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Paladini del Territorio: le iniziative in provincia

A Matino, Supersano, Ruffano, Scorrano, Spongano, Specchia, Nociglia, Calimera, Caprarica di Lecce, Corigliano d’Otranto e Lecce. In Puglia, oltre 230 persone impegnate in attività di ripristino di aree problematiche. Fondazione UNA, in collaborazione con le associazioni venatorie del territorio italiano, da il via al progetto “Operazione Paladini del Territorio”, che vedrà impegnati cacciatori e cittadini in azioni di recupero, salvaguardia e ripristino di zone colpite dall’inquinamento originato dall’uomo.

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Dal 21 al 29 maggio, settimana in cui ricorre la giornata mondiale della Biodiversità, Fondazione UNA, in collaborazione con le associazioni venatorie del territorio italiano, darà finalmente il via al progetto “Operazione Paladini del Territorio”, che vedrà impegnati cacciatori e cittadini in azioni di recupero, salvaguardia e ripristino di zone colpite dall’inquinamento originato dall’uomo.


Le associazioni dell’ATC provincia di Lecce e le sezioni regionali e comunali pugliesi delle associazioni venatorie Enalcaccia, ATC e Federcaccia lavoreranno insieme per la pulizia di boschi, spiagge, sentieri ed aree urbane particolarmente contaminate.


Il 21 maggio 2022 sarà la prima giornata dedicata all’Operazione Paladini del Territorio, un’iniziativa organizzata e sostenuta da Fondazione UNA – Uomo, Natura e Ambientein collaborazione con le associazioni venatorie del territorio nazionale.


In Puglia, sono state programmate 16 diverse azioni di recupero e salvaguardia del territorio in zone colpite dall’inquinamento, che prevederanno la partecipazione di oltre 230 persone tra cacciatori e cittadini volontari che agiranno secondo i principi che guidano ogni paladino, cioè nel pieno rispetto della natura e della biodiversità.


Sabato 21 maggio le sezioni Enalcaccia Matino, Federcaccia Barletta (BAT) e le associazioni dell’ATC della Provincia di Lecce (Pro Loco Supersano, Comune di Calimera) daranno il via all’iniziativa dedicandosi alla pulizia degli ambienti naturali, dei boschi e delle spiagge limitrofe ai Comuni di appartenenza.


Domanica 22, sarà il turno delle associazioni dell’ATC della Provincia di Lecce di Scorrano, Spongano, Specchia, Nociglia, di Federcaccia Andria (BAT) e Barletta che opereranno per la pulizia di boschi e delle aree di caccia vicine alle cittadine interessate dagli eventi.


Venerdì 27, le associazioni dell’ATC della Provincia di Lecce del Comune di Ruffano si occuperanno della pulizia dei boschi limitrofi alla città, oltre alla villa del parco comunale.

Nella penultima giornata dedicata alla settimana della biodiversità, sabato 28 maggio, le associazioni dell’ATC della Provincia di Lecce del Comune di Caprarica di Lecce e di Corigliano d’Otranto hanno organizzato una giornata di pulizia di una zona verde adiacente alle città nonché la pulizia di boschi e sentieri del vicinato.


Domenica 29 maggio Federcaccia di Lecce e San Paolo di Civitate (Fg) chiuderanno l’iniziativa, occupandosi dei boschi ed i sentieri nei pressi delle due località.


A livello nazionale, l’Operazione Paladini del Territorio coordinata da Fondazione UNA vedrà la realizzazione di oltre 80 attività di recupero e salvaguardia dell’ambiente in 14 diverse regioni italiane, per una partecipazione totale di oltre 2mila persone. Tutti i partecipanti interverranno nelle proprie zone di competenza per rispondere alle necessità caratteristiche di ciascun territorio, contribuendo così a ribadire il profondo legame e il rispetto che lega il cacciatore all’ambiente in cui opera e che frequenta durante tutto l’anno.


FONDAZIONE UNA


Fondazione UNA attraverso una nuova filiera ambientale, composta da realtà a volte in contrasto, si impegna nella tutela e nella gestione della natura contribuendo al benessere della comunità. In essa convergono, infatti, realtà ambientaliste, agricole e venatorie, insieme a quelle scientifiche e accademiche, le quali condividendo obiettivi comuni e collaborando intorno a progetti concreti, agiscono sinergicamente verso il fine condiviso di realizzare un contesto territoriale e ambientale sostenibile.


Uno dei fondamenti di Fondazione UNA è la tutela della biodiversità attraverso il suo impegno attivo nell’affrontare e cercare soluzioni alle emergenze che ne minacciano l’equilibrio, mediante la realizzazione di attività e progetti mirati.


