Appuntamenti
Legno di ulivo paesaggio, rinascita e resilienza
Al Teatro Tartaro di Galatina, sabato 13 maggio (ore 9). Nel corso del convegno saranno presentate le azioni che saranno svolte dagli artisti del legno, nell’ambito del progetto “Legno d’Ulivo-Basiliche degli Ulivi”, i quali si cimenteranno con le loro personali idee nella traduzione in forme artistiche di tutti questi concetti volti ad una nuova “primavera” per il territorio, per la sua economia, l’ecosostenibilità e non ultimo la bellezza del paesaggio che è il libro aperto al cielo della nostra memoria nonché la scenografia delle nostre esistenze
Un convegno sulla valorizzazione della Pianta e del Legno di Ulivo (da scarto a oggetto d’Arte), alla presenza di autorevoli esponenti del mondo scientifico, dell’arte, della cultura
L’appuntamento è al Teatro Tartaro di Galatina, sabato 13 maggio (ore 9).
Finalità del convegno, dal titolo “Legno di ulivo paesaggio, rinascita e resilienza“, è occuparsi della ricostituzione del paesaggio degli ulivi nel Salento dopo gli anni di crisi legati al marasma Xylella, attraverso l’arte vista come strumento per ispirare e propiziare il ritorno a verdeggiare, fiorire e produrre dell’agroforesta degli ulivi salentini.
Sebbene vecchi tronchi, annosi, siano stati disseccati dal codiro offrendo così la materia prima a tanti artigiani e artisti del legno, dall’altro le loro radici non hanno mai cessato di vivere. E stanno tornando un po’ ovunque a donare nuovi virgulti dalle chiome argentee e produttive laddove non si è eradicato.
Inoltre, il convegno si svolge proprio nel mese di maggio, quello della fioritura degli ulivi (la cosiddetta “antrata”, come è chiamata in dialetto locale), promessa di future cascate di oro liquido, l’olio d’oliva, nei trappeti salentini.
Il ritorno degli ulivi, con occhi di riguardo per il recupero di vecchie cultivar, diventa il fulcro 2 per un’azione di rinaturalizzazione a 360 gradi del territorio che da un lato preserva la biodiversità presente, fatta anche di specie e varietà esotiche e domestiche, dall’altro si propone di incrementare ulteriormente tale ricchezza di biodiversità reintroducendo-ripopolando con quelle specie scomparse nel corso dei decenni e dei secoli a causa di una disattenta eccessiva antropizzazione, per un rapporto di osmosi tra dimensione bucolica rurale e dimensione selvatica (wilderness).
Nel corso del convegno saranno presentate le azioni che saranno svolte dagli artisti del legno, nell’ambito del progetto “Legno d’Ulivo-Basiliche degli Ulivi”, i quali si cimenteranno con le loro personali idee nella traduzione in forme artistiche di tutti questi concetti volti ad una nuova “primavera” per il territorio, per la sua economia, l’ecosostenibilità e non ultimo la bellezza del paesaggio che è il libro aperto al cielo della nostra memoria nonché la scenografia delle nostre esistenze.
In apertura dei lavori, i saluti del sindaco di Galatina Fabio Vergine; Sebastiano Leo assessore regionale a Formazione e Lavoro; Anna Grazia Maraschio, assessore regionale ad Ambiente e Paesaggio; Stefano Minerva Presidente Provincia di Lecce; Vincenzo Melilli, dirigente UST Lecce.
Presenteranno il progetto: Andrea Valerini, dirigente IISS Laporta Falcone Borsellino; Salvatore Coluccia presidente Club per l’UNESCO di Galatina; Giancarlo Costa Cesari, presidente ARCI Biblioteca di Sarajevo Maglie.
Seguiranno gli interventi di: Edoardo Winspeare, regista e sceneggiatore; Angelo Delle Donne, dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia; Marzia Vergine, docente di Patologia vegetale dell’Università del Salento; Teresa Gualtieri presidente FICLU; Francesca Regorda della Fondazione Giuliano Mauri; Federico Stefani, responsabile del Progetto VAIA; Ulderico Tramacere, artista visivo; Biagio Panico artigiano del legno. Incursioni artistiche a cura di Daniela Tamborino (voce recitante), del duo “Ackein”, Angelo Urso (contrabbasso) e Antonio Cotardo (flauto).
Introdurrà i lavori e modererà il convegno: M. Domenica Muci, docente e formatrice .
L’evento è promosso dall’I.I.S.S. “Laporta/Falcone-Borsellino” e dal Club per l’Unesco di Galatina e della Grecìa Salentina insieme ad Arci-Biblioteca di Sarajevo di Maglie, Comune di Leverano, le associazioni SudEst – Manifatture Knos, Abitare i Paduli, Wwf Salento, Comunità Emmanuel, Confartigianato Imprese Lecce, progetto Legno Vaia, gli istituti scolastici “Don Tonino Bello” di Tricase, “Lanoce” di Maglie, “Le Fattizze”, Gabriele Provenzano (artista visivo) e aziende artigianali locali (Legno di Puglia, ebanisteria Arnaldo Stifani, artista Salvatore Rizzello), Massimo Donati (Agronomo-progettista-direttore lavori “Basiliche degli Ulivi” ) Angelo Urso (musicista, compositore e responsabile della sonorizzazione delle “Basiliche degli Ulivi”).
*Nella foto in alto l’uliveto di Botrugno (foto Giovanni Enriquez); in basso la locandina con il programma completo dell’evento
Appuntamenti
Casarano, appuntamenti da non mancare per Natale
Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo…
Anche quest’anno per Natale a Casarano ci sarà da divertirsi.
Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo la pista di pattinaggio che sarà installata presso il Parco Campana dal 18 dicembre fino al 6 gennaio.
E poi il Christmas Village, sito nell’ex Mercato coperto, dove il 18 e il 19 dicembre verrà allestito un villaggio pensato per i bambini: animazione, laboratori artistici, scultori di palloncini, trucca bimbi e tanti altri spettacoli.
Un’altra data da segnare sul calendario è quella di sabato 20 dicembre, dove in Piazza indipendenza, alle ore 19,30 , si esibirà il gruppo comico teatrale de i Malfattori.
Ultima, ma non meno importante, è la prima candelina che spegnerà la biblioteca Giambattista Lezzi, della città.
Domenica 21 dicembre, alle ore 16,00, si festeggerà il primo compleanno con la proiezione di un cartone natalizio per i piccini e poi Babbo Natale distribuirà un dono a tutti i presenti.
Appuntamenti
Martano, roba da chef: dove il Mare incontra la Memoria
Gli chef Giuseppe Amato e Antonio De Carlo insieme per una cena a 4 mani. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo
Mentre l’autunno accarezza la campagna salentina e il mare sembra respirare più lentamente, al ristorante Carem di Martano prende vita una serata fatta di luci soffuse, attese e racconti che profumano di antiche gestualità.
Domani sera, in questa atmosfera sospesa, due giovani chef che condividono la stessa radice – il Salento dei ricordi, delle stagioni che cambiano lentamente, delle cucine di famiglia – intrecceranno il loro pensiero gastronomico in una cena a 4 mani che promette emozione e stupore.
Giuseppe Amato, padrone di casa e cuore pulsante di Carem, accoglie Antonio De Carlo, raffinata voce culinaria di Zéphyr Restaurant di Lecce (lafiermontinacollection.com) per un dialogo che unisce la lucidità della tecnica a un sentire profondamente umano, fatto di memorie da proteggere e nuove vie da percorrere.
Entrambi figli di questa terra, cresciuti tra storie familiari e visioni contemporanee, hanno scelto di intrecciare le proprie sensibilità in un menu unico, dove i piatti dell’uno rispondono a quelli dell’altro come onde che si rincorrono. Così la serata si apre con la “Capasanta” Vegetale di De Carlo, un gioco di radici e marinature che introduce il viaggio, mentre Amato porta in tavola la sua Insalata di mare fatta di tuberi, ragù di seppia al nero, erbe mediterranee e alghe marine; poi Normandia, il suo omaggio alle correnti fredde del Nord, con ostrica glassata, beurre blanc alla ponzu, spinacio e uova di aringa.
Nei primi si intrecciano Onde Scure di Amato – fusillone Cavalieri con ragù di maiale e seppia, nero di seppia e canocchie – e i Sapori Antichi di De Carlo, il suo iconico tributo ai Triddhi che, da briciole di tradizione, diventano una pasta mantecata dal carattere contemporaneo.
Nei secondi, De Carlo continua il suo racconto con Punta Palacia, un roll di spigola accompagnato da un consommé profumato e critmo Terra d’Otranto, mentre il finale è firmato a quattro mani con un dessert chiamato Transumanza, un dolce che profuma insieme di pascolo e mare, come un’eco che unisce opposti e li rende armonia. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo.
Amato, con la sua cucina che esplora il mare in ogni sfumatura senza mai cadere nel prevedibile, porta in scena l’eleganza essenziale della sua formazione e la maturità raggiunta attraverso esperienze di altissimo livello; De Carlo, interprete poetico del Sud e custode dei suoi gesti più antichi, reimmagina la tradizione con delicatezza e rigore
In questa serata irripetibile, le loro storie si intrecciano in un viaggio che promette stupore: un racconto costruito a quattro mani, dove tecnica e istinto, radici e slanci, si fondono in equilibrio raro.
Una sola regola: lasciarsi condurre.
Prezzo 75 € bevande escluse.
Info: Ristorante Carem, 351 483 4352.
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- Chef Amato
- Chef De Carlo
Appuntamenti
Sono figlia del patriarcato, ma non troppo
Martina Pezzulla presenta il suo libro ad Ugento “Sono figlia del patriarcato, ma non troppo”. Appuntamento domani alle 17 presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I
Nel suo libro d’esordio, Martina Pezzulla affronta in maniera lucida e controcorrente il patriarcato nelle sue molteplici declinazioni, soffermandosi in particolare sui retaggi patriarcali praticati anche dalle donne, sia nei confronti di altre donne sia nei confronti degli uomini, e sulla rimozione culturale e sociale della violenza esercitata dalle donne sugli uomini, tema spesso escluso dal dibattito pubblico.
Il libro affronta inoltre la dimensione politica del patriarcato contemporaneo, il patriarcato islamico, l’ipersessualizzazione estrema del corpo femminile e le contraddizioni di una narrazione della libertà che, in alcuni contesti, finisce per riprodurre le stesse logiche di dominio che dichiara di voler superare.
Martina Pezzulla è nata in Germania e cresciuta ad Ugento.
A diciotto anni si è trasferita nel nord Italia per poi approdare a Roma, città dove vive.
Nel presentare il suo libro, l’autrice sceglie consapevolmente di tornare nella sua città a presentare il suo lavoro, per restituire alla comunità un momento di confronto su una tematica così stringente ed attuale come la violenza di genere.
L’evento organizzato dal Comune di Ugento con la collaborazione di Imago Cooperativa Sociale, si terrà domani, giovedì 18 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I.
Dialogherà con l’autrice la nostra Sefora Cucci.
Un incontro per ascoltare, riflettere e confrontarsi sulla società contemporanea attraverso un’analisi lucida che invita all’esercizio del pensiero critico.
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