Connect with us

Attualità

Accessori hi-tech portatili: di quali non puoi fare a meno

Scopriremo insieme i dispositivi che possiamo portare sempre con noi…

Pubblicato

il

Oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, sia in termini di prestazioni hardware, sia se si considerano le dimensioni dei dispositivi, oramai molto piccole.


La miniaturizzazione dei device ha dunque permesso a tutti noi di ottenere in cambio degli apparecchi portatili, ma estremamente avanzati.


Ecco perché oggi scopriremo insieme i dispositivi che possiamo portare sempre con noi dei quali non si può più fare a meno.


Gli accessori hi-tech portatili più utilizzati e utili


Si comincia con gli smartwatch e gli smart band. Sebbene siano erroneamente considerati la stessa cosa, in realtà fra i due esistono delle profonde differenze. I primi – con un mercato in costante crescita – sono tecnologicamente più avanzati e hanno una serie di funzioni ottime per monitorare attività quali lo sport e il sonno. Possono interfacciarsi con lo smartphone, ricevendo chiamate e messaggi, e offrono una serie di opzioni in continuo sviluppo oltre, naturalmente, a dirci l’ora.


Gli smart band, invece, sono considerabili la versione semplificata degli smartwatch: si limitano a funzioni essenziali, e pur non avendo un orologio sono molto efficaci per tutte le attività sportive.


Al secondo posto troviamo le cuffie Bluetooth con tecnologia noise cancelling. Ad oggi le cuffie con la cancellazione del rumore rappresentano un must in diverse circostanze. Sono ad esempio ottime per chi è appassionato di gaming, dato che permettono di isolarsi e concentrarsi soltanto sui rumori ambientali del videogame, spesso decisivi per leggere le situazioni.


Sono ideali anche per chi viaggia e ama ascoltare la musica senza interferenze esterne, evitando ad esempio il chiacchiericcio altrui in treno o in aereo. Inoltre, offrono spesso una qualità del suono eccezionale, il che ovviamente aumenta i vantaggi.

Un altro apparecchio portatile e tecnologico da premiare è l’e-cig, che rappresenta l’evoluzione della classica sigaretta.


Come quasi tutti i device hi-tech, si può trovare facilmente anche online, all’interno di store specifici. Il prezzo delle sigarette elettroniche può essere considerato sostenibile e alla portata di tutti, ma può variare in base a più fattori, tra cui il modello o le dimensioni del dispositivo.


In aggiunta, si possono scegliere liquidi con aromi diversi, facili da portarsi dietro, così da variare il gusto quando si ha voglia di qualcosa di nuovo.


L’ultimo dispositivo portatile in lista è l’e-reader, forse l’unico dispositivo hi-tech che unisce la modernità alle tradizioni. Si tratta di un particolare tablet ottimizzato per la lettura degli e-book. Ha una memoria e l’utente può scaricare al suo interno centinaia – se non migliaia – di opere differenti.


Il vantaggio è piuttosto chiaro: gli amanti della lettura potranno coltivare questo hobby senza portarsi dietro chili e chili di testi stampati.


Inoltre, a differenza di altri tablet, l’e-reader ha una tecnologia progettata per non affaticare gli occhi, e per replicare l’effetto visivo dei libri e dell’inchiostro (anche se con tutti i limiti del caso).


Attualità

Chi non si arrende non perderà mai

Da domani disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica il nuovo singolo di Ignazio Deg

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Dopo l’uscita nel 2023 del brano “Tutti di Fretta’’, dal quale sono nati anche un programma radiofonico su una nota emittente pugliese ed un podcast, Ignazio Deg è pronto all’uscita del singolo “Chi non si arrende non perderà mai“.

Il nuovo singolo, scritto a quattro mani con Raf Rubino, è un inno alla forza interiore e alla resilienza che risiede in ognuno di noi, ricordandoci come la determinazione sia la chiave per superare ogni ostacolo e raggiungere il successo.

Leggendo una citazione di Frida Kahlo (“Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai”) nasce un’equazione tutta nostra dei giorni moderni, perché in questa vita non basta l’impegno ma è necessaria la perseveranza.

È facile demoralizzarsi al giorno d’oggi e lasciarsi andare via, con la pressione dei social che ci mostrano la vita perfetta, la ricchezza immediata e senza sforzo, la necessità di essere perfetti e alla moda.

Sembra che essere operaio o cameriera sia una brutta cosa e che dovremmo essere tutti guru di un qualche business di successo con video dagli emirati arabi.

Siamo sempre sotto attacco di tuttologi che hanno bisogno di dire la loro sotto ogni post di qualsiasi social che fanno rabbrividire e anche farti stare molto male se non sei abbastanza forte.

In tutto questo clima di odio ogni piccolo fallimento diventa una voragine incolmabile se non stai attento a quello che conta davvero.

Con questo brano l’artista prova ad incoraggiare la gente a non mollare mai, perché nella vita le cose accadono ma è la nostra reazione che può spostare gli equilibri della felicità, bisogna scegliere gli amici veri, quelli che ti amano per come sei e non per come vorrebbero che tu fossi: «Nessuno ha mai detto che è facile la vita ma a mio avviso l’unico modo per vincere è quello di non mollare mai, perché solo chi vive non ha mai guai».

