Castrignano del Capo
Nel 2021 48 sbarchi. La Caritas ha assistito e rifocillato 2.852 persone
Don Lucio Ciardo: «Tante sono le storie da raccontare, che ci ricordano ogni volta che le persone non sono numeri ma esseri umani con il loro fardello di dolore, di speranze, di bisogni e di aspettative»
Nel 2021, nei porti di Leuca, Gallipoli e Otranto sono avvenuti 48 approdi per un totale di 2.852 persone migranti, con un incremento di gran lunga maggiore rispetto agli anni precedenti, nel 2018 erano giunti nel Salento 535 persone, nel 2019 erano stati 861 e nell’anno successivo 1204.
Nel 2021 hanno raggiunto la punta estrema della Puglia: 667 dal Pakistan, 639 dall’Iran, 375 dall’Afghanistan, 273 dalla Siria, 203 dall’Egitto, 269 dall’Iraq, 130 dalla Somalia, 118 dal Bangladesh, 41 dalla Turchia, 32 curdi, 22 dalla Palestina, 36 dal Libano, 10 dal Kuwait, 20 dallo Sri Lanka, 5 dal Kirghizisistan, 2 dall’India, 3 dall’Albania, 2 dal Kazakistan, 2 dall’Ucraina, 1 dall’Uzbekistan, 1 dallo Yemen e 1 dal Nepal.
I cittadini stranieri approdati in Italia attraverso “vie illegali” sono stati 67.040, di cui oltre 58.977 hanno raggiunto le coste siciliane e calabresi attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, la restante parte, costituita da 8.063 persone migranti, è entrata in Europa da Est, da quella che un tempo era “via della seta”.
Queste persone partono dall’estremo Oriente, dal lontano Bangladesh, per raggiungere Istanbul che rappresenta lo snodo della rotta asiatica; una parte di essi, i più poveri, affronta il viaggio via terra attraverso la Grecia e la Bulgaria, per poi risalire attraverso i Balcani ed arrivare a Trieste, trampolino verso l’Europa; un’altra parte viene rinchiusa nei campi profughi delle isole greche. Chi arriva dalla Grecia ha vissuto in genere un periodo tra Atene e altre città riuscendo a sfuggire alle terribili condizioni dei campi profughi greci, gli egiziani e i somali raggiungono Istanbul in aereo e poi cercano di raggiungere l’Europa.
Il porto turistico di Leuca, insieme a quello di Otranto e a quello di Gallipoli, è uno degli attracchi nel Salento scelti da Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera per mettere in sicurezza questi natanti che giungono sulle nostre coste carichi di persone migranti provenienti dalla Grecia o dalla Turchia. I porti da cui partono sono quelli delle piccole isole greche poco distanti dalle coste salentine (Othoni, Matraki) o i porti di Istanbul (Izmir ossia Smirne): dai primi arrivano scafi piccoli, al massimo di 5 mt, con a bordo carichi esigui di vite umane (non oltre 15 persone), mentre dai secondi salpano imbarcazioni più grandi: velieri, pescherecci o caicchi, capaci di contenere a bordo dalle 60 alle 220 persone, come è avvenuto nel Novembre 2021.
Nell’ ultimo decennio sono stati molti di meno gli sbarchi “fantasma”: infatti le unità di controllo delle acque territoriali hanno intercettato più facilmente i natanti, e ciò ha ridotto i rischi evitando le tragedie del mare come quelle degli anni passati.
A questo proposito, va menzionata la stele alla Madonna, eretta il 30 luglio scorso a Felloniche, per commemorare la morte di una giovane donna somala, ritrovata esanime sugli scogli della località marina l’11 gennaio 2016.
La Guardia costiera e la Guardia di Finanza scortano e permettono l’attracco in sicurezza. Sul molo avviene il primo controllo da parte del medico USMAF (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera), un accertamento della nazionalità e dell’età, per individuare gli MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati).

Don Lucio Ciardo
Alle operazioni di soccorso intervengono la Croce Rossa , il 118 e la Caritas Diocesana, la presenza di Caritas è stata sempre costante e solerte: il direttore, Don Lucio Ciardo, alcuni componenti dell’equipe diocesana e, da qualche mese, alcuni volontari provenienti dalle comunità parrocchiali, si mobilitano per dare il benvenuto a queste persone, distribuendo loro bevande calde l’inverno, fresche d’estate, biscotti, frutta fresca e cibi di veloce consumazione fornitici preventivamente dal Banco delle Opere di Carità Puglia. Viene consegnato, inoltre, un bigliettino dov’è riportato il benvenuto in varie lingue, indicando le modalità e i tempi di attesa riguardanti il loro trasferimento nel centro di primissima accoglienza. Infatti, una volta completate le operazioni di sbarco, il gruppo viene trasferito con gli autobus ad Otranto o presso la Masseria Ghermi di Lecce. In questi centri i profughi trascorrono il periodo di quarantena di 15 giorni, venendo sottoposti ad un primo tampone in ingresso e ad un secondo in uscita.
