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Cops 2, Bisio & Co. di nuovo in Salento

Via alle riprese per il sequel della miniserie andata in onda a dicembre su Sky

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Sono iniziate le riprese di Cops 2, il sequel della serie tv in due episodi andata in onda a dicembre su Sky Cinema e in streaming su Now Tv.


Dopo Neviano, da oggi tocca a Nardò, che torna a ospitare le nuove avventure e disavventure dello strambo commissariato di polizia, il centro di una commedia irriverente ambientata ai giorni nostri, diretta da Luca Miniero e con protagonisti Claudio Bisio, Tullio Solenghi, Pietro Sermonti, Francesco Mandelli, Giulia Bevilacqua e Dino Abbrescia.


Una serie prodotta dalla società Banijay Italia per conto di Sky Italia e sostenuta da Regione Puglia e da Apulia Film Commission.


Il regista, Luca Miniero, ha già “firmato” lavori importanti per il cinema e la tv come “Lolita Lobosco”, “Benvenuti al sud”, “Un boss in salotto”, “La scuola più bella del mondo”.


Il Comune di Nardò ha concesso il patrocinio e il sostegno logistico e organizzativo alle riprese, che andranno avanti sino al 6 luglio e che avranno luogo nel centro storico, con il palazzo dell’ex pretura nuovamente a far da sede del commissariato, in una masseria all’estrema periferia della città e a Torre Squillace.


Per Nardò, dunque, una nuova occasione per valorizzare i luoghi e il patrimonio architettonico attraverso la fiction, dopo che la prima edizione di “Cops” ha già messo in vetrina piazza Salandra, piazza Pio XI e le aree intorno a masseria Brusca e Torre Inserraglio.


Ancora una volta il territorio neretino fa da contesto al cinema e alla fiction di prestigio: solo per restare agli ultimi anni, la città ha ospitato, tra gli altri, le produzioni “Fratelli Caputo”, “Gli orologi del diavolo”, “Scuola di mafia”, la puntata dedicata a Renata Fonte del ciclo “Liberi sognatori” e il pluripremiato cortometraggio “U muschittieri” (su Giovanni Falcone bambino).


«Nardò, ormai, è un luogo riconoscibile per i film e la fiction», commenta con soddisfazione l’assessore allo Sviluppo Economico Giulia Puglia, «e questo per il territorio è un filone prezioso dal punto di vista economico e della promozione. Se Rai, Mediaset e Sky da qualche anno scelgono di girare qui, vuol dire che il contesto è adatto alle storie, ma anche che c’è un tessuto istituzionale e sociale che supporta le produzioni. Anche perché gli operatori economici e commerciali sono molto contenti, con le riprese che durano diverse settimane e con troupe di decine di persone che restano in città per tutto questo tempo».

Per consentire l’ordinato svolgimento delle riprese il dirigente dell’area funzionale n. 3 Cosimo Tarantino ha firmato un’ordinanza (n. 250 del 10 maggio) che prevede alcuni limiti e divieti alla circolazione stradale nelle aree interessate dal set.


Nelle giornate di domani e dopodomani, martedì 11 e mercoledì 12 maggio, dalle 6 alle 20, è stato istituito il divieto di sosta e fermata su piazza Pio XI.


Nella giornata di sabato 15 maggio, dalle 7 alle 18, il divieto di sosta e fermata intorno alla piazza di Santa Caterina.


Mercoledì 19, giovedì 20, venerdì 21 e sabato 22 maggio, dalle 7 alle 20, è prevista la chiusura al traffico dell’area monumentale di piazza Salandra e il divieto di sosta in piazza San Domenico, via Pellettieri, piazza della Repubblica, corso Vittorio Emanuele.


Eventualmente saranno chiuse al traffico veicolare, ma solo per il tempo strettamente necessario alle riprese, via Rosario, via Angelo Custode, via Pretura Vecchia, via Duomo, via Matteotti, via Fanti, via Muricino, via Cairoli, via Osanna.


Lunedì 24, martedì 25, mercoledì 26, giovedì 27, venerdì 28 e sabato 29, dalle ore 7 alle 20, è stato istituito il divieto di sosta e fermata su piazza Pio XI, piazzetta Biblioteca, via Seminario e piazza Umberto I.


