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Lecce si apre al Natale

Piano parcheggi e servizi in città per le festività natalizie

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Mitigare gli effetti negativi dell’afflusso di automobili nel centro città durante le festività natalizie: è l’obiettivo che l’amministrazione comunale si è posta nella redazione del Piano parcheggi e servizi per le festività 2018/19, Lecce si apre al Natale. Il Piano sarà in vigore dal 22 dicembre al 6 gennaio, con un anticipo di disponibilità delle aree di sosta gratuita di Asl, Camera di Commercio e Università già dal prossimo weekend. Un complesso di interventi che consentiranno di proteggere la città storica attraverso l’estensione degli orari della Ztl, di garantire anche nei festivi il ricambio delle auto parcheggiate nel centro cittadino scoraggiando la “lunga sosta”, e di offrire circa 1350 posti auto gratuiti nei parcheggi straordinari con servizio navetta.


Rispetto al Piano viabilità e parcheggi del 2017 aumentano le giornate nelle quali le navette e i parcheggi aggiuntivi saranno a disposizione degli automobilisti, questa volta a viabilità invariata. Un anno fa, infatti, furono solo i sabato, domenica e i prefestivi, a partire dal 16 dicembre, ad essere interessati da modifiche alla viabilità e dall’offerta di servizi: in tutto 8 giornate, inframezzate da giorni feriali nei quali la mobilità restò invariata. Quest’anno le navette gratuite saranno garantite in maniera continuativa per 12 giorni e i parcheggi saranno aperti a partire da venerdì 14 dicembre, e per tutti i festivi e prefestivi: una scelta utile anche per favorire l’abitudine all’utilizzo delle aree di sosta e dei servizi.


La mappa dei parcheggi


Parcheggi gratuiti: anche quest’anno, già da venerdì 14 dicembre, e per tutti i festivi e prefestivi, saranno a disposizione le aree di sosta gratuita aggiuntive aperte alla fruizione degli automobilisti grazie all’accordo raggiunto tra l’amministrazione comunale e alcuni enti che operano sul territorio leccese: Università del Salento, ASL Lecce, Camera di Commercio. Saranno disponibili i parcheggi gratuiti di via Adua (70 posti) – via Bernardino Realino (170) – Principe Umberto (70) – via Miglietta (170) – via Petraglione (110). Queste aree si aggiungeranno alle aree a parcheggio comunali di Foro Boario (360 posti) e Settelacquare (400). Si tratta di circa 1350 posti auto gratuiti, a pochi minuti di camminata dal centro.


Servizio navette gratuito: in prossimità delle aree di sosta sarà attivo, dal 22 dicembre, un servizio navette gratuite che impiegherà in tutto cinque bus Sgm con frequenze stimate tra i 15 e i 10 minuti, riproponendo a disposizione degli automobilisti il modello park e ride: area di sosta associata al servizio di trasporto al centro. Le navette saranno attive tutti i giorni dal 22 dicembre al 6 gennaio, eccezion fatta per i giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania. Il servizio sarà attivo ogni giorno dalle 9.00 alle 22.00. Solo la vigilia di Natale e Capodanno terminerà alle ore 21.



  • Due navette saranno operative da Foro Boario con frequenza stimata 10 minuti (navette 1 e 2);

  • Due navette da Settelacquare con frequenza stimata 15 minuti (navette 3 e 4);

  • Una navetta da Torre del Parco con frequenza stimata 15 minuti (navetta 5);


Percorrenze a piedi: è utile ricordare che le aree di sosta sono poste in prossimità del centro città e della zona commerciale, a pochi minuti di camminata dalle principali attrazioni comprese nel programma Natale che Spettacolo e dalle vie dello shopping.


In particolare:


  • da Via Adua la distanza da Piazza Sant’Oronzo è di 800 metri: 10 minuti a piedi;

  • da Via Petraglione (Camera di commercio) è 1 km: 12 minuti a piedi;

  • da Piazza Argento (Principe Umberto, Via Petraglione, Via B. Realino) è 1 km: 12 minuti a piedi da piazza Sant’Oronzo e 500 metri da Porta San Biagio (6 minuti di camminata);

  • da Parcheggio Asl Via Miglietta è 1,2 km: 15 minuti a piedi;

  • da Foro Boario è 1,2 km: 15 minuti a piedi;

  • da Settelacquare è 1,7 km: 23 minuti a piedi;


Attorno alla Villa Comunale non ci saranno modifiche alla viabilità: le novità intercorse nell’ultimo anno, con l’inversione di marcia della corsia interna di Via Cavallotti e di Via Cavour, pur non risolutive, consentono, combinate alle altre misure in via di adozione, di non interdire alla circolazione i viali attorno alla villa comunale ma di sfruttarli per agevolare il deflusso del traffico che, altrimenti, finirebbe semplicemente per scaricare i suoi effetti sulle zone contigue, annullando gli effetti benefici in termini ambientali dell’estensione delle pedonalizzazioni.


Incentivo al ricambio delle auto parcheggiate nei festivi: come misura di incentivazione della rotazione delle auto parcheggiate e per scoraggiare la “lunga sosta”, il Piano prevede il pagamento del ticket anche la domenica e nei festivi (in tutto 6 giorni per tutta la durata del Piano). È stato osservato, infatti, che nei festivi la gratuità del parcheggio incentiva all’occupazione di posti auto nelle zone centrali per lunghe ore. Una pratica che di fatto annulla gran parte della disponibilità di posti auto, in particolare nella zona centro-Mazzini. L’estensione ai festivi del pagamento del ticket incentiverà l’utilizzo delle aree a parcheggio gratuite (e le navette) per la lunga sosta e l’afflusso al centro città di quanti sono intenzionati a trattenersi solo per il tempo di fare acquisti.


Misure di protezione del centro storico: a tutela della vivibilità e della città storica, sarà estesa la fascia oraria nella quale è attiva la Zona a Traffico Limitato. Ad oggi la Ztl è attiva h24 nei festivi  e dalle 21 alle 06 nei feriali. Per la durata del Piano, la Ztl sarà in vigore h24 nei festivi e nei giorni feriali dalle 13 alle 24. In questo modo le attività commerciali avranno la possibilità di concentrare le operazioni di carico e scarico merci nel corso della mattinata e nel pomeriggio i residenti del centro saranno gli unici titolati – insieme ai possessori di pass disabili – a poter entrare nella città storica.


 


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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni

Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio

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Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.

Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.

Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.

Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.

Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.

Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.

Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.

Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.

A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.

Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.

Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.

Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.

Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.

Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.

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Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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Racale accende l’Albero della Sicurezza

Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore muore un lavoratore. Sabato 13 dicembre l’inaugurazione dell’installazione artistica con caschi da cantiere per sensibilizzare bambini, ragazzi e adulti sulla tematica degli infortuni sul lavoro

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Un messaggio di speranza e un monito potente contro la piaga degli infortuni e delle morti sul lavoro.

Sabato 13 dicembre, in piazza San Sebastiano, a Racale,  l’inaugurazione dell’Albero della Sicurezza, un’installazione artistica unica nel suo genere per fare memoria delle vittime del lavoro e per mantenere i riflettori puntati sull’orrendo dramma.

Lo dimostrano i dati: dall’inizio del 2025, ogni 6 ore (e qualche minuto) muore un lavoratore.

Da gennaio a settembre le morti sul lavoro in Italia sono state 784, con 575 in occasione di lavoro e 209 in itinere.

L’opera è stata ideata e realizzata dal Maestro Francesco Sbolzani, il quale ha utilizzato decine di caschi da cantiere per comporre un albero che, pur celebrando le festività, alza il velo su un tema di stretta attualità e di cruciale importanza sociale: la sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’evento, patrocinato dal Comune di Racale è promosso e organizzato congiuntamente dalle Associazioni di Azione Cattolica delle Parrocchie di Racale e dal MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) della Diocesi di Nardò-Gallipoli, in una significativa sinergia con l’associazione ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) di Lecce.

L’installazione artistica intende stimolare una riflessione profonda sul valore della vita e sul diritto inalienabile di ogni lavoratore a svolgere le proprie mansioni in un ambiente sicuro e protetto.

L’inaugurazione si terrà, dunque, in piazza San Sebastiano, presso gli spazi esterni della Parrocchia di S. Giorgio Martire, a partire dalle ore 19,30, e sarà preceduta da un breve momento di confronto e di riflessione sul tema della sicurezza.

Interverranno Rino Stefani, esperto di medicina del Lavoro e Alberto Stefani, specializzato in Sicurezza sul Lavoro, condividendo alcune esperienze e prospettive.

Inoltre, in preparazione all’evento e per approfondire la discussione, è stato diffuso online un breve questionario anonimo i cui risultati saranno spunto di analisi durante la serata.

L’invito a partecipare da parte degli organizzatori è particolarmente rivolto ai lavoratori, alle aziende e alle istituzioni del territorio

 

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