Connect with us

Gallipoli

Appello del Vescovo di Nardò alla Regione

Pubblicato

il

“Un’autentica calamità insostenibili e ingestibile”: così il Vescovo della Diocesi di Nardò e Gallipoli, mons. Domenico Caliandro, ha descritto la situazione in cui si trovano numerosi edifici di culto a seguito della incontrollata moltiplicazione dei piccioni, dando quindi voce ai parroci e alle comunità ecclesiali che sono da tempo esasperati dal problema, specialmente nel centro storico di Nardò, ma anche nelle chiese di altri luoghi e città della diocesi.


“Purtroppo”, afferma il Vescovo, “l’iniziativa privata non si è rivelata sufficiente a porre rimedio a questo squilibrio ambientale che c’è nei nostri paesi, per il quale la popolazione di questi volatili cresce in modo sproporzionato, non avendo alcun nemico naturale, distruggendo con gli escrementi particolarmente acidi i monumenti artistici del nostro patrimonio culturale. Si aggiunge il fatto che la gran quantità di maleodorante guaino si riversa anche sulle strade e dinanzi agli ingressi dei luoghi di culto, rappresentando una minaccia per la salute pubblica e il pericolo di scivolamenti, specialmente in caso di pioggia, per non parlare del triste spettacolo di degrado ambientale che si offre ai visitatori. Ho sentito pertanto il dovere di dar voce al disagio che da tempo vivono i nostri parroci e la cittadinanza del centro storico”.


Si conferma quindi dalla Curia vescovile la notizia che il Vescovo Caliandro si è rivolto con un accorato appello alla Regione Puglia per sollecitare l’interessamento e un intervento straordinario per far fronte al problema, avvertito dai parroci della città di Nardò e da molti fedeli sensibili che hanno espresso la loro preoccupazione  circa la presenza incontrollata dei colombi sulla chiese. Nella lettera del 18 novembre scorso, rivolta all’Amministrazione Regionale, il Vescovo afferma tra l’altro: “La notevole quantità di escrementi che tali volatili producono, unitamente alle carcasse di quelli che periscono, spesso intasa i canali di scolo delle acque piovane, le quali poi stazionano sulle terrazze delle chiese e degli edifici annessi, trasformandosi in autentiche piscine che generano infiltrazioni nelle murature e minacciano anche la tenuta statica delle coperture stesse.

La notevole altezza delle chiese e la particolare conformazione dei tetti e delle terrazze rende arduo e dispendioso l’intervento periodico di pulizia, per cui i parroci sono da tempo scoraggiati nel vedere vanificati interventi di restauro e conservazione per i quali sono state impegnate grandi risorse di denaro pubblico e privato (…) si chiede pertanto che l’Amministrazione Regionale si faccia carico del problema e disponga gli interventi necessari per arginare un fenomeno che produce ricadute negative nell’ambito della tutela del patrimonio, della salute pubblica e del decoro della città”.


Direzione Ufficio Comunicazioni Sociali


Attualità

L’antico Salento svelato dal mare

Il frammento di una statua bronzea recuperato fra Leuca e Novaglie. Il ritrovamento conferma la pratica del riciclo dei metalli nel mondo antico, quando statue ed elementi decorativi bronzei venivano trasportati per essere rifusi e reimpiegati

Pubblicato

il

Le acque antistanti il porto di Leuca restituiscono un prezioso tassello della storia marittima antica della Puglia.

Un significativo frammento di statua bronzea, presumibilmente appartenente a un torso maschile, è stato individuato e recuperato durante le indagini archeologiche subacquee condotte dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento nel tratto di costa tra Leuca e Novaglie.

L’intervento, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce e regolamentato dall’ordinanza della Capitaneria di Porto di Gallipoli, rappresenta un importante risultato delle ricerche coordinate dalla professoressa Rita Auriemma, responsabile scientifica del progetto M.Ar.E.A. (PNRR) e direttrice del Gruppo di Archeologia Subacquea dell’ateneo salentino.

Le prospezioni, finalizzate all’aggiornamento del Geodatabase della Carta Archeologica Subacquea della Puglia meridionale, hanno permesso di localizzare con precisione il sito del carico di rottami bronzei già noto alla comunità scientifica dal 1992 grazie alla segnalazione di Francesco Boaria e successivamente indagato dalla Soprintendenza pugliese tra il 1994 e il 1995.

Da questo giacimento provengono i frammenti di statue, anche di proporzioni colossali, attualmente conservati nel Museo Archeologico di Brindisi insieme ai reperti del carico dei Bronzi di Punta del Serrone.

