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Attualità

Day Hospital Talassemici Casarano: “Situazione insostenibile”

Le richieste dell’associazione talassemici: “Con urgenza un nuovo day hospital, l’incremento del personale e la presenza costante dei medici in reparto”

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 Dura presa di posizione dell’Unione Salentina Talassemici riguardanti problematiche strutturali ed assistenziali dei pazienti Talassemici nell’ospedale “F. Ferrari” di Casarano


associazioneLa situazione dei pazienti talassemici di Casarano”, scrivono, “da diversi anni, è molto precaria. A distanza di quasi nove anni dalla nascita del nuovo “Day Hospital Talassemici”, trascorso l’inevitabile periodo di avviamento di una struttura sanitaria così importante e particolare per il lavoro che svolge, non è mai stata data soluzione alle carenze strutturali e di organico del Day Hospital in questione. Nel corso degli anni, abbiamo provato a far fronte alla situazione attraverso un incessante lavoro diplomatico, ripetuti colloqui, in persona e telefonici, intrattenuti con la Direzione Generale la Direzione Sanitaria e i vari primari o facenti funzione dei vari reparti, ma nulla di tutto ciò ha contribuito a migliorare la nostra precaria situazione”.


L’associazione denuncia come “da nove anni siamo continuamente spostati come merci da un reparto a un altro, con il risultato che oggi ci troviamo a svolgere operazioni delicate come trasfusioni, prelievi, visite, prenotazioni in un unico locale con spazi piccolissimi e non a norma, più simile ad un deposito che a una struttura ospedaliera. Nove anni fa siamo stati illusi dalla creazione di un Day Hospital che si sarebbe dovuto occupare esclusivamente dei talassemici: uno spazio che rappresentava, nel nostro immaginario, una sorta di vera e propria svolta alla nostra situazione di “malati cronici”, che ci avrebbe consentito di ricevere le cure in un luogo di gran lunga più adatto alle nostre necessità, alleviando oltretutto, anche se solo in parte, il dolore la fatica ed il dispendio enorme di energie psico­fisiche che il nostro stato di salute comporta”.


talassemiciSecondo i firmatari del documento di denuncia, “al precario stato degli immobili si aggiunge la carenza di personale: la Dott.ssa R. Renni e l’infermiera dedicata T. Pennetta che ci seguono, sono costrette ormai a turni massacranti e inumani, dovendo inoltre fare la spola tra il reparto di medicina e il nostro day hospital (situati in posti molto distanti). Ed il risultato è che siamo senza assistenza, non certo per volontà del personale medico, durante momenti delicati come le trasfusioni. Per questo non possiamo sottacere, in merito alla carenza di una adeguata struttura e soprattutto di personale professionalmente preparato a risolvere eventuali (ma non infrequenti) problematiche estemporanee, dovute alla terapia trasfusionale. Siamo ormai stanchi di vivere, a seconda dei casi, la situazione di “ospiti indesiderati” di questo o quel reparto e ancor più stanchi di dover elemosinare, quasi come fosse un lusso e non la conseguenza di una patologia, il rispetto dell’ art. 32 della Cost. che sancisce come inviolabile e pieno il diritto alla salute e ne garantisce l’adeguatezza delle cure in caso di malattia”.


FerrariPertanto chiedono la definitiva risoluzione per le seguenti criticità:

Che la Dott.ssa Renni e l’infermiera Pennetta, nei giorni in cui i pazienti talassemici sono sottoposti a terapia trasfusionale, sia assegnata esclusivamente a mansioni che riguardino il “Day Hospital Talassemici”, e di conseguenza la costante presenza della Dott.ssa medesima, nel reparto predisposto per tali cure;


L’ampliamento quantitativo dell’organico infermieristico, in modo da poter seguire adeguatamente e con costanza e con un elevato grado di professionalità i pazienti sottoposti a trasfusione oltre a sostituire le stesse professionalità quando sono costrette per motivi personali ad assentarci, ad oggi infatti non sappiamo chi siano le figure professionali indicate alla sostituzione in caso di loro assenza, e a dirla tutta (anche egoisticamente) speriamo che entrambe stessero sempre bene in modo da garantire sempre la loro presenza. Inoltre l’ampliamento dell’organico da noi auspicato, permetterebbe a noi pazienti di poter usufruire anche settimanalmente di un turno pomeridiano di terapia trasfusionale;


 La realizzazione di nuovo day hospital adiacente al reparto di medicina in modo da consentire una costante presenza del personale infermieristico e medico in spazi adeguati e idonei con la divisione degli spazi a seconda delle attività necessarie”.


Attualità

La Puglia resta la più amata dello Stivale

Da un sondaggio di un noto tour operator: la nostra regione punta di diamante del Bel Paese. La Città più bella è Lecce, nota di merito anche per Gallipoli, Leuca ed Otranto. La Notte della Taranta l’evento più noto…

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Oggetto del desiderio per 3 vacanzieri su 4, la Puglia è stata eletta ancora una volta destinazione numero uno nella wish-list della community di Vamonos.

«L’82% degli intervistati l’ha già visitata, ma per il 65% di essi la Puglia rimane ancora in cima alla wish-list, probabile destinazione di viaggio anche per le prossime vacanze» spiegano gli analisti del tour operator italiano specializzato in viaggi di gruppo.

Terra di colori e di immagini intense, che per il 52% degli intervistati rievoca nella mente il profumo inconfondibile del mare, ma anche gli scorci pittoreschi delle campagne contornate dai trulli o, scendendo verso sud, dalle masserie (33%).

La città più bella ù

Il sondaggio di vede primeggiare Lecce, Alberobello e Gallipoli, come in ordine sul podio.

Seguono OstuniViesteSanta Maria di Leuca, Otranto, Castel del Monte e Peschici.

Il personaggio più rappresentativo

La maggior parte lo identifica nell’attore oggi ottantaseienne Lino Banfi, originario di Andria e cresciuto a Canosa, o con il quarantaseienne Checco Zalone, nato a Capurso, comune della città metropolitana di Bari.

Molti ricordano ancora il celebre cantautore Domenico Modugno che era originario di Polignano a Mare.

Gli eventi più attesi

L’appuntamento tipico per eccellenza è la Notte della Taranta (il concertone del 26 agosto a Melpignano) che scavalca per popolarità appuntamenti di primo piano come il Carnevale di Putignano, la Festa di San Nicola e la Fiera del Levante.

I luoghi preferiti

Da un punto di vista più turistico, al primo posto delle preferenze dei viaggiatori troviamo i trulli di Alberobello, riconosciuti tra i siti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, le Grotte di Castellana, il Duomo di Lecce e Castel del Monte, anche questo patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, fatto costruire nel XIII secolo da Federico II di Svevia sull’altopiano pugliese delle Murge occidentali.

A tavola

Last but not least, sono l’olio extra-vergine di oliva, le orecchiette alle cime di rapa ed i taralli a conquistare i viaggiatori. Anche le altre prelibatezze enogastronomiche della Puglia conquistano un riconoscimento: orecchiette e pane di Altamura sono tra i prodotti al top della buona tavola made in Italy, da apprezzare centellinando un buon calice di vinoPrimitivo o Negramaro.

Concludendo… il pasto con dolci alle mandorle, carteddate pugliesi e strufoli.

 

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Green Game 2024: le scuole salentine in lizza per la vittoria

In finale classi dell’IISS “Amerigo Vespucci” di Gallipoli, dell’IISS “Nicola Moccia” di Nardò e dell’IISS Polo Tecnico del Mediterraneo “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme

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L’evento dell’anno in tema di sostenibilità e corrette modalità di raccolta differenziata sta per arrivare.

La Finalissima Nazionale del Green Game si svolgerà al Teatro Olimpico di Roma, mercoledì 22 maggio, alle ore 15, e vedrà protagonisti studenti degli Istituti Secondari di II grado provenienti da tutta Italia.

Il road show, partito ad ottobre, si è svolto “in presenza” nelle scuole della Liguria, e in modalità “digital” nelle Scuole di tutta Italia, suscitando grande entusiasmo e la partecipazione di oltre 37mila studenti.

Dopo aver superato una rigorosa fase eliminatoria, ecco le scuole che rappresenteranno la provincia di Lecce alla Finale Nazionale: le classi 1ATL e 2BTL dell’IISS Amerigo Vespucci di Gallipoli; le classi 1A SASS e 1C EOA dell’IISS Nicola Moccia di Nardò; la classe 2E dell’IISS Polo Tecnico del Mediterraneo “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme.

Le classi finaliste si contenderanno il titolo di Campione nazionale Green Game 2024, oltre ai premi in palio per le prime tre scuole classificate: un contributo per l’acquisto di materiale didattico di  750 euro per la prima classificata, 500 euro per la seconda e 250 euro per la terza.

All’evento al Teatro Olimpico saranno presenti i rappresentanti dei Consorzi Nazionali Biorepack, Cial, Comieco, Corepla, Coreve e Ricrea, promotori del format e pilastri del Green Game. Con il loro impegno costante rendono possibile ogni anno la realizzazione del format che promuove i valori della sostenibilità ambientale tra gli studenti.

