News & Salento
I Partiti e la questione ambientale
Analisi quantitativa sui contenuti dei programmi elettorali
L’agenzia Greeno||Marketing e Comunicazione Ambientale ha condotto un’analisi quantitativa sui contenuti dei programmi elettorali per le prossime elezioni politiche dei principali gruppi candidati: Partito Democratico, Popolo della Libertà, Movimento 5 Stelle e Scelta Civica con Monti.
La prima cosa che sorprende è lo spazio dedicato al tema ambientale sul totale di ciascun programma. Il programma del PD concede 5 righe di contenuti ambientali su 274 totali. Pari al 1,8% del testo. Il programma del PDL contiene 27 righe su 335 dedicate all’ambiente ed al piano energetico, pari al 8% del totale. Il programma di Scelta Civica con Monti parla di ambiente in 39 righe su 713, pari al 5% del totale. Il documento del Movimento 5 Stelle dedica 67 righe su 284 al capitolo Energia, pari al 23% del totale.
La ricerca esamina inoltre la ricorrenza di alcune parole che sono solitamente associate ad ogni riflessione ambientale. Ad esempio, la parola ecologia è assente in tutti i programmi (zero citazioni in 1606 righe complessive). La parola ambiente (accorpata in dato aggregato all’aggettivo ambientale) è utilizzata 2 volte dal PD, 3 dal PDL, 5 dal M5S, 6 da Scelta Civica con Monti. La parola economia verde (aggregata a green economy) figura 2 volte in 1606 righe, una volta nel programma del PDL ed una in quello di Scelta Civica. Il termine sostenibilità compare 3 volte nel testo del PD, 2 in quello del PDL, 4 in quello di Scelta Civica.
Attraverso un software dedicato, abbiamo analizzato la frequenza delle parole più utilizzate in generale in ciascun programma. Si rimanda al link per il report completo.
PD: 39 è la somma delle occasioni d’uso delle parole “Italia” e “Paese”. La parola “Europa” è citata 16 volte, più che negli altri programmi. La parola “Destra” è citata 8 volte. Solo il PD utilizza il pronome “Noi”.
PDL: La questione fiscale è considerata 20 volte. La parola “Sviluppo” è citata 19 volte, praticamente mai negli altri programmi. La parola “Sinistra” non è citata. La parola “Italia” è citata 2 volte, “Europa” 5 volte.
M5S: La parola “Abolizione” è la più usata, 17 volte. La parola “Energia” ricorre 15 volte, “Cittadino/i” 11 volte. Interessante che la parola “Internet” compaia 6 volte.
SCELTA CIVICA: la somma delle occasioni d’uso delle parole “Italia”, “Paese” e “stato” è 70. La parola “Mercato”, quasi assente negli altri programmi, è citata 28 volte. “Lavoro” + “Lavoratori” 40 volte.
Il link all’infografica scaricabile: http://www.greeno.it/home/2013/01/la-comunicazione-del-tema-ambientale-nei-programmi-elettorali-di-quale-ambiente-non-si-parla/
www.greeno.it
www.greeno.it è un laboratorio interdisciplinare, in cui dialogano diversi “discorsi sull’ambiente”.
Nato per iniziativa di Greeno, una delle prime agenzie in Italia specializzata in marketing e comunicazione ambientale, il portale è un esperimento inedito, accolto con entusiasmo da scrittori (es. Margaret Mazzantini, Stefano Benni etc.), giornalisti (es. Tessa Gelisio), scienziati (es. Luca Mercalli, Ferdinando Boero e Angela Morelli), organizzazioni (es. WWF Italia, ForPlanet Onlus, Fondazione Istud, etc.), università (es. Università del Salento, Università di Bologna, Università di Siena, Università di Palermo, Università Bocconi di Milano), artisti (es. Lucy Orta, Katie Holten etc.), semiologi (es. Gianfranco Marrone, Giovanna Cosenza, Lucia Corrain etc.) ed economisti (es. Fabio Iraldo).
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
Cronaca
Tagliola autovelox, multato perché supera il limite di 1 Km
La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però…anche se la Cassazione con ordinanza 3698/2019 ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco…..
Autovelox spietato, multato per un km oltre il limite di velocità sulla Gallipoli-Lecce. La Cassazione: “Non deve pagare nessuna multa chi sgarra di poco”
Chiunque abbia preso una multa per eccesso di velocità sa, se si è avventurato nella lettura del verbale, che dalla velocità rilevata dall’apparecchiatura (autovelox, telelaser, tutor) bisogna sottrarre il 5% con un minimo di 5 km/h.
Se dopo aver effettuato questa operazione il risultato sarà superiore al limite, scatta la multa.
Altrimenti, l’automobilista è salvo. È la famosa tolleranza, prevista dall’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, dove si legge: “È disposto che per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato sia applicata una riduzione pari al 5% con un minimo di 5 km/h”.
Nella pratica, una rilevazione di 76 km/h diventa, ai fini dell’eventuale violazione e delle relative sanzioni, 71 km/h (-5 km/h).
Storicamente, le misurazioni sono effettuate all’unità di km/h.
Il bisogno di soldi – pardon, la sicurezza stradale e l’evoluzione tecnologica – stanno però imponendo misurazioni più raffinate.
Insomma, come nelle competizioni automobilistiche si viaggia sul filo dei millesimi, nei controlli della velocità si è passati a considerare i decimali.
È quello che fa, per esempio, a Gallipoli, il Velomatic 512D, che controlla la velocità media dei veicoli che transitano sul tratto della S.S. 101 (superstrada Gallipoli – Lecce) in direzione Lecce al km 35+500, il principale asse stradale che collega la provincia di Lecce con il sud Salento. Siamo solo a pochi kilometri da Gallipoli, sulla superstrada a due carreggiate con due corsie per senso di marcia.
Ebbene, questo famigerato apparecchio ha “multato” un cittadino perché “eccedeva di km/h 0,1 il limite imposto” di 70 km/h.
Dunque, la tagliola è scattata per appena 1 decimi di chilometro all’ora in più.
Verbale, inoltre, notificato a distanza di oltre sette mesi (sic !!!) e quindi prescritto.
La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però… va ricordato anche che la Cassazione, con ordinanza 3698/2019, ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco.
Quindi, nessuna sanzione per chi guidava ma, che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la dice ancora tutta su quanto continuino ad essere fallaci i sistemi di rilevazione elettronica delle infrazioni, nonostante i progressi della tecnica.
Insomma, un motivo in più per continuare nella lotta contro l’abuso che si fa di questo tipo di accertamenti, tra la risata che inevitabilmente ingenera la notizia e la miriade di ricorsi che continuiamo a predisporre contro le rilevazioni effettuate con queste macchinette infernali.
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