Appuntamenti

Io Non Mollo Day: domenica a pranzo, a Martano

Domenica alle 13, in Largo Primo Maggio, oltre 1700 persone sedute a tavola con un solo grande obiettivo: partecipare alla grande gara di solidarietà organizzata dell’associazione Io non Mollo – Amici di Paolo Aps

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Presentata Io Non Mollo Day 2025, la grande giornata di solidarietà promossa dall’associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo Aps, con il patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Martano, e la collaborazione di tutte le associazioni locali.

L’appuntamento, in programma domenica 9 novembre, dalle ore 13, in Largo Primo Maggio a Martano, si conferma molto atteso e partecipato.

Paola Masciullo, presidente dell’Associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo APS, ha raccontato la storia e la missione dell’associazione, nata per volontà del compianto Paolo Perrotta e di un gruppo di amici uniti nella battaglia contro il cancro.

Paola ha ricordato come l’associazione continui a rappresentare un punto di riferimento per pazienti oncologici, famiglie e caregiver, grazie ai progetti di ascolto e sostegno psicologico attivati negli ultimi anni.

Giovanna Petrachi, responsabile dei progetti Io Non Mollo, ha illustrato le attività realizzate nel 2025 e i nuovi obiettivi in cantiere, sottolineando «l’importanza di fare rete sul territorio per fare sempre di più», in sinergia con istituzioni, enti sanitari e associazioni.

Roberta Perrotta, membro del direttivo dell’associazione, ha annunciato «con emozione» che «sono già 1700 le persone prenotate per il grande Pranzo di Beneficenza, cuore pulsante della giornata del 9 novembre, un momento di condivisione e solidarietà che trasforma Martano in un’unica, grande tavolata di amicizia e speranza».

RADICI E CUORE, UN ULIVO PER RICORDARE

Valentina Turi dell’associazione Olivami, partner dell’edizione 2025, ha presentato il progetto “Radici e Cuore”, un’iniziativa dedicata alla rigenerazione del territorio attraverso la cura degli ulivi.

Valori che accomunano e hanno fatto incontrare in un progetto virtuoso, le due associazioni.

Olivami ha donato un terreno piantumato con 360 ulivi, ognuno dei quali sarà dedicato a chi ha combattuto o combatte contro una patologia oncologica.

Il primo ulivo è stato intitolato a Paolo Perrotta, fondatore dell’Associazione, e il secondo albero piantumato, all’attuale presidente, Paola Masciullo.

IO NON MOLLO, PIÙ DI UN MOTTO

Durante il pranzo di beneficenza sarà possibile acquistare l’olio di Olivami; il ricavato sarà interamente devoluto all’ Associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo APS.

L’invito corale resta quello di partecipare e a sostenere la causa: «“Io non molloè molto più di un motto, è un messaggio di forza, di amore e di vita condivisa».

«SOLIDARIETÀ, CULTURA E IMPEGNO CIVILE»

Fabio Tarantinopresidente facente funzioni della Provincia di Lecce e sindaco di Martano, ha sottolineato il valore di una comunità che sa farsi rete: «Io Non Mollo Day è la dimostrazione più autentica di cosa significhi fare comunità. Martano e tutto il Salento si stringono ogni anno attorno a un messaggio di forza e di speranza che va oltre i confini del nostro territorio. La Provincia di Lecce è orgogliosa di sostenere un’iniziativa che unisce solidarietà, cultura e impegno civile, in memoria di Paolo e nel segno di un bene condiviso».

MUSICA, ENERGIA E CUORE

Largo Primo Maggio si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto dove la musica sarà protagonista e motore di solidarietà.

Sul palco si alterneranno i Li Vasapiedi & Friends, pronti a infiammare il pubblico; i Taranta Project & Marmo, che porterà l’energia della pizzica contaminata da sonorità contemporanee; e Mattia Mazzotta, voce intensa e autentica del nuovo cantautorato pugliese.

Un concerto collettivo che farà aggiungerà ritmo alle emozioni e che renderà Io Non Mollo Day 2025 un grande abbraccio di musica e solidarietà.

