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Tiggiano, Patrono e pestanache

Santu Pati: alla vigilia della festa la sagra agreste che celebra un ortaggio coltivato nel territorio e che arriva in tavola proprio a gennaio in concomitanza con la festa

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La Pro Loco di Tiggiano organizza per venerdì 18 gennaio, giorno della Vigilia dei festeggiamenti in onore di Sant’Ippazio, Patrono del paese, la ventesima edizione della Sagra della Pestanaca.


Si tratta di una sagra agreste che vuole celebrare un ortaggio coltivato esclusivamente nel territorio e che arriva sulle nostre tavole proprio a gennaio in concomitanza con la festa del Santo Patrono; una carota dal colore giallo-violaceo, dalla forma a volte stravagante e dal sapore fresco e inconfondibile, le cui proprietà organolettiche sono ormai riconosciute anche nell’ambito scientifico.


Esiste un legame forte tra questa coltivazione e il culto di Santu Pati, protettore dell’ernia inguinale, fertilità e virilità maschile; festeggiare questo ortaggio significa esaltare la tradizione, le origini e la cultura contadina fatta di prodotti di nicchia che oggi potrebbero rappresentare un fattore di crescita e rilancio del territorio.


A partire dalle 19, in Piazza De Francesco e Piazza Olivieri, nei pressi della Chiesa di S. Ippazio, sarà possibile degustare nei diversi stand gastronomici, pittule alla pestanaca, dolci alla pestanaca, contorni, tortelli con ripieno di pestanache, birra artigianale alla pestanaca ed altre specialità a base di questo ortaggio.


In serata, poi, grande divertimento con la comicità ed il Cabaret congelato degli Scemifreddi e la musica travolgente dei Medinita.


Nel corso della manifestazione si terrà il concorso per eleggere la composizione di pestanache più bella e la pestanaca dalla forma più bizzarra; i cesti dei produttori potranno essere portati in Pro loco fino alle ore 18 del giorno della sagra e verranno esposti anche il giorno successivo, durante la Fiera di Sant’ Ippazio, nei pressi della Chiesa del Santo patrono.

Proprio la venerazione del Santo Patrono ed i riti religiosi saranno i protagonisti di sabato 19.


A partire dalla mattina, con le celebrazioni delle Sante Messe nella chiesa di Sant’Ippazio sempre gremita di gente per la “visita” al Santo, mentre fuori, per le vie del paese, si svolgerà la tradizionale fiera. Sant’Ippazio è sempre stato molto venerato anche nei paesi vicini: fino a qualche decennio fa la Chiesa era meta di pellegrinaggio a piedi per tante mamme che chiedevano la intercessione del Santo per i figlioletti affinchè fossero preservati dai problemi di ernia inguinale o di donne che portavano il “Pane di Sant’Ippazio” perché, per voto fatto, si impegnavano a portare al Santo tanti chili di pane quanto il peso di coloro che avevano sofferto di ernia e che al Santo si erano rivolti per ricevere la grazia.


Nel pomeriggio uno dei momenti più suggestivi e che precede la processione della statua di Sant’Ippazio per le vie del paese; sul sagrato della Chiesa si terranno le convulse contrattazioni per stabilire chi avrà l’onore di portare in spalla la statua del Santo e chi porterà lo stendardo, un palo alto circa 7 metri e molto pesante.


In entrambi i casi una vera e propria asta con offerte al rialzo; colui che si aggiudicherà lo stendardo uscirà di corsa dalla Chiesa, terminando il suo percorso presso la vicina cappella della Madonna Assunta ed innalzando lo stendardo verso il cielo. Anche questo rituale ha legami con antichi riti di propiziazione della fertilità dei campi e della prosperità della comunità.


La fine dei festeggiamenti culminerà con gli spettacolari fuochi d’artificio.


