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Lecce

Corsi gratuiti per disoccupati iscritti a garanzia giovani

Corsi di formazione professionale nel settore turistico-ricettivo e del web

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Il C.A.T. Confcommercio Lecce organizza due corsi di formazione gratuita destinati a giovani disoccupati di età compresa tra i 18 e i 29 anni, iscritti al programma “Garanzia Giovani”.




  • corso “ADDETTO ALLA RECEPTION”




Il corso consente di acquisire conoscenze professionali relative a tecniche e procedure per l’accoglienza del cliente e la gestione del suo soggiorno in strutture turistico-ricettive. (durata: 150 ore)



  • corso “SOCIAL MEDIA MARKETING”




Il corso permette di apprendere le tecniche di promozione e sviluppo del business utilizzando il mondo deli social network (facebook, tweeter, linkedin, instagram… – durata: 40 ore di aula e 100 ore di laboratorio pratico).


I corsi si svolgeranno presso la sede del CAT Confcommercio Lecce in via Cicolella,3.


Per informazioni e adesioni è possibile contattare la segreteria organizzativa al numero di telefono 0832/345146 o scrivendo una email a formazione@confcommerciolecce.it  (Ref. Dott.ssa Simona Antonazzo).


Attualità

Meteo, arriva l’autunno con piogge e temporali

Il caldo anomalo ha le ore contate, calano le temperature..,

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ARRIVA L’AUTUNNO CON UN CARICO DI PIOGGE E TEMPORALI –

 

Una nuova intensa perturbazione si sta avvicinando alla nostra Penisola e nel corso della settimana scaverà un’energica circolazione depressionaria che per diversi giorni rinnoverà il maltempo in molte zone d’Italia — spiega Manuel Mazzoleni, meteorologo di 3bmeteo.

“Già entro sera rovesci e temporali, anche di moderata o forte intensità raggiungeranno Piemonte, Valle d’Aosta e parte di Liguria e Lombardia. Lunedì il maltempo si estenderà a tutto il Nord, alle regioni tirreniche centro-settentrionali e alla Sardegna, con ancora rovesci e temporali localmente forti. Alto il rischio di nubifragi su medio-alto Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana, con accumuli localmente oltre i 50/80 mm e picchi fino a 150/200 mm sul VCO.

MARTEDÌ ARRIVA A SUD

Martedì la perturbazione scenderà di latitudine portando un peggioramento anche sul resto del Centro e sul basso versante tirrenico, rinnovando nel contempo maltempo al Nord-Est, parte della Lombardia e sulle Alpi occidentali, con fenomeni localmente ancora intensi ma in graduale esaurimento.

Mercoledì la circolazione depressionaria avrà ormai coinvolto quasi tutta la Penisola, rinnovando diffusa instabilità da Nord a Sud con piogge alternate a pause più asciutte, con l’eccezione dell’estremo Meridione dove i fenomeni saranno meno probabili. Almeno fino a venerdì altri impulsi instabili, intervallati da temporanee schiarite, transiteranno sul Nord, dove poi il tempo inizierà a migliorare nel fine settimana a partire da Ovest.

Atteso, invece, un ulteriore peggioramento al Centro-Sud — da confermare data la distanza temporale — con nuovi rovesci e temporali anche di forte intensità.”

 

DECISO CALO TERMICO, VALORI MASSIMI GIU’ ANCHE DI 10/12°C –

 

“Il caldo anomalo di questi giorni, con temperature sopra le medie del periodo di oltre 10/12°C al Nord — precisa il meteorologo di 3bmeteo — ha ormai le ore contate: il maltempo sarà accompagnato da aria decisamente più fresca di origine nord-atlantica, che farà crollare le temperature a partire dalle regioni di Nord-Ovest, dove già a inizio settimana le massime scenderanno sui 22/24°C.

Entro mercoledì il calo termico raggiungerà anche il Centro e il Nord-Est, con massime sotto i 25°C e localmente non oltre i 17/19°C al Nord-Ovest. Al Sud, dove a inizio settimana si potranno ancora toccare i 30-32°C, la diminuzione sarà più graduale: da martedì in Campania e poi da mercoledì/giovedì anche sulle restanti regioni. Entro il fine settimana le massime dovrebbero portarsi sotto i 25°C da Nord a Sud, con valori anche inferiori alle medie stagionali al Centro-Nord.”

 

ATTENZIONE ANCHE AL VENTO –

Il peggioramento sarà accompagnato da un aumento della ventilazione, dapprima dai quadranti meridionali e poi, entro metà settimana, da quelli nord-occidentali.

Nel fine settimana, se l’evoluzione sarà confermata nei prossimi aggiornamenti, la ventilazione resterà sostenuta su gran parte del Centro-Sud, con rotazione ciclonica attorno alla depressione in movimento verso sud-est: attese raffiche di Grecale sull’Adriatico e di Tramontana e Maestrale su Ligure e Tirreno.

COME MAI L’AUTUNNO SCATTA IL 22 E NON IL 21 SETTEMBRE? 


Come tutti sappiamo, l’autunno astronomico inizia con l’equinozio d’autunno, ovvero il momento in cui il Sole si trova esattamente sopra l’equatore terrestre: in quell’istante il giorno e la notte hanno più o meno la stessa durata. 
Molti pensano che sia sempre il 21 settembre, ma in realtà può cadere tra il 21 e il 24 settembre.

Il motivo è che il nostro calendario (gregoriano) non è perfettamente sincronizzato con l’anno tropico, cioè il tempo che la Terra impiega a compiere un giro completo attorno al Sole rispetto alle stagioni. L’anno tropico dura circa 365 giorni e 6 ore: queste “ore in più” si accumulano, e per compensarle ogni quattro anni inseriamo un giorno bisestile. Quest’anno l’equinozio sarà il 22 settembre alle 20:19; stessa data anche per il prossimo anno, mentre nel 2027 cadrà il 23 settembre”

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Appuntamenti

Quando la Madonna, stanca di vedersi abbandonata e sola, ruppe il lucchetto della porta

Per la giornata della festa, domenica 21 settembre, sante messe al Santuario ogni ora dalle 6 alle 10; in Chiesa Madre la messa solenne alle 11…

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MADONNA DI LUCUGNANO: TRA STORIA E LEGGENDA
La devozione alla Madonna Addolorata a Lucugnano è legata a un’antica cappella e a un miracolo avvenuto l’11 agosto 1788.
La leggenda racconta che, intorno al 1760, i fedeli di Lucugnano decisero di erigere una cappella dedicata all’Addolorata, che sarebbe poi stata inaugurata nel 1764.
L’11 agosto 1788, però, la statua della Madonna Addolorata, stanca della chiusura e della mancanza di devozione, avrebbe distrutto i lucchetti della sua edicola per ricongiungersi con i fedeli.
Tale evento prodigioso portò alla riapertura della Cappella, avvenuta con Decreto del Re di Napoli nel dicembre dello stesso anno.
Ogni anno, così, in settembre, si tengono festeggiamenti religiosi e civili, tra cui il settenario, messe, processioni, e l’ormai tradizionale Serata dell’Allegria che si celebra il venerdì prima della festa.IL PROGRAMMA

Le celebrazioni religiose, iniziate con il Settenario presso il Santuario, proseguiranno alla vigilia della festa, sabato 20 settembre, dalle 18, con il Santo Rosario e la santa messa.