DEG

Ignazio Degirolamo, noto con lo pseudonimo Deg, è un cantautore e performer italiano.

Nato a Mesagne, in provincia di Brindisi, ha da sempre avuto una grande passione per la musica.

Già da bambino ha dimostrato una forte predisposizione per questo campo, che lo ha portato a intraprendere un percorso professionale come speaker e DJ presso alcune radio locali e discoteche della sua regione.

Negli anni successivi, Ignazio Deg ha deciso di dedicarsi interamente alla musica, esordendo come cantautore e performer.

Nel 2017 ha pubblicato il suo primo singolo, intitolato “Il tempo che c’è”, che ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica.

Negli anni seguenti ha proseguito la sua carriera con altri singoli di successo, come “Presto” nel 2018, “Voglia di t(h)e” e “Viento nel Viento” nel 2019, “Estate grande” e “Uguali” nel 2020, “Come Sale” nel 2021, e “Male Male Male” nel 2022. Il 2023 lo ha visto come protagonista di una nuova produzione musicale, “Nuda in ciabatte”, che ha fatto molto parlare di sé grazie al suo stile originale e al suo testo molto intenso e coinvolgente.

Ignazio Deg continua a scrivere e produrre nuova musica, riuscendo a conquistare sempre più fans grazie alla sua creatività e alla sua passione per la musica.

Nel 2023 pubblica “Tutti di fretta’’ dalquale nascono anche un programma radiofonico su una nota emittente pugliese ed un podcast.

Domani l’uscita del suo nuovo singolo “Chi non si arrende non perderà mai”.

Continua a Leggere

Attualità

Casarano e l’ospedale, il solito film

Come in una commedia pirandelliana, ognuno recita il proprio ruolo, la propria sceneggiatura già scritta e rappresentata. Il destino del “Ferrari” è già segnato

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

di Antonio Memmi

E così a Casarano ci si è svegliati sudati e ci si è accorti che ora vogliono chiudere anche il reparto di rianimazione dell’ospedale “Ferrari”.

È un po’ come quando, la vigilia di Natale, ci si trova tutti insieme a guardare il film “Una poltrona per due” e scorrono i titoli di testa di un film già visto, di cui si conosce trama ed epilogo. Con l’unica differenza che questo film, dalla magistrale regia di Emiliano I, re di tutte le Puglie, non fa ridere come il primo ma provoca solo rabbia e indignazione.

Ed ogni volta che va in onda questo triste e patetico spettacolo, un po’ come in una commedia pirandelliana, ognuno recita il proprio ruolo, la propria sceneggiatura già scritta e rappresentata nelle date degli anni precedenti.

C’è il comunicato stampa dei sindacati che, un po’ come i gabbiani che vanno nell’entroterra quando sta per piovere, sono i primi che hanno il sentore di ciò che ogni volta sta per accadere.

Poi c’è il comunicato dei vari comitati che fanno copia & incolla delle lettere di “rammarico e preoccupazione” e chiedono degli importantissimi tavoli di confronto; quello del sindaco che non può che appellarsi al Diritto alla Salute per i propri cittadini e auspica anch’egli un tavolo di confronto con le autorità sanitarie e quelle regionali; le medesime autorità che si degnano di organizzare questi importantissimi tavoli di confronto con la stessa euforia con cui si va ad una riunione di condominio.

Infine, Lui, il vero artefice di tutto questo circo, il regista neanche tanto oscuro che, dall’alto della sua protervia, nemmeno si degna di sedersi a quei tavoli. Perché Lui, più impegnato a schivare i problemi con la Giustizia, non ha tempo da perdere con Casarano.

E anche questa volta, dopo tutti i reparti già chiusi e ridimensionati, adesso che addirittura si è deciso di metter fine all’importantissimo reparto di rianimazione, il film che va in onda è sempre quello, con i suoi attori e la sua inutilità.

Inutile, perché al tavolo di confronto c’era Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale e quindi facente parte del potere legislativo e non di quello esecutivo della Regione: un po’ come confidarsi con il sacerdote per i soprusi subiti dal Vescovo.

Una sacerdotessa, la Capone, che non è certo arrivata ieri nelle stanze della Regione e che la situazione di Casarano, negli anni, l’avrebbe già dovuta conoscere bene (o almeno ricordarsi delle promesse fatte) e invece si è andati a recitarle le solite litanie.

Inutile perché c’erano quei grandi manager della sanità provinciale: Direttore Generale e Direttrice Sanitaria cioè: proprio coloro che firmano i provvedimenti chiusura!

Che è come chiedere all’Agenzia delle Entrate di chiedere al Ministero di non farci pagare le tasse.

Inutile perché le promesse in campagna elettorale sono veritiere tanto quanto una banconota da 3 Euro (ed in questo caso nemmeno ne hanno fatte) anche se hanno vaneggiato (come sempre) di una fantomatica riorganizzazione della sanità provinciale.

