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Copertino

San Giuseppe da Copertino torna a Poggiardo

Le Sacre Spoglie del Santo dei Voli nella cittadina in cui fu ordinato sacerdote

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Il dono di Papa Francesco, che ha già conquistato il mondo con la Sua straordinaria semplicità e che in virtù della sua umiltà ha scelto il nome del Santo di Assisi, in questi giorni popola e rinfranca i cuori di tutti, anche di coloro che, complici la crisi economica e di valori, non riuscivano a vedere la luce in fondo al tunnel. E con eccezionale coincidenza di tempi, Poggiardo si appresta a vivere in questo periodo uno straordinario evento di Fede e devozione che affonda le proprie radici nella storia, la storia di San Giuseppe da Copertino del quale quest’anno ricorre il 350° anniversario della morte. Anch’egli, come il nuovo Pontefice argentino, nella Sua vita terrena aveva scelto di rifarsi alla figura del Poverello di Assisi (era infatti un francescano conventuale) col quale condivideva l’amore per la povertà ma anche il dono di comunicare con gli animali. Proprio nel corso di una Processione in onore di San Francesco, il 4 ottobre 1630, si sollevò da terra dando vita alla prima levitazione che in seguito gli valse l’appellativo con il quale è comunemente noto, ovvero il “Santo dei voli”. Il suo legame speciale con Poggiardo si consolidò definitivamente 385 anni fa quando proprio nella Chiesa del SS. Salvatore ricevette l’ordinazione sacerdotale. Dopo la distruzione di Castro per mano turca, nel 1572 il vescovo Luca Antonio Resta trasferì a Poggiardo la residenza vescovile e il 28 marzo 1628, grazie anche ad una serie di fortunate coincidenze, fra Giuseppe, senza nemmeno sostenere l’esame e con scarsa preparazione teologica, divenne sacerdote. Per questo episodio viene indicato anche come Patrono degli studenti e degli esaminandi.  Così, in occasione della “peregrinatio” delle sacre spoglie del Santo, la comunità poggiardese, guidata dal Parroco don Gino De Vito, si è candidata ad ospitare per due giorni il suo Patrono secondario e già da alcuni giorni si sta preparando all’appuntamento: già lo scorso 17 marzo, presso la Chiesa Madre si è avuta la presentazione dell’inno a San Giuseppe da Copertino e la rappresentazione teatrale a cura di un gruppo di ragazzi di Copertino; il 20 marzo, invece, ha avuto luogo l’approfondimento culturale “Il modello di santità di San Giuseppe da Copertino” alla presenza di docenti ed esperti.

Il programma prosegue venerdì 22 quando, alle 17,30, è previsto l’arrivo dell’urna con le Sacre Spoglie del Santo con la relativa cerimonia d’accoglienza seguita dalla Processione verso la Chiesa Madre, dalla Santa Messa e dalla Veglia di preghiera animata dai giovani della Parrocchia.

Sabato 23, dopo la Santa Messa delle 7,30, gli studenti potranno venerare le Sacre Spoglie e partecipare alla Messa delle ore 10, mentre alle 11.30 vi sarà la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Otranto, Mons. Donato Negro alla quale parteciperanno fedeli inabili e ammalati. Nel pomeriggio, alle 16, un momento di preghiera per i ragazzi del Catechismo e, alle 18,30, dopo la celebrazione dei Primi Vespri della Domenica delle Palme, la cerimonia di commiato in piazza Umberto I.

Le iniziative in onore di San Giuseppe proseguiranno fino a metà giugno: dal 7 al 25 aprile, infatti, presso il Palazzo della Cultura, sarà allestita la mostra fotografica iconografica “San Giuseppe da Copertino nel mondo” a cura di Franco Copparo; dal 13 maggio al 15 giugno, lo stesso Palazzo ospiterà la mostra di pittura itinerante “Il Santo dei voli agli occhi del mondo” a cura di ArcheoClubCopertino.

Tre mesi di appuntamenti, dunque, per ricordare e venerare un Santo da sempre legato alla comunità poggiardese e che ancora oggi offre segni tangibili della propria presenza. Tanta è la devozione nei confronti del Santo dei voli che si percepisce già da diversi giorni la crescente trepidazione tra la gente, tanti i racconti di grazie ed intercessioni ed alcune testimonianze di apparizioni e veri e propri miracoli a beneficio di persone viventi che a Lui si sono rivolte o ai quali è apparso mentre erano in situazioni di vita disperate, persino in coma. Ecco perché l’attesa è di quelle palpabili, da evento storico, anche perché in quest’anno ricorrono vari anniversari: dal 350° della morte, al 385° dell’ordinazione sacerdotale, al 50° della prima e finora unica visita del Santo a Poggiardo nel 1963, per volere del parroco di allora Don Salvatore Rausa del quale, peraltro, ricorre il decimo anniversario della morte.