Alle 19 è in programma la solenne processione per le vie del paese, con fuochi d’artificio presso il Calvario, l’Ave Maria cantata da una nota soprano in piazza Comi e panegirico a lode della B. V. Addolorata.
Per la giornata della festa, domenica 21 settembre, sante messe al Santuario ogni ora dalle 6 alle 10; in Chiesa Madre la messa solenne alle 11 (orario di arrivo della Vergine al Santuario nei pressi della Chiesa Madre, con il corteo dei fedeli accompagnarti dalla Marcia Trionfale dell’Aida) e alle 17,30.
Per tutta la giornata si esibirà il Concerto Bandistico Città di Taviano.
Per le vie del paese, intanto, si diffonderà un’epidemia di felicità e buona musica con la Disturband.
Alle ore 21,30, dedicato ai tanti inesauribili fan dei Pooh, il concerto dei Palasport, official tribute band, che racconterà 50 di storia della musica attraverso le più belle canzoni del gruppo nato nella seconda metà degli anni Sessanta.
Le celebrazioni avranno il loro epilogo la domenica dopo, il 28 settembre con l’Ottava della Festa.
Alle ore 19, dalla Chiesa Madre partirà una processione al Calvario per la santa messa,; seguiranno i fuochi pirotecnici della Ditta Napoletana.
La statua della Vergine verrà infine riaccompagnata al suo Santuario in attesa delle celebrazioni del prossimo anno.
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Attualità

Bagarre alla Camera, Donno: «Mi hanno minacciato»

Separazione Carriere Magistrati. Dopo il voto si è rischiato di venire alle mani. Il deputato salentino Leonardo Donno denuncia: «Il capogruppo di Forza Italia Barelli ha provato a mettermi le mani in faccia e dichiarato di volermi menare».

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Via libera, alla Camera dei deputati, alla separazione delle carriere nella magistratura, con 243 sì e 109 no.

Questa è la terza lettura con la maggioranza assoluta, che basta al prosieguo dell’iter della riforma costituzionale, che ora passa al Senato.

Non è invece stata centrata la maggioranza dei due terzi che avrebbe precluso il referendum.

Dopo la votazione ci sono stati applausi della maggioranza e si è scatenata la bagarre. 

Il Pd ha criticato i membri del governo presenti per aver applaudito dopo l’ok, ed è stato il pretesto, per diversi esponenti delle opposizioni, per avvicinarsi ai banchi del governo per protestare.

Mentre il presidente di turno Sergio Costa invitava a mantenere la calma, è salita la tensione tra i deputati di diversi schieramenti che stavano per arrivare alle mani, tra questi il nostro Leonardo Donno di Galatina (MoVimento 5 Stelle).

La seduta è stata temporaneamente sospesa per poi riprendere dopo qualche minuto.

Il voto della Camera sulla separazione delle carriere, passata in terza lettura, apre alla possibilità di un referendum sulla giustizia.

A caldo l’onorevole Donno ha affidato alla Camera le sue impressioni su quanto avvenuto e sulle polemiche seguite.

«Alcuni esponenti della maggioranza», ha scritto il deputato salentino, «hanno riferito che il sottoscritto insieme ad altri esponenti del M5s avrebbero minacciato il ministro Tajani e istigato alla violenza, cercando di ingenerare una rissa. L’ennesima falsità».

Leonardo Donno racconta l’evolversi della vicenda dal suo punto di vista: «C’era un’euforia tra i banchi di maggioranza e governo per l’approvazione della riforma della giustizia e mentre l’opposizione interveniva per chiedere al governo di venire in Aula e intervenire sul genocidio in atto a Gaza, il ministro insieme ad altri esponenti dell’opposizione ridacchiavano e festeggiavano. Allora, insieme ad altri esponenti dell’opposizione, siamo scesi per contestare questo atteggiamento senza minacciare nessuno, dicendo semplicemente che si dovevano vergognare».

Leonardo Donno è sceso nei particolari della bagarre dopo il voto sulla riforma della giustizia: «Quello che è accaduto è che il capogruppo di Forza Italia Barelli si è avvicinato mentre io stavo ritornando, anzi ero già nei miei banchi, con atteggiamento violento, provando a mettermi le mani in faccia e dicendo testualmente ‘mo te meno’. Lui sì che mi ha minacciato. Fortunatamente non mi ha toccato, ma questa è vera violenza».

«Noi del M5S», ha concluso, «non abbiamo mai usato la violenza, né io mi sono mai permesso di minacciare qualcuno».

Donno, infine, ha chiesto al presidente di turno della Camera di «verificare i fatti con le riprese. Servono provvedimenti seri e basta con questo vittimismo, perché i violenti sono loro».

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