L’ASSOCIAZIONE

L’associazione Io Non Mollo – Amici Di Paolo Aps nasce dalla volontà del compianto Paolo Perrotta e di un gruppo di amici, accomunati dalla battaglia contro il cancro, di dare sostegno a chi è colpito dalla malattia.

esperienze condivise di paure, di ansie e di speranze, di domande indugiate e di risposte attese; su queste esperienze si realizza l’esigenza di testimoniare quanto sia importante il supporto psicologico non solo per i malati ma anche per le loro famiglie.

Una diagnosi di cancro, infatti, sconvolge la vita del paziente e quella dei suoi cari. Il percorso di cura interessa emotivamente entrambi.

Le informazioni sulla malattia, l’accettazione e l’elaborazione della stessa, le cure lunghe e talvolta invalidanti, necessitano indubbiamente di un supporto psicologico appropriato.

Parola d’ordine per l’associazione Io Non Mollo – Amici Di Paolo: fare rete sul territorio per fare sempre di più.

Tra i traguardi raggiunti insieme ai partner quali le ASL con i suoi Dirigenti Medici, le istituzioni locali rappresentate ai massimi livelli e altre associazioni locali, Io Non Mollo – Amici Di Paolo annovera l’apertura di un punto d’ascolto a Martano e nel 2022 l’Ora del Caffè (questo il nome del punto d’ascolto e di sostegno psicologico) è stato inaugurato presso l’Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli oltre ai punti di ascolto dell’Istituto Trinchese, di Zollino, Martignano e del punto di ascolto aperto presso i medici di base di Martano.

L’associazione Io Non Mollo ha dotato, inoltre, sia l’Oncologico Giovanni Paolo II di Lecce che l’Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli di una postazione con un casco refrigerante per le pazienti sottoposte a trattamenti chemioterapici.

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Alessano

In Marcia per la Pace, sulla via di don Tonino Bello

In programma domani con partenza alle 9,30. Seguirà un percorso simbolico: dalla casa natale dell’indimenticato “Vescovo col Grembiule”, fino alla sua tomba. Alla manifestazione promossa dalla CISL di Lecce in collaborazione con il Comune di Alessano, la Fondazione Don Tonino Bello prenderanno parte anche gli studenti di scuola media e delle superiori del territorio

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Nell’ambito della “Maratona per la Pace“, iniziativa di mobilitazione nazionale, in programma una manifestazione ad Alessano, paese natale di Don Tonino Bello, indimenticato vescovo e profeta di pace.

L’evento, promosso dalla CISL di Lecce in collaborazione con il Comune di Alessano, la Fondazione Don Tonino Bello e le istituzioni scolastiche del territorio, è in programma per domani, mercoledì 6 novembre e intende lanciare un chiaro messaggio di rifiuto ad ogni forma di conflitto e violazione dei diritti umani.

Alle 9,30 prenderà il via la Marcia per la Pace che seguirà un percorso simbolico: dalla casa natale di don Tonino fino alla sua tomba.

Un cammino che vuole onorare la memoria e l’eredità spirituale del Vescovo, grande testimone dei princìpi di fratellanza tra i popoli e rispetto della dignità umana.

Il tutto con la partecipazione attiva degli studenti di scuola media e delle superiori del territorio, coinvolti in prima persona in un momento di riflessione e impegno civico.

Il programma prevede: alle 9,30 l’avvio della marcia dalla casa natale di don Tonino Bello; alle 10,30 i saluti istituzionali del sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo, dei dirigenti scolastici Salvatora Accogli (Istituto comprensivo di Alessano), Anna Lena Manca (I.I.S.S. Don Tonino Bello – Liceo Artistico Nino Della Notte di Tricase AlessanoPoggiardo) e Chiara Vantaggiato (I.I.S.S. G. Salvemini di Alessano).

Alle 11,20, introduzione all’evento a cura di Ada Chirizzi, Segretario Generale CISL Lecce e Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello.

Alle 11,30 il momento clou dell’iniziativa con la toccante testimonianza di don Salvatore Leopizzi di Pax Christi, che condividerà il suo percorso e la sua esperienza al fianco di don Tonino Bello, il pastore scomodo che marciò contro la guerra (marcia pacifista su Sarajevo 1992 – foto in fondo alla pagina), offrendo una preziosa lezione di impegno per la pace.

