Appuntamenti
Dossier statistico immigrazione 2020: presentazione online all’Università del Salento
Il Dossier Statistico Immigrazione 2020, curato dal Centro Studi e Ricerche Idos (Roma), sarà presentato all’Università del Salento venerdì 29 gennaio 2021 alle ore 18.30, nel corso di un seminario online organizzato dai corsi di laurea di Area politologica e in “Governance euromediterranea delle politiche migratorie”, in collaborazione con i Dipartimenti di Storia Società e Studi sull’Uomo e di Scienze Giuridiche. Per tutta la durata del seminario (link per partecipare: bit.ly/dossierimmigrazione2020unisalento), sarà possibile scaricare il Dossier su www.dossierimmigrazione.it.
I dati saranno presentati da Antonio Ricci del Centro Studi e Ricerche Idos; parteciperanno all’incontro l’Assessora ai Servizi sociali, accoglienza, accessibilità, pari opportunità, diritti civili del Comune di Lecce Silvia Miglietta, il Direttore del Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo Mariano Longo, il Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche Luigi Melica, la Presidente del corso di laurea in “Governance euromediterranea delle politiche migratorie” Eliana Augusti, il Presidente dei corsi di laurea di Area politologica Daniele De Luca, il docente UniSalento e componente della redazione regionale del Centro Studi e Ricerche Idos Antonio Ciniero, Azmi Jarjawi del Dipartimento Politiche Migratorie CGIL – Puglia, Stefania Gualtieri della Comunità Emmanuel e Maria Rosaria Faggiano della Camera degli Avvocati Immigrazionisti – Lecce.
Giunto alla 30ma edizione, il Dossier Statistico Immigrazione è la più longeva e importante pubblicazione statistica sul tema migratorio in Italia e, anche quest’anno, rinnova l’impegno ad analizzare il fenomeno migratorio a partire dai dati statistici ufficiali, affidandone l’analisi e l’interpretazione a una pluralità di strutture e soggetti, ciascuno secondo la propria specifica prospettiva: dal mondo scientifico e accademico a quello dell’associazionismo e del volontariato, da un’ottica internazionale ed europea a una nazionale e regionale. Al pluralismo degli autori e dei punti di vista si unisce quello delle fonti, grazie al ricorso a una vasta e diversificata serie di dati e informazioni provenienti dagli archivi amministrativi, ma anche da ricerche sul campo e indagini qualitative.
Nel Dossier il “caso italiano” è collocato nel contesto internazionale ed europeo ed è analizzato tanto rispetto agli arrivi dall’estero, quanto in connessione alla “nuova” emigrazione italiana. Il volume si apre con la dimensione internazionale ed europea, per poi esaminare le caratteristiche strutturali dei flussi e delle presenze degli immigrati in Italia, i processi di inserimento, integrazione e partecipazione, il contributo dell’immigrazione al lavoro e all’economia nazionali. Chiudono il Dossier i capitoli dedicati ai singoli contesti regionali e territoriali e un’ampia appendice statistica.
I dati salienti della Puglia
I dati sono a cura di Antonio Ciniero, Università del Salento/redazione regionale Centro Studi e Ricerche Idos.
La popolazione straniera
Da gennaio a dicembre 2019 la popolazione straniera residente in Puglia è cresciuta dell’1,5%, passando da 138.478 unità a 140.564. Una crescita dovuta anche ai nuovi nati: 1.527, circa il 2% in più rispetto allo scorso anno. I residenti stranieri rappresentano il 3,5% della popolazione pugliese.
Bari resta la provincia con il maggior numero di residenti stranieri (43.095), seguita da quelle di Foggia (32.247), Lecce (26.918), Taranto (14.725), Brindisi (12.283) e Barletta-Andria-Trani (11.296).
In tutte le province pugliesi, tra i residenti stranieri si registra un sostanziale equilibrio di genere, non mancano però componenti nazionali dove gli squilibri di genere sono più marcati. Le donne, per esempio, sono maggioritarie tra gli stranieri provenienti da Polonia, Ucraina, Russia, Brasile, Georgia e Filippine; mentre gli uomini sono prevalenti tra i cittadini di Sudan, Nigeria, Senegal, Tunisia, Gambia, Mali, Ghana, India, Pakistan, Afghanistan e Bangladesh.
Le provenienze geografiche
La maggioranza degli stranieri che risiedono in Puglia provengono dal continente europeo (55,2%) e in particolare dall’Unione europea (35,0%). Gli africani sono il 23,2%, gli asiatici il 18,3% e gli americani il 3,2%. I primi cinque paesi per numero di residenti sono Romania (con 35.758 unità, pari al 25,4% del totale), Albania (22.094, 15,7%), Marocco (10.417, 7,4%), Cina (6.358, 4,5%) e Senegal (4671, 3,3%).
Permessi di soggiorno
I cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Puglia al 31 dicembre 2019 sono 82.268 (in calo rispetto all’anno prima di circa 6 mila unità), la metà di essi è in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo. La maggior parte dei titolari di permesso di soggiorno risiede nella provincia di Bari. Per quanto riguarda i permessi rilasciati per la prima volta nel 2019, i principali motivi di rilascio sono i seguenti: famiglia (51,2%), protezione internazionale ed ex umanitaria (22,8%), lavoro (8,9%, di cui 4,6% per motivi stagionali) e studio (7,9%).
Acquisizione della cittadinanza
Nel 2019 è cresciuto il numero degli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana: sono stati 2.419, il 55,0% in più rispetto all’anno precedente. La provincia in cui si è registrato il maggior numero di acquisizioni è quella di Bari (962), seguita dalle province di Lecce (402), Taranto (332), Brindisi (278), Foggia (263) e dalla BAT (182).
I figli dei cittadini stranieri e l’inserimento scolastico
Nelle scuole pugliesi, nell’anno scolastico 2018/2019, risultano iscritti 18.201 studenti stranieri, il 3,0% della popolazione studentesca complessiva (599.931). Di questi, poco meno della metà è nata in Italia (9.026).
Il maggior numero di studenti stranieri è iscritto nella scuola primaria (6.205, di cui il 59,2% è nato in Italia), seguita dalla scuola secondaria di II grado (4.872, di cui il 25,9% nato in Italia), dalla secondaria di I grado (3.759, il 42,8% nato in Italia) e dalla scuola dell’infanzia (3.365, di cui il 73,8% è nato in Italia).
Il lavoro dei cittadini stranieri
L’83,7% degli occupati stranieri sono lavoratori dipendenti. La maggioranza (65,4%) è inserita nel settore dei servizi (tra cui il 24,2% nei servizi domestici e il 23,2% nel commercio), il 23,3% nel settore dell’agricoltura e l’11,4% nell’industria (tra cui il 6,8% nelle costruzioni).
La retribuzione mensile percepita dai cittadini stranieri in Puglia è pari in media a 911 euro a fronte di 1.264 euro dei lavoratori italiani. Il 27,4% degli occupati stranieri risultano sovraistruiti e nel 3,2% dei casi sottoccupati, le stesse percentuali si registrano per gli italiani.
L’imprenditoria e il lavoro autonomo
In Puglia al 31/12/2019 sono 19.775 le imprese condotte da cittadini nati all’estero, il 5,2% del totale regionale delle imprese. Rispetto allo scorso anno sono aumentate del 2,3%, mentre negli ultimi cinque anni il loro numero è cresciuto del 13,8%. È Lecce (con 6.904) la provincia pugliese con il più alto numero di imprese individuali guidate da un cittadino nato all’estero.
Richiedenti asilo, sistema di accoglienza
Nel sistema di accoglienza pugliese, al 31/12/2019 sono presenti 4.523 persone (lo 0,1% della popolazione regionale), pari al 4,9% di tutti i migranti presenti nel sistema di accoglienza nazionale. È interessante segnalare che la Puglia, a differenza delle altre regioni italiane, è l’unica regione (insieme al Molise, dove però il dato complessivo è significativamente più basso) ad avere più migranti all’interno della rete Siproimi di quanti ne abbia nelle altre strutture di accoglienza: 2.342 contro 2.181. Questa distribuzione è confermata anche dai dati al 30 giugno 2020 e rappresenta in Italia un contesto virtuoso da sostenere e implementare.
Minori stranieri non accompagnati
I minori stranieri non accompagnati presenti nelle strutture pugliesi, secondo i dati del Ministero del Lavoro al 30 giugno 2020, sono 241 (il 4,8% dei 5.016 Msna presenti in tutte le strutture italiane). A fine 2019 erano 223 (il 3,7% dei 6.054 ospitati a livello nazionale).
Conclusioni
In conclusione, è possibile affermare che anche nel 2019 si confermano i processi di stabilizzazione della presenza straniera sul territorio. Particolarmente significativi in tal senso sono i dati relativi all’aumento delle acquisizioni di cittadinanza, al numero dei permessi di soggiorno di lungo periodo e ai motivi di rilascio dei permessi di soggiorno, al numero dei nuovi nati, all’aumento del numero degli iscritti stranieri in tutte le scuole della regione, al sostanziale equilibrio di genere tra la popolazione straniera e alla composizione nazionale degli stranieri sul territorio, che vede tra le prime comunità i gruppi di più antico insediamento. In controtendenza, e significativo rispetto al quadro nazionale, è il dato relativo alla maggiore concentrazione nelle strutture Siproimi dei soggetti richiedenti una forma di protezione.
Appuntamenti
Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza a Casarano
Reading poetico con la partecipazione straordinaria di Nabil Bey Salameh, voce dei Radiodervish. Sabato 8 novembrem alle 19, 30, nella Galleria Percorsi d’Arte
La poesia come atto di resistenza.
La forza delle parole come tentativo di salvezza.
È da questa convinzione che nasce l’incontro dedicato al libro “Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza”, che si terrà sabato 8 novembre, alle ore 19,30, presso la Galleria Percorsi d’Arte di Casarano.
Un reading poetico con la partecipazione straordinaria di Nabil Bey Salameh (foto in evidenza in alto), voce dei Radiodervish, che dialogherà con il giornalista Antonio Portolano (founder e direttore responsabile di UnoGenio e collaboratore del Nuovo Quotidiano di Puglia).
Marilena Cataldini, Davide Bruno e Loredana Manco si alterneranno nella lettura dei testi, in un intreccio di voci, suoni e silenzi che darà corpo a un racconto corale: quello dei poeti di Gaza.
Le trentadue poesie raccolte nel volume sono state scritte in gran parte dopo il 7 ottobre 2023, nel cuore della tragedia palestinese, in condizioni di estrema precarietà: poco prima di essere uccisi dai bombardamenti, come ultima preghiera o testamento poetico (Abu Nada, Alareer); mentre si fugge dalla propria casa (al-Ghazali); o da una tenda, in un campo profughi dove si muore di freddo e di bombe (Elqedra).
Come scrive lo storico israeliano Ilan Pappé nella prefazione: «Scrivere poesia durante un genocidio dimostra ancora una volta il ruolo cruciale che la poesia svolge nella resistenza e nella resilienza palestinesi. La consapevolezza con cui questi giovani poeti affrontano la possibilità di morire ogni ora eguaglia la loro umanità, che rimane intatta anche se circondati da una carneficina e da una distruzione di inimmaginabile portata».
E ancora: «Queste poesie sono a volte dirette, altre volte metaforiche, estremamente concise o leggermente tortuose, ma è impossibile non cogliere il grido di protesta per la vita e la rassegnazione alla morte, inscritte in una cartografia disastrosa che Israele ha tracciato sul terreno».
Nabil Bey Salameh, traduttore e curatore dell’antologia, afferma: «Questa raccolta non è solo un lamento. È un invito a vedere, a sentire, a vivere. Le poesie portano con sé il suono delle strade di Gaza, il fruscio delle foglie che resistono al vento, il pianto dei bambini e il canto degli ulivi. Sono una testimonianza di vita, un atto di amore verso una terra che non smette di sognare la libertà. In un mondo che spesso preferisce voltare lo sguardo, queste poesie si ergono come fari, illuminando ciò che rimane nascosto».
Un incontro di parole, memoria e testimonianza per dare voce ai giovani poeti di Gaza, i cui versi risuonano come un grido collettivo contro il silenzio e l’indifferenza del mondo. Attraverso la lettura e la riflessione, Il loro grido è la mia voce diventa un invito a riconoscere la parola come resistenza e la poesia come ultimo spazio di libertà e verità.
In un tempo in cui la civiltà sembra aver smarrito la propria umanità, la voce dei poeti palestinesi ci costringe a guardare, ad ascoltare, a non distogliere lo sguardo.
Tra macerie, paura, evacuazioni e morte, i poeti scrivono per denunciare, ricordare, rivendicare o semplicemente per restare vivi.
Un luogo di cultura, qual è la Galleria Percorsi d’Arte nel sud del Salento, non può restare indifferente: qui l’arte diventa una forma di resistenza, fragile ma essenziale.
Ingresso su prenotazione e contributo, fino ad esaurimento posti.
Info: 328/3679819
NABIL BEY SALAMEH
Cantautore, etnomusicologo, scrittore e giornalista, Nabil Bey Salameh nasce a Tripoli, in Libano, da genitori palestinesi originari di Jaffa, costretti all’esilio durante la Nakba del 1948. Porta dentro di sé la memoria di quello sradicamento, trasformandola in visione, in canto, in ponte tra mondi.
Si trasferisce in Italia negli anni Ottanta per completare gli studi in ingegneria, ma sarà la musica a guidare il suo destino. Negli stessi anni fonda Al Darawish, una delle prime esperienze di world music in Italia, dando voce a una nuova sensibilità mediterranea capace di connettere Oriente e Occidente attraverso il linguaggio poetico e sonoro.
Nel 1997 fonda i Radiodervish, divenendo una delle figure più riconosciute della world music italiana e internazionale. Con il gruppo pubblica quindici album e si esibisce in teatri e festival di tutta Europa con un repertorio sospeso tra spiritualità, impegno e narrazione poetica.
Dal 1998 al 2007 è corrispondente in Italia per l’emittente televisiva internazionale Al Jazeera, raccontando le vicende del Mediterraneo con lo sguardo di chi conosce l’esilio ma anche il dialogo tra culture.
Attualmente insegna Etnomusicologia presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, dove forma nuove generazioni di musicisti e ricercatori nel campo delle musiche popolari e delle culture del Sud Globale.
La sua ricerca artistica abbraccia musica, teatro, poesia e letteratura. Ha collaborato con artisti del calibro di Franco Battiato, Massimo Zamboni, Noa, Nicola Piovani, Antonella Ruggiero, Paola Turci, Jovanotti, Stewart Copeland, Giuseppe Battiston, Carlo Lucarelli, l’Orchestra Araba di Nazareth e molti altri.
Nel 2016 pubblica per Jouvence la traduzione poetica di Le mie poesie più belle del celebre poeta siriano Nizar Qabbani. Nel 2019 inaugura per Kurumuny Editore la collana Camminamenti con il saggio Al Maqam – La storia di Naìma (O del corpo che si rivela), affiancato dalle poesie della scrittrice libanese Joumana Haddad.
Nel 2025 cura e traduce l’antologia Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza, una raccolta di testi scritti da giovani poeti palestinesi sotto assedio, restituendo umanità, speranza e verità attraverso la parola poetica.
È ideatore e direttore artistico del FalastinFest, festival di cultura palestinese che ogni anno, in Puglia, crea un ponte di memoria e resistenza poetica tra Palestina e Mediterraneo.
Instancabile narratore di confini e incontri, Nabil Bey continua a interrogare il presente attraverso l’arte, la parola e la musica, dando voce ai Mediterranei sommersi e alle storie silenziate della sua Palestina.
MARILENA CATALDINI
Avvocata e redattrice di riviste di letteratura e pensiero sociale (Spazi-di-versi, Progetto Umanistico, Tempo di marea, L’incantare, A Levante). Ha partecipato a mostre di poesia visiva e mail art.
Coautrice dei testi Diario e D’intorni (Informadonna, 2001) e Verso Sud – Salento d’acqua e di terra rossa (Anima Mundi, 2008). Autrice dei libri di poesia Il Forte Bionda (Spagine Ed., 2020) e Armida Mondoni, ovvero la Viola e altre scritture (Macabor, 2024).
Nel 2023 ha vinto il Premio per poesia inedita “Bologna in Lettere”. I suoi testi appaiono in numerose antologie e riviste letterarie, tra cui Chiamata contro le armi (2022) e Poeti e coscienze per Gaza (2025).
DAVIDE BRUNO
Diciassettenne studente del Liceo Classico “Montalcini” di Casarano, è appassionato di discipline umanistiche, in particolare di letteratura.Ha ottenuto brillanti risultati a livello nazionale nei campionati di italiano e di greco antico. Amante del teatro, negli ultimi sei anni ha partecipato come attore a numerosi spettacoli, portando in scena la parola con sensibilità e passione.
LOREDANA MANCO
Architetta e libera professionista, visionaria e resiliente, con una profonda vocazione civica.
Fondatrice di Placemaking Casarano, integra progettazione tecnica, intelligenza emotiva e metodi maieutici per modellare spazi come manifesti viventi di pluralismo, cura e decompressione.
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Appuntamenti
A Melpignano Alan Lomax. Un americano nella Valle dei Trulli
Il suono delle radici: domani al Palazzo Marchesale il musicista del Canzoniere Grecanico Salentino, Massimiliano Morabito, presenterà il suo nuovo libro
Un viaggio tra memoria, musica e futuro.
Un appuntamento che intreccia la forza della ricerca con la delicatezza del ricordo.
Domani, alle ore 18, Melpignano accoglierà una serata di intensa emozione, quando Massimiliano Morabito presenterà il suo libro “Alan Lomax. Un americano nella Valle dei Trulli” (CGS Edizioni).
Nel Palazzo Marchesale, dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato, il musicista del Canzoniere Grecanico Salentino dialogherà con il prof. Eugenio Imbriani, antropologo e docente dell’Università del Salento e Mauro Durante, suo compagno di viaggi sonori, leader del Canzoniere Grecanico Salentino e direttore della CGS Edizioni.
Modererà Sara Colonna di Italea Puglia.
Il libro ripercorre l’avventura straordinaria del 1954, quando l’etnomusicologo americano Alan Lomax attraversò la Puglia con un registratore e una macchina fotografica, catturando suoni, volti e storie che raccontavano la verità di un popolo.
Morabito ricompone quel viaggio come un mosaico di voci e di gesti, restituendo la vibrazione di una memoria sonora che appartiene a tutti.
In quelle registrazioni, nei canti della Valle d’Itria e nei volti di Locorotondo, si riflette l’anima di un’Italia rurale e autentica, capace ancora oggi di commuovere, di farsi specchio e radice.
L’incontro diventa così un viaggio di restituzione, un abbraccio tra musica, ricerca e memoria collettiva, un dialogo che unisce passato e futuro attraverso la forza della tradizione popolare.
La presentazione del libro di Massimiliano Morabito è il primo degli eventi di un ricco programma che prenderà vita nei prossimi mesi all’interno del Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre nel Palazzo Marchesale.
Un progetto visionario che nasce dal desiderio dell’amministrazione comunale di Melpignano di dare voce al patrimonio materiale e immateriale del territorio, trasformando archivi e memorie in spazi di incontro e conoscenza.
inanziato dal PNRR M1C3 – Investimento 2.1 – Attrattività dei Borghi Linea B, che ha permesso l’acquisizione e la catalogazione del prezioso Archivio Luigi Chiriatti, risultato di oltre cinquant’anni di ricerca sul campo, un patrimonio di oltre 4 terabyte di materiali tra registrazioni, interviste, fotografie e documentazione etnografica è diventato un archivio vivo e patrimonio pubblico sul portale centrodocumentazionemelpignano.it
Grazie a un intervento specialistico di Emanuela Candido di IMAGO Cooperativa Sociale di Lecce, che ha definito un modello di classificazione coerente con la logica originaria di Chiriatti e la successiva catalogazione digitale tramite la piattaforma Archiui, sono accessibili otto macroaree tematiche: Canti di lavoro, d’Amore e Rituali; Cantori della tradizione locale; Favole salentine e altri racconti; Manifestazioni rituali e tradizioni popolari; Musica popolare, studi e ricerche; Raccolta di materiale multimediale vario; Storia orale del movimento contadino e operaio del Salento; Tarantismo: culto e manifestazioni rituali.
Non solo un archivio, il centro è un luogo che si attraversa. Grazie a un progetto finanziato dalla Regione Puglia ospita, infatti, due installazioni immersive realizzate da Massimiliano Siccardi artista di fama internazionale, già autore di celebri opere multimediali dedicate a grandi maestri come Van Gogh e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, che attraverso tecnologie digitali, proiezioni, intelligenza artificiale e ambienti sonori hanno trasformato documenti, immagini e spazi storici in esperienze emozionanti.
Una dedicata all’Archivio Luigi Chiriatti, e una site-specific ambientata nelle antiche prigioni di Melpignano, che ridona voce alle scritte dei detenuti, trasformando un luogo di dolore in uno spazio di riflessione e memoria condivisa.
Il Centro diventa così un luogo in cui passato e presente si intrecciano, un laboratorio di cultura, arte e partecipazione che guarda al futuro.
Come afferma la sindaca Valentina Avantaggiato «un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro».
In questa armonia di suoni, luci e visioni, Melpignano si conferma laboratorio di memoria e rinascita, dove le radici si fanno musica, e la musica diventa il linguaggio più puro della memoria collettiva.
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Fisichella al Grand Prix del Salento
L’ex pilota di Formula 1 taglierà il nastro della manifestazione venerdì 7 novembre a Leuca, dando il via ufficiale all’atteso evento motoristico targato Ferrari
Annunciata la presenza di una leggenda dell’automobilismo italiano al Grand Prix del Salento: Giancarlo Fisichella.
L’ex pilota di Formula 1 sarà l’ospite d’onore della cerimonia di inaugurazione dell’evento, che si terrà la mattina di venerdì 7 novembre a Santa Maria di Leuca.
La presenza di Fisichella, protagonista di oltre 200 Gran Premi in Formula 1 con scuderie di vertice come Benetton, Jordan, Renault (con cui ha conquistato vittorie memorabili) e Ferrari, conferisce un prestigio eccezionale a questa edizione del Grand Prix del Salento.
Fisico parteciperà al taglio del nastro e darà il via ufficiale alla manifestazione in programma a Leuca, salutando il pubblico, i team e gli appassionati. Sarà un’occasione unica per tutti i presenti per incontrare da vicino un campione che ha portato i colori italiani ai vertici del motorsport mondiale.
«Siamo profondamente onorati di avere Giancarlo Fisichella con noi per dare il via al Grand Prix del Salento», ha dichiarato, orgoglioso, il promoter Pino Frascaro, dopo che domenica scorsa al Mugello ha conquistato un piazzamento prestigioso, classificandosi sul terzo gradino del podio nelle finali mondiali Ferrari-Coppa Shell.
«La sua carriera e la sua passione non hanno bisogno di ulteriori presentazioni», ha aggiunto il promoter originario del Salento (precisamente di Supersano) ed emigrato all’età di dieci anni con la famiglia in Svizzera.
«La sua partecipazione al Grand Prix del Salento», continua, «è un regalo per il pubblico e anche un importante riconoscimento per la rilevanza che il nostro evento sta proponendo nel panorama nazionale».
L’inaugurazione con Giancarlo Fisichella sarà aperta al pubblico e alla stampa.
IL GRAND PRIX DEL SALENTO
La competizione internazionale è dedicata alle Ferrari provenienti dal Challenge Ferrari Europe.
Nel fine settimana dal 7 al 9 novembre i piloti si sfideranno sul circuito cittadino di Santa Maria di Leuca.
I piloti con vetture Ferrari correranno lungo un circuito di 2,2 km realizzato utilizzando il lungomare Cristoforo Colombo e la strada parallela che corre alle spalle delle ville moresche.
Il pubblico avrà, così, la possibilità di partecipare ad un evento unico, godere delle evoluzioni dei piloti, ammirare da vicino vetture che normalmente corrono solo su pista, visitare i paddock, sfidare i piloti sui simulatori ed acquistare gadget esclusivi.
L’evento è patrocinato dal Comune di Castrignano del Capo, dalla Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, da Automobilclub Lecce, Camera di Commercio e Cia.
La presentazione ufficiale del Grand Prix del Salento si terrà mercoledì 5 novembre, presso il Municipio del Comune di Castrignano del Capo.
In quella sede verranno svelati tutti i dettagli del programma e le novità di questa edizione.
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