Connect with us

Attualità

Fare impresa al Sud? Impresa possibile…

Con l’obiettivo di riaccendere la fiammella della speranza oltre che di stimolare a maggiore attenzione e concretezza chi siede sui banchi della politica che conta, Antonio Belfiore, dell’omonimo colorificio di Salve, ha promosso un meeting con il vice presidente della Regione Puglia Loredana Capone
Loredana Capone

Pubblicato

il

Impresa, ricerca e sviluppo: tre paroline magiche in un periodo di stretta come quello che stiamo vivendo, con la disoccupazione che ha raggiunto picchi storici soprattutto nel sud del sud, quello che noi continuiamo a vivere e nel quale continuiamo a porre le nostre speranze. Speranze, appunto.


Antonio Belfiore fa gli onori di casa con la vice presidente della Regione, Loredana Capone

Antonio Belfiore fa gli onori di casa alla vice presidente della Regione, Loredana Capone


Proprio con l’obiettivo di riaccederne la fiammella oltre che di stimolare a maggiore attenzione e concretezza chi siede sui banchi della politica che conta, Antonio Belfiore, dell’omonimo colorificio di Salve, ha promosso un meeting al quale sono intervenuti: l’assessore regionale allo sviluppo economico, nonché vice di Nichi Vendola, Loredana Capone; il presidente ed amministratore delegato della GFC Chimica, direttore tecnico e commerciale della Macrì Chemicals e fondatore partner della MIT2B, Gianfranco Cervellati. A fare gli onori di casa il Sindaco di Salve, Vincenzo Passaseo. Un incontro voluto non certo per autopromozione o autocelebrazione di cui Antonio Belfiore non ha certo bisogno ma, come lo stesso imprenditore ha confessato lontano dai taccuini, volendo rimanere ai margini dell’attenzione, “per amore di questo angolo di Sud e perché sono convinto che abbiamo tutte le potenzialità per fare impresa ad alto livello: i nostri giovani, i nostri figli devono saperlo e chi ne ha la responsabilità politica deve agevolare ogni processo di crescita”. Tra il pubblico, vista l’importanza dei temi trattati, molti amministratori della zona, tra cui il sindaco di Gagliano del Capo e presidente dell’Unione dei Comuni Terra di Leuca, Antonio Buccarello, e il giovanissimo neo sindaco di Morciano di Leuca, Luca Durante. Il meeting, brillantemente moderato dal giornalista di lungo corso Giancarlo Colella (Gazzetta del Mezzogiorno), ha offerto spunti di grande interesse.


“Creiamo impresa che non si possa delocalizzare”


Il sindaco di Salve Vincenzo Passaseo

Il sindaco di Salve Vincenzo Passaseo


Nonostante il contesto doloroso del Sud”, attacca il sindaco di Salve, Vincenzo Passaseo, “da noi si può ancora crescere. Chi ha il potere di decidere, però, si dia una scrollata e faccia quanto possibile per non lasciarci per l’ennesima volta da soli. Le potenzialità ci sono, ma è inutile negare che fare impresa giù da noi è… un’impresa!”.

Passaseo, poi, indica la strada per non ritrovarci ancora una volta vittime della solita delocalizzazione: “Cogliere le caratteristiche peculiari del nostro territorio: turismo, bellezze naturali e paesaggistiche, balneazione, agricoltura, ecc. La Puglia da sola produce quasi la metà dell’olio prodotto in tutto lo Stivale; noi, però, non abbiamo ancora saputo posizionarci con un’impresa che possa essere legata all’agricoltura e quindi non delocalizzabile. Il dramma che abbiamo vissuto in questi anni, infatti, nasce proprio dal fatto che tutte le imprese fiorite negli anni ’70, ’80, in particolare legate al Tac, con l’avvento della crisi, sono ricorse alla delocalizzazione della mano d’opera. Stimolerei, perciò, l’assessore Capone e tutti coloro che ne hanno la possibilità, a non lasciare nulla di intentato per agevolare questo tipo di impresa legato anche alla green economy”.

I nostri ragazzi”, aggiunge il primo cittadino salvese, “mostrano un certo disinteresse nel proseguire con gli studi universitari, visti come un’ulteriore parcheggio, una perdita di tempo che comunque non dà sbocchi. Tutto ciò aumenta il loro disinteresse nei confronti del mondo del lavoro”.


