News & Salento
Il Sindaco di Poggiardo: “Come schizza il costo di smaltimento dei rifiuti!”
La nuova ordinanza del Commissario straordinario Nichi Vendola del 24 febbraio scorso proroga il conferimento dei rifiuti urbani nell’impianto di biostabilizzazione della Sud Gas s.r.l. a Poggiardo e della frazione umida biostabilizzata uscita dal suddetto impianto, e precedentemente conferita a Cavallino, nella discarica di Ugento, per un periodo di 60 giorni necessari all’entrata a regime della nuova impiantistica in via di ultimazione. Si avrà così un’ulteriore proroga all’utilizzo del famigerato impianto della Sud Gas, da tempo definito inutile e dannoso da amministratori locali e non, dai cittadini ma anche dal Tar di Lecce con la sentenza del novembre 2008, dal Consiglio di Stato nel gennaio 2009 ed ora anche dal Tar del Lazio. Ed i cui costi inevitabilmente sono stati scaricati sulle tasche dei cittadini, che hanno visto schizzare le loro cartelle esattoriali relative ai rifiuti solidi urbani. Il sindaco di Poggiardo, Silvio Astore, denuncia questa situazione in cui viene a trovarsi senza soluzione di continuità l’Ato Le/2, addebitandola ad una serie di pasticci e calcoli politici che hanno costellato la gestione del ciclo dei rifiuti a partire dalla chiusura dell’impianto di Nardò. Da quel momento, secondo il giudizio del primo cittadino, l’emergenza non è mai cessata e i costi per lo smaltimento dei rifiuti sono lievitati negli ultimi tre anni, passando dai 5 milioni di euro del 2005 e del 2006 ai 17 mln e mezzo del 2007 , ai 17 mln del 2008 ed ai 15 mln del 2009. Dunque, un incremento di 12 mln e mezzo nel 2007, di 12 mln nel 2008 e di 10 mln nel 2009, di cui 5 mln sempre a carico dei Comuni.
Carlo Quaranta
Appuntamenti
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Attualità
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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