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Casarano

Città di Casarano: Rally a porte chiuse

Oggi al via le ricognizioni. Edizione del Rally dedicata a Leonardo D’Angelo. Istituito il “Memorial Gianluca Stefanelli”, dedicato al giovane e sfortunato navigatore di Tricase deceduto un anno fa a soli 23 anni

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Prende ufficialmente oggi il via, con lo svolgimento delle ricognizioni autorizzate del percorso, il week-end dedicato al “27° Rally Città di Casarano”, manifestazione organizzata dalla “Scuderia Casarano Rally Team” con la collaborazione dell’Automobile Club Lecce.


La gara salentina, non disputatasi lo scorso anno a causa della coincidenza con l’inizio della pandemia di Sars CoV-2, è valida come prima prova della Coppa Rally di Zona (CRZ) 7.  La Zona 7 comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia; il calendario di quest’anno prevede lo svolgimento di due gare in Puglia (“Casarano” e “Salento”), due nel Lazio (“Terra d’Argil” e “Lirenas-Cassino”), una in Campania (“Matese-Volturno”) ed una in Molise (“Molise”). Il “Casarano” assegnerà punti anche per il “Campionato Interregionale Rally & Velocità” e per i monomarca di zona: “Peugeot”, “Michelin”, “Pirelli” oltre che per “R Italian Trophy” e “Trofeo Open N5”Coefficiente 1.


SPETTACOLO “A PORTE CHIUSE”. In ottemperanza al protocollo adottato da ACI Sport per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Sars CoV-2 la manifestazione si svolgerà “a porte chiuse”: tutte le aree interessate dall’evento saranno interdette al pubblico e rigorosamente presidiate e controllate.


L’ORGANIZZATORE. “Siamo ormai vicini – spiega Pierpaolo Carra, Presidente della ‘Casarano Rally Team’ ad un nuovo taglio di nastro. Intorno alla nostra gara c’è sempre grande fermento. Si sta delineando un’edizione che si preannuncia avvincente ed incerta, forse come non accadeva da anni. Siamo contenti del riscontro avuto in termini di adesioni perché vedere premiati i nostri sforzi, le ore di lavoro ed il grande impegno è sempre motivo di soddisfazione”.  


IL PERCORSO. La necessità di contenere la diffusione del Covid ha portato gli organizzatori a rivisitare il format di gara proponendo un percorso molto più concentrato rispetto al passato. Il rally si svolgerà tutto nell’area compresa tra il Circuito Internazionale Karting “Pista Salentina” di Torre San Giovanni-Marina di Ugento, Marina di San Gregorio e Miggiano. Sette, in tutto, le Prove Speciali in programma: “Torre Vado” al sabato a cui si aggiungeranno i tre passaggi sulle P.S. di “Palombara” e “Miggiano”alla domenica. La pista ugentina sarà il vero fulcro della manifestazione ospitando non solo, come già accaduto in passato, tutti i Riordini, i Parchi Assistenza ed i servizi annessi alla gara, ma anche, e per la prima volta, Partenza ed Arrivo.


GLI ISCRITTI. A darsi battagli sugli asfalti del sud Salento saranno ben 79 equipaggi, otto in più rispetto all’ultima edizione disputata, quella del 2019. Tra questi, alcuni tra i più importanti “nomi” del rallysmo di Zona a bordo di vetture performanti. Un dato indicativo è quello della Classe più importante, la R5, che consta di ben 13 vetture. Per questi motivi è impossibile poter azzardare alcun pronostico per la vittoria finale. Tra tutti, solo per citarne alcuni, saranno certamente protagonisti (tutti su Skoda Fabia R5) il detentore del CRZ 7 nel 2020, Carmine Tribuzio, Fernando Primiceri, già due volte secondo in edizioni precedenti, Fabrizio Mascia, Mauro Adamuccio, secondo in passato.  Il campione di zona 2020 nella S1600, Guglielmo De Nuzzo è al debutto in R5 dove incontrerà anche gli esperti Maurizio Di Gesù, Marco De Marco e Luigi Bruccoleri.