L’evento si pone come un momento fondamentale per costruire la pace “stando in piedi“, come ricordava Don Tonino Bello: «Occorre, forse, una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un “dato”, ma una conquista. Non un bene di consumo, ma il “prodotto” di un impegno. Non un nastro di partenza, ma una situazione di arrivo».

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Appuntamenti

Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza a Casarano

Reading poetico con la partecipazione straordinaria di Nabil Bey Salameh, voce dei Radiodervish. Sabato 8 novembrem alle 19, 30, nella Galleria Percorsi d’Arte

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La poesia come atto di resistenza.

La forza delle parole come tentativo di salvezza.

È da questa convinzione che nasce l’incontro dedicato al libro Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza, che si terrà sabato 8 novembre, alle ore 19,30, presso la Galleria Percorsi d’Arte di Casarano.

Un reading poetico con la partecipazione straordinaria di Nabil Bey Salameh (foto in evidenza in alto), voce dei Radiodervish, che dialogherà con il giornalista Antonio Portolano (founder e direttore responsabile di UnoGenio e collaboratore del Nuovo Quotidiano di Puglia).

Marilena Cataldini, Davide Bruno e Loredana Manco si alterneranno nella lettura dei testi, in un intreccio di voci, suoni e silenzi che darà corpo a un racconto corale: quello dei poeti di Gaza.

Le trentadue poesie raccolte nel volume sono state scritte in gran parte dopo il 7 ottobre 2023, nel cuore della tragedia palestinese, in condizioni di estrema precarietà: poco prima di essere uccisi dai bombardamenti, come ultima preghiera o testamento poetico (Abu Nada, Alareer); mentre si fugge dalla propria casa (al-Ghazali); o da una tenda, in un campo profughi dove si muore di freddo e di bombe (Elqedra).

Come scrive lo storico israeliano Ilan Pappé nella prefazione: «Scrivere poesia durante un genocidio dimostra ancora una volta il ruolo cruciale che la poesia svolge nella resistenza e nella resilienza palestinesi. La consapevolezza con cui questi giovani poeti affrontano la possibilità di morire ogni ora eguaglia la loro umanità, che rimane intatta anche se circondati da una carneficina e da una distruzione di inimmaginabile portata».

E ancora: «Queste poesie sono a volte dirette, altre volte metaforiche, estremamente concise o leggermente tortuose, ma è impossibile non cogliere il grido di protesta per la vita e la rassegnazione alla morte, inscritte in una cartografia disastrosa che Israele ha tracciato sul terreno».

Nabil Bey Salameh, traduttore e curatore dell’antologia, afferma: «Questa raccolta non è solo un lamento. È un invito a vedere, a sentire, a vivere. Le poesie portano con sé il suono delle strade di Gaza, il fruscio delle foglie che resistono al vento, il pianto dei bambini e il canto degli ulivi. Sono una testimonianza di vita, un atto di amore verso una terra che non smette di sognare la libertà. In un mondo che spesso preferisce voltare lo sguardo, queste poesie si ergono come fari, illuminando ciò che rimane nascosto».

Un incontro di parole, memoria e testimonianza per dare voce ai giovani poeti di Gaza, i cui versi risuonano come un grido collettivo contro il silenzio e l’indifferenza del mondo. Attraverso la lettura e la riflessione, Il loro grido è la mia voce diventa un invito a riconoscere la parola come resistenza e la poesia come ultimo spazio di libertà e verità.

In un tempo in cui la civiltà sembra aver smarrito la propria umanità, la voce dei poeti palestinesi ci costringe a guardare, ad ascoltare, a non distogliere lo sguardo.
Tra macerie, paura, evacuazioni e morte, i poeti scrivono per denunciare, ricordare, rivendicare o semplicemente per restare vivi.

Un luogo di cultura, qual è la Galleria Percorsi d’Arte nel sud del Salento, non può restare indifferente: qui l’arte diventa una forma di resistenza, fragile ma essenziale.

Ingresso su prenotazione e contributo, fino ad esaurimento posti.

