi verso cui puntiamo. È l’insegnamento che ci viene dai suoi successi sportivi, ma non solo, in una vita che il nostro conterraneo ha speso finora con grande successo, in Italia e all’estero, diventando un esempio concreto da seguire in ogni campo e che speriamo possa ancora primeggiare, nel prossimo futuro. Per questo», conclude Mario Vadrucci, «la Camera di Commercio di Lecce lo indica come importante punto di riferimento per tutta la comunità salentina che lui rappresenta e identifica nel modo più genuino».
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