Correranno a bordo della Volkswagen Polo R5 il vincitore del “Casarano” 2018, Gianluca D’Alto, il cinque volte primo a “Casarano”, Francesco Laganà, oltre a Tommaso Memmi, e “Pinopic”. Chiude la pattuglia delle R5 Mauro Santantonio su Peugeot 208 T16.


IL PROGRAMMA DI OGGI. Il programma odierno prevede lo svolgimento delle ricognizioni autorizzate del percorso. I concorrenti in gara avranno la possibilità di prendere confidenza, utilizzando auto “stradali”, con le Prove Speciali. Per farlo avranno però una limitazione di “passaggi”, solo tre su ogni P.S., e di tempo (con orari ben precisi stabiliti dall’organizzatore).


IL PROGRAMMA DI DOMANI. Domani mattina si svolgeranno, alla “Pista Salentina”, le verifiche tecniche (ore 09:00 – 12:30) seguite dallo Shakedown (il test con le auto in configurazione “gara”) sulla P.S. “Palombara” (10:00 – 13:30).


Partenza alle 17:30 dalla “Pista Salentina” alla volta della P.S. 1 “Torre Vado” (Km 6,35), in programma alle 18:29.


IN  RICORDO DI LEO. Sarà dedicata a Leonardo D’Angelo questa edizione del “Rally Città di Casarano”. “Leo” era molto di più di un “semplice” fotografo professionista. Nel corso degli ultimi due lustri era diventato un amico del Salento dove era molto conosciuto e sempre ben accolto. Poi, nel 2019, è prematuramente scomparso a soli 53 anni lasciando un vuoto incolmabile in tutti gli appassionati ed addetti ai lavori che lo conoscevano.

Per ricordarlo gli organizzatori, tenendo fede alla promessa fatta a suo tempo alla famiglia, hanno voluto dedicargli l’edizione di quest’anno.


Siamo felici ed orgogliosi – spiega Pierpaolo Carra, il Presidente della scuderia organizzatrice – di associare la manifestazione al ricordo di Leonardo D’Angelo. La sua scomparsa ci ha lasciati tutti un po’ più poveri e disorientati. Le sue doti professionali ed umane erano apprezzate da tutte le personalità dell’ambiente sportivo e dei media. Era un validissimo interlocutore con cui alla fine di ogni edizione ci confrontavamo per capire come migliorarci. Trasmetteva competenza e grandissima disponibilità. Amava molto il Rally Città di Casarano, la gente che lo frequentava e il Salento in generale, e quando aveva impegni concomitanti con gare più importanti, preferiva venire da noi perché diceva, lì mi sento a casa mia. Il nostro vuole essere solo un piccolo gesto di riconoscenza nei suoi confronti, lo dobbiamo alla sua memoria, alla sua famiglia, alle migliaia di persone appassionati compresi che ne ammiravano la professionalità e l’umanità”.


Ringrazio veramente di cuore gli organizzatori del Rally Città di Casarano per la stima e l’affetto dimostrato nei confronti di Leonardo” le parole di Danila Cardillo Zallo, moglie dello stimato fotoreporter laziale, “Una persona capace sempre di dare il massimo e con la sua semplicità di rimanere nel cuore di molti. Mi rende piena di orgoglio vedere quante persone continuano ad amarlo e omaggiarlo in varie occasioni. Mi sento di testimoniare, per il mio tramite il senso di una forte amicizia e stima reciproca che ha legato Leonardo e l’intera mia famiglia a Casarano, alle sue genti, al suo rally e al Salento più in generale”.


IN RICORDO DI GIANLUCA


Su iniziativa della scuderia della Scuderia “Salentomotori” e per tenere vivo il ricordo, è stato anche istituito il “Memorial Gianluca Stefanelli”, dedicato al giovane e sfortunato navigatore di Tricase deceduto un anno fa a soli 23 anni.