Il momento più significativo della campagna di ricerca si è verificato quando il team dell’Università del Salento ha individuato e documentato attraverso un dettagliato rilievo fotogrammetrico il frammento principale, che misura 105 x 65 centimetri.

Nonostante le incrostazioni marine che ne mascherano i dettagli, il reperto presenta caratteristiche morfologiche compatibili con la parte anteriore di un torso nudo di figura maschile, realizzato in dimensioni superiori al naturale.

L’intervento ha portato alla luce anche frammenti di piccole dimensioni, uno dei quali interpretabile come parte di un panneggio.

Il recupero del materiale archeologico è stato condotto con la massima professionalità dagli archeologi subacquei dell’Università del Salento, supportati dal prezioso contributo tecnico e logistico del I Nucleo Operativo Subacqueo della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto in collaborazione, per gli aspetti di tutela, con la Soprintendenza, nelle persone del Soprintendente arch. Francesca Riccio e della dott.ssa Serena Strafella, allertate non appena si è rivelato indispensabile il recupero dei reperti.

Questa collaborazione consolidata garantisce da anni la sicurezza delle operazioni e fornisce un supporto indispensabile per tutte le attività di ricerca archeologica lungo le coste salentine.

La Capitaneria di Porto di Gallipoli, attraverso l’Ufficio Locale Marittimo di Leuca, ha assicurato il trasporto dei reperti dalla sede del rinvenimento alla terraferma, confermando ancora una volta l’efficace sinergia tra istituzioni universitarie e organismi di controllo del territorio marittimo.

I reperti sono attualmente sottoposti al processo di desalinizzazione presso le vasche a ricambio idrico del Laboratorio di restauro della Soprintendenza, presso il Museo del Mare antico di Nardò.

Solo al termine di questo delicato trattamento conservativo e dopo gli studi specialistici sarà possibile determinare con certezza se il frammento principale appartenga a una delle statue già note dal carico o rappresenti una nuova acquisizione per il patrimonio culturale.

La scoperta conferma l’importanza delle rotte commerciali che attraversavano il basso Adriatico in epoca antica.

Il carico di Leuca, analogamente a quello di Punta del Serrone, testimonia la pratica del riciclo dei metalli nel mondo antico, quando statue ed elementi decorativi bronzei venivano trasportati per essere rifusi e reimpiegati.

«Questo intervento», commenta la professoressa Auriemma, «conferma che la virtuosa sinergia tra le istituzioni è la chiave vincente per la ricerca e la valorizzazione del patrimonio, in particolare per un patrimonio apparentemente “invisibile” come quello subacqueo; una rete di attori coinvolti e le comunità possono farne realmente un bene comune e accessibile».

«Si tratta», dichiara la Soprintendente Francesca Riccio, «non solo di un ritrovamento notevole per le valenze culturali intrinseche dei reperti rinvenuti – ma di un ulteriore, importantissima, testimonianza della storia di questo straordinario territorio laddove la ricerca archeologica ci ha abituato a continue scoperte di un patrimonio sepolto o sommerso che, quotidianamente ci troviamo a disvelare, tutelare e valorizzare grazie, come in questo caso, all’efficace collaborazione con le istituzioni coinvolte».

Il Comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, Capitano di Vascello Francesco Perrotti, nel sottolineare l’importante risultato ottenuto dalle istituzioni coinvolte, ha rivolto un plauso al personale della Guardia Costiera che ha preso parte all’operazione, e in particolare agli Operatori Subacquei del 1 Nucleo Sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, coordinati dal Capitano di Corvetta Giuseppe Simeone, che hanno garantito – nello specifico – gli aspetti relativi alla salvaguardia della vita umana in mare e alla tutela dell’ecosistema sottomarino.

L’intervento si inserisce nel più ampio programma di ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo promosso dall’Università del Salento, che continua a rappresentare un punto di riferimento nazionale per gli studi di archeologia marittima e per la formazione di specialisti nel settore.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Appuntamenti

Babele Off si rimette in moto con le Passeggiate Catastrofiche

Pubblicato

il

Sabato 28 giugno, start ore 19.09 da Piazza Falcone Borsellino, a Gallipoli, un nuovo appuntamento con la rassegna artistica indipendente “fuoristagione” di ZeroMeccanico Teatro, che nell’occasione collabora con La Scatola di Latta, realtà associativa attiva sul territorio nella promozione di azioni culturali e partecipative che da oltre dieci anni organizzapasseggiate comunitarie, viaggi in littorina, microfestival di poesia, cene spettinate, aperitivi a base di “tesi di laurea”, incontri con amministratori locali, artisti, artigiani ed imprenditori. 

Un attraversamento urbano collettivo. Una camminata discontinua tra il lungomare e i margini della città, alla ricerca di pezzi di città, crepe e spazi dimenticati: questo sono le Passeggiate Catastrofiche.

Non una passeggiata turistica. Non un evento da guardare.
Un gesto condiviso che parte dalla strada, attraversa il paesaggio e invita a riscrivere il modo in cui abitiamo il presente.

Durante il percorso, i partecipanti saranno guidati da incursioni sonore in cuffia e potranno contribuire attivamente portando con sé un ricordo, un oggetto, una fotografia o un frammento di storia legata alla propria idea di catastrofe. Non intesa come fine, ma come spaccatura necessaria da cui può nascere altro nuovo.

L’iniziativa è gratuita, posti limitati. 

Info e prenotazioni: 3483819266 – zeromeccanicoteatro@gmail.com

 

«Passeggiate Catastrofiche rientra nella visione artistica e politica di Babele Off – le parole di Ottavia Perrone e Francesco Cortese, direttori artistici della rassegna – un progetto che vede il teatro uscire dagli spazi chiusi e attraversare il territorio, creando punti di incontro tra comunità, arte e paesaggio.

 

Inaugurata lo scorso 23 maggio, parte del progetto Babele. Linguaggi contemporanei, che culminerà tra estate e autunno con la quinta edizione del Festival Multidisciplinare d’Emergenza, Bab ele Off 2025 vuole essere una rassegna aperta ad azioni ed esperimenti collettivi costruita in sottrazione, presenza, alleanza.

Un attraversamento urbano e umano: performance, laboratori, installazioni e camminate nello svolgimento della manifestazione che va sotto la direzione artistica di Zeromeccanico Teatro.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Apulia Horror, da domani il festival

A Gallipoli l’AHIFF 2025. Ci saranno anche Danilo Bertazzi con la sua fiaba horror e il fumettista Luca Esposito (Alan Ford)

Pubblicato

il

Ai nastri di partenza la settima edizione dell’Apulia Horror di Gallipoli.

Annata dedicata al mondo del disegno e del fumetto con il prezioso apporto culturale della Biblioteca Fiore Tommaso Gnoni di Tuglie che, grazie alla direttrice Gabriella Gnoni e al direttore onorario Antonio Rima, vede il coinvolgimento di una squadra di disegnatori e fumettisti pronti a esporre le loro tavole: Riccardo Stefanelli, Giuseppe Solida, Adriano Imperiale, Ilaria Ferramosca e Mauro Gulma, Riccardo Cuppone, Francesco De Lorenzo, Massimiliano Casalino, Niccolò Sempreboni.

Con la locandina disegnata a mano da Matteo Marzo e la grafica di Antonio Papa, questa edizione a tutto fumetto vede anche ospite il fumettista Luca Esposito (Alan Ford) in dialogo con lo scrittore Andrea Donaera.

Nella serata di domani (venerdì 26 giugno) la proiezione di Constantin (2005) con Keanu Reeves tratto dal noto fumetto mentre, nella mattina di sabato 27, degna di nota la presenza di Danilo Bertazzi (l’eterno Tonio Cartonio della Melevisione da ultimo omaggiato dai The Jackal) con una chiacchierata sulla sua carriera e il suo libro Pietro e il mostro delle fiabe perdute.

Sempre nella serata di apertura i prof. Bandirali e Cristante con le ipotesi sociologiche sulla paura.

In lizza per il premio miglior lungometraggio (assegnato dai direttori artistici Francesco Corchia e Andrea Cavalera con Constantin Rusu) tre film dagli USA, Turchia e Italia.

Seguendo le direttive e i criteri della direzione artistica, Alberto Meleleo e Mattia Di Muro hanno lavorato duramente per assicurare anche quest’anno una selezione di qualità tra i film arrivati da tutto il mondo.

Sono 14 i cortometraggi selezionati per contendersi il premio miglior cortometraggio (assegnato da Alessandro Leo, Giulio Manicardi, Emanuela Battista), premio della critica (Giulio Sangiorgio, Paolo Nizza, Davide Pulici), Vespertilino Award (Tania e Marcus di ore d’orrore), Dark web award (net bridge agency di Francesco Schirosi) e premio DAMS.

Sul palco insieme alla presentatrice Maria Ausilia Maglione ci sarà Alberto Meleleo.

In apertura musica e filosofia tra le horror machines di Alfieri e una lettura da Heidegger.

Chi vincerà la maschera di AHIFF, il trofeo realizzato artigianalmente (e quindi un pezzo unico) dall’artista Roberto Pero Perrone?

Non resta che vivere il festival che, tra presenze inattese e sorprese, si preannuncia scoppiettante.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti