Attualità
Un milione di euro per il Convento degli Alcantarini
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre u.s. fu dato l’avvio al progetto ”Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”

Tra i santi che connotano la storia dell’Ordine degli Alcantarini vi è San Pasquale Baylon per la cui presenza, in virtù di un affresco posto a sinistra della facciata della Chiesa del SS. Crocefisso di Parabita, viene comunemente denominata detta Chiesa ubicata alla periferia nord-ovest di Parabita e da cui prende il nome anche la strada.
Sarà stata la ricorrenza della Pasqua e/o perchè tra un mese (il 17 maggio) lo si festeggia che San Pasquale Bayoln ci avrà messo del suo perché il Convento degli Alcantarini di Parabita possa avere finalmente una nuova vita.
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre u.s. fu dato l’avvio al progetto ”Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” che dette seguito all’Avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9 maggio 2016 con cui era stata data la facoltà a tutti i cittadini di segnalare – entro il successivo 31 maggio – al Ministero per i Beni e le Attività culturali un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività. A seguito di tale Avviso la Sezione Sud Salento di Italia Nostra si adoperò il 19 maggio 2016 segnalando sul sito del Governo uno dei beni culturali del Salento più trascurati e per il quale – a partire dagli inizi degli anni ’90 – l’Associazione aveva intrapreso una serie di azioni perché tale bene venisse recuperato e valorizzato; negli stessi giorni inoltre l’Associazione si adoperò per comunicare al Sindaco di Parabita tale opportunità in modo che anche il Comune si adoperasse in tale direzione.
Sarà stato probabilmente anche per tale segnalazione, che ha fatto seguito alle numerose e variegate azioni intraprese per quasi trent’anni (appelli, denunce, mostre, manifestazioni, documenti, filmati, performance, visite guidate, ecc.) dalla Sezione Sud Salento di Italia Nostra (oltre a quelle svolte dal Centro “T. Fiore” negli anni ’70), che oggi possiamo finalmente prendere atto con immensa soddisfazione del finanziamento di un milione di Euro che il Ministero dei Beni e le Attività culturali ha destinato per il recupero e la valorizzazione del nostro martoriato Convento.
Abbandonato a se stesso il Convento degli Alcantarini di Parabita è stato – da mezzo secolo ad oggi – in molte parti violentato per le numerose azioni di trafugamento (emblematico è stato il furto delle tre statue foste sul pronao d’ingresso e per il quale solo Italia Nostra presento appropriata denuncia), danneggiamento, degrado e trascuratezza anche a seguito di alcuni interventi impropri effettuati dallo stesso Comune sull’immobile e nell’attiguo giardino storico e che – molto probabilmente – sarà anch’esso oggetto di altro finanziamento da parte della Regione Puglia e per il quale, il 30 ottobre del 2017, la Sezione di Italia Nostra aveva inviato apposita segnalazione in relazione alla 1° Edizione della “Campagna per l’indivi-duazione di luoghi di alta valenza naturale e paesaggistica” promossa dalla stessa Regione.
L’auspicio e che la nuova amministrazione che tra qualche mese andrà ad insediarsi al Comune di Parabita saprà predisporre un progetto che, oltre al restauro, sappia individuare una adeguata destinazione d’uso ed una appropriata gestione per far si che questo bene possa essere fruito e valorizzato e perché la comunità parabitana e salentina possa riappropriarsi della propria storia, quella su cui incardinare le sue prospettive di sviluppo.
Marcelo Seclì – Italia Nostra
Attualità
L’ostetrica e divulgatrice Violeta Benini oggi a Tricase
Appuntamento con l’autrice di Ars Amandi, la seguitissima professionista divenuta grazie ai social punto di riferimento per centinaia di migliaia di persone

Si svolgerà il prossimo 2 ottobre, dalle ore 19, presso la Sala Conferenze della Biblioteca di Tricase, la conferenza inaugurale del progetto “Le tre ghinee”, si è avvalso del contributo del Consiglio regionale della Puglia, nell’ambito dell’avviso “Futura. La Puglia per la parità, 3a edizione”.
Il progetto ha come soggetto proponente PARI APS e come partner il Comune di Tricase, la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, Mondoradio, Il Gallo e i Licei “G. Comi “e “G. Stampacchia” di Tricase.
Ospite d’eccezione sarà Violeta Benini, ostetrica poliedrica, formatrice e divulgatrice sui temi dell’eduzione sessuale al femminile (punto di riferimento grazie ai social per migliaia di persone), che presenterà anche il suo ultimo libro “Ars Amandi”.
A partire dal 2 ottobre, il progetto (il cui titolo si ispira al capolavoro di Virginia Woolf) prevede una serie di azioni che culmineranno in una iniziativa pubblica che intreccerà cultura e impegno per la promozione dei diritti delle donne.
Nello specifico:
Formazione in chiave laboratoriale sul tema del “corpo”, analizzando gli aspetti filosofici, politici e storici dell’oggettivazione dei corpi femminili, individuando le linee direttrici e i guasti prodotti dal dominio asfissiante del “male gaze” (lo sguardo maschile) per le donne, le quali, non di rado, cedono, in mancanza di una sufficiente presa di coscienza della questione, all’auto-oggettivazione e al sessismo interiorizzato, diventando alleate inconsapevoli del patriarcato.
La formazione, prevedendo continui riferimenti alla letteratura contemporanea di genere, si concentrerà sul tema del piacere femminile e sulla reale conoscenza del corpo delle donne, affrontando temi che fino a pochi decenni fa erano completamente tabù e che anche oggi sono marginalizzati e che costituiscono una chiave per de-oggettivare il corpo femminile ed emanciparlo dalle pratiche discriminatorie e maschiliste
Socializzazione/divulgazione: le ragazze partecipanti diverranno speaker radiofoniche della parità di genere, conducendo una striscia quotidiana presso l’emittente radiofonica Mondoradio, che trasmette dal 1998 in tutto il Salento rendendosi sempre protagonista di eventi e programmi orientati al pubblico giovanile.
Partecipazione: le 30 ragazze partecipanti, lanceranno una proposta impegno civico sul tema della parità, divulgandola sul giornale “Il Gallo”.
Attualità
Olio d’oliva, scandalo da 180milioni di euro
«Danni per l’Italia». Riciclaggio di denaro sporco, speculazioni finanziarie sul mercato dell’olio d’oliva, le conseguenze. Gennaro Sicolo (Italia Olivicola e CIA): «Minaccia grave»

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Non bastasse la Xylella a tormentare chi resiste e prova ancora a produrre olio dal Salento, arriva uno scandalo finanziario da 180 milioni di euro che il settore dell’olio di oliva non vedeva da molti anni, quello con radici in Spagna e gli effetti in Tunisia svelato da Italia Oggi, con riflessi che potrebbero interessare anche il mercato dell’olio italiano, alla vigilia di una campagna olearia molto attesa e piena di speranze.
«Se le indiscrezioni di stampa dovessero trovare riscontro da parte della magistratura, ci troveremmo di fronte a un fatto inaudito: riciclaggio di denaro a livello internazionale per fare speculazione sull’olio di oliva», afferma Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale CIA Agricoltori italiani, «il danno potenziale non è solo per gli agricoltori tunisini e per quelli spagnoli, ma investe anche l’Italia e tutto il Mediterraneo».
Le previsioni di produzione di olio di oliva nel Mediterraneo, infatti, indicano una sostanziale stabilità, solo con l’Italia, il Marocco e appunto la Tunisia in controtendenza.
«In un simile contesto i prezzi non dovrebbero calare», continua Sicolo, «a meno che non si inneschino fenomeni molto opachi, con grandi gruppi industriali che sono interessati solo a rincorrere quote di mercato, non il benessere degli olivicoltori e dei frantoiani. La minaccia è grave e non va sottovalutata». Secondo Italia Olivicola, «la Tunisia olivicolo-olearia va aiutata a crescere nel percorso dell’Italia: qualità, sostenibilità e tracciabilità».
Solo così si potrà portare reddito alle famiglie che vivono di olivicoltura e innescare una sana e leale competizione con l’Italia.
«La Tunisia non può diventare il ventre molle del mercato oleario internazionale», conclude Gennaro Sicolo, «nella mia qualità di vicepresidente del Comitato consultivo del Consiglio Oleicolo Internazionale voglio porre la questione su questo prestigioso consesso mondiale dell’olio di oliva. Occorre un mercato sano, dominato da una competizione leale e senza che gli anelli più deboli vengano schiacciati per gli interessi di pochi».
Attualità
Poggiardo porta a porta, nuovo servizio di raccolta rifiuti
Rivoluzionata la raccolta rifiuti con particolare attenzione alla separazione dell’organico dall’indifferenziato. La vicesindaca Antonella Pappadà: «Puntiamo a superare il 65% di differenziata».

«Superare il 65% di differenziata, ridurre i rifiuti in discarica e valorizzare le materie recuperabili».
Poggiardo avvia il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta e promuove la partecipazione attiva dei cittadini alla tutela dell’ambiente.
Il Comune di Poggiardo ha ufficialmente aggiudicato il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani alla Gial Srl, con sede a Taviano.
L’appalto ha una durata biennale, e, comunque, sino all’avvio del servizio unitario da parte dell’Aro 7.
Il servizio, avviato a luglio 2025 e pienamente operativo da lunedì 29 settembre, introduce la raccolta porta a porta dei rifiuti urbani, con particolare attenzione alla separazione dell’organico dall’indifferenziato.
Questa nuova modalità rientra nell’obiettivo di aumentare la raccolta differenziata dal 39,96% attuale al 65% minimo previsto dalla normativa, con benefici concreti per l’ambiente e la comunità.
«La nuova raccolta porta a porta rappresenta una vera svolta per Poggiardo e Vaste», dichiara la vice sindaca Antonella Pappadà, «con questo servizio ridurremo drasticamente i rifiuti destinati alla discarica, potremo recuperare più materiali riciclabili, migliorare la qualità del decoro urbano e tutelare l’ambiente. Ogni cittadino diventa protagonista della gestione sostenibile dei rifiuti, contribuendo a un futuro più sano per tutti noi. La nostra comunità a forte vocazione culturale e turistica con il suo Museo degli affreschi della Cripta di S. Maria degli Angeli, il museo archeologico della civiltà Messapica e il Parco archeologico dei Guerrieri, si prepara ad accogliere i visitatori rispettando l’ambiente».
Il progetto tecnico-economico del servizio, approvato dal Comune, è stato «sviluppato secondo criteri di economicità, completezza e qualità, rispettando la Carta dei Servizi della Regione Puglia» e la procedura di gara è stata coordinata dalla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Lecce. Con l’avvio della raccolta differenziata potenziata, Poggiardo e la sua frazione Vaste si preparano a ridurre i rifiuti conferiti nell’impianto di biostabilizzazione locale e nella discarica di riferimento, valorizzare i materiali recuperabili, trasformando i rifiuti in risorse riciclabili e offrire ai cittadini un servizio più efficiente, moderno e sostenibile.
«Differenziare è un atto di civiltà», sottolinea l’amministrazione comunale, «ci consente di proteggere le risorse naturali, limitare gli sprechi e l’inquinamento, e costruire una comunità più attenta all’ambiente e al futuro dei nostri cittadini».
Per ulteriori informazioni sul nuovo servizio e sulle modalità di raccolta porta a porta, i cittadini possono consultare il sito ufficiale del Comune di Poggiardo o contattare gli uffici comunali dedicati ai servizi ambientali.
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