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Tricase

Compostaggio a Tricase? I Sindaci “limitrofi” dicono no

I primi cittadini di Miggiano, Montesano e Specchia si oppongono alla proposta di Coppola di realizzare l’impianto nella zona industriale di Tricase

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“Altro che maggiore coinvolgimento per localizzare l’impianto di compostaggio anche nei nostri territori, noi diciamo un chiaro e netto NO alla realizzazione dell’impianto nella zona industriale di Tricase perché troppo vicina alle abitazioni dei nostri cittadini, ad impianti sportivi, all’ospedale di Tricase e a molte aziende di trasformazione di prodotti alimentari”.


I Sindaci di Miggiano, Specchia e Montesano rispondono così al Sindaco di Tricase che nei giorni scorsi ha proposto all’assemblea dell’Ato, che ha approvato, la realizzazione dell’impianto.


E aggiungono: “Non siamo contrari all’impianto di cui riconosciamo ovviamente la necessità, ma alla localizzazione attualmente individuata. Non capiamo, peraltro, la premura con cui una decisione di tale impatto sull’ambiente e sulla salute dei nostri cittadini sia stata presa in fretta e furia. Né è accettabile che il sindaco di Tricase pensi ad un coinvolgimento così tardivo dei nostri cittadini che, invece, dovevano essere sentiti prima di assumere decisioni definitive. Per rappresentare queste ragioni abbiamo scritto una lettera al presidente della Regione Vendola, all’Assessore all’Ambiente, al Sindaco di Lecce, quale Presidente dell’Ato, e al Presidente del Consorzio Asi di Lecce. Rivolgiamo anche un appello a cittadini e associazioni ambientaliste e di tutela dei cittadini, affinché partecipino a questa discussione che, lo ribadiamo, non è contro l’impianto ma contro la localizzazione attualmente individuata. Chiediamo di sederci tutti attorno ad un tavolo per approfondire i dettagli del progetto e per individuare una diversa localizzazione dell’impianto in una zona in cui non vi siano rischi per la salute pubblica. Convocheremo anche appositi consigli comunali monotematici aperti alla cittadinanza – concludono i Sindaci di Miggiano, Specchia e Montesano – affinché la questione divenga oggetto di discussione da parte dei Consiglieri di tutte le parti politiche e venga portata all’attenzione di tutti i nostri concittadini”.

Donatella Valente


Tricase

Tricase: la camera ardente di Vito Antonio Musio presso la Casa di Betania

Trasferito in queste ore il feretro del 68enne ritrovato senza vita nella sua abitazione: quanti vorranno porgergli l’ultimo saluto potranno farlo nel pomeriggio di oggi

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di Lor. Zito

La salma di Vito Antonio Musio, 68 anni, ritrovato senza vita ieri sera nella sua abitazione di via Valsalva a Tricase, è stata trasferita presso l’hospice Casa Betania.

Quanti vorranno porgergli l’ultimo saluto possono farlo nel pomeriggio di oggi. Domani sarà celebrato il rito funebre, alle 9, presso la Parrocchia Madonna delle Grazie di Tutino.

Nella memoria di tutti

Per ciascuno un sorriso, una buona parola, un saluto fraterno. Sinceramente gentile, amichevole con chiunque incontrasse il suo cammino.

Vito Antonio Musio, mancato improvvisamente in queste ore nella sua abitazione a Tricase, era così. Una persona in grado di contagiare gli altri con la sua serenità, la sua preziosa e genuina semplicità.

A scuola è stato un’istituzione. Generazioni di più e meno giovani ex studenti del Liceo Stampacchia di Tricase lo ricordano oggi, addolorati dalla notizia della sua scomparsa, nel suo ruolo di collaboratore scolastico, portato a termine pochi anni fa con la meritata pensione. Impossibile non conoscerlo per le migliaia di studenti del Capo di Leuca che nei primi due decenni di questo millennio si sono diplomati in quell’istituto.

Con lui la sua storica Fiat 500 rossa. Compagna di vita che, da oltre dieci anni, lo conduceva su e giù per il suo luogo del cuore, Tricase Porto. Assecondandolo in quella voglia spasmodica di vita, di convivialità che gli ostacoli che in salute lo affliggevano non avevano saputo arginare.