“Promuoviamo e difendiamo l’italian style”


Il manager ferrarese Gianfranco Cervellati

Il manager ferrarese Gianfranco Cervellati


Gianfranco Cervellati concorda sul fatto che “fare impresa è difficile e farlo al sud è ancora più difficile. Per non essere tacciato di campanilismo o, peggio, essere scambiato per il solito settentrionale snob, la premessa obbligatoria è che sono innamorato del Salento ed ho una stima profonda per i salentini. Detto questo, però, per fare impresa nel Salento o si hanno delle condizioni particolarmente vantaggiose, quanto difficilmente realizzabili, come una vincita clamorosa, oppure servono massimi impegno, volontà, grinta, serietà, voglia di fare, attaccamento al lavoro e voglia di realizzarsi così come è stato per Antonio Belfiore. Proprio il suo esempio ci serve per comprendere che fare impresa al sud è difficile ma possibile. Fondamentali sono ricerca e sviluppo, occorre puntare necessariamente all’eccellenza se si vuole competere”.

Va anche segnalata”, lamenta Cervellati, “la difficoltà a confrontarsi con gli istituti universitari. Io frequento spesso Varsavia: la capitale polacca ha un centro universitario con 400 ricercatori finanziata con propri mezzi; anziché aspettare i finanziamenti pubblici gli è stato dato un impianto, una fabbrica, e la produzione finanzia la ricerca. Di queste realtà, purtroppo in Italia, non ce ne sono: ogni volta che cerco di attivarmi per promuovere la ricerca, non trovo i giusti supporti. In una piccola azienda di Ferrara ho finanziato 5 dottorati di ricerca senza godere di alcun contributo pubblico; lo stesso è avvenuto con altri 9-10 ricercatori assunti in un’altra azienda. Si chiede la ricerca, il mercato pretende lo sviluppo, ma lo Stato non dà i dovuti supporti agli imprenditori. Dov’è la famosa rete?”.

Cervellati, poi, spiega quanto sia importante l’immagine: “Nei giorni scorsi ho scoperto che in Cina, dove non hanno certo la cultura dell’olio d’oliva, apprezzano tantissimo l’olio italiano. È chiaro che oltre la Muraglia non si può andare con la lattina da 5 litri… Se, però, ci mettessimo una bella confezione, la bottiglia fatta bene e ammiccante al tanto apprezzato italian style, probabilmente ne conquisteremmo il mercato; e qui subentra anche la necessità di difendere il vero made in Italy dai tanti tarocchi che girano per il mondo danneggiandoci pesantemente”.

Per il manager ferrarese, “ricerca, sviluppo e innovazione sono strettamente connessi. Faccio l’esempio della zona di Taviano, specializzata nella produzione e commercializzazione di fiori: se si riuscisse ad inventare un metodo, una sorta di pellicola protettiva, che regali ai fiori un self-life di un mese invece che di tre giorni, oltre che fare felici le nostre signore potremmo tranquillamente pensare ad un incremento del settore, evitando che nei nostri negozi siano in vendita fiori acquistati ad Amsterdam ma prodotti in Kenya…”.


“Orizzonti 2020, chance da non perdere”


Loredana Capone

Loredana Capone


Loredana Capone difende l’operato della Regione ed il suo lavoro illustrando “lo sforzo che si sta facendo a tutti i livelli, soprattutto per i giovani. Per la promozione del Bando “Nidi, nuove iniziative di imprese” ho girato tutta la Puglia per partecipare almeno ad una novantina di iniziative ed ho trovato tanto entusiasmo. Lo stesso che ha caratterizzato le attività sull’innovazione e l’informatica. Evidentemente”, sottolinea l’assessore regionale, “il nostro Sud è vivo e non smette di stupire chi ancora vive col pregiudizio di un nord veloce, dinamico e capace ed un sud vecchio, stantio e addormentato. Le cose non stanno più così: l’Emilia Romagna non ha neanche più i lotti da dare alle imprese; Brescia vive una vera e propria desertificazione con le aziende del posto che hanno perso la maggior parte delle loro commesse e le Zone Industriali che si svuotano. Oggi la situazione si sta rovesciando, anche grazie alle risorse europee ed al fatto che la Puglia le spende bene. La gran parte di quel che realizziamo gode delle risorse europee che noi pugliesi spendiamo bene. Vi invito a fare un giro a Palermo, giusto per citare l’esempio di una città che avrebbe potuto spendere miliardi di euro di finanziamenti europei, e verificare le condizioni decadenti del centro storico della città: non esiste confronto con nessuno dei più piccoli Comuni del Salento. Non solo Lecce, che ha beneficiato di ogni tipo di finanziamento, ma ogni nostro piccolo Comune. Questo per dire che il nostro è un sud diverso dallo stereotipo classico. Ed anche le aziende, da noi investono: la farmaceutica Merk Serono, nel barese, ha rilanciato su ricerca e innovazione per altri 50 milioni, di cui 14 di fondi europei ottenuti attraverso la Regione. Non tutti lo sanno: il 38% di tutto il farmaceutico che l’Italia è esporta è prodotto in Puglia!”.

La Capone ci tiene a sottolineare che “non si parla di finanziamenti per immobili con la famigerata “488”, ma solo per investimenti, innovazione e ricerca. Non possiamo ricadere nell’errore di accogliere gente che con i finanziamenti hanno realizzato grandi immobili, salvo andarsene dopo 5 anni, lasciandoci migliaia di persone a cui pagare la cassa integrazione”. Secondo la Vice Presidente regionale, “siamo ad una svolta e, in vista della programmazione europea, dobbiamo chiederci: cosa serve alla Puglia? Orizzonti 2020, vuol dire che dobbiamo avere un piano a lungo termine che ci consenta di raggiungere gli obiettivi. Scoprire la vocazione del territorio è fondamentale quanto per i nostri ragazzi scoprire le proprie attitudini prima di entrare nel mondo del lavoro. Purtroppo oggi i giovani hanno l’idea, sbagliata, che non dipenda da loro ma da altri fattori, così anche il loro percorso di studi rischia di risentirne. Si è diffusa l’errata consapevolezza che la laurea non serva e, non a caso, l’Italia è il penultimo paese d’Europa per numero di laureati”.

Loredana Capone pone poi l’accento su un “sistema non competitivo. Il nostro è il Paese che in Europa investe di meno in agenda digitale. Questo vuol dire che i Comuni non funzionano, che il Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) esiste solo sulla carta, che chi fa impresa da noi ha più difficoltà degli altri. Tutto ciò, però, non deve frenare i nostri ragazzi, che devono affrontare un percorso di scuola-lavoro, imparare l’inglese (“fondamentale”) e mettersi in competizione con i loro coetanei d’Europa. In questo dobbiamo investire di più, non c’è dubbio, ma è confortante vedere un bagliore di luce provenire proprio dal sud del sud, il sud Salento in particolare, il più operativo in assoluto. Pur tra mille difficoltà logistiche e strutturali siamo capaci di rimboccarci le maniche. Dobbiamo crescere in consapevolezza e aiutarci ad acquisire gli strumenti a disposizione per rilanciarci”.

L’Assessore regionale poi approfondisce: “Per l’olio, oggi, c’è una situazione simile a quella che c’era una volta per il vino, con noi nel ruolo di “fazonisti” per le grandi aziende toscane che si prendevano tutti gli onori e i… denari. Nel 2009 è partita una grande manovra con la Cooperativa Vitivinicola di Cellino San Marco e i suoi 1.400 imprenditori iscritti. Oggi ha numeri da record nell’export, facendo continuamente incetta di premi e promuovendo i nostri vini nel mondo. È la strada da seguire: unire le forze per essere competitivi, ognuno nel suo ruolo. In questo caso la Regione interviene con dei finanziamenti per l’internazionalizzazione, non certo per presenziare a tutte le fiere del mondo ma per realizzare uno showroom nel luogo in cui si esporta e per avere al fianco un project manager, una figura esperta di diritto internazionale, che aiuti l’imprenditore a conoscere il mercato straniero e divincolarsi tra le leggi dei diversi Paesi. Internazionalizzazione, ricerca, innovazione sono tre pilastri irrinunciabili e sono davero felice si stiano diffondendo in Puglia”.


Quell’esempio che dà coraggio


Colorificio BelfioreIl Colorificio Belfiore è un’azienda che opera da più 34 anni nella produzione e commercializzazione di idropitture murali, rivestimenti plastici, fissativi, bonificanti, prodotti antimuffa, protettivi, decorativi, impermeabilizzanti, e tutto ciò che concerne la decorazione, l’abbellimento e la salvaguardia delle abitazioni. Per la testardaggine di Antonio Belfiore, l’azienda è nata e cresciuta dal Sud del Sud, investe continuamente in ricerca ed ora è tra le aziende leader nel settore ed esporta praticamente in tutto il mondo.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Alessano-Specchia: fronte comune a scuola contro il bullismo

Questa mattina l’incontro, nei due plessi, con l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase

Pubblicato

il

Coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse del Comprensivo di Alessano e Specchia che oggi hanno incontrato l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase, in un incontro sul delicato tema del bullismo e cyberbullismo.

Un momento di dialogo autentico, che ha contribuito a sviluppare consapevolezza e responsabilità tra le giovani generazioni, grazie anche al prezioso intervento della psicologa Marinella Martella, che ha offerto spunti concreti per riconoscere e contrastare questi fenomeni.


A impreziosire l’iniziativa, la presenza dei Sindaci dei rispettivi Comuni, segno tangibile di un’attenzione condivisa e di una comunità che sceglie di fare rete per proteggere e sostenere i propri ragazzi e le proprie ragazze.