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Storie e imprese di chi ha deciso di tornare: a Tricase “Essere Puglia”

Alle ore 19:30 presso la Biblioteca Comunale “Codacci-Pisanelli” di Tricase la presentazione del libro di Nico Catalano

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Questa sera a Tricase la presentazione del libro 𝑬𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝑷𝒖𝒈𝒍𝒊𝒂 – Storie e imprese di chi ha deciso di tornare.
Alle ore 19:30 presso la Biblioteca Comunale “Codacci-Pisanelli” di Tricase

𝐿𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑢𝑜𝑔𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖 ℎ𝑎 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒: 𝑒̀ 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑐𝑒, 𝑐𝑢𝑟𝑎, 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑟𝑖𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒.

𝐼𝑛 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑒 𝑒 𝑠𝑝𝑎𝑙𝑎𝑛𝑐𝑎 𝑜𝑟𝑖𝑧𝑧𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖, 𝑠𝑐𝑒𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑜𝑟𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑢𝑛 𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜.

È questo il cuore di “Essere Puglia”, il nuovo libro di 𝐍𝐢𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐭𝐚𝐥𝐚𝐧𝐨, che raccoglie storie e imprese di chi ha deciso di ritrovare nella propria terra il motore delle sfide più autentiche.

All’incontro dialogheranno con l’autore 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐚 𝐋𝐨𝐧𝐠𝐨 (vicesindaca della Città di Tricase) e 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐌𝐨𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨 (Pari APS).

I saluti istituzionali saranno affidati al Sindaco 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐃𝐞 𝐃𝐨𝐧𝐧𝐨.

L’evento è promosso da Pari APS e Comune di Tricase, nell’ambito della rassegna 𝑨𝒍𝒕𝒓𝒊𝒕𝒖𝒅𝒊𝒏𝒊 e degli appuntamenti di 𝑻𝒓𝒊𝒄𝒂𝒔𝒆 𝑬𝒎𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒂 𝑳𝒆𝒗𝒂𝒏𝒕𝒆.

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Quando la Madonna, stanca di vedersi abbandonata e sola, ruppe il lucchetto della porta

Per la giornata della festa, domenica 21 settembre, sante messe al Santuario ogni ora dalle 6 alle 10; in Chiesa Madre la messa solenne alle 11…

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MADONNA DI LUCUGNANO: TRA STORIA E LEGGENDA
La devozione alla Madonna Addolorata a Lucugnano è legata a un’antica cappella e a un miracolo avvenuto l’11 agosto 1788.
La leggenda racconta che, intorno al 1760, i fedeli di Lucugnano decisero di erigere una cappella dedicata all’Addolorata, che sarebbe poi stata inaugurata nel 1764.
L’11 agosto 1788, però, la statua della Madonna Addolorata, stanca della chiusura e della mancanza di devozione, avrebbe distrutto i lucchetti della sua edicola per ricongiungersi con i fedeli.
Tale evento prodigioso portò alla riapertura della Cappella, avvenuta con Decreto del Re di Napoli nel dicembre dello stesso anno.
Ogni anno, così, in settembre, si tengono festeggiamenti religiosi e civili, tra cui il settenario, messe, processioni, e l’ormai tradizionale Serata dell’Allegria che si celebra il venerdì prima della festa.IL PROGRAMMA

Le celebrazioni religiose, iniziate con il Settenario presso il Santuario, proseguiranno alla vigilia della festa, sabato 20 settembre, dalle 18, con il Santo Rosario e la santa messa.

Alle 19 è in programma la solenne processione per le vie del paese, con fuochi d’artificio presso il Calvario, l’Ave Maria cantata da una nota soprano in piazza Comi e panegirico a lode della B. V. Addolorata.
Per la giornata della festa, domenica 21 settembre, sante messe al Santuario ogni ora dalle 6 alle 10; in Chiesa Madre la messa solenne alle 11 (orario di arrivo della Vergine al Santuario nei pressi della Chiesa Madre, con il corteo dei fedeli accompagnarti dalla Marcia Trionfale dell’Aida) e alle 17,30.
Per tutta la giornata si esibirà il Concerto Bandistico Città di Taviano.
Per le vie del paese, intanto, si diffonderà un’epidemia di felicità e buona musica con la Disturband.
Alle ore 21,30, dedicato ai tanti inesauribili fan dei Pooh, il concerto dei Palasport, official tribute band, che racconterà 50 di storia della musica attraverso le più belle canzoni del gruppo nato nella seconda metà degli anni Sessanta.
Le celebrazioni avranno il loro epilogo la domenica dopo, il 28 settembre con l’Ottava della Festa.
Alle ore 19, dalla Chiesa Madre partirà una processione al Calvario per la santa messa,; seguiranno i fuochi pirotecnici della Ditta Napoletana.
La statua della Vergine verrà infine riaccompagnata al suo Santuario in attesa delle celebrazioni del prossimo anno.
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Gallipoli, 20 giorni con Babele

Fino all’11 ottobre, Festival Multidisciplinare d’Emergenza, organizzato da ZeroMeccanico Teatro

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Un melting pot di linguaggi artistici e di condivisione. Un cartellone che intreccia teatro, performance, incontri e azioni urbane con artisti e compagnie tra le più significative della scena contemporanea italiana.

