Casarano
Casarano, caso Margari: film dal finale triste
Scorrono i titoli di coda: il protagonista inquadrato di spalle, avanza e scende le scale in maniera incerta, sorretto da un uomo in divisa e con la gente fuori, commossa, che lo saluta e lo incoraggia…

E così, con il protagonista inquadrato di spalle, che avanza e scende le scale in maniera incerta, sorretto da un uomo in divisa e con la gente fuori, commossa, che lo saluta e lo incoraggia, scorrono i titoli di coda di un film che ha appassionato ma soprattutto angosciato, inquietato e (purtroppo) scoraggiato tutti coloro che, in un modo o nell’altro, di questo drammatico film sono stati inermi e spesso increduli spettatori.
Un film angosciante perché, seguendone la trama, al di là degli errori imprenditoriali che possono esser stati compiuti, non si può non provare un tenero dolore guardando gli occhi dell’ultra ottantenne protagonista che lascia per sempre la propria casa perché qualcun altro gliel’ha venduta all’asta.
Un film inquietante perché ci si rende conto che è accaduto a lui ma la dinamica è stata tale che avrebbe potuto investire ognuno di noi.
Un film che ha scoraggiato tutti perché ci si rende conto che è quasi impossibile combattere contro un sistema burocratico – legale caratterizzato senza alcun dubbio da superficialità procedurali che, quando cominciano ad essere più d’una, lasciano il sospetto che dietro possa esserci qualcosa di un po’ più rancido di una svista.
Il triste film di Mario Margari, come se fosse uno fra le centinaia di film proiettati nel suo cinema, ha visto quindi scorrere anche i suoi titoli di coda ma non è ancora apparsa (e per ora, assicurano i figli ed i legali, non apparirà) la parola “Fine”.
Sono due le inchieste infatti aperte sui lati oscuri di questo procedimento (una penale ed una giornalistica); un procedimento che, negli anni, ha lasciato spesso interdetti gli stessi addetti ai lavori per la sfrontata ed arrogante condotta di alcuni attori e la colpevole assenza di chi avrebbe dovuto decidere ed ha deciso di non decidere.
Che qualcosa non andasse lo si è capito già dai primi passi di un procedimento che è stato lineare fino a quando c’è stato un creditore che, legittimamente, ha avviato un’azione di esecuzione immobiliare per recuperare i propri crediti, ma che poi si è complicato maledettamente quando è entrata in gioco (guarda caso) la banca.
Per cercare di semplificare, immedesimiamoci e immaginate di avere un’azienda e di essere voi i garanti per i debiti di questa azienda. Immaginate ora che, per mille motivi, l’azienda fa dei debiti (un qualcosa come 1/10 del vostro patrimonio) ed i creditori chiedano giustamente di essere pagati.
E adesso il gioco di prestigio: invece che una sola procedura, come sarebbe intuibile, nei confronti della Società a Responsabilità Limitata, di procedimenti ne vengono aperti due: chiedendo la stessa somma sia alla Srl, sia a voi che ne siete garanti.
Questo, non solo per magia raddoppia gli stessi debiti ma soprattutto, blocca tutti i vostri beni e quindi di colpo, pur avendo una disponibilità immobiliare 10 volte superiore ai vostri debiti, siete costretti a rimanere inermi a guardare mentre mettono all’asta la vostra prima casa, quella della vostra famiglia, quella che custodisce i vostri ricordi. «Toccu! Con tanti immobili proprio dalla casa dovevano partire a metter all’asta?».
Lo so, è questo che avete pensato. E questo rientra nelle tante stranezze e coincidenze di questo film, come ad esempio aver comunicato, alla nipote di Margari, per errore una data sbagliata entro cui versare i soldi dopo che, all’asta appunto, è riuscita ad aggiudicarsi l’immobile ma che poi, in virtù di quell’errore, non ha potuto portare a compimento l’operazione.
Come la coincidenza che poi ad aggiudicarsela è stata la stessa avvocato che poi era l’unica concorrente che ha cercato fino all’ultimo di rilanciare (e che poi invece quella stessa casa se la è aggiudicata per molto meno e con un mutuo, coincidenza, della stessa banca che ha originato il tutto).
E poi perizie immobiliari palesemente sballate, firme dichiarate false dai periti calligrafici… Coincidenze, semplici coincidenze che però sono ora al vaglio della Procura e sono oggetto di alcuni approfondimenti giornalistici, diciamo così… non locali. Per tutto ciò, la parola “Fine” può attendere.
In tutto questo odor di putrido, è bello però sentire il profumo di buono del comportamento fermo (perché è il suo ruolo) ma oltremodo umano, del Comandante della stazione dei Carabinieri che ha accompagnato Mario lungo la breve scalinata di casa sua forse per l’ultima volta e nei tristi momenti precedenti.
Così come siano di consolazione le centinaia di attestazioni di stima che l’intera famiglia Margari ha ricevuto (financo uno striscione allo stadio), frutto di quella consapevolezza, tipica paesana, in grado di conoscere chi, pur avendo sbagliato a fare l’imprenditore, rimane sempre e comunque una persona per bene.
Antonio Memmi

Il post su Facebook di Emma, figlia di Mario Margari
Attualità
Meteo Salento, estate a pieni giri nei prossimi giorni
“Dopo una lieve ridimensionata delle temperature nella prima parte della settimana, da mercoledì il caldo tornerà progressivamente…

