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Cronaca

Il Tar si dichiara incompetente: la polizia richiude il “Maestrale”

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Era la notte del 19 luglio 2020 quando il personale della Squadra Volanti del Commissariato di Otranto, nel corso dell’attività di controllo sul corretto adempimento delle misure previste dal D.L. n.19/2020 e D.L. n.33 del 16 maggio 2020, voluta dal Questore di Lecce per verificare il rispetto delle norme finalizzate a ostacolare la diffusione del virus Covid-19, intervenne presso il lungomare degli Eroi in Otranto, a ridosso del locale esercizio pubblico chiosco-bar denominato Maestrale.





Il locale, punto di attrazione storica della cittadina idruntina, catalizzatore della movida estiva, noto nel Salento per la location particolare, attestata su di un molo proiettato all’interno del golfo di Otranto, proprio quella sera aveva avviato la propria attività nell’estate 2020, con la rituale inaugurazione della stagione. 





E proprio la tardiva apertura e l’inaugurazione, probabilmente, avevano attirato nel locale, nelle immediate adiacenze e sull’intero molo, quelle che potevano essere stimate in circa un migliaio di persone, assembrate in tutta l’area destinata all’attività commerciale del predetto esercizio e, senza soluzione di continuità, su tutta l’area del molo Santi Martiri, dove è ubicata la predetta struttura. 





Il personale intervenuto, come riferito dalla stessa polizia, “per evidenti ragioni di Ordine Pubblico e di Sanità, per un verso si limitava a constatare il gigantesco assembramento, per altro contattava telefonicamente i titolari  della struttura, i quali intervenivano fuori dall’area del locale ed, unitamente agli uomini del Commissariato, rilevavano l’entità dell’affollamento/assembramento all’interno degli spazi loro attribuiti ed in tutta l’area circostante del molo”.





Per le forze dell’ordine era evidente che “i titolari del Maestrale non si erano attenuti alle misure adottate per contrastare e contenere il diffondersi del “virus COVID-19”, in quanto non osservavano e nulla facevano per fare osservare le misure di cui all’art.1, lett. m) del D.P.C.M. 11.06.2020, prorogato dal D.P.C.M. 17.07.2020 nonché  all’ Ordinanza della Regione Puglia n.283/2020”.





Oltre alla sanzione amministrativa il Commissariato aveva ritenuto, per impedire la reiterazione della violazione, di disporre la misura cautelare immediata della chiusura provvisoria dell’esercizio per una durata di 5 giorni da scomputare dalla sanzione accessoria definitivamente irrogata, in sede di sua esecuzione.





La Prefettura di Lecce, attesa la particolare gravità dell’occorso riteneva, di seguito, di irrogare la sanzione della chiusura per giorni 30, comprensivi dei giorni di chiusura già “scontati”.




Avverso questo ultimo provvedimento il Maestrale ricorreva innanzi al locale TAR, ottenendo, nell’ordine :





  • in via cautelare una sospensiva che consentiva l’immediata riapertura,




ma poco dopo – in sede di giudizio – lo stesso Ufficio Giudiziario, prima ancora di entrare nel merito della vicenda, dichiarava la propria incompetenza, sinanco in ordine alla sospensiva già pronunciata, determinando – così – trascorsi i limiti temporali imposti dalla Legge,





  • la reviviscenza del provvedimento della Prefettura di Lecce che correttamente aveva irrogato i trenta giorni di chiusura.




Pertanto, il 10 ottobre scorso, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Otranto, chiudendo il locale ed apponendo nuovamente i sigilli di Stato, mettevano la parola “fine” sull’intera vicenda e su quell’attività commerciale per l’anno 2020.





L’ultimo giorno di chiusura da espiare corrisponde, infatti, con l’ultimo giorno di possibile esercizio dell’attività in questione che, data la stagionalità, non potrebbe nuovamente riaprire, spirato il termine del Provvedimento Prefettizio.


Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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Cronaca

Specchia: si dipinge da solo le strisce per il posteggio davanti casa, multato!

Aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla. Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali

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Nel centro storico di Specchia, un cittadino ha trovato una soluzione insolita al sempre presente problema del parcheggio: disegnare da solo il suo posteggio davanti a casa.

La sua creatività è stata, però, inibita dalla Polizia Locale, che è intervenuta, multandolo e ordinandogli di rimuovere le strisce che aveva dipinto.

Il cittadino in questione aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla.

Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali.

Dopo un’indagine rapida, la Polizia Locale ha individuato l’uomo e lo ha multato in base all’articolo 15 del Codice della Strada.

Questo articolo riguarda il “danneggiamento e l’alterazione del manto stradale“, e violarlo comporta sanzioni pecuniarie che vanno fino a 173 euro.

Gli agenti hanno spiegato all’uomo che creare autonomamente un parcheggio costituisce una violazione del codice stradale, poiché il manto stradale è di proprietà pubblica e deve essere mantenuto secondo le norme stabilite.

Pertanto, il suo atto di “danneggiamento” è stato considerato illegale.

In risposta a questa situazione, il comandante della Polizia Locale Andrea Zacà ha invitato tutti i cittadini a rispettare le norme del codice della strada e ad evitare soluzioni autonome che potrebbero danneggiare l’ambiente urbano.

«La sicurezza stradale e il rispetto delle norme sono fondamentali per garantire un ambiente urbano vivibile e sicuro per tutti i cittadini», ha dichiarato il comandante Zacà, «invitiamo tutti i cittadini a utilizzare i parcheggi designati e a rispettare le regole del codice della strada. Le iniziative autonome, sebbene creative, possono avere conseguenze negative sull’ambiente urbano e comportare sanzioni».

La soluzione proposta dalla Polizia Locale è stata chiara: l’uomo doveva rimuovere il parcheggio improvvisato a sue spese. Questo “ripristino fai da te” non solo ha fatto rispettare la legge, ma ha anche ripristinato l’aspetto originario della strada, assicurando che tutti i cittadini possano usufruire degli spazi urbani in modo equo e sicuro.

In conclusione, mentre l’ingegnosità può essere apprezzata, è essenziale che venga esercitata nel rispetto delle leggi e delle normative locali.

In un ambiente urbano, il rispetto delle regole del codice della strada è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini.

 

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