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Si apre l’anno del Galateo

A 500 anni dalla morte. Dall’Oco: “È un esempio ancora attuale di incontro tra cultura e vita attiva, tra scienza e fede”

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Senza cultura non c’è sviluppo”. Con queste parole il sindaco di Galatone, Livio Nisi, suggella l’apertura dell’anno Galateano a commemorazione del V centenario della morte di Antonio De Ferraris detto “il Galateo” perché proprio Galatone gli dette i natali.


Si apre ufficialmente questo pomeriggio, l’anno Galateano, con l’apposizione della lapide commemorativa in piazza Costadura e l’acquisizione delle Cinquecentine del Galateo (preziosi volumi donati dal sindaco Nisi alla città) alla biblioteca comunale.  Alle 17, a Palazzo Marchesale, spazio al ricordo della figura del Galateo (medico e umanista), con la partecipazione del sindaco, dell’assessore alla Cultura Sondra Dall’Oco, del rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara, dell’assessore regionale alla Cultura Loredana Capone, di monsignor Fernando Filograna, del già direttore della biblioteca provinciale di Lecce Alessandro Laporta, del presidente del Comitato scientifico per le celebrazioni Paolo Viti, del professore emerito dell’Università di Bari Francesco Tateo.


La cultura è stata al centro della nostra azione politica”, puntualizza Nisi, “non per fare “passerelle”, ma per ridare slancio a Galatone facendo crescere la consapevolezza attorno all’importante eredità culturale che ci è stata lasciata. Lo sviluppo passa dalla cultura, dalla creatività, dalla tutela dell’identità di un territorio. Per questo la figura del Galateo, illustre figlio della nostra città, ha assunto quel ruolo fondamentale che meritava e che da sindaco uscente lascio a Galatone come eredità della mia amministrazione”.

dallocoTante le iniziative per l’anno Galateano, compreso l’acquisto della casa in cui nacque il celebre umanista. E l’assessore Dall’Oco spiega perché il Galateo è personaggio quanto mai attuale: “Abbiamo voluto proporre una nuova “via” nella conoscenza dell’illustre umanista, troppo spesso studiato e conosciuto dal solo mondo scientifico, capace di superare i confini dell’Accademia e di giungere a mostrare al cittadino di oggi Antonio Galateo come esempio ancora attuale di incontro tra cultura e vita attiva, tra scienza e fede, in un rinnovamento di quei valori etici e civili, pilastri di una società che vuole promuovere la propria rinascita culturale”.


Un’integrazione tra passato e presente, dunque, valorizzando il patrimonio culturale. Questa la strada maestra che indica l’assessore alla Cultura: “Le celebrazioni dell’anno galateano, oltre a proporre una nuova e articolata conoscenza di Galateo umanista, mettendo in luce i molteplici aspetti del suo pensiero e del valore europeo della sua produzione letteraria, si integrano con un percorso finalizzato alla promozione del territorio e del suo patrimonio artistico e culturale. Proprio per tali ragioni, numerose sono le iniziative programmate e avviate dal Comitato cittadino e dal Comitato scientifico, con dovuta attenzione al ruolo delle scuole di ogni ordine e grado e della biblioteca comunale, che troveranno la loro conclusione nel Convegno internazionale di studi previsto per il prossimo mese di novembre”.


Alezio

Sgarbi a Tricase, Alezio e Minervino

Il noto critico d’arte e candidato alle elezioni europee oggi fa tappa in Salento per la sua campagna elettorale

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Impegnato nella sua campagna europea Vittorio Sgarbi è nel Salento.

Il noto critico d’arte nel suo tour de force pomeridiano sarà a Tricase, in piazza Pisanelli, alle 17, per un incontro con i cittadini.

Attesi in piazza anche alcuni primi cittadini dei paesi vicini.

Alle 18,30 ha in programma un incontro ad Alezio (al Museo Civico Messapico di via Kennedy, 4) con il sindaco Andrea Barone ed i cittadini.

Alle 20,30 sarà a Minervino di Lecce per incontrare e sostenere il candidato sindaco di Fratelli d’Italia nella sede del partito di Giorgia Meloni.