Arriva l’anticiclone africano, il tempo sarà in prevalenza stabile e soleggiato su gran parte del territorio nazionale, sebbene non mancherà qualche isolato temporale di calore pomeridiano-serale su Alpi e Appennino.
“Dopo una lieve ridimensionata delle temperature nella prima parte della settimana, da mercoledì il caldo tornerà progressivamente a intensificarsi su gran parte d’Italia”, sentenziano da 3bmeteo, “con un flusso di correnti dal Nord Africa che raggiungerà l’apice tra venerdì e il prossimo weekend. In questa fase si supereranno i 30°C praticamente ovunque, con punte di 36-38°C sulle aree interne del Centrosud e sulle Isole Maggiori”.
Fino a quando?
“L’apice del caldo africano come detto si raggiungerà tra venerdì e il prossimo weekend, anche se sul finire di domenica si potrebbe assistere ad un primo indebolimento dell’alta pressione su Alpi e Nordovest con l’arrivo di qualche temporale. Successivamente, ovvero la prossima settimana”, concludono le previsioni di 3bmeteo, “le correnti potrebbero piegare almeno temporaneamente da Nordovest portando qualche temporale in più (anche forte) e un ridimensionamento quantomeno parziale del caldo a partire dal Centronord, sebbene il contesto climatico si manterrebbe comunque pienamente estivo“.
Casarano
Lega Pro, Casarano non vede l’ora
Domanda di ammissione al campionato presentata con due giorni d’anticipo e lavori al “Capozza” già conclusi

di Giuseppe Lagna
Con due giorni di anticipo rispetto alla scadenza del 6 giugno, gli addetti all’amministrazione del Casarano Calcio hanno presentato nella sede della Lega Pro di Firenze la domanda di ammissione al campionato di serie C 2025-2026, corredata dall’ampia documentazione richiesta.
Contemporaneamente il sindaco Ottavio De Nuzzo dichiarava terminati i lavori di adeguamento dello stadio comunale “Giuseppe Capozza“, svolti “in piena collaborazione tra Amministrazione Comunale e Società“.
Non poteva mancare, intanto, per l’allenatore Vito Di Bari l’assegnazione della “Panchina d’oro” a cura dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, insieme agli allenatori vincenti il rispettivo girone della serie D.
Infine, la Società del Casarano Calcio, nella persona del suo presidente Antonio Filograna Sergio, ha inteso ospitare, in una serata conviviale nei saloni del Grand’Hotel “Costa Brada” di Gallipoli, gli sponsor che hanno offerto il loro sostegno al campionato appena concluso e gli operatori dell’informazione (fra cui lo scrivente per “il Gallo“) per la grande vicinanza alla vittoria nel difficile girone H, che ha riportato il Casarano tra i professionisti dopo ben ventisei anni (ventisette per la serie C).
Al termine, un significativo “cadeau” per ogni convenuto e rituale taglio della torta rossoazzurra, ad opera del presidente Antonio Filograna Sergio, il vice presidente Antonino Filograna, il direttore generale Fulvio Navone e il vice direttore generale Antonio Obbiettivo.
– foto in alto, di Gigi Garofalo
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Casarano
Furti nel centro di Casarano: arrestato ladro seriale
Fermato dopo mesi di indagini dei carabinieri. L’uomo, già sottoposto a misura di sicurezza, si allontanava di notte dalla comunità terapeutica per rubare. Diversi episodi tra gennaio e marzo ai danni di attività di ristorazione, negozi e anche un’automobile in sosta

Per mesi aveva messo in allarme commercianti e cittadini con una lunga scia di furti e tentativi di effrazione nelle ore notturne, colpendo attività di ristorazione, negozi e persino un’automobile in sosta. Grazie a un’indagine scrupolosa dei carabinieri della Stazione di Casarano, il responsabile dei raid è stato arrestato.
Si tratta di un uomo già sottoposto a misura di sicurezza presso una struttura sanitaria specializzata del territorio, da cui si sarebbe allontanato più volte durante la notte per compiere verosimilmente i furti.
Le indagini sono partite nei primi mesi dell’anno, dopo una serie di denunce da parte di commercianti del centro cittadino.
I colpi – avvenuti tra gennaio e marzo – seguivano uno schema ormai chiaro: serrature forzate, ingressi danneggiati, cassetti svuotati e piccoli importi di denaro contante sottratti.
In alcuni casi, l’uomo non è riuscito nel suo intento di rubare, ma ha lasciato alle sue spalle ingenti danni a carico delle vittime.
Tra i suoi obiettivi preferiti, bar, attività di ristorazione, negozi di alimentari e persino un tentativo di furto su un’auto parcheggiata.
A complicare il quadro, la condizione dell’uomo, già affidato a una comunità psichiatrica in cui avrebbe dovuto scontare una misura non detentiva. Tuttavia, la sua capacità di eludere la sorveglianza notturna e agire con rapidità ha richiesto un’attenta attività di osservazione dai Carabinieri, supportata anche dalle segnalazioni dei cittadini.
Determinanti, infatti, sono state proprio le collaborazioni spontanee di chi ha notato movimenti sospetti o ha assistito a episodi anomali, permettendo ai militari dell’Arma di intervenire e raccogliere elementi utili per l’identificazione.
L’indagine, molto articolata con acquisizione di immagini di videosorveglianza, raccolta di testimonianze varie ed altri riscontri oggettivi, ha consentito ai Carabinieri, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Lecce, di ricostruire il quadro accusatorio.
L’arrestato è stato quindi riconosciuto quale autore dei diversi episodi e sottoposto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, alla misura degli arresti domiciliari da scontarsi presso la stessa struttura sanitaria dove era già ospitato.
Le indagini intanto continuano con i carabinieri della Stazione di Casarano che proseguono nel lavoro di raccolta elementi; nel frattempo l’autorità giudiziaria valuterà l’evolversi della posizione dell’uomo.
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