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News & Salento

Prima Giornata Nazionale dell’A.V.O.

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Sabato 24 ottobre i volontari AVO ti aspettano per raccontarti di un grande progetto: aiutare ci unisce! “A chi tocca?”. La ricerca di una risposta a questa difficile domanda spinse il professor Erminio Longhini, primario medico dell’Ospedale di Sesto San Giovanni, a fondare l’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) nel 1975. Molto tempo è passato da allora. Le associazioni sono diventate circa 240 e i volontari ben 30mila, attivi in oltre 520 strutture (Ospedali, Case di Riposo, R.S.A.) su tutto il territorio nazionale.


La Prima Giornata Nazionale AVO vedrà il coinvolgimento di numerosi personaggi di rilievo, delle istituzioni locali, autorità politiche e di due testimonials d’eccezione, due campioni sportivi del calibro di Fiona May ed Antonio Rossi, protagonisti, tra l’altro, dello spot in onda sulle principali emittenti nazionali. La campagna di comunicazione AVO è presente anche in radio, sul web e sui maggiori quotidiani e periodici italiani. L’AVO opera negli Ospedali, Case di Riposo, RSA e Hospice. sulla base di apposite convenzioni stipulate con le Aziende interessate. Il servizio svolto dai volontari (oltre 3 milioni e mezzo di ore annue) risponde ai requisiti di una forte motivazione personale, una adeguata preparazione, una presenza non occasionale ma organizzata e l’assoluta gratuità delle prestazioni nel pieno rispetto del ruolo e delle competenze degli Operatori  Sanitari.


L’attività dell’AVO è rivolta a tutti gli ammalati, a tutte le persone in condizione di fragilità fisica, morale, psicologica dovute alla malattia, al ricovero, all’anzianità. Non si occupa di una specifica patologia, solo di anziani o di bambini, o di malati psichiatrici: i volontari AVO vengono preparati per accostarsi a qualunque ricoverato in condizione di necessità. La formazione di base e permanente aiuta ad affrontare le differenti situazioni che si presentano. Proprio soffermandosi e riflettendo sui numeri e sull’importanza dell’attività svolta dai volontari, la Federavo, l’organo che raggruppa tutte le associazioni AVO in Italia, ha indetto la Prima Giornata Nazionale AVO.

L’iniziativa ha ottenuto l’adesione della Presidenza della Repubblica ed i Patrocini del Ministero del Welfare, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, dei Comuni di Copertino, Gagliano del Capo, Galatina, Lecce, Maglie, Poggiardo, Scorrano, San Pietro Vernotico (Br) e Tricase, in cui l’Avo opera già da diversi anni, e con il sostegno del Centro Servizi Volontariato Salento. Le finalità della giornata saranno: dare visibilità e far conoscere l’Associazione a più persone possibile; promuovere ed accogliere nuove adesioni; attivare più sistematiche ed efficaci collaborazioni con le Istituzioni e gli altri volontariati; rafforzare il senso d’appartenenza e rendere più consapevoli i volontari della vastità e dell’importanza del loro volontariato. La Federavo ha predisposto le linee guida per la migliore riuscita di questo importante evento, inviando a tutte le sedi le bozze per la stampa di manifesti, locandine e pieghevoli realizzati anche con l’aiuto di alcuni Enti presenti sul territorio e con il sostegno dei CSV.


In tutta Italia, in ogni struttura dove opera l’AVO, sabato 24 ottobre saranno allestiti banchetti con materiale divulgativo e piccoli gadget offerti dai volontari. La particolarità: non si vende nulla e non si raccolgono soldi. L’AVO è presente nel Salento presso gli Ospedali di: Copertino (cell. 339/2141842); Gagliano del Capo (cell. 329/7143607), Galatina (cell. 335/1949515), Lecce (0832/347374), Maglie, Poggiardo e Scorrano (cell. 349/6137888), San Pietro Vernotico (cell. 349/7264132), Tricase (cell. 338/1055362).


Appuntamenti

Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi

E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta

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Galatina è una città d’arte a tutto tondo. Molte sue chiese custodiscono, come scrigni, opere in cartapesta dei maggiori maestri leccesi dalla fine del settecento ai giorni nostri.
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio, a partire dalle 17,30, per circa un’ora di passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta.
La “Passeggiata tra la Cartapesta di Galatina” è una delle prime iniziative pubbliche di “Incartheart”, progetto finanziato dal bando Luoghi Comuni della Regione Puglia, assessorato alle Politiche Giovanili, in coprogettazione con il Comune di Galatina.
Il progetto, oltre alla gestione dell’immobile di corso Porta Luce (ex casa museo del tarantismo), prevede anche attività laboratoriali e culturali di promozione e diffusione dell’arte cartapestaria sul territorio.
E l’iniziativa di sabato 27 rientra proprio in quest’ottica.
Appuntamento, come detto, alle 17,30, presso la sede del progetto per poi visitare le opere che si trovano nella Chiesa di San Luigi, nel Santuario della Madonna della Luce e nella Chiesa di Santa Maria della Grazia (collegio), il tutto per un’ora di immersione nella cartapesta galatinese.
Partecipazione gratuita ma prenotazione obbligatoria al numero 3388126831 (anche whatsapp) oppure messaggio in privato su Instagram o Facebook sulle pagine del progetto.
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Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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