Continua a Leggere

Approfondimenti

Pompeo Maritati, “Quando i numeri si innamorano (e io ci casco)”

Oggi che sono in pensione, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo, ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”…

Pubblicato

il

L’idea di questo libro nasce in un luogo che, a prima vista, sembrerebbe il meno romantico del mondo: una sala corsi di una grande banca italiana, illuminata da neon impietosi, con pile di dispense, calcolatrici scientifiche e tazzine di caffè che avevano visto giorni migliori.

Era verso la fine degli anni 90, e io, in giacca e cravatta, stavo tenendo un corso di matematica finanziaria a un gruppo di operatori bancari. L’argomento del giorno? Il calcolo delle rate di mutuo con il sistema cosiddetto “alla francese”.

Un nome che evoca baguette, bistrot e chanson d’amour, ma che in realtà nasconde una formula che farebbe piangere anche un ingegnere.

Eravamo immersi in coefficienti, tassi d’interesse, progressioni geometriche e quel misterioso “ammortamento” che, più che un piano di rimborso, sembrava una lenta agonia numerica. E proprio mentre stavo spiegando la logica dietro la distribuzione degli interessi nel tempo, uno degli uditori – un tipo sveglio, con l’aria di chi aveva già capito tutto, ma voleva vedere se anche io lo avevo capito se ne uscì con una frase che mi colpì come una freccia di Cupido: “È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”

Silenzio. Sorrisi. Qualche risatina. Io, ovviamente, feci il classico gesto da docente navigato: annuii con un mezzo sorriso, come a dire “bella battuta, ma torniamo seri”. E così fu. Riprendemmo la lezione, tornai a parlare di rate, di formule, di Excel. Ma quella sera, solo in albergo, mentre il minibar mi offriva una bottiglietta d’acqua a prezzo da champagne e la TV trasmetteva repliche di quiz dimenticati, quella frase tornò a bussare alla mia mente.

“È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”

Ma certo! Perché no? Perché non pensare che dietro le formule ci siano storie? Storie di attrazione, di repulsione, di corteggiamenti matematici, di triangoli amorosi (non solo geometrici), di numeri che si cercano, si sfuggono, si fondono. Un’idea folle, certo.

Accostare l’innamoramento, quel sentimento poetico, irrazionale, profondo, all’aridità dei numeri, che per definizione sono freddi, impersonali, astratti. Ma forse proprio per questo l’idea mi sembrava irresistibile.

Così iniziai a scrivere. A spizzichi e bocconi, tra una riunione e una trasferta, tra un bilancio e un report. Annotavo storielle, dialoghi, immagini. Immaginavo lo Zero e l’Uno in crisi di coppia, il Due che cerca equilibrio, il Pi greco che seduce tutti ma non si concede a nessuno. Poi, come spesso accade, la vita prese il sopravvento.

Gli impegni si moltiplicarono, le cartelle si accumularono, e quei fogli finirono in fondo a un cassetto. Lì rimasero, silenziosi, per anni. Fino a oggi.

Oggi che sono in pensione, e che ho tempo per ascoltare le idee che bussano piano, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo. Ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”

E così è nato questo libro. Un libro che non pretende di insegnare matematica, ma di farla sorridere. Un libro che non vuole dimostrare teoremi, ma raccontare storie. Un libro che, se tutto va bene, vi farà guardare i numeri con occhi nuovi.

Continua a Leggere

Attualità

Equo-solidale: a Marittima un mese di degustazioni

Pubblicato

il

La Bottega Equo-Solidale Marittima inaugura un ciclo di degustazioni gratuite per promuovere il commercio equo e solidale

La Bottega Equo-Solidale di Marittima presenta “Degustazione in Bottega”, un calendario di appuntamenti dedicati alla scoperta dei prodotti del commercio equo-solidale, pensato per offrire alla comunità un’esperienza conviviale, rilassante e attenta al benessere globale.

Le degustazioni, completamente gratuite, si svolgeranno presso la sede della Bottega, in via Conciliazione 11 (Marittima, alle spalle della chiesa madre), dalle 17:00 alle 20:30, in un’atmosfera curata con luci soffuse, candele e musica soft.

Il programma prevede quattro incontri tematici:

– 7 dicembre – Tè, infusi e frollini

– 14 dicembre – Cioccolata di Modica

– 28 dicembre – Tè, caffè d’orzo e frollini

– 3 gennaio – Cioccolata calda e frollini

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di far conoscere da vicino prodotti di qualità provenienti da filiere etiche, che garantiscono condizioni di lavoro dignitose ai produttori e rispettano l’ambiente. Un’occasione per scoprire nuovi sapori, sostenere il commercio equo e vivere momenti di incontro all’interno della comunità.

Per informazioni: 338 7768095
Instagram: @bottega_equosolidale_marittima

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti