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Tricase diventa Oasi Blu, Otranto-Leuca la si vorrebbe Area marina protetta. E il parco eolico?

A che punto è l’iter di istituzione dell’Area Marina Protetta Otranto-Leuca e come fare per ridargli nuovo impulso? Quali sono le opportunità per il territorio alla luce delle esperienze già maturate altrove? È di ciò che si discuterà questo pomeriggio, alle ore 17, presso il Castello di Andrano. “Il mare, la grande risorsa” è il titolo dell’incontro organizzato dall’Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso, in collaborazione con il Parco regionale Otranto-Leuca-Bosco di Tricase

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Già in programma nell’ambito della rassegna autunnale dell’Unione, “Noi abitiamo in una rosa rossa”, e pensato in occasione dei festeggiamenti che si tengono ad Andrano in onore di Sant’Andrea, patrono dei pescatori, il tema è diventato di grande attualità ora che sul territorio si dibatte del progetto di un parco eolico offshore a 9 chilometri dalla costa tra Porto Badisco e Castro.


Alle 17, si comincerà con la presentazione de Il mare, guida a lettura facilitata del Sac Porta d’Oriente, con Francesco Minonne, membro del comitato esecutivo Parco Otranto-Leuca.


Seguirà, alle 17,30, L’eolico offshore, la piccola pesca e le opportunità dell’Area Marina Protetta Otranto-Leuca, tavola rotonda con: Salvatore Musarò, sindaco di Andrano e presidente dell’Unione dei Comuni; Nicola Panico, presidente Parco Otranto-Leuca; Antonio Panico, presidente Comitato Porto Andrano; Antonio Errico, presidente Associazione Magna Grecia Mare di Tricase; Paolo D’Ambrosio, tecnologo stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli e direttore dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo. Coordina Elio Paiano, giornalista. Saranno presenti gli amministratori di diversi Comuni.


«L’istituzione di un’Area Marina Protetta sulla nostra costa», rimarca Salvatore Musarò, presidente dell’Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso, «è un obiettivo strategico per le nostre Comunità. La valorizzazione delle risorse che ci vengono dal mare deve essere fatta in maniera oculata, studiata dal punto di vista scientifico e sostenibile. Le istituzioni hanno il dovere di accelerare questo percorso e di avviare una progettazione partecipata che coinvolga i cittadini, le formazioni sociali e le imprese. L’Unione dei Comuni ha deciso di promuovere un convegno nell’ambito della rassegna culturale autunnale proprio per riavviare il dialogo su una tematica cruciale per lo sviluppo del nostro territorio».


DALL’OASI BLU A TRICASE ALL’AMP OTRANTO-LEUCA


Alcuni passi in avanti sono stati fatti: a Tricase sta per essere costituita un’Oasi Blu, il cui regolamento è oggi in attesa dell’approvazione da parte del Consiglio comunale ed è il frutto del lavoro che i pescatori hanno svolto sotto la guida della sede di Tricase del CIHEAM Bari, assieme all’ICR e al Comune.


Mesi di incontri e mediazioni con i quali si è arrivati a trovare un giusto compromesso tra le esigenze di tutela ambientale di un’area di pregio e quelle di sfruttamento economico da parte dei diversi attori che popolano la costa.


«Un percorso», commenta Antonio Errico, a capo dell’associazione Magna Grecia Mare, «che mi auguro possa estendersi anche alle aree limitrofe, concludendosi nella costituzione della tanto attesa Area Marina Protetta Otranto-Leuca. A Tricase, da anni i pescatori del Porto Museo chiedono che si tutelino e si rispettino i limiti naturali del mare. Sono consapevoli che, il giorno dopo, devono tornare a pescare negli stessi posti e che è quindi necessario adottare comportamenti e misure utili a proteggere la risorsa. Sanno benissimo che le loro barche sono così piccole che, se si distrugge il mare in cui vivono, non potranno andare a pescare “altrove”. Per questo hanno contribuito in maniera determinante all’indicazione agli esperti delle aree a rischio e dei relativi fattori di pericolo, così come hanno indicato le zone storicamente destinate alla riproduzione dei pesci. Hanno inoltre partecipato attivamente e convintamente ad agevolare le prime forme di tutela legale della risorsa marina e costiera».


La consapevolezza è elevata e diffusa.


«La costituzione dell’Area marina protetta ci trova d’accordo – dice Antonio Panico, presidente del Comitato Porto Andrano che riunisce 40 piccoli diportisti e pescatori amatoriali, «Riteniamo sia giunto il momento, ad esempio, di limitare le reti sotto costa e la pesca a strascico, di creare delle zone in cui la pesca professionale e quella sportiva possano essere svolte a periodi alterni o salvaguardando i periodi di riproduzione delle varie specie. Ovviamente tutto questo è sostenibile se dall’altra parte c’è un organo vigile. Alla luce di questa prospettiva, siamo contrari all’ipotesi di un progetto eolico offshore, che riteniamo troppo impattante per quella zona».

UNA NUOVA ECONOMIA DALL’AMP


Le Aree Marine Protette costituiscono una grande opportunità non solo per la conservazione dei nostri habitat naturali, ma anche per la sperimentazione di forme sostenibili di fruizione del territorio, per la diffusione di conoscenze ed infine per la tutela di antichi mestieri, tradizioni, cultura locali.


«Ne è un esempio l’Area Marina Protetta Porto Cesareo. La presenza di un’AMP, in stretta relazione e in sinergia con le comunità locali»,  spiega il direttore dell’Area, Paolo D’Ambrosio, «ha portato negli anni allo sviluppo di nuove attività economiche sostenibili (turismo subacqueo, escursionismo, turismo enogastronomico e culturale, turismo sportivo, pescaturismo) e sta svolgendo un ruolo importante nella valorizzazione della piccola pesca costiera, nello sviluppo dell’intera fascia costiera (mobilità sostenibile, creazione di opportunità in rete con i parchi terrestri, ricostruzione di habitat dunali), nella creazione di comunità green e blue (commercializzazione del prodotto ittico locale, presidio Slow Food della pesca, riciclo delle reti da pesca dismesse dai pescatori, etc)».


L’UNICITÀ DEL TRATTO DI COSTA E IL “NO” DEL PARCO OTRANTO-LEUCA ALL’EOLICO OFFSHORE


La proposta di ampliamento a mare del Sito di Importanza Comunitaria “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca” ha riconosciuto questo tratto di costa come un vero hotspot di biodiversità.


«Ha caratteristiche di unicità e differenze rilevanti in termini di distribuzione di principali specie e comunità rispetto al resto della Puglia. Si tratta di uno dei litorali a più alta naturalità dell’intera costa italiana. Nel 2011, la Commissione Internazionale per lo studio del Mar Mediterraneo ha individuato quest’area per l’istituzione di uno degli otto PeaceParks a scala di bacino».


A spiegarlo sono Nicola Panico e Francesco Minonne, rispettivamente presidente e membro del Comitato di gestione del Parco terrestre Otranto-Leuca, che ha competenza fino alle grotte. È netta la contrarietà dell’ente all’ipotesi di un grande impianto eolico in questa zona: «Qualunque progetto, seppur lontano dalla costa, non potrà che influenzare negativamente la natura stessa di una possibile Area Marina Protetta, la sua riconoscibilità e tutela, rappresentando un’interferenza con le specie e biocenosi esistenti. Le attività di cantiere, il traffico che ne deriverebbe, le infrastrutture che costituirebbero la connessione delle pale con la terraferma e le interferenze dei cavidotti sottomarini creerebbero evidenti fattori di disturbo e vere e proprie barriere alle rotte faunistiche marine, con particolare riferimento ad una specie indicatrice di fondamentale importanza quale la foca monaca mediterranea (Monachus monachus). Si tratta di una specie a serio rischio di estinzione: per la sua generale conservazione nel bacino del Mediterraneo sono state avviate attività di monitoraggio e ricerca anche relative a recenti avvistamenti e a disponibilità di habitat costiero. La capacità degli esemplari di percorrere dai 12 ai 40 km al giorno per distanze fino a 300 km, la vicinanza con le isole ioniche greche dove è presente una popolazione riproduttiva della specie, gli avvistamenti verificatisi tra il 2000 ed il 2017 in Puglia, Basilicata e Calabria – uniti agli avvistamenti di esemplari per il litorale tra Santa Maria di Leuca e Tricase riportati tra gli anni 2009 e 2017 ed in Albania nel 2012 – evidenziano l’importanza di questo habitat marino costiero, che richiede la massima attenzione per la sua sensibilità».



 


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Olè, mobilità sostenibile sulle vie del Parco

Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase, laboratorio ad Andrano il 7 novembre. Tre le direttrici: tre direttrici ciclopedonabilità del tratto litorale adiacente alla litoranea; intermodalità su gomma e su ferro tra le stazioni FSE Maglie – Gagliano del Capo e le marine; accesso alla costa e fruizione delle marine, delle aree sosta stagionali e reversibili e il settore delle attività turistico-ricreative

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Pianificare una mobilità lenta e sostenibile lungo il tratto di costa da Otranto a Leuca, per ridefinire insieme alla comunità una nuova idea di fruizione dell’area.

Con questo obiettivo nasce il progetto “Olè”, promosso dalla Provincia di Lecce, con il supporto tecnico di Città Fertile, finanziato dalla Regione Puglia, presentato oggi a Palazzo Adorno a Lecce.

Per illustrare tutti i dettagli e le opportunità di “Olè”, sono intervenuti il consigliere provinciale Ippazio Morciano, il dirigente responsabile Roberto Serra e, per Città FertileRino Carluccio.

L’obiettivo è quello di costituire un laboratorio partecipato per la fruizione sostenibile della Costa Otranto-Leuca, che possa operare come strumento di governance locale, cabina di regia e incubatore di progettualità condivise.

Il Laboratorio avrà un ruolo centrale per l’attuazione della pianificazione, la promozione e il dialogo tra comunità e istituzioni.

Il progetto, prendendo come riferimento la pianificazione in materia paesaggistica e della mobilità a livello regionale, provinciale e del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase, vuole promuovere la rigenerazione dell’attuale sistema della mobilità del tratto costiero e retro-costiero all’interno di un’area che si caratterizza per le sue peculiarità identitarie, paesaggistiche, ambientali e culturali.

Olè” è un progetto Integrato di Paesaggio, finanziato dalla Regione Puglia, Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio, nell’ambito del “Sostegno ai Comuni finalizzato all’implementazione degli strumenti di governance per l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del paesaggio e per l’attuazione della pianificazione paesaggistica a scala locale”.

Il percorso progettuale prevede la realizzazione di un laboratorio di co-progettazione “Scenario Workshop la costa sostenibile” ispirato al metodo EASW (European Awareness Scenario Workshop), che si svolgerà ad Andrano il 7 novembre, presso il Castello Spinola-Caracciolo, sede del Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase.

La fase realizzativa sarà suddivisa in diversi step per conoscere le azioni in corso e quelle pianificate.

Ad un periodo di osservazione partecipata e al coinvolgimento degli stakeholders, seguirà la redazione del “Manifesto della transizione ecologica Olè”, per orientare le linee programmatiche provinciali e il sistema di governance.

Successivamente, verrà incoraggiata l’istituzione di tre forum e la definizione di progetti pilota su proposta dei partecipanti.

Il sistema della mobilità verrà analizzato e suddiviso secondo tre direttrici in linea con i rispettivi forum tematici: la mobilità attiva partendo dalla ciclopedonabilità del tratto litorale adiacente alla litoranea, considerata come “Strada Parco”; l’intermodalità su gomma e su ferro tra le stazioni FSE Maglie – Gagliano del Capo e le marinel’accesso alla costa e la relativa fruizione delle marine, delle aree sosta stagionali e reversibili e il settore delle attività turistico-ricreative che vengono svolte a mare.

L’integrazione tra le criticità e le potenzialità emerse dai tre forum consentiranno di costruire, assieme alla comunità, la visione futura del territorio e la governance condivisa.

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Tartaruga liberata da rete fantasma

Associazione “A Mare”, straordinario salvataggio a Marina di Andrano: la grande Caretta Caretta visibilmente provata ma in buone condizioni, ha potuto riprendere a nuotare libera

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Un commovente intervento di salvataggio ha avuto luogo oggi pomeriggio lungo la costa di Marina di Andrano, dove una tartaruga marina Caretta Caretta di grandi dimensioni è stata ritrovata in difficoltà, intrappolata in una rete fantasma.

A intervenire prontamente sono stati i rappresentanti dell’associazione A Mare, realtà da sempre impegnata nella protezione dell’ambiente marino.

A guidare l’operazione tre volontari esperti: Dario Urso, Antonio Pellegrino e Danilo Minonne, che con grande abilità e delicatezza sono riusciti a liberare l’animale dalla rete e a restituirlo al mare in tutta sicurezza.

La tartaruga, visibilmente provata ma in buone condizioni, ha ripreso a nuotare libera.

Questi salvataggi sono la dimostrazione concreta di quanto sia urgente proteggere il nostro mare e le creature che lo abitano“, ha commentato uno dei volontari.

Le reti fantasma, abbandonate o perse in mare, continuano a rappresentare una delle più gravi minacce per la fauna marina, causando ogni anno la morte di migliaia di animali.

L’associazione A Mare lancia ancora una volta un appello alla cittadinanza: occhi aperti in mare e segnalazioni tempestive possono fare la differenza.

La salvaguardia dell’ecosistema marino è una responsabilità collettiva.

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Preludi alla Notte Verde: un nuovo vocabolario di terra e pace

Al via alla XIV edizione della Notte Verde di Castiglione d’Otranto, quest’anno dedicata ad Alessandro Leogrande e incentrata sui temi della pace e dei diritti della natura

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Primo giorno di preludi con Pietro Santamaria, il Collettivo FADA e il concerto di Ninfa Giannuzzi. Secondo giorno con Elvira Mujčić per il trentennale dell’eccidio di Srebrenica, Paolo Pileri e Laura Greco, con concerto di Claudio Prima.

Domenica la chiusura con la grande festa con Sigfrido Ranucci, Luisa Morgantini e i Mercanti di Liquore.

La Pace e i diritti della Natura sono i grandi temi che attraversano la quattordicesima edizione della Notte Verde di Castiglione d’Otranto, che prenderà il via con due intense giornate di Preludi, il 29 e 30 agosto, per concludersi con la grande festa di domenica 31 agosto. Lectio, mostre, dialoghi, laboratori, concerti, discussioni partecipate, presentazioni di libri: è un programma di elevato spessore quello della tre giorni che conferma la Notte Verde come il più grande evento pugliese dedicato alla terra e all’ambiente.

In questo tempo di fragilità e fratture – dicono da Casa delle Agriculture, l’associazione promotrice – abbiamo fatto una scelta politica: da quest’anno, la parola Pace si antepone al vocabolario che accompagna la Notte Verde da sempre, cioè Agriculture, Utopie, Comunità. L’abbiamo sempre considerata, a torto, un valore acquisito. Ci siamo sbagliati: l’art.11 della nostra Costituzione ci richiama a responsabilità nella costruzione di quel processo di “pace attiva” che richiede una pratica quotidiana, un esercizio costante di dialogo, giustizia sociale, cura della terra, legami di comunità.

La XIV edizione è dedicata ad Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore tarantino che ha messo al centro del suo lavoro “l’umanità stratificata e complessa” per fare luce sulle ferite e i conflitti del Meridione, sulle ingiustizie e le frontiere del vecchio e nuovo secolo, punto di riferimento imprescindibile per coltivare un nuovo sguardo e una nuova ecologia delle narrazioni. 

La Notte Verde è un’ecofesta a ridotto impatto ambientale e accessibile. Tutto il programma è consultabile sul sito di Casa delle Agriculture: https://casadelleagriculture.com/it_it/notte-verde/ .

L’edizione 2025 è a cura di Casa delle Agriculture con il patrocinio del Comune di Andrano e con la collaborazione di Parco regionale costa Otranto-S. M. Leuca-Bosco di Tricase, Gus-Gruppo Umana Solidarietà “Guido Puletti”, Fondazione Girolomoni, Fondazione Di Vagno-Scuola di reportage narrativo Alessandro Leogrande, COSPE Onlus, Gal Capo di Leuca, Salento Km0, Santi Paduli, Manu Manu Riforesta, Auser Ponte Andrano-Castiglione, Un Ponte Per, Rete italiana Pace e Disarmo. Media partner: Terra Nuova Edizioni e Mondoradio.

La 14esima edizione Notte Verde rientra nei progettiSempreverdi di Casa delle Agriculture Tullia e Gino ODV, sostenuto da Aress Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico per l’invecchiamento attivo e la buona salute; GEA Global Green Generative Equal Educational Activities (AID 012618/03/8)finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e guidato da GUS.

DAL MATTINO A SERA: I PRELUDI ALLA NOTTE VERDE

AL MATTINO

Nelle giornate di Preludi, il 29 e 30 agosto, le attività inizieranno sin dalle ore 9.30: giornalisti e professionisti da diverse parti d’Italia sono già arrivati a Castiglione per seguire il Corso di alta formazione in Giornalismo di Pace, promosso dal Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP) dell’Università di Pisa, in collaborazione con il GUS – Gruppo Umana Solidarietà “Guido Puletti”, accreditato dall’Ordine nazionale dei Giornalisti e patrocinato dalla Rete delle Università Italiane per la Pace.  

NEL POMERIGGIO

In entrambe le giornate, dalle ore 17, poi, si avvieranno in contemporanea tre attività. La prima, in via Pisanelli e a ingresso libero, è quella dei Parlamenti Rurali,agorà di confronto sui beni comuni a partire dai reportage prodotti dalle allieve della Scuola di reportage narrativo “A. Leogrande”. Il 29 agosto, si incentreranno su “Il bene Terra”: saranno presentati i lavori di Valeria Cagnazzo, Marianna Lentini, Antonella Pagano; introdurrà Francesco Romito, direttore della Scuola di reportage narrativo Alessandro Leogrande; coordinerà Chiara Idrusa Scrimieri, regista e portavoce di “Salviamo gli ulivi del Salento”; parteciperà anche  Maria Giannico, madre di Leogrande. Il 30 agosto, si discuterà de “Il bene acqua”, partendo dai reportage di Francesca Arcai, Chiara Conte, Chiara Romano e Federica Scannavacca, con l’introduzione di Giuseppe Putignano e coordinamento di Ada Martella, giornalista e attivista di Manu Manu Riforesta.

La seconda attività è la Scuola di Agriculture con i tre laboratori (gratuiti su prenotazione al 329/4066530) di panificazione naturale con il panettiere Andrea Cirolla, “Edible memories” per la produzione di biscotti con l’attivista palestinese Saja Amro e “Tavole della Maddalena” sull’essiccazione di ortaggi e frutta con l’artista Luigi Coppola.

Alla stessa ora, presso la ex scuola elementare, la terza attività, la Notte Verde delle bambine e dei bambini: il 29 agosto, il laboratorio “Semi Sonanti per la produzione di strumenti musicali con materiali di riciclo e semi. A seguire, alle 19, lo spettacolo teatrale “Un cuore a pedali” di Ippolito Chiarello; il 30 agosto, alle 17 si terrà il laboratorio “Saremo Alberi” di Villa Paciugo e alle 19 “Acerbo. Drammaturgie sonore di quartiere”, viaggio in cuffia a cura di Zeromeccanico Teatro (tutti i laboratori e gli spettacoli sono gratuiti e ad accesso libero).

All’imbrunire, in tutti e tre i giorni, si potrà seguire lo spettacolare concerto Oud Solo” dai balconi di Palazzo Bacile:Massimiliano Almoraima suonerà il liuto arabo, creando un incontro tra i suoni della grande tradizione araba e le suggestioni musicali occidentali.

LA SERA

Il 29 agosto, alle 20, si terrà a Palazzo Mellacqua la presentazione del libro Microrganismi effettivi (EM) in agricoltura” (TerraNuova Edizioni, 2025) con l’autore Vanni Ficola, fondatore della Scuola Italiana della Tecnologia EM, e Gianfranco Delfine, Associazione Italiana Microrganismi Effettivi – Puliti senza chimica. 

In Piazza della Libertà, alle 21, BiodiverSO, l’urgenza di un nuovo paradigma”, lectio magistralis di Pietro Santamaria, docente di Orticoltura all’Università degli Studi di Bari. Alle 21.45, “La frontiera dell’impegno civile: omaggio ad Alessandro Leogrande” con la madre Maria Giannico e Francesco Romito, direttore della Scuola di reportage narrativo “Alessandro Leogrande”. Alle 22, è la volta di “Colonialismo chimico: l’agrobusiness spezza i popoli”: Marianna Lentini, sociologa, dialoga con le giornaliste Sara Manisera e Anna Toniolo/FADA Collective. Alle 23, si chiude con il concerto Il cielo capovolto”: la musicista e cantanteNinfa Giannuzzi, tra le voci storiche e più potenti della musica tradizionale salentina, sarà accompagnata da altri due artisti di grande esperienza e spessore, Emanuele Licci (voce e chitarra) e Ernesto Seclì (fisarmonica).

Il 30 agosto, alle ore 20, a Palazzo Mellacqua, sarà presentato il libro “Come si fa una comunità energetica (per davvero!)” (Altreconomia, 2025), con Gianluca Ruggieri, presidente “ènostra coop”, e Pietro Lecce, responsabile tecnico CER Gesuiti. In piazza della Libertà, alle ore 21, “Contro tutti i nazionalismi”, prima presentazione ufficiale di “La stagione che non c’era” sull’esperienza jugoslava con l’autrice Elvira Mujčić e Federica Ferri, GUS. Alle 22, il dialogo “Dalla parte della Terra con Eleonora Migno, Cospe Onlus, Paolo Pileri, docente di Pianificazione territoriale ambientale del Politecnico di Milanoe grande esperto in consumo di suolo, e Laura Greco, presidente dell’Associazione A SUD, promotrice della campagna “Giudizio Universale”. Alle 23 il concerto Claudio Prima Zakor Quintet con Claudio Prima (organetto e voce), Marco Ghezzo (violino), Marco Schiavone (violoncello), Emanuele Coluccia(sax), Ovidio Venturoso (batteria): la band porta sul palco un live che alterna i ritmi sfrenati della pizzica a brani della musica mediterranea e balcanica.

LA GRANDE FESTA DEL 31 AGOSTO CON SIGFRIDO RANUCCI, LUISA MORGANTINI E I MERCANTI DI LIQUORE

Il 31 agosto è il giorno della grande festa, con l’intero centro storico di Castiglione d’Otranto allestito con strade a tema, mostre e performance.

Alle 20.15, in piazza della Libertà, si terrà Bentornata, Notte Verde!”, l’apertura della festa a suon di banda con i saluti istituzionali. Alle 21.30, “Propaganda, manipolazione, distrazione: l’altra guerra e la libertà d’informazione”, lectio magistralis di Sigfrido Ranucci, giornalista, conduttore e autore di Report. A seguire, alle 22, “Palestina, il diritto di esistere e l’umanità che muore”, dialogo tra Luisa Morgantini, presidente Assopace Palestina, e Alfio Nicotra, direttivo AOI e Rete italiana Pace e Disarmo. Alle 23, il concerto finale “Non ci troverete mai” dei Mercanti di liquore, storica band lombarda ispirata a De André e che ha intrecciato il suo cammino con quello di Marco Paolini.

ARTE PUBBLICA, MOSTRE, INSTALLAZIONI

Con l’avvio dei preludi si inaugurano anche le mostre e installazioni. A Palazzo Mellacqua si potrà visitare (E)venti parole del cibo”, con le illustrazioni di Lorenzo Terranera e testi di Fabio Ciconte per la mostra promossa da Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) – Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Regione Puglia e Terra! Aps. La Cappella dell’Annunziata ospita “Vinculum, mostra dell’artista Luigi Coppola; il Mulino di Comunità Chemical Colonialism, mostra fotografica di FADA Collective; la ex scuola elementare Essere storie, raccolta di narrazioni visive realizzate dai beneficiari del progetto SAI di Lecce gestito dal GUS, frutto di un percorso di auto-racconto e rigenerazione curato da Francesca Russo.

Il Giardino di Palazzo Mellacqua, storico giardino che per la prima volta si apre al pubblico, diventerà il “Giardino della Pace Attiva”, ospitando Lullaby for the Land of Palestine (Ninne nanne per la terra di Palestina), mostra frutto del laboratorio partecipativo con il gruppo “(Im)permanente para diso”; le installazioni e mostre a cura del Gus “SREBRENICA. Cartografia affettiva di topofilia resistentee “Geografia agita di una lingua di frontiera”.

L’intera via Menotti accoglierà il 31 agosto Learning intentions/Learning in tensions. Curare (con) il rurale, installazioni di Free Home University sui dieci anni di innesti con Casa delle Agriculture e School of Emergency, tra arte, pedagogia e comunità, a cura di Alessandra Pomarico e Nikolay Oleynikov.

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