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Cronaca

Cassazione conferma ribaltamento risultato elettorale per Consulenti del Lavoro leccesi

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La Corte di Cassazione Civile si è pronunciata definitivamente sulle elezioni del 2015 dei delegati leccesi dell’Ente Previdenziale dei Consulenti del Lavoro (ENPACL), confermando il ribaltamento del risultato.





La Prima Sezione della Suprema Corte è intervenuta su una delicata questione interpretativa relativa alla normativa elettorale riguardante i seggi destinati ai consulenti del lavoro salentini.





Questi i fatti. Nel febbraio del 2015 (per il mandato 2015-2019) si era svolta la tornata elettorale per l’elezione dei due delegati leccesi in seno all’Assemblea Nazionale dell’Ente Previdenziale dei Consulenti del Lavoro. Con una decisione inaspettata, il Presidente dell’Ente proclamò quali membri eletti non solo il candidato più suffragato, Antonio Lezzi, ma anche Antonio Coluccia, nonostante quest’ultimo avesse ottenuto 46 voti a fronte delle ben 79 preferenze tributate alla professionista Francesca Capoccia.





Tale decisione era stata oggetto di impugnazione innanzi al Tribunale Civile di Roma da parte del Prof. Avv. Mario Esposito e dell’Avv. Carlo Ciardo per le consulenti del lavoro Francesca Capoccia e Annarita Mastria, deducendo l’illegittimità del provvedimento di proclamazione degli eletti siccome la competizione elettorale si era svolta sulla base di un sistema elettorale fondato sul voto di preferenza tributato al singolo candidato, a prescindere dalla lista nella quale era inserito e non invece su un sistema caratterizzato dal “voto di lista”, come erroneamente ritenuto dall’ENPACL. Da ciò discendeva l’elezione di Francesca Capoccia, quale secondo candidato più suffragato della provincia di Lecce.





Il Tribunale Civile di Roma nel 2018, con una pronuncia ampiamente motivata, accogliendo le tesi difensive del Prof. Avv. Esposito e dell’Avv. Ciardo, aveva rovesciato il risultato elettorale proclamato dal Presidente dell’ENPACL, accertando che la presentazione di una lista fosse un mero strumento riconosciuto dal Regolamento dell’Ente utile al solo fine di organizzare la tornata elettorale, senza che ciò implicasse la trasformazione in un sistema elettorale basato sul c.d. “voto di lista”. In sostanza, la presentazione delle liste per i candidati alla carica di delegati nazionali era una mera opzione organizzativa, ma l’elezione dei rappresentanti doveva essere, invece, decisa dal numero di preferenze attribuite a ciascun candidato.








Avverso la sentenza del giudice di Primo Grado era insorto l’Ente Previdenziale dei Consulenti del Lavoro. Nel 2021, all’esito del processo d’appello, la Corte d’Appello di Roma, anche in questo caso in accoglimento delle argomentazioni difensive del Prof. Avv. Mario Esposito e dell’Avv. Carlo Ciardo (rispettivamente nella foto che precede ed in quella che segue), aveva respinto il gravame proposto dall’ENPACL confermando l’impianto argomentativo della pronuncia di primo grado e ribadendo l’erroneità e l’illegittimità della proclamazione degli eletti.









Si giunge quindi ai giorni più recenti. Anche la sentenza d’appello, infatti, è stata oggetto di impugnazione da parte di ENPACL innanzi alla Suprema Corte, la quale, con pronuncia della prima Sezione (Presidente Francesco Antonio Genovese, estensore Eduardo Campese), ha rigettato il ricorso statuendo definitivamente non solo la correttezza dell’esegesi normativa espressa nei precedenti gradi di giudizio, ma, ancor più, il diritto della candidata Capoccia ad essere proclamata eletta.





“La sentenza della Corte di Cassazione– dichiarano il Prof. Avv. Mario Esposito e l’Avv. Carlo Ciardo – ha confermato la solidità dell’orientamento giurisprudenziale espresso nei precedenti gradi di giudizio e assume un valore indiscutibile con riferimento ai canoni interpretativi per il sistema elettorale di un rilevante Ente Nazionale che gestisce la previdenza della categoria dei Consulenti del Lavoro”.





“L’eminente Collegio della Prima Sezione della Suprema Corte, in linea con l’esegesi dei precedenti giudici di merito, nonché in accoglimento delle tesi difensive illustrate in atti, ha statuito che dovevano essere proclamati eletti i candidati che avevano ottenuto il maggior numero di voti fra le liste concorrenti, affermando che la normativa elettorale all’epoca vigente delineava un sistema elettorale maggioritario e non un sistema c.d. “per liste”, essendo la presentazione di queste una mera eventualità e non un requisito imprescindibile al fine del corretto svolgimento delle elezioni.
I principi giuridici enucleati dalla Suprema Corte – concludono il Prof. Avv. Esposito e l’Avv. Ciardo – hanno una portata sistematica che travalica il caso di specie, in quanto assurge a precedente giurisprudenziale valevole per molteplici sistemi elettorali”.





La sentenza ha, altresì, condannato ENPACL al pagamento delle spese di lite anche per questo grado di giudizio.


Cronaca

Tragica viglia di Natale per un ottantenne

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…

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Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.

Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.

Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.

I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.

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Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

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I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

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Cronaca

Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali

Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…

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“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.

È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.

“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.

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