News & Salento
Le stragi del sabato sera e una riflessione
Nel 2009, secondo statistiche ufficiali, si sono verificati 110.476 incidenti stradali, con 2521 morti e 80085 feriti. E’ vero, rispetto ai precedenti dodici mesi c’è stato un calo, negli anzidetti dati, rispettivamente del 9,4%, del 15% e del 9%, si tratta sempre di cifre che sgomentano. L’ISTAT pone in evidenza che, in aggiunta al sacrificio di vite umane, l’incidentalità sulle arterie del nostro Paese si porta appresso anche una montagna di danni economici, stimati in una trentina di miliardi all’anno, percentuale non trascurabile del prodotto interno lordo. Dunque, una vera e propria ecatombe su più fronti. E però, è chiaro che, alla luce di quanto dianzi illustrato, nell’insieme delle sciagure stradali, attenzione e riflessione più marcate vanno rivolte a quelle che riguardano i nostri giovani e giovanissimi, i quali, di notte e ancora maggiormente nelle prime ore del mattino, si muovono in macchina per recarsi in luoghi di svago (discoteche, pub ecc. ecc.) e, successivamente, per fare rientro a casa. Corse nella notte avanzata, inevitabile stanchezza, riflessi meno pronti, abitualmente anche qualche bicchiere di bevande alcoliche e, in certi non pochi casi, micidiali effetti di droga.Il punto, il reale punto, sta proprio qui. V’è intanto da dire che nessun ragazzo riesce a spiegare come mai i divertimenti – cui ci si abbandona, ad esempio, dalle ore 24 alle ore 4 – non possano essere coltivati fra le 20 e le 24. Anche svolgendo con sistematicità indagini in tal senso, niente risposte o chiarimenti congrui. E poi, i locali, altro grosso bastione di diatribe e resistenze: perché chiudere quando è già nuovo pieno giorno e non a mezzanotte? Molto tristemente, alla fine della fiera, tocca constatare come il nocciolo del problema sia costituito unicamente, o almeno prevalentemente, dalla difesa a denti stretti delle posizioni attualmente raggiunte e in vigore: in sintesi, tenere viva e accesa la macchina dei consumi 24 ore su 24. La qual cosa, appare profondamente assurda. Non servono le disquisizioni, i contrasti, i distinguo, i se e i ma, occorre prendere di petto la faccenda, ad ogni livello ed in tutte le sedi, con rigore e senza tentennamenti: altri paesi civili, vedi l’Inghilterra, hanno detto basta, conseguendo indicativi risultati. Perché dovremmo sentirci sminuiti imitando o copiando comportamenti, positivi e utili, altrui?
Rocco Boccadamo
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
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