Alessano
A.Do.Vo.S. Alessano e Montesardo per la donazione del midollo osseo
In concomitanza della Settimana nazionale per la donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche sabato 25 settembre, ad Alessano, si avrà la possibilità di diventare un donatore di midollo osseo e, qualora qualcuno ne avesse bisogno, si potrà salvare una vita

Piazza Don Tonino Bello, il fulcro del paese, dove si sporge in tutto il suo stile romanico la maestosa facciata della Chiesa Madre (ex cattedrale): a uno schioppio da essa, una serie di vani, sottostanti il sopraelevarsi della Torre dell’Orologio. Uno tra questi, probabilmente angusto rispetto alla gloriosa e notevole storia ivi contenuta.
È la sede di A.Do.Vo.S. Messapica Alessano e Montesardo.
Un’associazione ben piantata sul territorio da ben 40 anni. Un’armata di persone, volontari inesauribilmente attivi e determinati.
Riuscendo a conciliare famiglia, lavoro e… volontarismo, per l’appunto.
Attraverso presenza ed impegno costantemente profusi, lungo svariati ambiti, da quello ecologico (con le giornate organizzate per ripulire strade, parchi urbani, la Marina di Novaglie dai rifiuti abbandonati) a quello di pubblica utilità, ossia l’annuale organizzazione del “Presepe Musical del Salento”, fatto di danze, canti e recitazione, col fine di valorizzare ed animare l’insediamento rupestre di Macurano, d’epoca bizantina.
Last but not least, il settore propulsore del loro agere, da coniugare quotidianamente all’infinito: donare sangue e emocomponenti!
In merito, A.Do.Vo.S. Alessano e Montesardo, in un batter d’occhio, è riuscita a raggiungere numeri strabilianti.
Fronteggiando le note avversità variegate del 2020, si è riusciti a registrare un impulso esponenziale e trainante di donazioni eseguite. Udite, udite: esattamente 800 ed un rapporto tra donazioni ed abitanti pari al 12,79%. Quando si dice la forza dei numeri!
Un risultato fantastico, merito di un lodevole lavoro di squadra, ove come in un orchestra, ciascuna parte ha dato il proprio contributo, e i volontari “adovosini” e i donatori presenti all’appello. Tra l’altro l’ A.DO.VO.S alessanese, nell’espletamento delle proprie funzioni favorevoli alla collettività, può contare sul fondamentale supporto di una ulteriore grande – piccola associazione locale, la “Leones Alessano“.
Di certo, questa bella ed intraprendente realtà salentina, alitata da una forte sensibilità e prontezza pratica, non campa di rendita, specchiandosi sulle allodole di importanti successi conseguiti, ma tende a non fermarsi un attimo. A migliorarsi sempre più, moltiplicando gli sforzi e le idee da riversare a beneficio del sociale.
Infatti, in concomitanza della Settimana nazionale per la donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche – #MatchItnow, A.Do.Vo.S Alessano e Montesardo scende nuovamente in campo. E lo fa, coadiuvata da ADMO.
Trattasi di un appuntamento ormai consolidato e riproposto ogni anno in varie città italiane, iniziato lo scorso 18 settembre e vedrà in sabato 25 settembre la sua ultima data utile.
Evento da cerchiare in rosso sull’agenda, sia per il messaggio che intende comunicare sia per l’obiettivo prefissato. Vale a dire, promuovere la cultura del dono soprattutto tra le nuove generazioni.
A tal proposito, il presidente di A.Do.Vo.s Alessano e Montesardo, Luca Coppola, sottolinea come “sarebbe auspicabile coinvolgere quante più persone, in particolare i giovani, sensibilizzare intorno al nobile gesto della donazione. Un gesto semplice, i cui effetti sono immensi! Le giovani generazioni, sotto questo profilo, rappresentano forza vitale e rinnovate speranze per salvare nuove vite. Solo incrementando costantemente il numero dei donatori, si può migliore la compatibilità che oggi dice uno su 100mila. Il sangue non si fabbrica in laboratorio, non si estrae dagli animali. Gli unici a poterlo donare siamo noi esseri umani”.
Parole queste, echeggianti nella terra di Don Tonino Bello, il Profeta di Pace e Poeta di Speranza, sempre al passo con gli ultimi, i più bisognosi, il quale affermava: “È davvero meraviglioso che anche gli uomini esprimano la loro solidarietà con i loro fratelli, attraverso la donazione del sangue. Un gesto che vale una comunione, dove la lettiga della donazione davvero vale un altare, e la sacca di sangue vale un calice”.
Allora, “in piedi costruttori di Pace“, è bello donare per vedere sorridere chi aveva perso le speranze!
Partecipando all’evento di sabato 25 settembre ad Alessano (via Rimembranze 2, nello spazio antistante la scuola elementare), si avrà la possibilità di diventare un donatore di midollo osseo, qualora qualcuno ne avesse bisogno si potrà salvare una vita.
L’evento avrà inizio alle ore 15 e si protrarrà sino alle 18,30.
Attraverso un piccolo prelievo di sangue in autoemoteca, si avrà la possibilità di scoprire le proprie caratteristiche genetiche e di entrare a far parte della banca dati Associazione Donatori Midollo Osseo.
Per ulteriori informazioni e per sapere come prendere parte all’iniziativa #MatchItnow, contattare il seguente numero: 338/8937262
Alessano
Sea & Rivers, Puglia e Salento Plastic Free
Sabato 27 e domenica 28 settembre volontari in azione per la tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua. Oltre 260 eventi in tutta Italia. In Salento appuntamenti ad Alessano, Campi Salentina, Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro

Torna l’onda blu dei volontari Plastic Free: sabato 27 e domenica 28 settembresi svolgerà in tutta Italia “Sea & Rivers”, il grande evento dedicato alla tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua,promosso da Plastic Free Onlus, con il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e in collaborazione con MINI Italia.
Saranno ben 28 gli appuntamenti in Puglia, uno dei numeri più alti a livello nazionale, distribuiti tra sabato e domenica, grazie all’impegno della rete capillare di referenti territoriali e all’entusiasmo dei volontari.
«Il nostro è ormai un appuntamento ricorrente e siamo felici di vedere coinvolti un numero sempre maggiore di referenti», dichiara Luigi Schifano, referente regionale Plastic Free Puglia (è di Castro, NdR), «ancora più importante è poter contare sulla collaborazione di amministrazioni comunali, associazioni locali e volontari: un segnale concreto della crescente sensibilità ambientale del nostro territorio. Il nostro obiettivo resta quello di non dover più intervenire, perché significherà che non ce ne sarà più bisogno. La strada è ancora lunga, ma il percorso che stiamo seguendo è quello giusto.
Sabato 27 settembre si terranno iniziative di clean up ad Alessano, Bisceglie, Francavilla Fontana, Campi Salentina, Putignano, Fasano, Bitonto, Laterza, Gravina in Puglia, e in Castellana Grotte, dove è prevista una passeggiata ecologica.
A Monopoli si svolgerà invece una raccolta mozziconi.
Domenica 28 sarà una giornata di mobilitazione ancora più ampia.
Nella provincia di Lecce sono previste attività a Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro (passeggiata ecologica).
«In un momento storico in cui i mari stanno soffocando sotto il peso dei nostri scarti, Sea & Rivers rappresenta un grido collettivo di speranza e di azione», dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, «le nostre iniziative dimostrano che invertire la rotta è ancora possibile. In appena sei anni, abbiamo organizzato più di 8.800 appuntamenti in Italia, rimuovendo oltre 4,6 milioni di chili di plastica e rifiuti. Ora è il momento di fare ancora di più».
Al centro dell’azione di Plastic Free c’è la lotta alla plastica: secondo le previsioni, entro il 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci, con conseguenze devastanti per la biodiversità marina e per la stessa catena alimentare umana.
Si stima che l’80% della plastica presente nei mari provenga da fonti terrestri, in particolare dai fiumi, che ogni anno riversano tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti plastici.
In Italia, un monitoraggio condotto su 12 fiumi ha rivelato che l’87% dei rifiuti fluviali contiene plastica, di cui oltre il 38% è plastica monouso.
Non si tratta solo di un problema visibile e ambientale. Studi scientifici recenti hanno rilevato la presenza di microplastiche e nanoplastiche nel sangue, nei polmoni, nel latte materno e nei tessuti umani, a conferma della pervasività di un’emergenza che riguarda non solo l’ambiente ma anche la salute pubblica.
Anche quest’anno MINI Italia rinnova il suo supporto all’iniziativa con il progetto “MINI for the Planet”, che esprime l’impegno concreto del brand per la salvaguardia dell’ambiente, condividendo con Plastic Free i valori di responsabilità e partecipazione attiva.
«Invitiamo tutti i cittadini, le famiglie, le associazioni, le scuole e le imprese a unirsi a noi», aggiunge De Gaetano, «basta andare su www.plasticfreeonlus.it/eventi, scegliere l’appuntamento più vicino e iscriversi gratuitamente. Ogni singola azione conta, ogni persona può fare la differenza. Il nostro Pianeta ci sta chiedendo aiuto: è tempo di rispondere».
Plastic Free Onlus è un’associazione di volontariato nata nel 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare cittadini e istituzioni sul pericolo dell’inquinamento da plastica. In pochi anni è diventata una delle realtà più attive in Italia in ambito ambientale, grazie a una rete capillare di referenti territoriali, progetti educativi nelle scuole, collaborazioni istituzionali e campagne di pulizia in tutto il Paese.
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Alessano
Parte da Alessano la carovana della Pace che attraversa la Puglia
Domani, 11 settembre, un momento di preghiera sulla tomba di Don Tonino Bello e poi la tappa a Tricase

Peace at Work – “L’Italia del lavoro costruisce la pace”, la nuova campagna delle ACLI per promuovere la pace, il disarmo e la giustizia sociale a partire dal mondo del lavoro con la sua carovana arriverà con il Presidente Nazionale Emiliano Manfredonia in Puglia, nelle province di Lecce, Brindisi, Taranto e Foggia rispettivamente l’11, 12, 13 e 15 Settembre.
La carovana passerà per i luoghi simbolo della questione sociale e del lavoro, con un percorso a tappe, invocando fiducia e coraggio in risposta alle guerre. La carovana della pace è partita da Palermo il giorno 2 Settembre, attraverserà circa 60 città italiane e si concluderà il 10 dicembre a Milano.
Obiettivo del tour sarà quello di agire nei luoghi della quotidianità: scuole, fabbriche, cooperative, cantieri, campi agricoli, università, ospedali. Sono i contesti del lavoro dove ogni giorno si costruiscono dignità, coesione, cura, sapere e comunità. Luoghi in cui si vive direttamente l’impatto delle scelte economiche, che oggi più che mai devono rimettere al centro la persona, contrastando l’idea tossica secondo cui “la guerra fa bene all’economia”.
“Per la Puglia è una grande opportunità accogliere la carovana della pace – dichiara Vincenzo Purgatorio, presidente Acli Puglia – nella Terra di Don Tonino Bello e luogo di pace e di incontro tra oriente ed occidente. Vogliamo rimettere al centro il lavoro, la dignità, la legalità e la comunità come strumenti per disarmare i cuori e costruire il futuro. Sarà un’esperienza unica con il coinvolgimento di amministratori pubblici, espressioni del mondo lavoro, cittadini e intere comunità. Sarà un momento di festa ma anche di grande riflessione e attenzione con al centro la pace ed il lavoro”.
La tappa leccese
Giovedì 11 settembre
Ore 11.00 Cimitero di Alessano: preghiera sulla tomba di Don Tonino Bello
Ore 12.00 Fondazione Don Tonino Bello
Ore 12.30 Comune di Tricase
Ore 13.00 Pranzo solidale c/o la mensa della Caritas diocesana
Ore 17.30 Hospice Casa di Betania – Processione giubilare dall’Hospice all’ospedale Card. Panico.
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Alessano
Osare la Pace
In preghiera sulla tomba di don Tonino Bello ad Alessano. Domani dalle 20 quando, alla presenza del vescovo mons. Vito Angiuli, il prefetto Nicolino Manno leggerà la “Preghiera sul molo”

In Preghiera per la Pace sulla tomba di don Tonino Bello che ha lottato fino all’ultimo proprio per la Pace.
Per domani (mercoledì 10 settembre), alle 20, nel cimitero di Alessano, la Prefettura di Lecce e la Diocesi di Santa Maria di Leuca organizzano un “Incontro di preghiera per la Pace”.
Dopo l’introduzione di mons. Vito Angiuli, vescovo di Ugento e Santa Maria di Leuca, il prefetto di Lecce Natalino Manno, leggerà la “Preghiera sul molo” di don Tonino Bello.
Seguiranno un canto mariano del giovanissimo Salvatore De Giorgi e la Recita del Santo Rosario a cura di Giuseppe Afrune e don Domenico Carenza.
Don Tonino Bello è passato alla storia non solo per le sue piccole grandi azioni quotidiane, a sostegno degli ultimi, che curava e faceva alloggiare nel Vescovado di Molfetta, ma anche perché il 7 dicembre del 1992, quattro mesi prima di morire, salpò assieme ad altri 500 da Ancona alla volta di Sarajevo, per chiedere una tregua anche solo di poche ore, facendo scudo con il proprio corpo.
La nave venne colta da una tempesta e arrivò con diverse ore di ritardo.
Le trattative con i capi militari furono lunghe ed estenuanti.
Ma lungo il cammino per Sarajevo, don Tonino Bello raccontò “l’inizio di un miracolo umano”.
Gli autisti croati dei pullman malandati su cui viaggiavano i 500 volontari, vennero invitati a casa dai serbi per essere rifocillati.
Lo stesso don Tonino venne invitato da un uomo che stava dando il pranzo funebre per la morte di suo padre.
«Sono entrato e mi ha detto: “Io sono serbo, mia moglie è croata, queste mie cognate sono musulmane, eppure viviamo insieme da sempre e ci vogliamo bene. Perché questa guerra? Chi la vuole?».
I 500 entrarono a Sarajevo l’11 dicembre ad un orario impossibile: quello più pericoloso a causa dei cecchini.
Ma nessuno sparò contro di loro.
Il girono dopo don Tonino tenne un discorso memorabile in un cinema buio e gelido davanti a vari capi religiosi e don Renato Sacco, consigliere di Pax Cristi, riuscì a registrarlo di nascosto consegnandolo alla storia.
Come San Francesco 800 anni prima, aveva fatto scudo con il suo corpo per arginare la guerra tra Crociati e Musulmani.
«Questa è la realizzazione di un sogno», disse il vescovo col grembiule, «di una grande utopia che abbiamo tutti portato nel cuore, probabilmente sospettando che non si sarebbe realizzata. Ma ringrazio il Signore che, attraverso il nostro gesto folle, ha realizzato l’utopia. Queste forme di utopia dobbiamo promuoverle, altrimenti le nostre comunità che cosa sono? Sono solo le notaie dello status quo, non le sentinelle profetiche che annunciano tempi nuovi. Siamo abituati a pensare che “osare” sia il verbo del combattere, quando per morire e ammazzare ci vuole coraggio, invece è la pace che va osata e che davvero richiede coraggio».
Osare la Pace, appunto.
Partendo dalla preghiera sulla tomba di don Tonino e chiedendo la fine di tutti i conflitti di questa guerra mondiale a pezzi.
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