Info: 328/3679819

NABIL BEY SALAMEH

Cantautore, etnomusicologo, scrittore e giornalista, Nabil Bey Salameh nasce a Tripoli, in Libano, da genitori palestinesi originari di Jaffa, costretti all’esilio durante la Nakba del 1948. Porta dentro di sé la memoria di quello sradicamento, trasformandola in visione, in canto, in ponte tra mondi.

Si trasferisce in Italia negli anni Ottanta per completare gli studi in ingegneria, ma sarà la musica a guidare il suo destino. Negli stessi anni fonda Al Darawish, una delle prime esperienze di world music in Italia, dando voce a una nuova sensibilità mediterranea capace di connettere Oriente e Occidente attraverso il linguaggio poetico e sonoro.

Nel 1997 fonda i Radiodervish, divenendo una delle figure più riconosciute della world music italiana e internazionale. Con il gruppo pubblica quindici album e si esibisce in teatri e festival di tutta Europa con un repertorio sospeso tra spiritualità, impegno e narrazione poetica.

Dal 1998 al 2007 è corrispondente in Italia per l’emittente televisiva internazionale Al Jazeera, raccontando le vicende del Mediterraneo con lo sguardo di chi conosce l’esilio ma anche il dialogo tra culture.

Attualmente insegna Etnomusicologia presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, dove forma nuove generazioni di musicisti e ricercatori nel campo delle musiche popolari e delle culture del Sud Globale.

La sua ricerca artistica abbraccia musica, teatro, poesia e letteratura. Ha collaborato con artisti del calibro di Franco Battiato, Massimo Zamboni, Noa, Nicola Piovani, Antonella Ruggiero, Paola Turci, Jovanotti, Stewart Copeland, Giuseppe Battiston, Carlo Lucarelli, l’Orchestra Araba di Nazareth e molti altri.

Nel 2016 pubblica per Jouvence la traduzione poetica di Le mie poesie più belle del celebre poeta siriano Nizar Qabbani. Nel 2019 inaugura per Kurumuny Editore la collana Camminamenti con il saggio Al Maqam – La storia di Naìma (O del corpo che si rivela), affiancato dalle poesie della scrittrice libanese Joumana Haddad.

Nel 2025 cura e traduce l’antologia Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza, una raccolta di testi scritti da giovani poeti palestinesi sotto assedio, restituendo umanità, speranza e verità attraverso la parola poetica.

È ideatore e direttore artistico del FalastinFest, festival di cultura palestinese che ogni anno, in Puglia, crea un ponte di memoria e resistenza poetica tra Palestina e Mediterraneo.
Instancabile narratore di confini e incontri, Nabil Bey continua a interrogare il presente attraverso l’arte, la parola e la musica, dando voce ai Mediterranei sommersi e alle storie silenziate della sua Palestina.

MARILENA CATALDINI

Avvocata e redattrice di riviste di letteratura e pensiero sociale (Spazi-di-versi, Progetto Umanistico, Tempo di marea, L’incantare, A Levante). Ha partecipato a mostre di poesia visiva e mail art.

Coautrice dei testi Diario e D’intorni (Informadonna, 2001) e Verso Sud – Salento d’acqua e di terra rossa (Anima Mundi, 2008). Autrice dei libri di poesia Il Forte Bionda (Spagine Ed., 2020) e Armida Mondoni, ovvero la Viola e altre scritture (Macabor, 2024).

Nel 2023 ha vinto il Premio per poesia inedita “Bologna in Lettere”. I suoi testi appaiono in numerose antologie e riviste letterarie, tra cui Chiamata contro le armi (2022) e Poeti e coscienze per Gaza (2025).

DAVIDE BRUNO

Diciassettenne studente del Liceo Classico “Montalcini” di Casarano, è appassionato di discipline umanistiche, in particolare di letteratura.Ha ottenuto brillanti risultati a livello nazionale nei campionati di italiano e di greco antico. Amante del teatro, negli ultimi sei anni ha partecipato come attore a numerosi spettacoli, portando in scena la parola con sensibilità e passione.

LOREDANA MANCO

Architetta e libera professionista, visionaria e resiliente, con una profonda vocazione civica.
Fondatrice di Placemaking Casarano, integra progettazione tecnica, intelligenza emotiva e metodi maieutici per modellare spazi come manifesti viventi di pluralismo, cura e decompressione.

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