Appuntamenti
OrchestrArci: cultura e innovazione attraverso le arti
Orchestrarci: visite guidate inedite con “swapmuseum” e concerto speciale dell’orchestra popolare di via leuca

Giovedì 21 dicembre appuntamento finale con “OrchestrArci“, percorso di condivisione culturale e innovazione sociale attraverso le arti, organizzato da Arci Lecce e promosso dal Comune di Galatina. In programma visite guidate inedite con Swapmuseum e concerto speciale dell’Orchestra Popolare di via Leuca.
Si inizia alle 19.00 con “ArtBIT – muSei che suonano“, una visita inedita al Museo civico Pietro Cavoti, organizzata dal progetto Swapmuseum, dove i visitatori saranno accompagnati da racconti multimediali ricreati per l’occasione, grazie ai suoni provenienti da quadri e reperti.
La performance finale “ArtBit” sarà frutto di un seminario di quattro appuntamenti in cui i beneficiari e le beneficiarie del progetto Sprar “Safia Ama Jan” di Galatina, accompagnanti da un soundmaker d’eccezione, Pierpaolo Leo, e con il supporto degli studenti del liceo musicale e coreutico “G. Palmieri” di Lecce, raccoglieranno attraverso l’utilizzo di sensori i suoni provenienti da quadri e reperti.
Le tracce saranno poi integrate con i suoni ambientali, che faranno da colonna sonora per una visita inedita da non perdere. Un percorso che permetterà ai partecipanti di conoscere la storia del territorio e ai visitatori di apprendere nozioni sulle collezioni presenti nei musei attraverso nuove modalità di storytelling.
All’interno del Museo sarà inoltre possibile visitare la mostra fotografica “Africa subsahariana” realizzata da Alessio Rizzo, operatore sociale di Arci Lecce, che ha condotto progetti di ricerca in Africa e ha avuto la possibilità e vivere e visitare alcuni paesi africani tra i quali il Ghana, Benin, Zambia e Malawi. La mostra non ha la pretesa di voler semplificare la realtà, ma sottolineare alcuni aspetti del territorio africano.
A partire dalle 21.00, in piazzetta Cavoti, concerto dell’Orchestra Popolare di Via Leuca, diretta dal fisarmonicista Rocco Nigro, con le coreografie di Laura De Ronzo. Nata nel 2014, grazie a un programma di rigenerazione urbana della città di Lecce relativo al quartiere Leuca, l’Orchestra riassume lo scambio tra culture, dove le musiche e le danze del territorio incontrano quelle tradizionali dal mondo.
Un connubio significativo e originale che ha portato l’Orchestra a essere unica nel suo genere e intorno alla quale operano molti musicisti stranieri residenti in Italia.
A partire dalla convivenza e condivisione come elementi fondativi dell’Orchestra, Arci Lecce ha organizzato un laboratorio dal titolo “Racconti Orchestrati” con le beneficiarie e i beneficiari del progetto Sprar “Safia Ama Jan” e Cas di Galatina.
Due gruppi di lavoro di musica e danza, diretti da Rocco Nigro e Laura De Ronzo, in cui i partecipanti non saranno dei semplici esecutori: a ognuno di loro verrà chiesto di contribuire alla costruzione della performance finale con un pezzo della loro storia, che potrà essere espresso in forma musicale, cantato, oppure danzato. I pezzi saranno poi cuciti insieme per creare una performance speciale che arricchirà il concerto finale con brani e coreografie inedite.
L’Orchestra Popolare di via Leuca è composta da: Meli Hajderaj, Ramesh Pitchchi, Richard Gathiomi Murigu, Meissa Ndiaye, George Oduor, Dario Muci, Giuseppe Spedicato, Gianni Gelao, Alessandro Monteduro, Raffaella Aprile e Rocco Nigro. Danzatori: Keba Seck e Laura De Ronzo.
Durante la serata, saranno esposti i prodotti e i manufatti artigianali realizzati dai beneficiari dei progetti Sprar e Cas gestiti da Arci Lecce.
Appuntamenti
A Miggiano, la nuova Rsa: “Un luogo accogliente, magico, sicuro e familiare”
«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà»…

