Alessano
Presepe Vivente di Tricase con don Tonino
Con la sua XXXIX edizione, in occasione del 25° anniversario della scomparsa, il presepe vivente di Tricase è interamente dedicato al Vescovo del Grembiule
“Amo il presepe, questa gaudiosa rivincita del cuore sulla specularità del pensiero”: sono parole di don Tonino Bello. E quest’anno, con la sua XXXIX edizione, in occasione del 25° anniversario della scomparsa il presepe vivente di Tricase è interamente dedicato proprio al Vescovo del Grembiule.
Per questo il Comitato Presepe Vivente per la realizzazione dell’edizione 2018/19 si è avvalso della collaborazione della Fondazione don Tonino Bello e delle Città di Tricase ed Alessano.
La Luce della Pace, partita da Betlemme, arriverà al Duomo di Lecce nella notte di domenica 16 dicembre e, il giorno dopo, sarà condotta ad Alessano, sulla tomba di don Tonino (ore 12,30), per poi essere portata presso la chiesa madre sempre di Alessano, dove (ore 17,30) sarà celebrata la santa messa con il vescovo di Ugento-Leuca Mons. Vito Angiulie, quindi, l’inaugurazione ufficiale della XXXIX edizione del presepe vivente.
L’emozione che regala il Presepe Vivente di Tricase resta unica ed irripetibile.
Saranno oltre 250 le persone della comunità che, a vario titolo, prendono parte alla organizzazione e rappresentazione della manifestazione, non sottovalutando così l’importanza religiosa, spirituale e di fede, che è alla base del ricorrente avvenimento annuale.
Lo scenario naturale lo rende singolare e prezioso per la sua bellezza, offrendo il ricordo indelebile a chi lo visita per la prima volta ed a chi lo vede apparire da ormai trentanove anni, in prossimità del Natale, sulla collina di Monte Orco.
35mila lampadine luccicanti fanno da preludio alla rappresentazione vivente del racconto della nascita di Gesù.
Infatti, tutti i personaggi ritratti nelle narrazioni evangeliche sono interpretati e messi in scena dalla gente del posto nelle rappresentazioni dei più antichi mestieri salentini.
In passato, tra i tanti modesti lavori, c’erano il calzolaio, il conciabrocche, il pelacane a rendere ricco, il povero territorio della nostra terra ed ancora c’erano il mulino ed il frantoio, semplici strumenti, in grado di trasformare con la solerzia di un asinello, i frutti della fatica dell’uomo, per donare un minimo di appagamento.
E, intanto le donne erano in casa concentrate nei lavori di filatura o affaccendate a preparare i genuini impasti delle “orecchiette”.
Il presepe vivente di Tricase non è solo rievocazione folklorista del territorio, bensì riproduzione scrupolosa di ambientazioni storiche romane, con la reggia di Erode, la casa dei romani, ma anche la sinagoga con i soldati in costume.
Infine, si può ulteriormente comprendere la bellezza di Monte Orco, la sua grandiosità con la vista di un panorama mozzafiato che essa regala ai visitatori, poco prima di entrare nell’umile Grotta della Natività.
È lì, davanti all’ingresso, la fiammella della Luce della Pace, che, giunta da Betlemme quest’anno ha reso visita all’amato don Tonino Bello.
La rappresentazione del Presepe Vivente di Tricase si chiuderà, ogni anno, nel giorno dell’Epifania.
Un grande corteo partirà da Palazzo Gallone in Piazza Pisanelli di Tricase alle ore 16 e vedrà sfilare per alcune vie cittadine, tutti i personaggi in tradizionali costumi d’epoca, i quali, accompagnano i tre Re Magi, con ricchi doni, da portare nell’umile grotta a Gesù Bambino, sull’incantevole collinetta di Monte Orco.
Quest’anno ci sarà l’annullo filatelico dedicato al presepe vivente di Tricase e tutti i visitatori riceveranno in regalo una foto di don Tonino con il Bambino Gesù ed un pensiero dell’indimenticato Vescovo dedicato proprio alla rappresentazione della Natività.
Il presepe vivente di Tricase fa parte degli otto presepi più longevi del sud Italia.