«Il Green Game rappresenta un’eccellente opportunità per sensibilizzare e coinvolgere le studentesse e gli studenti sui temi della sostenibilità ambientale e della corretta gestione dei rifiuti, in modo stimolante e divertente», si legge in una nota congiunta dei Consorzi Biorepack, Cial, Comieco, Corepla, Coreve e Ricrea, «le scuole coinvolte hanno mostrato un impegno e un coinvolgimento straordinari. Rendiamo merito agli organizzatori, agli insegnanti e agli studenti che hanno reso possibile la realizzazione dell’undicesima edizione, nonché alle istituzioni che hanno fornito il patrocinio. Ci congratuliamo con le scuole finaliste, certi che questa esperienza possa ispirare e motivare ulteriormente le ragazze e i ragazzi a impegnarsi per un futuro sostenibile».

Quest’anno il Green Game celebra l’undicesima edizione, consolidando il suo successo dopo le edizioni nelle Marche, in Puglia, in Sicilia, nel Lazio, in Calabria, in Campania, in Abruzzo, in Molise, in Basilicata e tre edizioni digitali.

La metodologia innovativa e coinvolgente utilizzata dagli esperti formatori di Peaktime, Alvin Crescini e Stefano Leva, insieme alle tecnologie interattive impiegate durante la fase di verifica, hanno reso il Green Game estremamente efficace nel coinvolgere le nuove generazioni in temi di fondamentale importanza.

Green Game gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

 

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Castro: Dal Mare. Storie di Vite e di Eroi

Una stele in memoria dei finanzieri di mare Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola caduti in servizio il 24 luglio del 2000

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Nell’ambito delle iniziative organizzate per il 250° Anniversario di Fondazione del Corpo, si è tenuta nella marina di Castro la cerimonia di inaugurazione della nuova stele che l’amministrazione comunale di Castro ha inteso realizzare per commemorare e valorizzare la figura dei Finanzieri di mare Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola, scomparsi prematuramente il 24 luglio del 2000.

Tale iniziativa, promossa dal Comando Provinciale della Guardi di Finanza unitamente al Reparto Operativo Aeronavale di Bari, ha lo scopo di mantenere sempre vivo il ricordo di chi ha perso la vita durante l’espletamento del servizio, nonché di far conoscere alle nuove generazioni coloro che sono giunti all’estremo sacrificio per la collettività.

Alla cerimonia erano presenti: i genitori e i parenti più stretti delle due Medaglie d’Oro al Valor Civile; il sindaco di Castro Luigi Fersini; il Comandante Regionale Puglia Generale D. Fabrizio Toscano; una rappresentanza delle Sezioni A.N.F.I. della provincia di Lecce e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma; il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, Generale B. Armando Franza; il Comandante Provinciale di Lecce, Colonnello Stefano Ciotti; la giudice Francesca Maria Mariano.

L’iniziativa, a cui hanno assistito anche le autorità provinciali e alcuni studenti delle scuole di Castro, è stata denominata “Dal Mare. Storie di Vite e di Eroi”.

L’evento, culminato con gli “onori ai Caduti”, è proseguito con una breve esibizione della Fanfara della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari e si è concluso sulle note dell’Inno Nazionale.

Castro non dimentica

«La Città di Castro ha voluto rendere onore ai due ragazzi», ha postato il sindaco Lugi Fersini, «inaugurando una nuova stele disegnata dal maestro Raffaele Capraro e realizzata dal laboratorio di Mauro Capraro. Castro non dimentica chi ha donato la propria vita per la sicurezza di tutti noi!».

Quel 24 luglio 2000…

I Finanzieri di mare De Rosa e Zoccola, all’alba del 24 luglio 2000, imbarcati su una vedetta impegnata in un’operazione di contrasto al traffico di migranti nelle acque del Canale d’Otranto, si posero all’inseguimento di un gommone albanese dal quale erano appena sbarcate numerose persone.

Durante le concitate fasi dell’operazione, rese più rischiose in quanto svolte nottetempo, i finanzieri persero tragicamente la vita allorquando gli scafisti albanesi, per evitare la cattura, si gettarono in acqua e, bloccando i comandi, lanciarono deliberatamente la loro potente imbarcazione contro l’unità navale della Guardia di Finanza che, pertanto, fu speronata.

Gli efferati criminali furono poi catturati, processati e condannati con sentenza definitiva per omicidio volontario.

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