“Per la nostra comunità si tratta di un evento straordinario”, conferma il parroco, don Gino De Vito, “desiderato sin dal primo momento in cui è stata decisa la “peregrinatio” delle Sacre Spoglie mortali di San Giuseppe da Copertino. Con il sostegno dell’Arcivescovo, Mons. Donato Negro, infatti, ci siamo attivati da subito e, grazie alla comunità dei frati di Copertino, anche Poggiardo è stata inserita tra le tappe della “peregrinatio Josefina”. Quest’evento si inserisce nella celebrazione dell’Anno della Fede voluto da Papa Benedetto XVI: San Giuseppe da Copertino ritorna in mezzo a noi, dopo cinquant’anni, per spronarci a rendere la nostra fede in Gesù Crocifisso e Risorto sempre più vera, forte, gioiosa e decisa. La presenza del Corpo del Santo ci aiuta altresì ad accogliere l’appello del nuovo Papa Francesco che ci invita a confessare la Fede in Gesù crocifisso di cui San Giuseppe da Copertino, come sappiamo, è innamorato, tanto da essere raffigurato sempre con la Croce. L’auspicio della nostra comunità è che l’esempio di San Giuseppe da Copertino diventi un appello rivolto ai giovani: “camminare” con Gesù ci conduce ad una vita piena anche se segnata dalla Croce. “Come nelle monete, per mettere l’impronta del principe c’è bisogno di martellate, così Gesù Cristo dona la sua impronta ai suoi servi per via di martellate di varie tribolazioni”, diceva San Giuseppe”.

Anche l’Amministrazione Comunale si è adoperata per la buona riuscita di questo avvenimento storico. “Per la nostra Città”, sottolinea il Sindaco Giuseppe Colafati, “è un grande onore accogliere le sacre spoglie di San Giuseppe da Copertino che proprio a Poggiardo venne ordinato sacerdote nel 1628. La comunità si è preparata da tempo a vivere un momento di serena riflessione e gioia”.

Carlo Quaranta


Attualità

Fefè De Giorgi ambasciatore del Salento e della Puglia nel Mondo

La Camera di Commercio di Lecce premia il pluricampione del Mondo di Volley. Mario Vadrucci: «Fefè è un importante punto di riferimento per tutta la comunità salentina che lui rappresenta in tutto il mondo e identifica nel modo più genuino». L’incontro con gli steudenti dei licei sportivi della provincia

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Una grande lezione, di sport e di vita, fuori dalla scuola, per gli alunni di alcune delle classi di licei di Lecce e provincia. Nell’aula, allestita nella Sala “Giacinto Urso” della Camera di Commercio di Lecce, il professor Ferdinando De Giorgi, Fefè per tutti, cinque volte campione del mondo di volley, tre da giocatore e due da allenatore, ha entusiasmato gli studenti dei licei sportivi di Tricase, Maglie, Copertino e Lecce in occasione della consegna, da parte della Camera di Commercio, di una targa a quello che è ormai l’ambasciatore del Salento e della Puglia nel mondo.

«Con Ferdinando De Giorgi, l’eccellenza nel mondo ha i colori del Salento», si legge sulla targa che il presidente della Camera di Commercio di Lecce Mario Vadrucci ed il Segretario Generale Francesco De Giorgio hanno consegnato al tecnico salentino, insieme al Consiglio camerale ed ai rappresentanti del sistema economico salentino, presenti alla cerimonia.

«Un appuntamento in Camera di Commercio che, dopo quello dello scorso anno, si rinnova e che, a conti fatti, porta bene»… ha detto, sorridendo, Ferdinando De Giorgi, CT della Nazionale di volley Campione del Mondo, in apertura dell’incontro, mentre scorreva il video-documento realizzato da Lello Isceri, amico e compagno di pallavolo di Fefè De Giorgi sin dal suo inizio, tanti anni fa, con la Vis Squinzano.

Il video ha ripercorso le tappe dei principali successi di De Giorgi, entusiasmando l’auditorio composto soprattutto da tanti studenti-sportivi.

Proprio agli studenti, che lo hanno intervistato a lungo, l’allenatore salentino della Nazionale azzurra di volley ha regalato una serie di consigli pratici sulle motivazioni  dell’attività sportiva e anche sui valori e sulle regole che sono alla base di ogni attività umana, dalla necessità di non esaltarsi per le vittorie o abbattersi per le sconfitte, al bisogno di “fare squadra”, di mettere le proprie capacità personali al servizio del gruppo, per interagire e moltiplicare le energie di un team e farne le ragioni di un successo, in giro per il mondo, ma anche solo nel lavoro di gruppo in classe.

Ferdinando De Giorgi ha ribadito che, pur girando il mondo, il suo momento più importante è il ritorno a casa, alla sua Squinzano, ai colori del mare e della campagna salentina di cui orgogliosamente parla in ogni occasione.

E a questa affermazione si è legato il presidente della Camera di Commercio Mario Vadrucci, sottolineando come Fefè De Giorgi interpreti pienamente «il carattere migliore dei salentini, che riescono ad attraversare e superare confini e avventure, senza mai dimenticare da dove provengono, con la caparbietà e l’intelligenza di capire che nessun traguardo è irraggiungibile se si lavora e si utilizzano le opportunità che la vita offre, senza scoraggiarsi mai. Un po’ quello che fanno tutti quanti operano in questa terra nei vari settori e, tra mille difficoltà, riescono a emergere, superando ostacoli e limiti che le circostanze e il decentramento geografico frappongono».

«Fefè, con la sua calma, la sua costanza, le sue idee», ha aggiunto il presidente dell’ente camerale, «ci insegna che nessun traguardo può esserci precluso se riusciamo ad interagire e fare squadra, per raggiungere gli obiettivi verso cui puntiamo. È l’insegnamento che ci viene dai suoi successi sportivi, ma non solo, in una vita che il nostro conterraneo ha speso finora con grande successo, in Italia e all’estero, diventando un esempio concreto da seguire in ogni campo e che speriamo possa ancora primeggiare, nel prossimo futuro. Per questo», conclude Mario Vadrucci, «la Camera di Commercio di Lecce lo indica come importante punto di riferimento per tutta la comunità salentina che lui rappresenta e identifica nel modo più genuino».

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Copertino

Tenta rapina al Compro Oro, arrestato

L’individuo ha afferrato un dipendente per il collo, minacciandolo con un coltello a scatto, nel tentativo di costringerlo ad aprire la cassaforte del negozio. La vittima però è riuscito ad allertare il 112 e l’aggressore è stato fermato dopo poco

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Carabinieri della Tenenza di Copertino hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 32nne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile di una violenta aggressione ai danni del dipendente di un esercizio commerciale di compravendita oro.

L’indagine lampo si è conclusa grazie alla tempestiva attività investigativa e al coordinamento operativo tra i Carabinieri di Copertino e i colleghi della Compagnia di Gallipoli, che ha consentito di individuare e fermare in breve tempo il responsabile.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, l’uomo si è presentato all’interno dell’attività commerciale chiedendo la valutazione economica di un quadro da lui portato.

Mentre il dipendente stava effettuando le verifiche del caso, la situazione è improvvisamente degenerata.

L’individuo ha afferrato la vittima per il collo, minacciandola con un coltello a scatto, nel tentativo di costringerla ad aprire la cassaforte del negozio.

La prontezza del dipendente, che è riuscito ad attivare il sistema d’allarme al 112, ha indotto il presunto aggressore a desistere e darsi alla fuga a piedi nelle vie adiacenti.

Nel frattempo, diverse pattuglie dei Carabinieri della compagnia di Gallipoli erano già state inviate sul posto.

Determinante, nelle fasi immediatamente successive, è stata la profonda conoscenza del territorio e del tessuto sociale da parte dei militari della Tenenza di Copertino, che ha consentito di indirizzare rapidamente le ricerche verso il sospettato.

Grazie a tale esperienza e all’analisi delle immagini di videosorveglianza, i militari dell’Arma hanno identificato e fermato in breve tempo l’autore dell’aggressione nei pressi della propria abitazione.

Nel corso della perquisizione personale, è stato rinvenuto e sequestrato un coltello a scatto compatibile con quello descritto dalla vittima.

Il dipendente aggredito è stato visitato presso il locale ospedale e dimesso con alcuni giorni di prognosi.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che coordina le indagini.

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