Attualità
Tricase, Giudice di Pace: rush finale
Il consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate al Sindaco Chiuri: “Sbrigati! Se Tricase chiude, addio anche al sogno di vedere accorpato il mandamento dell’ex Giudice di Pace di Alessano, su cui i Comuni del Capo sperano per ovviare all’attuale disagio del trasferimento delle funzioni a Lecce”.
Alla ripresa dell’attività giudiziaria, dopo la pausa estiva, nessun dipendente comunale ha sostituito il Cancelliere del Giudice di Pace di Tricase, pensionatosi.
La conseguenza è stata il rinvio di tutte le udienze civili e penali, con evidenti disagi e disservizi per l’utenza.
Quanto prima il Giudice di Pace si vedrà costretto ad informare il Presidente del Tribunale ed inevitabile sarà la chiusura dell’Ufficio, qualora non si trovi rimedio ad horas.
“Come Gruppo Consiliare”, ricorda il consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate, “avevamo per tempo sensibilizzato il Sindaco sul serio pericolo di perdere un servizio strategico che, oltre a costituire l’ultimo presidio di giustizia nel Capo di Leuca, crea innegabilmente un indotto non trascurabile per il territorio, ed avevamo altresì avanzato diverse proposte”.
Anche la classe forense locale aveva fatto la sua parte.
“Agli inizi di luglio”, continua Dell’Abate, “il Sindaco Chiuri aveva pubblicamente tranquillizzato tutti garantendo l’arrivo, se pure part time, del Cancelliere dell’Ufficio del Giudice di Pace di Ugento. Ma ai proclami non sono seguiti i fatti! Approfondendo la vicenda, abbiamo appurato che l’Amministrazione Comunale non ha adottato alcun atto deliberativo o di indirizzo in tale direzione. Ora le speranze di salvare il Giudice di Pace sono ridotte al lumicino, ma la fiammella è ancora accesa. Prima però occorre che ci sia la precipua volontà di mantenere l’Ufficio Giudiziario da parte del Governo Cittadino e l’approssimazione con cui si è finora approcciato solleva molti dubbi. Ma non è ancora giunto il tempo dei processi e delle responsabilità”.
Poi l’invito del consigliere d’opposizione: “Il Sindaco attinga dal Settore Servizi Sociali di Tricase, dove sono presenti 4 unità D, fin troppe per la tipologia delle mansioni demandate, e chieda al Cancelliere appena pensionatosi la cortesia di collaborare per la sua formazione. Oppure trovi qualunque altra soluzione, pur provvisoria, per scongiurare la chiusura. Con la riforma del Giudice di Pace, la cui entrata in vigore è prevista per il 2021, le competenze aumenteranno di dismisura tanto da far assumere all’Ufficio, per funzioni e valore, la fisionomia di una sezione periferica di Tribunale. Se Tricase chiude, addio anche al sogno di vedere accorpato il mandamento dell’ex Giudice di Pace di Alessano, su cui i Comuni di competenza sperano fortemente al fine di ovviare all’attuale disagio del trasferimento delle funzioni a Lecce. Nefasta circostanza che accadrà anche a noi, se non ci sbrighiamo. In questo modo resterebbe un sogno l’Ufficio Giudiziario unico per tutto il Capo di Leuca”.
Attualità
Khady Sene a Salve
Il coraggio di non arrendersi: trasformare le sfide in opportunità: la prima donna immigrata in Italia a ricoprire il ruolo di direttrice di una Caritas diocesana domattina farà visita a ragazzi e ragazze dell’Istituto comprensivo di Salve Morciano Patù
È donna, italiana, di origini senegalesi, Khady Sene, la nuova direttrice della Caritas diocesana di Foggia-Bovino, nominata dall’arcivescovo Giorgio Ferretti.
Domattina, alle 9,30, sarà ospite presso l’Istituto comprensivo di Salve Morciano Patù (nell’aula magna della sede centrale di via Rosenberg), per incontrare gli studenti e testimoniare «il coraggio di non arrendersi, per trasformare le sfide in opportunità».
E lei di coraggio ne ha avuto tanto: arrivata in Italia a 20 anni ha dovuto fin da subito rimboccarsi le maniche, ricominciare a studiare, ripartendo dalle medie, fino a laurearsi in finanza e marketing.
Nel frattempo, per 10 anni, Khady si è impegnata come volontaria nelle mense e come operatrice sociale.
A soli 31 anni è oggi la prima donna immigrata in Italia a ricoprire il ruolo di direttrice dell’ente ecclesiastico.
Un esempio di donna che non si è arresa, che ha creduto in una missione: stare accanto agli ultimi.
E lo fa, Kadhy, in un luogo martoriato dal caporalato e dallo sfruttamento dei migranti nei campi.
«In un presente segnato da sofferenze e incertezze, è difficile immaginare un futuro luminoso. Tuttavia, anche in tempi come i nostri, essere contaminatori di pace diventa un dovere», ha dichiarato la nuova direttrice al magazine Vita.
«Mentre i “potenti” bombardano, c’è una collettività che lotta quotidianamente per dare voce a una comunità violata, che presta il proprio volto a una giusta causa, difendendo i diritti di tutti» ha ribadito Khady Sene, ricevendo il “Premio donna per la pace” dal Comune Monteleone di Puglia.
Il dirigente scolastico Istituto comprensivo di Salve Morciano Patù accoglie la nuova direttrice Caritas: «Siamo convinti che l’incontro con Kadhy Sene rappresenti un momento prezioso per offrire ai nostri studenti una prospettiva diretta sulle sfide del territorio e sull’importanza di essere un aiuto concreto nella comunità. L’obiettivo è quello di consolidare il messaggio di forza, resilienza e responsabilità sociale. Ascoltare la sua testimonianza significa educare al cuore della cittadinanza attiva: comprendere le realtà di fragilità e imparare che, a tutte le età, possiamo e dobbiamo fare la nostra parte per un mondo più giusto e inclusivo. L’appuntamento di domani», conclude Gianni Sergi, «si pone in stretta continuità con l’iniziativa tenutasi là scorsa settimana che ha celebrato figure femminili di forte impatto sociale e civile».
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Attualità
Gagliano del Capo: piante d’ulivo gratis
Distribuzione gratuita di piante resistenti alla Xylella Fastidiosa per il recupero del paesaggio agrario olivicolo. Chi sono i destinatari e cosa fare per usufruirne
«Salviamo il nostro paesaggio olivicolo. Reimpianta o crea nuovi oliveti con piante resistenti»: il Comune di Gagliano del Capo promuove un progetto per il recupero e la valorizzazione del paesaggio olivicolo. Distribuirà gratuitamente piante d’ulivo resistenti alla Xylella Fastidiosa.
Ne beneficeranno i proprietari di terreni agricoli nel territorio comunale.
Per reimpianti: terreni con piante compromesse dalla Xylella.
Per nuovi impianti: terreni agricoli non vincolati dal PPTR Puglia.
È prevista la distribuzione da 20 a 50 piante gratuite per ogni richiedente che riceverà: piante certificate esenti da Xylella fastidiosa; Cultivar resistenti (Leccino o Favolosa); piante di 18-24 mesi, pronte per l’impianto; targa identificativa comunale da affiggere sul fondo.
Per partecipare bisognerà compilare il modulo di domanda, allegare documenti richiesti (identità, visura catastale, foto/PPTR) e presenta la domanda entro il 30 dicembre alle 12.
La domanda potrà essere presentata: a mano presso Ufficio Protocollo Comunale (in piazzetta del Gesù) il lunedi, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 (solo il martedì dalle 16,30 alle 18,30); via PEC, indirizzando all mail a protocollo.gaglianodelcapo@pec.rupar.puglia.it; per posta, indirizzando la missiva a Comune di Gagliano del Capo, Piazzetta del Gesù 73034 Gagliano del Capo (LE).
La consegna delle piante sarà effettuata dal 20 febbraio al 15 marzo 2026; obbligatorio affiggere sul fondo la targa comunale (sanzione € 50,00 se non affissa); messa a dimora entro 2 mesi dalla consegna (controlli comunali dopo 60 giorni dalla consegna)
Informazioni e modulistica su www.comune.gaglianodelcapo.le.it (Sezione: Amministrazione Trasparente); telefono 0833798311; mail ambiente@comune.gaglianodelcapo.le.it
L’iniziativa, promossa dal consigliere con delega all’agricoltura Mario Profico, è finanziata dal Comune di Gagliano del Capo con una dotazione finanziaria di 8mila euro.
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Attualità
Tricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas
Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse. Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti…
Su 1117 ospedali pubblici e privati, valutati su 6 aeree cliniche, 15 hanno raggiunto dei risultati e livello “alto” e “molto alto” ed è migliorata, secondo l’Agenas (agenzia nazionale servizi sanitari), l’assistenza negli ospedali italiani nel 2024.
Migliorano certo, ma evidenziano anche una forte discrepanza fra Nord e Sud.
Dal 2012, AGENAS sviluppa il Pne, finalizzato alla valutazione degli esiti delle prestazioni assistenziali e delle procedure medico-chirurgiche nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
Tale osservatorio, il Pne, regolamenta gli standard relativi all’assistenza ospedaliera e, per tale valutazione, quest’anno ha utilizzato 218 indicatori: 189 per l’assistenza ospedaliera (67 di esito/processo, 101 di volume e 21 di ospedalizzazione); 29 per l’assistenza territoriale, valutata in termini di evitata ospedalizzazione, esiti a lungo termine e accessi impropri al Pronto Soccorso.
Sono stati analizzati separatamente otto ambiti clinici: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologico, gravidanza e parto e classificati gli standard di qualità in alto/molto alto, medio, basso/molto basso.
Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse.
Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti.
La prima, fra le strutture citate in ambito cardiocircolatorio, per gli interventi su valvole cardiache, spicca come un livello molto alto, la Casa di Cura Città di Lecce.
La seconda, con un’altra importante valutazione fra gli ospedali salentini, come migliore ospedale per i tumori rientra, con un livello molto alto, l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase.
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