Alessano
La pizzica come terapia, domani su Tv2000
Grazie al ritmo del tamburello e alla danza i pazienti che vivono una disabilità intellettiva, cognitiva e relazionale sono protagonisti della partecipazione attiva…
La pizzica come terapia, come momento di condivisione, di allegria in cui si appianano tutte le distanze. La pizzica che aiuta i disabili.
Nel centro Chora ad Alessano di Adelfia Società Cooperativa, con 200 dipendenti e 200 ospiti, è stato avviato un percorso riabilitativo per persone con diverse disabilità che prevede l’inserimento di laboratori di pizzica.
Grazie al ritmo del tamburello e alla danza i pazienti che vivono una disabilità intellettiva, cognitiva e relazionale sono protagonisti della partecipazione attiva.
Questo interessante laboratorio di danza a cui hanno partecipato le ballerine Simona Tornisello, Anna Maria Manni, Giusy Rizzo, Sarah Raffaella Montedoro e i musicisti Gaetano Accoto e Salvatore Cantore sarà tra le esperienze che verranno raccontate nella puntata di domani 10 gennaio, del programma “Siamo Noi”, su Tv2000 a partire dalle 15.15.
La trasmissione della Tv della Cei che si occupa di attualità raccontando anche le esperienze positive messe in campo proprio su questi temi dal mondo del volontario, dedicherà uno spazio all’esperienza virtuosa che arriva dal Salento.
Alessano
La fortuna bussa ancora nel Salento, vinto oltre mezzo milione di euro
Ad Alessano un fortunato avventore ha vinto oltre mezzo milione di euro centrando il 5+1 al Superenalotto
La fortuna ha bussato ad Alessano dove un fortunato avventore ha vinto oltre mezzo milione di euro al Superenalotto.
Centrato un 5+1 da oltre mezzo milione di euro.
Il fortunato vincitore che ha indovinato la combinazione esatta si aggiudica una vincita da 508.251,51 euro.
La schedina con la combinazione vincente è stata giocata ad presso la Tabaccheria di via Rimembranze.
Dopo i complimenti al vincitore, come sempre facciamo da queste colonne, raccomandiamo a tutti gli altri di giocare con parsimonia, secondo le possibilità di ognuno, stando attenti che il gioco non si trasformi in dipendenza.
Ricordando che la ludopatia è una malattia vera e rischia di rovinare la vita di chi gioca compulsivamente e dei suoi cari.
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Alessano
Commercianti… in piazza
Secondo gli esercenti di Piazza Don Tonino ad Alessano, le modifiche all’arredo urbano rischiano di compromettere quella vitalità che ha sempre caratterizzato l’area
Ad Alessano, i commercianti di Piazza Don Tonino Bello sono scesi in campo per chiedere un intervento urgente delle autorità locali e regionali.
Lo riporta lavocedialessano.it.
Secondo i commercianti, le modifiche all’arredo urbano rischiano di compromettere quella vitalità che ha sempre caratterizzato l’area.
Con oltre 20 posti di lavoro a rischio, gli esercenti chiedono una revisione dell’organizzazione della piazza, che sta ostacolando l’operatività delle attività commerciali e causando danni economici diretti. “Non siamo solo imprenditori, ma una parte fondamentale del tessuto sociale e culturale di Alessano”, hanno detto i manifestanti.
Gli esercenti hanno richiesto l’accesso agli atti per chiarire la situazione, ma le risposte ricevute sono ritenute “parziali e insoddisfacenti”.
La disposizione degli arredi urbani, che ritengono illogica, starebbe rendendo difficile il normale flusso di traffico, minando la vivibilità della piazza.
L’appello dei commercianti è rivolto a tutte le istituzioni politiche, affinché intervengano prontamente: “Non si tratta solo di un problema amministrativo, ma di una questione di dignità per Alessano e per le famiglie che dipendono da queste attività”.
Nonostante la crescente preoccupazione, i commercianti si dicono disposti a collaborare con il comune e con le istituzioni “per trovare soluzioni concrete, evitando conflitti legali. Alessano non può permettersi di perdere un pezzo così importante della sua identità”.
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