Cronaca
Ancora dimissioni a Specchia: la maggioranza perde i pezzi
Ancora dimissioni a Specchia: la maggioranza guidata da Alessandra Martinucci continua a perdere pezzi (leggi qui i precedenti dello scorso maggio).
Questa volta a tirarsi indietro è Manuela Sanapo, consigliere comunale e capogruppo del movimento politico “Fare”.
Nella sua lettera esprime il rammarico per il mancato appoggio da parte della sindaca: «Il ruolo di capogruppo è venuto meno con il disgregarsi della maggioranza, fenomeno che ho cercato di arginare.
Nel gruppo di governo non vi è unità di indirizzo politico sui temi che realmente interessano la comunità e che potrebbero dare un nuovo impulso al nostro paese.
La mancanza di unità politica del gruppo tuttavia finora non mi aveva,da sola, finora condotta a rimettere la mia delega in quanto speravo che Lei (si rivolge alla sindaca) prendesse il comando di questo “treno” per usare una sua metafora e portasse avanti il suo pensiero.
Lei stessa ha riferito che ormai il treno è deragliato.
È la rassegnazione che, in una celebre scena del film “la meglio gioventù”, porta il professore di medicina a consigliare al suo miglior studente di andare via dall’Italia, un paese bello ma destinato all’estinzione,abitato da dinosauri.
Lo studente provocatoriamente chiede al professore: “E lei allora rimane in Italia?”. Il professore risponde: “Bhe io sono uno dei dinosauri da distruggere,sono io uno dei problemi dell’Italia”.
Questa è la ragione della mia azione, perché restando sarei diventata anch’io un dinosauro.
E’ con questo gesto che do il mio serio contributo alla ricostruzione di questo paese bello, ormai condannato allo stallo.
E’ con questo gesto che ricordo alla mia generazione la necessità di fermare il vecchio modo di fare politica,dove l’ossessione per la cosa pubblica,diventa strumento di divisione.
Mi preme ricordare alla mia generazione che è nel lavoro,nel nostro impegno quotidiano, che sia quello di un semplice contadino, operaio, manager o di un amministratore, che testimoniano la nostra tensione ideale verso la bellezza e la perfezione.
La confusione politica iniziale è degenerata nell’ultimo periodo in tentativi di denigrazione del mio operato provenienti sia dall’interno che dall’esterno del gruppo,con appellativi vari urlati a gran voce anche nella Sede Comunale,luogo in cui bisognerebbe assumere sempre un comportamento decoroso.
Infine – conclude – Le rivolgo un accorato invito a scegliere se essere o meno un dinosauro e decidere, di prendere il comando di questo treno.
Su quel binario sono certa troverà persone affidabili,disinteressate e volenterose».
E chiude: «Nel frattempo io continuerò al meglio il lavoro di Consigliere Comunale nell’interesse esclusivo dei cittadini, senza mai fermare la sete di conoscenza e la volontà di costruire un paese degno dei nostri figli».
Cronaca
Agricoltura, morire lavorando: 2 morti nelle ultime tre settimane
Il 6 dicembre un giovane bracciante è rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando, il 20 novembre, un ragazzo di 26 anni ha perso la vita in un frantoio a seguito del ribaltamento di un muletto…
“In Puglia, nel 2024, sei infortuni agricoli al giorno. Servono investimenti e una strategia regionale strutturale”.
“Ancora una volta ci troviamo a piangere giovani vite spezzate mentre svolgevano il proprio lavoro. È una strage silenziosa che continua nell’indifferenza generale e che riguarda soprattutto l’agricoltura, uno dei settori più fragili e più esposti ai rischi”.
Antonio Ligorio, Segretario generale della Flai Cgil Puglia, commenta l’escalation di infortuni sul lavoro nei campi pugliesi, che hanno provocato due morti in pochi giorni. Lo scorso 6 dicembre, nelle campagne foggiane, un giovane bracciante è rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando nelle campagne di Borgo San Carlo, ad Ascoli Satriano.
Pochi giorni prima, il 20 novembre, un ragazzo di 26 anni ha perso la vita in un frantoio di Bisceglie, a seguito del ribaltamento di un muletto appena fuori dall’azienda.
“Un dolore che si ripete, settimana dopo settimana, e che non può essere derubricato a fatalità” commenta Ligorio. A confermare la gravità della situazione sono i dati Inail: il report regionale indica che, da gennaio a luglio 2025, le denunce in agricoltura sono salite a 1.326 (+4,08% rispetto al 2024) e che i casi mortali in regione sono aumentati in modo preoccupante, con l’agricoltura che registra un’impennata dei decessi (+60% nei mortali del settore). Numeri che, avverte Ligorio, “non ammettono esitazioni né ritardi nelle misure di prevenzione. Non possiamo più assistere a un settore che continua a pagare un tributo di sangue perché non vengono garantite formazione, prevenzione e controlli adeguati. La sicurezza non è un costo, è un diritto fondamentale, e quando viene negato significa che qualcuno non ha fatto il proprio dovere”.
Secondo la Flai Cgil Puglia serve una risposta immediata e strutturale. “Chiediamo un piano straordinario sulla sicurezza in agricoltura, con investimenti, ispezioni più frequenti, percorsi formativi obbligatori e l’utilizzo di mezzi moderni e sicuri. Il lavoro agricolo non può continuare a essere terreno di precarietà e rischio costante”.
Il sindacalista conclude con un appello alle istituzioni e alle imprese: “Basta parole di circostanza. Ogni volta che un giovane muore in campagna o in un frantoio, muore un pezzo della nostra terra. La Puglia non può accettare di essere la regione con uno dei più alti numeri di infortuni in agricoltura. La sicurezza deve diventare la prima priorità. Non un giorno, non un mese: sempre”.
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Cronaca
Marchi contraffatti, sequestro e denunce
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Nel sud Salento due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio di capi riportanti marchi di noti brand di moda
Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Otranto hanno svolto controlli mirati nei confronti di alcune persone di nazionalità estera dedite alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti riportanti marchi di noti brand di moda.
Dalle indagini è risultato che due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio nell’area del sud Salento.
L’intervento ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre alle due autovetture in uso agli indagati, 1.330 prodotti ritenuti contraffatti, tra cui giubbotti, felpe, zaini e altri capi di abbigliamento, riportanti noti marchi come Prada, Louis Vuitton, K-way e Balenciaga.
Se immessi in commercio, i capi di abbigliamento sottoposti a vincolo, avrebbero fruttato migliaia di euro di profitti illeciti, contribuendo ad alimentare l’industria del falso.
I due soggetti, di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria, per le ipotesi delittuose di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e per il reato di ricettazione.
Le indagini proseguiranno con il fine di individuare e disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale dell’intera filiera, contrastando una condotta illecita che alimenta i circuiti sommersi dell’evasione fiscale, del lavoro nero e della criminalità organizzata.
La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
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