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Cronaca

Ladri di biciclette… e monopattini

Arrivavano, arraffavano e scappavano a bordo del mezzo rubato. Denunciati due uomini, uon di 37 e l’altro di 38 anni. Un altro malvivente non è stato ancora identificato

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L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Lecce ha denunciato in stato di libertà un 38enne, riconosciuto come l’autore del furto in concorso con altra persona, attualmente sconosciuta, di un monopattino avvenuto a Lecce.


Il 14 agosto scorso, due individui, uno dei quali travestito da donna, si sono avvicinati confabulando presso un’attività commerciale. Il loro interesse era ricaduto su un monopattino di proprietà della titolare del negozio che lo aveva parcheggiato proprio davanti all’ingresso.


L’uomo denunciato, di 38 anni con addosso un abito femminile, con la scusa di richiedere informazioni, si è posizionato abilmente davanti alla proprietaria, impedendole contestualmente la visuale della zona esterna. Questa manovra ha permesso al suo complice, che aspettava fuori dal negozio, di portare via il monopattino senza farsi notare.


È bastato un attimo e la titolare si è accorta che il monopattino era sparito.


In sede di denuncia alla polizia, la proprietaria ha fornito le registrazioni dell’impianto di video sorveglianza del suo negozio che gli agenti della Polizia di Stato hanno prontamente visionato.


Anche grazie  i frames fotografici estrapolati dall’impianto di un’altra attività commerciale, posta di fronte, i poliziotti hanno potuto  ricostruire la dinamica dell’accaduto ed identificare uno dei due autori del furto, più precisamente, quello che indossava i panni da donna e denunciarlo all’A.G.

Inoltre, gli agenti hanno denunciato in stato di libertà un 37enne, riconosciuto come l’autore del furto di una bicicletta marca “Teklio” di colore bianco avvenuto a Lecce l’8 agosto scorso.


Anche in questo caso, a seguito di denuncia sporta dalla proprietaria della bicicletta presso la Questura di Lecce, gli inquirenti hanno visionato la registrazione delle telecamere di video sorveglianza poste nei pressi del luogo dove è stato consumato il furto.


Dall’acquisizione delle immagini estrapolate si nota che, intorno a mezzogiorno, un giovane, a bordo di una bicicletta da donna di colore bianco, transitava lungo la strada quando viene attratto da una bicicletta legata con lucchetto ad un palo segnaletico.


Dopo qualche minuto, lo stesso uomo è giunto a piedi da un’altra via e, con un arnese da scasso, si è avvicinato alla bicicletta, ne ha tranciato il lucchetto e si è allontanato a bordo della stessa.


I poliziotti grazie ad un’attenta analisi e comparazione di immagini hanno identificato il malfattore, un 37enne locale, e lo hanno denunciato.


Andrano

Botrugno contro Amati, al centro il rimedio contro la Xylella

L’udienza, presso il Tribunale di Brindisi, che si sarebbe dovuta tenere il 9 maggio 2024, è stata aggiornata al prossimo 20 giugno, l’accusa: diffamazione.

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Prosegue la singolar tenzone che vede contrapposti il consigliere regionale Fabiano Amati (Azione), di Fasano e l’imprenditore Luigi Botrugno, di Castiglione di Andrano, creatore di NuovOlivo, il rimedio contro l’essiccamento degli ulivi dalla Xylella.

L’udienza predibattimentale, presso il Tribunale di Brindisi, che si sarebbe dovuta tenere il 9 maggio 2024, è stata aggiornata al prossimo 20 giugno, l’accusa: diffamazione.

Il fatto

Nell’ottobre di due anni fa, lo stesso imprenditore Botrugno, dopo le dichiarazioni del consigliere e presidente della Commissione Bilancio, Amati, che sosteneva che “si è trattato di un raggiro per evocare una fantomatica cura dalla Xylella”,  seguito da un post pubblicato dallo stesso consigliere in cui sosteneva che “era una truffa”, aveva seccamente chiarito a BrindisiReport: “Innanzitutto, io non ho ideato una cura per la Xylella per debellare il batterio. Ma il mio prodotto, NuovOlivo, riesce a far rinverdire gli ulivi essiccati. Inoltre, è bene chiarirlo, non sono un truffatore. E non ci tengo a passare per tale”.

Ora il tribunale di Brindisi dovrà decidere se il consigliere regionale Amati debba andare a processo o meno con l’accusa di aver diffamato l’imprenditore Botrugno.

Amati nell’ottobre 2023 era stato citato a giudizio dal pubblico ministero Pierpaolo Montinaro dopo la querela presentata dallo stesso Botrugno.

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Cronaca

In stanza quasi un chilo e mezzo di droga

Arrestato 24enne di Melendugno. Nascondeva lo stupefacente in uno zainetto in camera da letto

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I carabinieri della Stazione di Melendugno hanno arrestato in flagranza di reato un 24enne del posto per detenzione e spaccio.

Il giovane, alla vista della “gazzella” dell’Arma, ha assunto un atteggiamento che ha destato l’attenzione dei carabinieri che hanno, quindi, approfondito i controlli, proceduto alla sua identificazione ed alla perquisizione personale.

L’uomo è stato trovato in possesso di 50 grammi circa di hashish.

Le operazioni di polizia sono state quindi estese anche al domicilio del fermato dove, i militari hanno rinvenuto, occultata nella camera da letto all’interno di uno zainetto, altri 560 grammi di hashish, oltre 800 grammi di marijuana, due grammi di cocaina ed un bilancino di precisione.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro.

Al termine delle operazioni di polizia, il giovane è stato quindi arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce.

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Cronaca

Tricase Porto: attenti al lupo!

«Mi dirigevo a Tricase a bordo della mia auto quando mi son ritrovata davanti un branco di lupi…».

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Attenti al lupo! O meglio stando alla testimonianza  Chiara, trovatasi a passare ieri sera, sul tardi, in via Duca degli Abruzzi, «Attenti ai lupi».

«Mi dirigevo a Tricase a bordo della mia auto quando mi son ritrovata davanti un branco di lupi».

Lupi che sono stati protagonisti anche di un vero e proprio assalto all’interno di una proprietà privata ai danni di due cavalli uno rimasto ucciso e l’altro rimasto gravemente ferito dopo essere stato azzannato.

La donna ha anche pubblicato un post su Facebook e taggato sia noi de “il Gallo” che il sindaco Antonio De Donno perché «costituiscono un pericolo per gli animali di compagnia ed anche per le persone.  Senza considerare che, come nel mio caso, possono attraversare la strada all’improvviso mettendo a rischio di incidente il malcapitato che transita in auto o in moto in quel momento».

Nonostante lo spavento, Chiara è riuscita anche a fotografare e riprendere in un video uno dei lupi che gli ha attraversato la strada.

 

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