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Premio “il Volantino”: Massimo Nava a Tricase

Quest’anno il Premio avrà un ospite di primissimo livello: Massimo Nava, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera. Un milanese che ha tanti rapporti con le nostre terre meridionali e pugliesi…

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Siamo partiti dall’idea che un “foglio settimanale” locale deve necessariamente aprirsi, arricchendosi ed arricchendo la comunità nella quale opera, con degli appuntamenti di prestigio, convinti che essere di provincia non significa essere provinciali”, questo scrive il direttore, Alessandro Distante, sull’ultimo numero de “il Volantino”, settimanale di Tricase, per presentare il prestigioso ospite che verrà premiato domani sera, giovedì 27 novembre, alle 19, a Palazzo Gallone, a Tricase.

Questa sarà la quindicesima edizione del Premio “Il Volantino”, che ogni anno organizza un appuntamento per dibattere, conoscere e crescere.

Quest’anno il Premio avrà un ospite di primissimo livello: Massimo Nava, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera. Un milanese che ha tanti rapporti con le nostre terre meridionali e pugliesi.

La venuta di Nava a Tricase coincide con l’uscita del suo ultimo libro “Tastiere in gabbia”, una documentata riflessione sul tema attualissimo della libertà di stampa e del rapporto dell’informazione con il Potere.

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Il Gioco della Restanza – Le carte del dono

Ippolito Chiarello approda a Surbo e Corsano con la performance artistica e sociale che unisce teatro, sociologia e comunità. Il doppio appuntamento a Surbo (sabato 29)  e a Corsano (domenica 30) apre il calendario degli eventi promossi dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS

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Ippolito Chiarello torna con una performance brillante, che apre il calendario degli eventi promossi dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS.

Un mazzo di carte che non predice il futuro, ma lo costruisce.

È il cuore de “Il Gioco della Restanza – Le carte del dono”, la performance artistica e sociale ideata da Ippolito Chiarello e arricchita dalle atmosfere musicali del fisarmonicista Bruno Galeone.

Un’esperienza che unisce teatro, sociologia e comunità, ispirata alla ricerca sociale di Antonella Nicolì sulle forme contemporanee di volontariato e partecipazione giovanile nel Salento.

L’iniziativa rientra nel cartellone “Strade Volontarie 2025 – L’esperienza condivisa”, l’itinerario culturale e civile promosso dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS, sostenuto da Coop Alleanza 3.0, con un calendario di quattro eventi che attraversano il territorio come fossero linee di una mappa emotiva e sociale.

La performance è realizzata nell’ambito dell’Avviso Pubblico Futura, in collaborazione con RISS – Ricerca e Informazione Sociale Salento APS e Comune di Corsano.

Il “Gioco della Restanza” mette al centro i luoghi e le storie delle associazioni del territorio, trasformati dall’autore in figure simboliche: vere e proprie carte che non illustrano archetipi del passato, ma modelli di presente attivo. Raccontano la scelta di chi è rimasto, di chi ha deciso di rigenerare la propria terra invece di abbandonarla.

Chiarello, in questa nuova tappa del suo percorso di “teatro in movimento”, conduce il pubblico dentro un racconto corale in cui le storie diventano strumenti di orientamento civile.

Ogni carta è una domanda aperta sul futuro del territorio e sulla responsabilità condivisa di immaginarlo. Le note di Galeone accompagnano e sospingono questo viaggio, trasformando la performance in una piccola agorà nomade.

NEL FINE SETTIMANA

La doppia data segna l’avvio degli appuntamenti salentini:

sabato 29 novembre, dalle 18, alle Librerie Coop Alleanza 3.0, c/o Ipercoop di Surbo; domenica 30, sempre dalle 18, presso l’Auditorium comunale di Corsano, in via San Luigi.

Luoghi quotidiani che, per due sere, si faranno spazi scenici e sociali.

Da Surbo a Corsano, il Salento disegna così le sue “strade volontarie”: percorsi che non si leggono su una carta geografica, ma nella trama delle relazioni che tengono insieme una comunità.

«Il linguaggio dell’arte», ricorda Luigi Conte, presidente del CSV Brindisi Lecce, «torna a essere una cassa di risonanza per un messaggio che dal territorio nasce e al territorio ritorna. Il volontariato diventa narrazione, immaginazione, possibilità».

Con questa performance, “Strade Volontarie 2025” apre un nuovo capitolo del suo viaggio: quattro eventi, per un’unica esperienza condivisa, dove la restanza non è solo tema, ma pratica viva. La prosecuzione del programma rafforzerà il dialogo fra arte, cittadinanza e tessuto associativo, estendendo la riflessione a tutto il territorio salentino.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

Il 5 dicembre Lecce celebrerà la Giornata Internazionale del Volontariato: al mattino, all’Hotel Tiziano, incontri con le scuole insieme a Tria Corda, Fondazione di Comunità del Salento e Mabasta; in serata, al Convitto Palmieri, “Esperienza Condivisa” con l’Orchestra Giovanile SMA.

Il 6 dicembre il programma si chiuderà tra gioco e visione: nel centro storico di Lecce tornerà la Mappa del Volontariato, l’urban game che porterà gli studenti alla scoperta delle associazioni; nel pomeriggio, all’Agriturismo Sante Le Muse di Morciano di Leuca, in programma gli Incontri circolariIl Futuro del Verbo Restare” che rappresentano un laboratorio di idee con donne giovani e visionarie del mondo culturale e della ricerca.

Tutti gli aggiornamenti su www.csvbrindisilecce.it

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“100 volte La Pupazza: cento autoritratti”, espone a Milano

Al secolo Eleonora De Giuseppe, l’artista salentina, è nata a Tricase, laureata al DAMS di Bologna, ora torna a Milano con autoritratti onirici in una potente esplorazione dell’identità

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La Pupazza, al secolo Eleonora De Giuseppe, artista salentina, nata a Tricase, laureata al DAMS di Bologna, torna a Milano con cento autoritratti onirici in una potente esplorazione dell’identità.

La galleria gli eroici furori presenta “100 Volte la Pupazza: cento autoritratti di un’esteta senza l’estetista”, esposizione personale delle opere della street artist la Pupazza, che riunisce i suoi autoritratti in un viaggio visionario, ironico e profondamente intimo attraverso le molteplici forme del sé.

La mostra, a cura di Elena Vukosavljevic, inaugura martedì 2 dicembre 2025, alle ore 18.30, e sarà visitabile fino al 10 dicembre 2025, in via Melzo 30 a Milano. 

Si tratta di un progetto ambizioso, sviluppato dall’artista nell’arco di diversi mesi, che si impone come una delle voci femminili più originali e radicali del panorama contemporaneo odierno. 

La mostra si inserisce nella programmazione della galleria curata da Silvia Agliotti, direttrice e fondatrice dello spazio, da sempre sensibile a temi che raccontano l’identità e la forza femminile.

Realizzati su cartoncino 21×30 cm con acrilico, spray e pennarello, gli autoritratti non seguono una cronologia, ma cavalcano un flusso emotivo e intuitivo. Ognuno di essi è accompagnato da una breve poesia: le sue celebri “poefantasie” sono versi immediati nei quali il nonsense diventa rivelazione, la leggerezza si fa pensiero e il paradosso apre brecce di significato.

Lontani dall’autocompiacimento, questi lavori sono dichiarazioni di forza e consapevolezza femminile, un atto di presenza di un’artista che si guarda senza filtri e senza rimpianti.

Come scrive la curatrice: «A quarant’anni si è nel pieno della propria vita. È l’età della voce sicura, dello sguardo che non cerca più approvazione, ma scava per comprendere. Ed è proprio in questa stagione dell’anima che la Pupazza ha scelto di raccontarsi attraverso cento autoritratti.»

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