Il premio verrà assegnato al primo concorrente “Under 23” meglio piazzato in classifica assoluta.


Gianluca – spiega Antonio Forte, Presidente della Scuderia ‘SalentoMotori’ – era un ragazzo straordinario. Aveva una grande passione per il nostro sport e lo amava in maniera viscerale. Il suo sogno era riuscire a diventare un navigatore di alto livello. Era inimitabile per tenacia e preparazione ed aveva un cuore d’oro. Non lasceremo che l’assenza ci rubi i ricordi gioiosi, ma terremo ben stretta la spensieratezza che con lui abbiamo condiviso”.


Gianluca Eremita



Attualità

Maria Antonietta I di Puglia

È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà….

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Unisalento, ecco la prima rettrice

Maria Antonietta Aiello: «Per me motivo di orgoglio diventare la prima rettrice: non ho dubbi che altre ce ne saranno, perché non c’è alternativa a un futuro di reali pari opportunità»

La professoressa sarà rettrice per il sessennio 2025-2031.

Al primo turno il voto pesato per ciascuno dei tre candidati ammessi alla procedura elettorale era stato: Maria Antonietta Aiello, 338,269; Luigi Melica, 278,944; Salvatore Rizzello, 138,239.

Dopo il ritiro degli altri due candidati, ovvero il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Luigi Melica e il direttore della Scuola superiore ISUFI Salvatore Rizzello, i voti della comunità accademica si sono indirizzati in blocco, infatti, sull’attuale prorettrice vicaria e ordinaria di Tecnica delle Costruzioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione. Di Marzi (Cosenza), sarà dal prossimo 1° novembre, a prendere il testimone dal rettore Fabio Pollice.

La vera sfida del futuro

di Hervé Cavallera

di Hervé Cavallera

Il 2025 è un anno importante per l’Università del Salento. Da non molto sono trascorsi i festeggiamenti per il suo 70° anno di vita ed è stato appena eletto, nella persona della prof.ssa Maria Antonietta Aiello, il suo 11° rettore, anzi la prima Rettrice di Unisalento.

Il primo rettore, e inoltre fondatore dell’Università, fu Giuseppe-Codacci-Pisanelli (nel 1955 rettore del Consorzio Universitario Salentino, dal 1956 al 1976 rettore dell’Università di Lecce), quindi Saverio Mongelli (1976-1979), Mario Marti (1979-1981), Alberto Sobrero (1981-1983), Donato Valli (1983-1992), Angelo Rizzo (1992-2001), Oronzo Limone (2001-2007) che mutò (2007) il nome da Università di Lecce in Università del Salento, Domenico Laforgia (2007-2013), Vincenzo Zara (2013-2019), Fabio Pollice (2019-2025).

In 70 anni, ovviamente, non solo è cresciuta l’offerta formativa dell’Università salentina (sorta con la Facoltà di Magistero a cui seguì quella di Lettere e Filosofia), ma è cambiato l’intero panorama nazionale.

L’Università di Lecce fu la terza ad esistere, dopo Napoli e Bari, nell’Italia meridionale continentale.

Oggi numerose sono le università statali nelle diverse regioni del Sud, a cui devono aggiungersi quelle non statali legalmente riconosciute e quelle telematiche. Il che, si capisce, comporta una serie di problemi di natura economica, che crescono ulteriormente pensando al numero consistente di studenti del Sud che preferiscono recarsi in università del Centro-Nord e, non ultimo, alla denatalità che riduce il numero dei giovani.

Mantenere al meglio l’esistente è ciò che diventa immediatamente evidente per chi assurge alla carica rettorale.

Ma “mantenere”, in una realtà sempre più complessa, concorrenziale e globalizzata, non è invero sufficiente. Nel mondo della flessibilità, non si mantiene: si sviluppa. Occorre crescere ulteriormente e divenire sempre più concorrenziali.

Sotto tale profilo il compito che attende la Rettrice, non è affatto facile.

È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà.