«Se ci avessero detto tre anni fa che oggi avremmo percorso questa nuova avventura, questa nuova sfida, di certo non gli avremmo creduto! Invece, forti dell’esperienza che tanto ci ha arricchito, fatto prendere coscienza e crescere, sin dalla nostra apertura, nell’ottobre del 2022, siamo qui a celebrare e rafforzare le competenze acquisite e i momenti convissuti insieme ai nostri ospiti, le loro famiglie, gli operatori tutti; storie e semi che custodiremo nei nostri cuori per metterli a frutto per questa nuova alba: questa nuova sfida che ci prepariamo a vivere e condividere con voi tutti, consapevoli dell’immane lavoro che ci apprestiamo ad affrontare».
Ci tiene proprio ad esordire in questo modo?
«Certo, la Rsa Madonna del Carmine è una riuscita esperienza terapeutica che ha avuto come obiettivo l’inclusione e l’integrazione.
Oggi, possiamo affermare che grazie alle tante nostre attività, come il teatro, i musical e le varie funzioni che stimolano la memoria, è cresciuta la capacità di esprimersi e la voglia di rimettersi in gioco dei nostri ospiti, a qualsiasi età».
A raccontare questo scorcio di vita, emozionata e orgogliosa è Oronzina Valente, direttrice della struttura, che prosegue: «Questa è una luminosa cornice del nostro lavoro. Ogni giorno trascorso è vissuto in sinergia con i nostri anziani. Questo ha ripagato la nostra passione, il nostro coraggio ed ha portato grandi soddisfazioni.
Una magia, devo dire, che ha coinvolto tutti: noi operatori e gli ospiti».
Il progetto, nel 2022 iniziava con due ospiti.
«Sì, confermo, con un entusiasmo crescente e una continua voglia di apprendere; voglia consolidata nel corso dei mesi. Poi, col tempo, il numero degli ospiti è cresciuto e contemporaneamente anche quello degli operatori. Questo traguardo, raggiunto grazie all’impegno comune, comporta un sentito ringraziamento: dapprima ai nostri nonni, patrimonio di esperienze e saggezza, che arricchiscono il valore della nostra attività e la nostra vita personale.
Poi alle famiglie, ai parenti, che testimoniano continuo affetto e sincera gratitudine per la qualità della cura che ogni giorno rivolgiamo ai loro cari. Inoltre, devo indirizzare uno speciale ringraziamento a tutti gli operatori della struttura: medici, fisioterapisti, infermieri,educatrici, assistenti sociali, OSS, cuoca e addetti alle pulizie.
E poi i responsabili della struttura che hanno fatto in modo che questa realtà si realizzasse. Tutti, nessuno escluso, si deve sentire protagonista, è questo lo spirito con cui si deve affrontare questa sfida: in una stagione della vita dove le potenzialità si considerano oramai esaurite, fiaccate o ancora peggio inutili, e si tende a non esprimerle più, nella nostra RSA sono tornate ad essere manifeste e valorizzate».
Da qualche giorno avete inaugurato la nuova Rsa, Madonna del Carmine.
«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo vivamente che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà».
I TANTI SERVIZI
Quali ulteriori servizi offre questa nuova parte della Residenza?
L’innovazione sociale nel campo dell’invecchiamento attivo è il nostro mantra: punti di forza sono proprio i servizi sanitari all’avanguardia offerti ai pazienti, oltre alle attività sociali, ricreative, educative e cognitive.
Troverete poi un’area multisensoriale: una palestra iperattrezzata, un luogo per la preghiera e uno per la cura continua dei nostri ospiti.
L’area multisensoriale è legata alla realtà virtuale ed alla riabilitazione neuromotoria e cognitiva, per l’invecchiamento attivo, per pazienti con disturbi neurologici.
Cerchiamo di fare in modo che i nostri anziani si sentano vivi: tutto il personale si mette in gioco quotidianamente per offrire un sollievo agli anziani, ma anche ai familiari dei pazienti.
La Nuova Residenza Sanitaria Madonna del Carmine, nasce per servire ed offrire a tutto il territorio un modo nuovo di accudire chi ci ha dato la vita”.
Appuntamenti
“Il Romantico & Malinconico Sud”, alla villa La Meridiana a Leuca
Il pittore vanta un’attivissima e gloriosa strada artistica coronata da premi di alto livello e onorificenze…

Appuntamenti
“Architects Meet”, un laboratorio di idee e visioni sul futuro
Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce…

Da ieri fino a domani, sabato 18 ottobre, con “Architects Meet“, Lecce si trasforma in laboratorio di idee e visioni sul futuro dell’architettura.
Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce, Polo Biblio-Museale di Lecce, Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Castello Carlo V di Lecce, alla sua 14ª edizione il Meeting sceglie il tema “RE-Frame. Corpi, Terre, Architetture”, ponendo al centro la necessità di ridefinire il ruolo dell’architettura.
Dedicata alla memoria di Nicola De Risi, l’edizione 2025 vedrà, tra le personalità ospiti, sabato 18 ottobre, l’architetto Cino Zucchi, Premio Internazionale Architects Meet 2025.
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