Cenerà e dormirà in un noto hotel – ristorante di Poggiardo e, domani, si recherà a Lecce per continuare il suo tour elettorale.

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Accademie di Belle Arti della Puglia, ultimo ciak con Dolcenera

Si gira giovedì 23 maggio in piazza Duomo a Lecce. Si tratta di un cortometraggio dal titolo 3 Accademie. Qui si coltiva la creatività, per promuovere e diffondere l’attività didattica nell‘ambito delle belle arti, sostenere la creatività degli studenti pugliesi e potenziare l’alta formazione artistica sul territorio

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Ultimo ciak per la realizzazione del video dedicato alle tre Accademie di Belle Arti di Puglia: Bari, Foggia e Lecce.

Si girerà giovedì 23 maggio a Lecce, in piazza Duomo.

Il video è un vero e proprio cortometraggio dal titolo 3 Accademie. Qui si coltiva la creatività, commissionato dalla Regione Puglia-Assessorato Studi Formazione e Lavoro, siglato dall’assessore Sebastiano Leo e dalle tre Accademie, per promuovere e diffondere l’attività didattica nell’ambito delle belle arti, sostenere la creatività degli studenti pugliesi e potenziare l’alta formazione artistica sul territorio.

Il progetto ha coinvolto dodici studenti delle tre istituzioni formative, che hanno partecipato alle riprese davanti alla macchina da presa, in quello che si presenta come un vero e proprio road movie tra le diverse province.

Testimonial d’eccezione è Dolcenera.

Giovedì 23 la cantante salentina, è originaria di Scorrano, sarà protagonista dell’ultimo ciak, che vedrà tutto il cast riunito nella suggestiva cornice della piazza più famosa di Lecce.

Uno scorcio che si unisce ai tanti che nelle scorse settimane hanno fatto da protagonisti del video, dalle sedi delle tre accademie (Foggia, Lecce, Bari e la sede distaccata di Mola di Bari), ai paesaggi naturali e marini, dalle emergenze architettoniche a quelle urbanistiche, toccando le punte dell’espressione artistica e storica.

Nel video, prodotto da Cinemare, sono presenti Jessica Mariani, diplomata all’Accademia, e dodici studenti ancora in corso, che hanno recitato nel ruolo di aspiranti videomaker: Silvia Candela, Giovanni Cannone, Giuseppe Carolla, Federica Di Gennaro, Luca Gargano, Giuseppe Mallaurino, Gianluca Mazzeo, Jacopo Pagliara, Daniele Pepe, Emanuele Semeraro, Andrea Sponsillo, Irene Tortorella.

DOLCENERA DA SCORRANO

Nata a Scorrano, ha iniziato la sua carriera nel 2003 con la vittoria alla 53a edizione del Festival di Sanremo con il brano Siamo Tutti Là Fuori, aggiudicandosi il premio assegnato dalla Sala Stampa, Radio e Tv.

Nello stesso anno esce il suo primo album Sorriso Nucleare.

Nel 2005 partecipa e vince la trasmissione musicale Music Farm (Raidue) con Mai Più Noi Due che viene inserito nel secondo album Un Mondo Perfetto (disco di platino) a cui seguono diversi riconoscimenti tra cui il Premio De Andrè, il premio come Miglior artista emergente al M.E.I. e il Leone d’argento come Rivelazione musicale dell’anno.

Nel 2006 torna al Festival di Sanremo con Com’è Straordinaria La Vita, a cui segue la pubblicazione dell’album Il popolo dei sogni. Con la partecipazione a Sanremo nel 2009 con Il mio amore unico pubblica l’album Dolcenera Nel Paese Delle Meraviglie.

Nel 2011 esce Evoluzione della specie, e nel 2012 Dolcenera è tra i big di Sanremo con Ci vediamo a casa.

Nel 2015 è testimonial di Earth Day Italia.

L’anno dopo torna a Sanremo con Ora o mai più (le cose cambiano), e poi è coach vincitrice di The Voice of Italy su Rai2. Nel 2020 partecipa, insieme ad altri 50 artisti al progetto discografico Il Cielo È Sempre Più Blu per raccogliere fondi a supporto della Croce Rossa Italiana. Dolcenera è attualmente in tour con il suo piano recital teatrale Anima Mundi (dal titolo del suo ultimo album pubblicato a dicembre 2022) per 50 date live nei più importanti teatri italiani.