Al tempo stesso è opportuno migliorare la qualità dell’assistenza studentesca, dei servizi che si offrono.

Basti pensare agli alloggi, ai collegamenti, alla viabilità, alle mense universitarie.

Si tratta di una serie di obiettivi che – una volta raggiunti – farebbero risaltare l’immagine di una università dinamica, accorta ai bisogni del presente e del territorio, volta all’innovazione.

E’ opportuno che per raggiungere tutto questo la Rettrice sia coadiuvata da uno staff efficiente e coeso.

Certo, quello che si è indicato pare necessario e tuttavia non facile da conseguire in quanto comporta in primo luogo una serie di interazioni con il mondo politico ed economico abbastanza complesse. Soprattutto non sono trascurabili, ad avviso di chi scrive, i dati già rilevati connessi alla denatalità e alla volontà giovanile di spostarsi altrove, anche fuori d’Italia, in vista di una più proficua occupazione dopo aver conseguito la laurea.

Alla luce di quanto sopra il problema diventa allora quello di rendere appetibile – mi si passi il termine – Unisalento.

Affinché questo sia, bisogna tornare ad essere quello che l’università ha voluto essere nel suo significato pieno, come del resto è attestato dalla storia.

Certo, è il luogo ove studiare le discipline che consentono di acquisire le conoscenze e le competenze di base della propria professione per il bene personale e del prossimo, ma in primo luogo è un centro di ricerca di alta cultura.

Solo puntando alla realizzazione di uno stimolante centro di ricerca è possibile dare veramente vita ad una università.

Si tratta, insomma, di mettere totalmente da parte sia l’idea di un mero titolificio sia quella di un’azienda che offre pure velleitarie illusioni.

Un centro di ricerca, con docenti scientificamente qualificati, sarebbe certamente in grado di diventare punto di riferimento dell’utenza studentesca e quindi motore di crescita territoriale proprio perché in sé garante della serietà e della qualità degli studi.

In un momento storico in cui prevale l’innovazione è evidente che solo un serio approfondimento nei diversi campi dello scibile umano può diventare forza attrattiva e positivamente propulsiva.

Come scrive Dante nel Canto VI del Paradiso, grande merito dell’imperatore Giustiniano fu quello di aver tolto dalle leggi, nel suo Corpus iuris, «il troppo e ‘l vano».

Ecco: il compito della Rettrice Maria Antonietta Aiello (e ciò in realtà vale per ogni università) è di snellire le lungaggini burocratiche e di puntare sull’essenziale, ossia sull’apporto di docenti veramente all’altezza del presente, che siano in grado di contribuire, ognuno per il proprio settore scientifico-disciplinare, allo sviluppo della ricerca nazionale e internazionale. Infatti, solamente rendendo ancor di più l’Università del Salento un polo di eccellenza scientifica non soltanto i giovani sarebbero indotti ad iscriversi, ma essa diventerebbe un notevole centro di promozione dell’intero territorio.

Tutto questo, si comprende bene, non si realizza in un batter d’ali e richiede lungimiranza e capacità di costituire un corpo docente di rilievo. È ciò che si augura alla Rettrice neoeletta in un momento storico in cui l’Occidente sembra scivolare nei vaniloqui e nell’asservimento alla tecnologia.

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Casarano

Pusher 23enne arrestato, beccato con droga e soldi in auto e a casa

La perquisizione estesa all’abitazione ha permesso di scoprire ulteriori grammi 4,5 circa di marijuana, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento…

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Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri di Casarano congiuntamente ai militari della locale Stazione, hanno svolto un mirato e specifico servizio che ha portato all’arresto in flagranza di reato un 23enne melissanese, già noto.

Il giovane è finito nei guai poiché responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto è stato il frutto di un’attenta attività info-investigativa condotta anche grazie ad una profonda conoscenza del territorio e delle dinamiche illecite locali.

Gli uomini dell’Arma, infatti, hanno svolto la specifica e serrata attività di servizio nella periferia di Matino, centro dell’hinterland casaranese, che li ha condotti a procedere al controllo di un giovane presunto pusher.