Il Direttore della Caritas Diocesana, Don Lucio Ciardo, dichiara: «Attraverso questo servizio di primissima accoglienza abbiamo conosciuto moltissime persone provenienti dalle zone di guerra e di crisi del medio e lontano Oriente o dall’ Egitto e dalla Somalia. Tante sono le storie da raccontare, che ci ricordano ogni volta che le persone non sono numeri ma esseri umani con il loro fardello di dolore, di speranze, di bisogni e di aspettative: molti hanno camminato per migliaia di km, superato confini nonostante le violenze e pagato migliaia di euro per raggiungere l’Europa. Durante le due ore in cui stiamo sul molo insieme, con delicatezza chiediamo quanto tempo sono stati in mare, quanto è durato il viaggio fino a Istanbul, come hanno raggiunto la città, quanto hanno pagato. La maggior parte di loro arrivano nella capitale turca senza spendere nulla, semplicemente camminando a piedi, con l’autobus o col treno. Nelle zone e nei periodi senza crisi politiche i confini sono poco presidiati, ma le stesse zone di frontiera, in particolari momenti di difficoltà, sono usate per ricattare i Paesi confinanti trasformandosi in luoghi dove si consumano le più efferate violenze contro i migranti».

Alliste
Diamo i voti ai cimiteri del Salento: criticità, sufficienze ed eccellenze
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti. Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche….
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti.
Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche.
Per questo a ridosso del 2 novembre abbiamo fatto un giro (random) in alcuni camposanti della provincia.
Sarà per l’avvicinarsi della ricorrenza, ma la situazione è (quasi) dappertutto decisamente confortante.
Nessun problema ad Alliste, Felline, Matino e Racale.
Negli ultimi due centri abbiamo assistito personalmente ai lavori in corso per la tosatura delle siepi e la sistemazione degli arredi a verde.
A Matino abbiamo anche incontrato il consigliere comunale Aldo De Donatis che ci ha spiegato come da tre anni sia cambiata la gestione dei servizi e la situazione oggi sia decisamente buona.
Stesso discorso per Castrignano del Capo, Leuca, Giuliano di Lecce, Salignano.
In queste località il servizio è (ben) curato dalla stessa cooperativa che fa capo al 31nne Thomas Chiffi.
Decoro salvo anche a Maglie, dove, in vista delle celebrazioni dei defunti, tutto appare pulito e ordinato. Sembra tutto in ordine anche a Ruffano, sia nella parte “vecchia” che nella nuova ala, sorta all’alba del millennio in corso per accogliere i nuovi defunti.
L’area va via via popolandosi e ha subìto aggiornamenti di anno in anno a seconda delle necessità.
A Tricase resta critica e indecorosa la situazione del vecchio cimitero.
Sebbene non preveda più tumulazioni sin dal 1984, il Monumentale resta comunque meta di tante persone.
La situazione strutturale e di manutenzione degli arredi non è conciliabile con la sacralità del luogo e con il rispetto che si deve a chi va a far visita ai propri cari trapassati.
Non ci sono particolari problemi, invece, al cimitero nuovo anche se, almeno dal punto di vista del decoro si può e si deve fare meglio. Tanti viali non sono protetti dall’asfalto o dal cemento come quello principale e pochi altri e, spesso, si è costretti a mettere i piedi nel fango.
La vegetazione, poco o per nulla curata, invade gli stessi viali, costringendo i visitatori a farsi spazio tra le fronde.
Per evitare che ci siano defunti di serie A e B sarebbe opportuno intervenire presto.
Questa la situazione in provincia, almeno fino a qualche giorno prima del 2 novembre…
Castrignano del Capo
Leuca, arresti per spaccio e coltivazione illecita
All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto 25 grammi di marijuana già confezionata, 345 grammi della stessa sostanza in essiccazione e sei piante di canapa indiana coltivate in due serre artigianali, complete di lampade a led, ventole e termoregolatori elettronici…
SANTA MARIA DI LEUCA: I CARABINIERI STRINGONO IL CERCHIO SULLO SPACCIO. DUE ARRESTI IN POCHE ORE
I militari di Castrignano del Capo hanno tratto in arresto due persone del luogo nel corso di distinte operazioni svoltesi a Santa Maria di Leuca.
Un’attività info-investigativa condotta con discrezione, fatta di appostamenti e osservazioni sul territorio, ha permesso ai Carabinieri di notare un sospetto via vai nei pressi di un’abitazione del centro.
Quello è stato il primo tassello di un’operazione che, poche ore dopo, ha portato a un importante sequestro. All’interno dell’abitazione, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 66 grammi di cocaina purissima, custoditi in un involucro di cellophane, 1.500 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio, quattro bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.
L’uomo, un 44enne del luogo, è stato arrestato in flagranza di reato.
Le attività di controllo dei militari dell’Arma sono proseguite anche nei giorni successivi. Durante una verifica sulle armi legalmente detenute da un cittadino del posto, l’occhio esperto dei Carabinieri ha notato tracce di sostanza vegetale, verosimilmente marijuana, riconducibile a un familiare convivente.
Da lì è scattata una nuova perquisizione e un secondo arresto. All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto 25 grammi di marijuana già confezionata, 345 grammi della stessa sostanza in essiccazione e sei piante di canapa indiana coltivate in due serre artigianali, complete di lampade a led, ventole e termoregolatori elettronici.
Anche in questo caso, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione e coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.
Tutto il materiale sequestrato è stato posto sotto custodia, entrambi gli arrestati si trovano ora agli arresti domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura presso il Tribunale di Lecce.
Appuntamenti
Leuca aspetta il Grand Prix del Salento
Il grande motorsport nel cuore del Capo di Leuca dal 7 al 9 novembre. Il comitato organizzatore esprime gratitudine al comune di Castrignano del Capo e all’ACI Lecce. Presentazione ufficiale mercoledì 5 novembre
L’attesa cresce e i motori iniziano a rombare in vista del Grand Prix del Salento, un evento che promette spettacolo e adrenalina in una delle cornici più suggestive d’Italia.
Il comitato organizzatore, guidato dal promotore Pino Frascaro e orchestrato dalla scuderia Motorsport Scorrano, è in piena attività per definire gli ultimi dettagli di una manifestazione che porterà il grande motorsport nel cuore del Capo di Leuca.
«In questa fase cruciale, mentre i lavori sul percorso procedono a ritmo serrato e le prime iscrizioni iniziano ad arrivare», affermano gli organizzatori, «sentiamo il dovere di rivolgere un sentito e profondo ringraziamento a chi sta rendendo possibile questo sogno. Il nostro primo pensiero va al Comune di Castrignano del Capo, insignito del titolo di “Comune Europeo dello Sport 2025”, da ACES Europe e a tutta l’amministrazione comunale. La loro disponibilità, visione e supporto logistico sono stati fondamentali. Hanno creduto nel progetto fin dal primo istante, aprendo le porte della loro splendida terra e permettendoci di disegnare un evento unico nella frazione di Santa Maria di Leuca».
Non esiste palcoscenico migliore di questa ridente marina, gioiello incastonato de finibus terrae, lì dove le acque cristalline dello Ionio e dell’Adriatico si incontrano e si abbracciano.
Ilcomitato organizzatore intende ringraziare anche «l’Automobil Club Lecce e il suo presidente, Francesco Sticchi Damiani. La loro competenza rappresenta un sigillo di garanzia per la qualità e la sicurezza della manifestazione, confermando la storica vicinanza dell’ACI allo sport automobilistico sul territorio».
«Un evento di tale portata», continuano, «non sarebbe realizzabile senza il sostegno di partner illuminati che condividono la nostra stessa passione. Desideriamo quindi esprimere la nostra più sincera gratitudine ai nostri main sponsor, aziende di prestigio nazionale e locale che hanno legato il loro nome al Grand Prix del Salento: RCF di Bologna, eccellenza italiana nel mondo dell’audio professionale; Ma.Fra di Milano, leader nei prodotti per la cura dell’auto, e il suo rivenditore di zona Le.di.ca.r.; Del Car Automotive di Alessano, punto di riferimento per gli automobilisti del territorio; D’Amico Immobiliare di Torre Vado, una realtà consolidata che opera in questo magnifico angolo di Salento».
I preparativi fervono e l’entusiasmo è alle stelle.
La presentazione ufficiale del Grand Prix del Salento (in programma dal 7 al 9 novembre) si terrà mercoledì 5 novembre presso il Municipio di Castrignano del Capo.
In quella sede, verranno svelati tutti i dettagli del programma e le novità di questa edizione.
«Grazie ancora a tutti», concludono gli organizzatori, «stiamo lavorando per offrire al Salento, ai piloti e al pubblico un evento indimenticabile».
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