Cronaca
Tricase, una città nel caos: dagli automobilisti alla politica…
Tricase è una città complicata dal punto di vista della viabilità, resa ancor più disastrosa da scelte scellerate sulle lottizzazioni. Queste stesse spesso dettate da interessi economici che non disegnano un futuro che pensi alle generazioni che verranno.
Riceviamo e Pubblichiamo
Si diceva: “Finalmente è arrivata la stretta sugli automobilisti indisciplinati, anzi pericolosi! Dal 14 dicembre 2024 cambierà davvero il comportamento irresponsabile della maggioranza di chi è alla guida di un autoveicolo”.
Macché: automobilisti sempre al cellulare (rimarrebbero in pochi ad avere ancora la patente se ci fossero più controlli); macchine parcheggiate sulle strisce pedonali e/o peggio ancora nei parcheggi riservati ai disabili; guidatori con cani di grossa taglia in auto che si affacciano dal finestrino aperto, senza le opportune precauzioni previste dal codice della strada; automobilisti che sfrecciano a velocità sostenute sia in centro, dove è previsto il limite dei 30 km orari, che fuori dove il limite sale tra i 50/70 (Tricase/Tricase Porto e tra Marina Serra e Tricase).
E ancora: automobilisti che non utilizzano più gli indicatori di direzione, le cosiddette frecce; automobilisti che nei centri abitati usano il clacson come strumento musicale (fregandosene del disturbo che possono arrecare); e quelli che, nei giorni di pioggia, godono a sfrecciare a velocità sostenuta in presenza di pozzanghere, bagnando completamente i pedoni.
Per questo credo che questo sia il miglior termine per definire tali comportamenti: una giungla!
Le Forze dell’Ordine presenti sul territorio che svolgono quotidianamente i controlli, non possono essere presenti in ogni istante che l’automobilista infrange il codice della strada, siamo noi che dobbiamo collaborare, affinché la sicurezza stradale sia la priorità per tutti.
Se pensiamo poi a tutte gli incidenti e le morti avvenute sul territorio a causa della velocità, forse o senza forse, bisognerebbe intervenire e installare altri dissuasori e altri controlli per l’alta velocità.
Spesso si definisce la Svizzera un Paese dove il rispetto delle regole è maniacale e ad ogni infrazione si viene sanzionati, e allora mi chiedo: perché da noi è tutto tollerato? Non potremmo “copiare” quel sistema e riportare la legalità nel nostro Paese?
In Svizzera i nostri migranti rispettano le regole, per questo credo sia solo una questione di volontà: invertiamo la tendenza, solo così potremo invertire questa infausta percentuale.
Chi indossa una divisa ha un ruolo ben preciso (oltre che far rispettare la Legge), quello di infondere sicurezza con gentilezza, sensibilità ed imparzialità.
Tricase è una città complicata dal punto di vista della viabilità, resa ancor più disastrosa da scelte scellerate sulle lottizzazioni. Queste stesse spesso dettate da interessi economici che non disegnano un futuro che pensi alle generazioni che verranno.
Sicuramente noi cittadini abbiamo colpe gravi per essere stati silenti davanti ai vari cambiamenti del territorio, decisioni prese a Palazzo Gallone tra i vari schieramenti che nel tempo hanno gestito Tricase.
Abbiamo bisogno di volti nuovi in politica che approccino con passione alla vera politica del fare, includendo la cittadinanza in decisioni importanti come il decoro della nostra città e quello di una viabilità meno caotica, con più mezzi pubblici possibilmente green.
Il potere è del popolo non di chi amministra, e ricordiamoci che i rappresentanti sono stati eletti da noi cittadini.
Alfredo Baglivo, Tricase
Cronaca
Ritrovata senza vita in casa una 67enne a Tricase: vani i soccorsi
La donna, appena pochi giorni fa, aveva perso il marito, di alcuni anni piu giovane
Una donna è stata ritrovata questa mattina senza vita a Tricase.
Il rinvenimento è avvenuto in via Luca Pacioli, nel rione Caprarica, all’interno dell’abitazione della stessa.
La signora, 67 anni, aveva perso il marito, di alcuni anni piu giovane, appena pochi giorni fa. L’uomo era deceduto per cause naturali.
I sanitari accorsi sul posto non hanno potuto che constatare il decesso della donna. Le cause non sono al momento note.
Cronaca
Due ventenni italiani si accaniscono contro due iracheni: calci, pugni e… ospedale
Uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori tra le immagini pubblicate sui social del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto…
La Polizia identifica e denuncia due giovani per l’aggressione a due cittadini stranieri
Nella serata del 25 ottobre scorso, due giovani cittadini iracheni sono stati vittime di un’aggressione mentre si trovavano all’interno di un noto locale a Lecce.
Secondo quanto denunciato, i due ragazzi sono stati avvicinati da un giovane che, in modo provocatorio e con atteggiamento ostile, li ha accusati di “fissare” lui e il suo gruppo di amici, intimando loro di allontanarsi.
Nel tentativo di evitare lo scontro, i due si sono allontanati dal locale ma sono stati raggiunti dallo stesso ragazzo che poco prima li aveva affrontati che ha colpito al volto uno dei due con un oggetto affilato, provocandogli una ferita allo zigomo.
Contemporaneamente, un altro giovane del gruppo ha aggredito fisicamente anche l’altro ragazzo con calci e pugni, le due vittime sono poi state circondate e malmenate anche quando sono rovinate per terra.
Con grande difficoltà, i due sono riusciti a fuggire e a richiedere aiuto ai familiari che hanno allertato la Polizia e chiamato i soccorsi sanitari, che li hanno accompagnati presso l’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina per le cure del caso.
Successivamente, uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori dell’aggressione tra le immagini pubblicate sui social network del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto.
Le indagini condotte dalla Polizia hanno permesso di identificare i due giovani aggressori residenti in provincia di Brindisi, rispettivamente di 22 e 20 anni.
Quest’ultimo ha reso dichiarazioni spontanee, ammettendo le proprie responsabilità nell’aggressione, mentre il secondo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate.
Cronaca
15 anni scomparso da poco. Chi l’ha visto?
Francesco vive a Specchia indossava un giubilo nero con scarpetta ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri
l coordinamento provinciale del Volontariato della Protezione Civile, ha diramato, qualche ora fa, un post dove si chiede di avvisare il 112 nel caso qualcuno vedesse questo ragazzo.
Francesco Romano, di 15 anni, si è allontanato ieri, 18 dicembre 2025, da Santa Cesarea Terme.
Francesco vive a Specchia quando si è allontanato indossava un giubino e scarpe da ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri, corporatura esile, altezza un metro e 75.
Non ha denaro con se, si sposta a piedi o chiedendo passaggi. Probabile direzione Potenza.
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