L’uomo era a bordo della sua utilitaria, in una zona isolata, nelle ore più calde del pomeriggio.

Il 23enne ha da subito assunto un atteggiamento che ha destato l’attenzione dei militari tanto da indurli ad approfondire i controlli e procedere ad una perquisizione personale e veicolare.

Nel corso delle operazioni i militari hanno rinvenuto un primo involucro che il giovane teneva occultato all’interno di un pacchetto di sigarette, contenente sostanza presumibilmente stupefacente del tipo cocaina.

In seguito è stato rinvenute un contenitore in plastica celato in un vano porta oggetto nell’autoveicolo, all’interno è stata trovata analoga sostanza già suddivisa in 28 “cipollette” per un peso complessivo di quasi 10 grammi circa.

Il tutto, presumibilmente, destinato ad alimentare le piazze di spaccio locali.

Insieme alla droga, nascosta in un latro vano, è stata ritrovata la somma di quasi 500,00 euro in banconote di vario taglio: somma ritenuta quale provento di una probabile attività illecita di spaccio.

La perquisizione estesa all’abitazione ha permesso di scoprire ulteriori grammi 4,5 circa di marijuana, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento.

Al termine delle operazioni il 23enne è stato arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

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Attualità

Donne Vittime di violenza: reinserimento al lavoro dopo il Centro

La Rete territoriale antiviolenza dell’Ambito di Casarano al lavoro per l’empowerment delle donne

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Presso l’Aula Consiliare del Comune di Casarano, il Prefetto di Lecce Natalino Manno ha presieduto una riunione operativa sul tema del “Reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza”.

Tale iniziativa rientra nell’area di intervento interistituzionale, dopo il “Protocollo d’Intesa per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere nell’Ambito Territoriale Sociale di Casarano”.

L’argomento è stato affrontato ed esaminato da più punti di vista, con particolare riguardo al delicato momento di “uscita” delle donne dal Centro Antiviolenza, in seguito alla conclusione di un percorso riabilitativo, e alla fase di “accompagnamento” al reinserimento sociale, che non può ritenersi compiuto senza un lavoro.

Una platea di addetti ai lavori ben rappresentata dai sindaci dei comuni dell’Ambito Sociale Territoriale (quindi rappresentanti di Casarano, Collepasso, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano e Taurisano), dai referenti del Centro Anti Violenza, delle Associazioni datoriali, di Arpal Puglia, dell’UDEPE e dai rappresentanti delle Aziende che operano nell’hinterland casaranese, ha tracciato le linee guida e individuato gli step del delicato percorso di reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, condividendo concrete strategie operative, tese a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, oltre a percorsi di risocializzazione, costruiti attraverso la formazione, il rafforzamento delle motivazioni personali e una maggiore consapevolezza dell’importanza di avere un’indipendenza economica, per uscire definitivamente da circuito assistenzialistico.

In particolare, con la collaborazione di Arpal e con il supporto delle Associazioni di categoria, saranno attivati canali privilegiati per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche alla luce dei benefici fiscali e contributivi riconosciuti dalle disposizioni normative vigenti, nonché della possibilità per la Cooperativa Medihospes che gestisce il Centro AntiviolenzaIl Melograno” di sostenere le donne nei percorsi di formazione e nei primi mesi dall’inserimento lavorativo, grazie a finanziamenti regionali.

Il Prefetto Natalino Manno ha già annunciato di voler «implementare la rete territoriale degli Organismi che, per la loro mission istituzionale, possono favorire tali percorsi ed è suo intendimento trasferire l’esperienza virtuosa avviata con l’Ambito Sociale di Casarano, negli altri territori della provincia, al fine dell’adozione di strumenti di intervento efficaci, di contrasto al terribile fenomeno della violenza di genere, che possano incidere parallelamente sulla crescita culturale di un territorio che merita di essere salvaguardato a trecentosessanta gradi».

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