Questo è Babele – Festival Multidisciplinare d’Emergenza, organizzato a Gallipoli dal 19 settembre all’11 ottobre da ZeroMeccanico Teatro, direzione artistica di Ottavia Perrone e Francesco Cortese, giunto quest’anno alla quinta edizione. Il Festival è patrocinato dal Comune di Gallipoli.

Il tema dell’edizione 2025 è “abitare la catastrofe”: non una resa ma un attraversamento, una scelta politica e poetica di stare dentro le fratture del nostro tempo per trasformarle in visioni condivise. Un invito a sostare nel disordine del presente, trasformando le fratture in possibilità.

Sette appuntamenti, sette momenti di condivisione.

Il sipario su Babele si alza venerdì 19 settembre, appuntamento in Piazza Tellini alle 18. 30, con Incontri, spettacolo interattivo di Stalker Teatro di Torino.

Un “gioco” basato sulla relazione profonda tra le persone e ispirato alla eterna saggezza dell’Antico Testamento.

Una fucina di idee che si incontrano per creare immagini meravigliose e fantasmagoriche partendo da oggetti semplici.

Partecipazione gratuita.

Domenica 21 settembre, Babele Festival si sposta al Raffo Parco Gondar, sipario ore 20.30.

In scena Atto di Dolore di e con Riccardo Lanzarone. Una produzione Solares Fondazione delle Arti e Teatro delle Briciole di Parma.

Leonardo Vitale nasce in una famiglia affiliata a cosa nostra, lo zio paterno Giovanbattista detto “Titta” è alla guida della cosca mafiosa di Baida dove Leonardo si forma come uomo di mafia trovandosi anche costretto a uccidere. Il 29 marzo 1973 dovrebbe essere una data storica per l’Italia, ma in realtà nessuno la ricorda, pochi ne hanno parlato, tranne Giovanni Falcone 20 anni dopo. Quel giorno Vitale si presenta alla questura di Palermo e dichiara di attraversareuna crisi religiosa e che intende cominciare una nuova vita; si autoaccusa di due omicidi, di un tentato omicidio, estorsione e altri reati minori, e fa i nomi di Salvatore Riina, Giuseppe Calò, Vito Ciancimino ed altri mafiosi, collegandoli a precise circostanze-

Rivela per primo l’esistenza di una “Commissione”, descrivendo anche il rito di iniziazione di Cosa Nostra e l’organizzazione di una famiglia mafiosa.

Ingresso 8 euro intero – 5 euro ridotto. Biglietteria online su oooh.events

Di seguito gli altri appuntamenti di Babele – Festival Multidisciplinare d’Emergenza

27 settembre, ore 20.30 – Raffo Parco Gondar
Apocalisse Apocrifa di e con Giuseppe Semeraro e Valerio Daniele (Principio Attivo Teatro)
28 settembre, ore 11.00 – Parco di Via Pirandello
Futuro Anteriore – letture e visioni nella città a cura di ZeroMeccanico Teatro
28 settembre, ore 18.30 – Luogo di partenza comunicato ai partecipanti Passeggiate Catastrofichea cura di ZeroMeccanico Teatro e La Scatola di Latta – partecipazione gratuita su prenotazione
3 ottobre, ore 20.30 – Raffo Parco Gondar
Calcinculo – Babilonia Teatri (Verona)
11 ottobre, ore 20.30 – Secret Show
Mondo SorcioZeroMeccanico Teatro

Info e prenotazioni spettacoli: 3483819266 – 3400801820 zeromeccanicoteatro@gmail.com

Biglietteria online su oooh.events, botteghino aperto un’ora prima di ogni spettacolo

«Non intendiamo la catastrofe come evento spettacolare o come immaginario post-apocalittico distante da noi – le parole di Ottavia Perrone e Francesco Cortese – ma come condizione quotidiana. La precarietà sociale, ambientale, politica e culturale che ognuno di noi vive nel proprio tempo e nel proprio corpo. Abitare la catastrofe significa riconoscere le crepe del reale e farne materia artistica.

Questo lavoro è per noi prima di tutto un atto politico, il teatro come luogo in cui interrogare il presente, nel quale la scena non si limita a rappresentare ma diventa gesto critico, scomodo, necessario.

Babele Festival è un dispositivo di prossimità. Uno spazio in cui la fragilità diventa forza collettiva, in cui il teatro non consola ma apre crepe”

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