Inutile come le forti urla dell’imprenditore di riferimento di questa città, quell’Antonio Filograna Sergio che non ha paura di definire “bastardata” l’ennesima decisione che sottrae a Casarano (ed a tutto l’hinterland) risorse e conquiste preziose volute e guadagnate da Politici di un tempo che fu.

Certo, encomiabili ed anche un po’ commoventi le iniziative di protesta civile come la Tenda dei Diritti, posizionata in prossimità dell’ingresso del nosocomio e che è un modo per far capire che la cittadinanza non ci sta a questo schifo ma… ormai è troppo tardi!

Sono anni che, dalle colonne di questo giornale, abbiamo descritto la viscida strategia che Emiliano I ed i suoi vassalli stanno attuando ai danni del Ferrari di Casarano.

Una strategia semplice, cinica e viscida appunto, lenta ma inesorabile: chiudere lentamente l’ossigeno ed aspettare la lenta asfissia.

Si cominciò con la mancata nomina dei Primari in sostituzione di coloro che andavano in pensione o che venivano trasferiti; si proseguì non rimpiazzando medici e infermieri (veri eroi che hanno sempre più dovuto farsi il mazzo per cercare di assistere al meglio i pazienti) con il personale sanitario che diminuiva di numero e aumentava sempre più le proprie ore di lavoro con la conseguenza che il livello delle prestazioni degradava man mano (come se la colpa fosse quindi degli operatori e non di chi li lascia in quelle condizioni), generando il malcontento della gente. Situazione che, ovviamente, rende meno problematica la chiusura di un ospedale che “non funziona”.

E poi la lenta chiusura dei reparti, cominciando dai pezzi pregiati (come Chirurgia pediatrica) fino ad arrivare ai giorni nostri, con l’unico sussulto di speranza quando cominciarono i lavori del 4° lotto. Ma si capì subito che era solo un modo per sperperare un po’ di soldi.

Quindi ora è tutto inutile: inutili i patetici tavoli di confronto, inutili i comunicati stampa, inutili le proteste social.

L’ospedale di Casarano chiuderà e verrà costruito un faraonico ospedale dalle parti di Maglie, spendendo 10 volte di più di quanto sarebbe costato adeguare il Ferrari; ma lì ci sono i veri interessi e tutto ciò alla faccia del diritto alla salute di tutti i cittadini che vivono da Casarano a Leuca.

C’è stato un momento, anni fa, in cui ognuno di noi ha avuto in mano l’arma giusta per dare un segnale concreto, per provare a cambiare qualcosa: quella matita che ti danno prima di andare a votare. Ma se Emiliano sta ancora lì è perché qualcuno (più di qualcuno) anche a Casarano e nel basso Salento, lo ha votato e quello stesso qualcuno non ha fatto in modo che Casarano potesse avere uno straccio di rappresentante in Regione. Si sa: “Chi è causa dei suoi mal… pianga sé stesso!”.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Marco Maggi a Tricase, Miggiano e Montesano

Incontri rivolti a tutti i genitori sul tema della cura affettiva ed emotiva nelle relazioni familiari e comunitarie

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Lo scrittore Marco Maggi, consulente educativo e formatore sarà a Tricase e terrà un incontro rivolto a tutti i genitori sul tema della cura affettiva ed emotiva nelle relazioni familiari e comunitarie.

L’incontro dal titolo I Care Family si terrà giovedì 23 maggio, alle ore 19 presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone.

L’iniziativa promossa dall’Azione Cattolica parrocchiale in collaborazione con la parrocchia della Natività Beata Maria Vergine, non sarà l’unico appuntamento in realtà.

Diversi Istituti scolastici infatti, hanno voluto approfittare della presenza in loco del professor Maggi per dibattere su tematiche attuali relative al mondo giovanile e mediatico: mercoledì 22, al mattino, il Liceo Stampacchia incontrerà l’autore in un dibattito su Linguaggi dell’amore, dipendenza affettiva e prevenzione alla violenza.

Nel pomeriggio del 22 maggio Maggi sarà all’Istituto comprensivo di Miggiano, prima nella sede principale e poi a Montesano Salentino, per un incontro con i genitori dal titolo Educazione emozionale in Famiglia. 

Altri appuntamenti con gli Istituti scolastici: venerdì 23 maggio al mattino presso il comprensivo Tricase – Via Apulia con l’intervento per tutti i ragazzi dal titolo Schermi violenti.

Ultimo appuntamento, sabato 24 nel corso della mattinata, con l’Istituto comprensivo G. Pascoli, sempre a Tricase, con due interventi: Generazione App – Contrastare il bullismo ed il cyberbullismo.

MARCO MAGGI

Consulente educativo, è formatore del Metodo Gordon per docenti, genitori e operatori socio-sanitari.

Da circa 25 anni prevalentemente realizza attività formative di promozione nelle scuole di ogni ordine e grado.

È coordinatore di progetti di prevenzione per alcuni comuni e agenzie educative, nonché autore di varie pubblicazioni sul tema del disagio giovanile e di manuali operativi sul bullismo, affettività e sessualità, lutto ed educazione socio-affettiva.

 

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus