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Letture, danze e cous cous a Ruffano

“Incontri sconfinati” tra donne e migranti: sabato 7 maggio, a Ruffano, donne magrebine, giovani migranti e anziani del posto celebrano l’incontro nell’evento di “Voce alle donne” che chiude i laboratori del progetto “Leggere tra due mari”.

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La lettura come ponte tra persone e radici diverse, ma anche come strumento per l’emancipazione delle donne: si chiama “Incontri sconfinati” l’evento che, sabato 7 maggio, rappresenterà una delle due tappe finali (l’altra il 24 maggio) del percorso portato avanti a Ruffano da “Voce alle donne.


È la restituzione di quel piccolo miracolo di condivisione che per sette mesi ha intessuto lo scambio tra donne magrebine e donne salentine, giovani migranti e anziani del posto.


Una relazione paziente intrecciata attraverso le parole – scritte, lette o cucite a mano – durante laboratori di promozione della lettura e di alfabetizzazione. È il modo in cui “Voce alle donne” ha declinato “Unde Venis? Quo Vadis?”, azione volta alla promozione della cultura materiale e immateriale locale e allo scambio tra culture nell’ambito di “Leggere tra due mari”.


Questo progetto, ideato da Libera Compagnia Teatrale Aradeo e Associazione Amici della Biblioteca di Tuglie, negli ultimi due anni ha provato a rafforzare il ruolo sociale delle biblioteche locali: sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Centro per il libro e la lettura, con la collaborazione di Anci, ha coinvolto un corposo partenariato locale e gode del patrocinio dell’Associazione italiana biblioteche e del Polo Biblio-museale di Lecce.


Sabato 7 maggio, presso l’agriturismo Spirdo a Ruffano, alle 16 si ritroveranno le famiglie della comunità magrebina da decenni presente nel comune, migranti beneficiari dei progetti di accoglienza di Arci Solidarietà di Lecce, gli associati del Centro Anziani “E. Pasanisi”di Torrepaduli, le volontarie di “Voce alle donne” e chiunque voglia partecipare.


Assieme alla poetessa Maira Marzioni, ci si metterà in cammino tra natura, vecchi canti e letture tratte da testi della stessa Marzioni e di Christian Bobin. Alle 18, spazio alle suggestioni con il “Ricamo condiviso: LenzuoloSOSpeso#122 Abitarelaterra” dal progetto di Silvia Capiluppi; con i percussionisti Arci Solidarietà Lecce e Circular Music e tamburelli di Torrepaduli, ma anche con danze afghane e pizzica salentina. Infine, la condivisione attraverso il cibo: bruschette, cous cous, vino rosso e tè alla menta (ingresso libero, per info: 339/6828935)


«Il termine incontro», spiegano da “Voce alle donne”, «indica andare verso, oltrepassare i propri confini, aprirsi a nuove conoscenze. L’incontro può accadere solo se si ha la capacità di ascoltare il racconto dell’altro, di dare spazio alla narrazione che crea un ponte fra cultura, vissuti, sentimenti, persone. Per costruire questo ponte è però necessario avere la possibilità di comunicare, cioè conoscere la lingua, saper usare le parole».


È da questa consapevolezza che, a partire da ottobre, si sono mossi i laboratori di alfabetizzazione e promozione della lettura per donne magrebine presso la biblioteca comunale “don Tonino Bello” di Ruffano e per migranti ospiti del centro Dunya di Arci Solidarietà Lecce. Non solo, sono stati coinvolti anche gli anziani del centro “E. Pasanisi” di Torrepaduli, che hanno vissuto l’esperienza dell’emigrazione, per favorire il superamento di pregiudizi nei confronti di chi ha tradizioni, costumi, religione diversi. I percorsi sono stati strutturati in modo che alla lettura o ascolto seguisse la narrazione di sé, per rendere l’analisi delle proprie esperienze uno strumento di mediazione.






Leggere tra Due Mari è un progetto che sostiene la funzione sociale delle biblioteche pubbliche del Salento. Nato da un’idea delle associazioni Libera Compagnia di Aradeo e Amici della Biblioteca di Tuglie, è sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Centro per il libro e la lettura, con la collaborazione di Anci e il patrocinio dell’Associazione italiana biblioteche e del Polo Biblio-Museale di Lecce. Sono 15 i comuni coinvolti, attraverso un ampio partenariato formato da 21 realtà associative, istituzionali e imprenditoriali: oltre alle organizzazioni ideatrici, la rete è composta dalle biblioteche comunali di Aradeo, Taurisano, Collepasso, Cavallino, Taviano, da Comune di Andrano, Comune di Collepasso, Unione dei Comuni Andrano-Diso-Spongano, Istituto scolastico di Aradeo, Parco regionale Otranto-Leuca, Amici della Biblioteca di Tuglie, Anima Mundi, Aps Amici della Musica, Casa delle Agriculture Tullia e Gino, Ciàula, Corte Grande Edizioni, Sablio, Università Popolare Aldo Vallone, Voce alle Donne.


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Casarano, appuntamenti da non mancare per Natale

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo…

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Anche quest’anno per Natale a Casarano ci sarà da divertirsi. 

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo la pista di pattinaggio che sarà installata presso il Parco Campana dal 18 dicembre fino al 6 gennaio.

E poi il Christmas Village, sito nell’ex Mercato coperto, dove il 18 e il 19 dicembre verrà allestito un villaggio pensato per i bambini: animazione, laboratori artistici, scultori di palloncini, trucca bimbi e tanti altri spettacoli.

Un’altra data da segnare sul calendario è quella di sabato 20 dicembre, dove in Piazza indipendenza, alle ore 19,30 , si esibirà il gruppo comico teatrale de i Malfattori.

Ultima, ma non meno importante, è la prima candelina che spegnerà la biblioteca Giambattista Lezzi, della città.

Domenica 21 dicembre, alle ore 16,00, si festeggerà il primo compleanno con la proiezione di un cartone natalizio per i piccini e poi Babbo Natale distribuirà un dono a tutti i presenti.

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Martano, roba da chef: dove il Mare incontra la Memoria

Gli chef Giuseppe Amato e Antonio De Carlo insieme per una cena a 4 mani. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo

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Mentre l’autunno accarezza la campagna salentina e il mare sembra respirare più lentamente, al ristorante Carem di Martano prende vita una serata fatta di luci soffuse, attese e racconti che profumano di antiche gestualità.

Domani sera, in questa atmosfera sospesa, due giovani chef che condividono la stessa radice – il Salento dei ricordi, delle stagioni che cambiano lentamente, delle cucine di famiglia – intrecceranno il loro pensiero gastronomico in una cena a 4 mani che promette emozione e stupore.

Giuseppe Amato, padrone di casa e cuore pulsante di Carem, accoglie Antonio De Carlo, raffinata voce culinaria di Zéphyr Restaurant di Lecce (lafiermontinacollection.com) per un dialogo che unisce la lucidità della tecnica a un sentire profondamente umano, fatto di memorie da proteggere e nuove vie da percorrere.

Entrambi figli di questa terra, cresciuti tra storie familiari e visioni contemporanee, hanno scelto di intrecciare le proprie sensibilità in un menu unico, dove i piatti dell’uno rispondono a quelli dell’altro come onde che si rincorrono. Così la serata si apre con la “Capasanta” Vegetale di De Carlo, un gioco di radici e marinature che introduce il viaggio, mentre Amato porta in tavola la sua Insalata di mare fatta di tuberi, ragù di seppia al nero, erbe mediterranee e alghe marine; poi Normandia, il suo omaggio alle correnti fredde del Nord, con ostrica glassata, beurre blanc alla ponzu, spinacio e uova di aringa.

Nei primi si intrecciano Onde Scure di Amato – fusillone Cavalieri con ragù di maiale e seppia, nero di seppia e canocchie – e i Sapori Antichi di De Carlo, il suo iconico tributo ai Triddhi che, da briciole di tradizione, diventano una pasta mantecata dal carattere contemporaneo.

Nei secondi, De Carlo continua il suo racconto con Punta Palacia, un roll di spigola accompagnato da un consommé profumato e critmo Terra d’Otranto, mentre il finale è firmato a quattro mani con un dessert chiamato Transumanza, un dolce che profuma insieme di pascolo e mare, come un’eco che unisce opposti e li rende armonia. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo.

Amato, con la sua cucina che esplora il mare in ogni sfumatura senza mai cadere nel prevedibile, porta in scena l’eleganza essenziale della sua formazione e la maturità raggiunta attraverso esperienze di altissimo livello; De Carlo, interprete poetico del Sud e custode dei suoi gesti più antichi, reimmagina la tradizione con delicatezza e rigore

In questa serata irripetibile, le loro storie si intrecciano in un viaggio che promette stupore: un racconto costruito a quattro mani, dove tecnica e istinto, radici e slanci, si fondono in equilibrio raro.

Una sola regola: lasciarsi condurre.

Prezzo 75 € bevande escluse.

Info: Ristorante Carem, 351 483 4352.

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Sono figlia del patriarcato, ma non troppo

Martina Pezzulla presenta il suo libro ad Ugento “Sono figlia del patriarcato, ma non troppo”. Appuntamento domani alle 17 presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I

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Nel suo libro d’esordio, Martina Pezzulla affronta in maniera lucida e controcorrente il patriarcato nelle sue molteplici declinazioni, soffermandosi in particolare sui retaggi patriarcali praticati anche dalle donne, sia nei confronti di altre donne sia nei confronti degli uomini, e sulla rimozione culturale e sociale della violenza esercitata dalle donne sugli uomini, tema spesso escluso dal dibattito pubblico.

Il libro affronta inoltre la dimensione politica del patriarcato contemporaneo, il patriarcato islamico, l’ipersessualizzazione estrema del corpo femminile e le contraddizioni di una narrazione della libertà che, in alcuni contesti, finisce per riprodurre le stesse logiche di dominio che dichiara di voler superare.

Martina Pezzulla è nata in Germania e cresciuta ad Ugento.

A diciotto anni si è trasferita nel nord Italia per poi approdare a Roma, città dove vive.

Nel presentare il suo libro, l’autrice sceglie consapevolmente di tornare nella sua città a presentare il suo lavoro, per restituire alla comunità un momento di confronto su una tematica così stringente ed attuale come la violenza di genere.

L’evento organizzato dal Comune di Ugento con la collaborazione di Imago Cooperativa Sociale, si terrà domani, giovedì 18 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I.

Dialogherà con l’autrice la nostra Sefora Cucci.

Un incontro per ascoltare, riflettere e confrontarsi sulla società contemporanea attraverso un’analisi lucida che invita all’esercizio del pensiero critico.

 

 

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