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Zollino, la Santa Tavola

Cibi rituali pugliesi in mostra. Presentazione della mostra giovedì 23 maggio dalle 18,30. guiderà i visitatori in un territorio dove si intrecciano cucina popolare, ritualità, civiltà contadina e folclore, valorizzando la tradizione figula anch’essa antichissima, di cui Agostino Branca, autore delle opere, è uno degli esponenti più conosciuti e apprezzati a livello internazionale

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A Zollino “La Santa Tavola”, una mostra dedicata ai cibi rituali pugliesi, frutto dell’incontro tra Francesca Casaluci – antropologa culturale ed esperta in cultura alimentare pugliese – e il maestro ceramista Agostino Branca.

La mostra sarà presentata giovedì 23 maggio, a partire dalle ore 18,30.

Un progetto unico nel suo genere, che condensa storia dell’alimentazione, religiosità popolare, folclore, in pregevoli riproduzioni ceramiche dei piatti più iconici e identitari della tradizione popolare pugliese.

Se c’è un modo attraverso cui l’uomo ha comunicato con il divino, questo è sicuramente il cibo.

Agli dèi i popoli dell’antichità offrivano libagioni, bruciandole affinché il fumo portasse in cielo le loro offerte.

Riproduzioni figule di frutti e pani votivi erano diffusissime nel mondo antico anche nella nostra regione: è possibile ammirare preziosi reperti di questo tipo presso il Museo Castromediano di Lecce o il Marta di Taranto.

Nella religiosità contadina, popolare ed essenziale, le tavole hanno rappresentato soglie tra il “mondo di qua” e il “mondo di là”, in grado di connettere immanente e trascendente, materiale e spirituale, sacro e profano.

Le chiavi per aprire queste porte sono state per secoli i cibi rituali: preparazioni che seguono gesti antichissimi, confezionate dalle donne, officianti privilegiate di una ritualità domestica, famigliare, fedele a ricette che affondano le origini nella notte dei tempi.

La Santa Tavola” per la prima volta offre uno sguardo d’insieme sul cibo sacro e sulle tradizioni ad esso collegate, diffusissime nella nostra regione: dal “Grano dei morti” foggiano, al “Pane di San Giuseppe” in uso nel rito delle omonime Tavole, passando per le “Pucce dell’Immacolata“, i “Taràdde scatàt’” tipici del Natale tarantino, le “fave di Sant’Antonio” e tanti altri, in una collezione di riproduzioni ceramiche in grandezza naturale.

Attraverso queste preparazioni speciali, riservate ai giorni di festa, è possibile leggere la storia della nostra regione, fatta di scambi con altre culture, di cui è rimasta traccia nei piatti, nei loro nomi e nei loro ingredienti.

Altri ingredienti di queste preparazioni, all’apparenza meno visibili ma forse ancora più importanti, sono gli elementi immateriali, i legami famigliari e sociali che rappresentano un elemento identitario del popolo pugliese, messi in moto e periodicamente rinnovati nelle modalità collettive di preparazione dei cibi delle feste e nella condivisione che caratterizza ancora oggi queste pietanze, doni obbligatori ad amici e parenti.

La Santa Tavola” guiderà i visitatori in un territorio dove si intrecciano cucina popolare, ritualità, civiltà contadina e folclore, valorizzando la tradizione figula anch’essa antichissima, di cui Agostino Branca, autore delle opere, è uno degli esponenti più conosciuti e apprezzati a livello internazionale.

La mostra, realizzata dall’Associazione Salento Km0 con il contributo di Puglia Capitale Sociale, progetto Food Stories, sarà presentata al pubblico giovedì 23 maggio alle ore 18:00, presso il To Kalò Fai di Zollino, in via Repubblica 22; interverranno Francesca Casaluci, Associazione Salento Km0, Agostino Branca, Giorgia Salicandro, Italea Puglia (rete territoriale PNRR Turismo delle radici, MAECI) che valorizzerà la mostra in chiave itinerante.

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