Tanti i messaggi di cordoglio e commemorativi che si susseguono in queste ore per l’addio ad un uomo che rimane nella memoria di tutti.

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Cronaca

Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa

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di Lorenzo Zito

Dramma a Tricase dove un uomo è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione.

La tragedia in un condominio di via Valsalva. A perdere la vita è Vito Antonio Musio, collaboratore scolastico in pensione da qualche anno, molto conosciuto a benvoluto in paese. Viveva da solo, nell’appartamento dove si era recentemente trasferito.

Le persone a lui vicine non lo hanno sentito per un paio di giorni, facendo scattare l’allarme.

Sul posto è accorsa, dopo il tramonto, la polizia locale di Tricase. Dopo le prime vane ricerche, l’arrivo dei vigili del fuoco del locale Distaccamento. All’ingresso nell’abitazione il ritrovamento. Poi l’intervento del medico legale, che ne ha constatato il decesso, con tutta probabilità per cause naturali.

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Appuntamenti

Tricase: Emigranti Esprèss con Mario Perrotta

Sabato 9 agosto al Castello di Tutino in scena nuove puntate in esclusiva dalla fortunata trasmissione ideata per RAI Radio 2

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Un appuntamento speciale, in esclusiva per il Castello di Tutino a Tricase, quello con Mario Perrotta.

Sabato 9 agosto, dalle ore 20, porterà in scena nuove puntate di “Emigranti Esprèss”, tratto dalla celebre trasmissione radiofonica da lui ideata per RAI Radio 2.

Dalla radio al palco, passando per la carta stampata: “Emigranti Esprèss” è diventato anche un libro edito da Fandango, e continua oggi il suo viaggio con nuove storie dal vivo.

L’idea nasce da un’esperienza personale.

È il 1980, Mario ha dieci anni e una volta al mese prende il treno da Lecce a Milano, da solo, per raggiungere il padre che lavora a Bergamo e “aggiustare l’apparecchio ai denti”. Ogni volta la madre lo affida a una famiglia di emigranti incontrata sul momento.

Brindisi, Bari, Pescara, Ancona, Rimini, Bologna, Parma, Milano… fino a Zurigo, Stoccarda e Bruxelles, in una deviazione improvvisa decisa dal padre, appena arrivati nella monumentale e grigia Stazione Centrale di Milano.

Ogni stazione è una storia.

Ogni storia è un pezzo di memoria collettiva.
Attraverso gli occhi curiosi del bambino e la fantasia alimentata dai racconti dei compagni di viaggio, si compone un mosaico di esistenze: operai, madri, amanti perduti, minatori.

Italiani costretti a emigrare in cerca di un futuro migliore, spesso accolti da intolleranza e sfruttamento.

Cambia il tempo, cambiano i volti, i luoghi e le lingue, ma il viaggio degli “Emigranti Esprèss” continua ancora oggi sotto altre forme, su altri treni, verso altre frontiere.

Emigranti Esprèss” è molto più di un racconto autobiografico: è un poema popolare che commuove e fa riflettere, un affresco potente sulle migrazioni di ieri e di oggi, attraverso una narrazione che intreccia radici, dialetti, sogni e rimpianti.

«Sono storie bellissime, bizzarre, tragiche, comiche, epiche di operai, minatori, innamorati destinati a perdersi per sempre, che hanno popolato la fortunata trasmissione radiofonica Emigranti Esprèss e che Mario ripropone live» (Claudia Cannella, Hystrio).

Mario Perrotta è tra le voci più autorevoli del teatro contemporaneo. Vincitore di quattro Premi Ubu e di numerosi altri riconoscimenti nazionali e internazionali, le sue opere sono tradotte e rappresentate in contesti prestigiosi, dal Festival di Avignone allo United Solo Festival di New York.

La sua poetica teatrale nasce dall’urgenza di raccontare il presente attraverso drammaturgie originali e progetti di ampio respiro.

Biglietto unico 7 euro – info e prenotazioni: 3331817362

 

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