Cronaca
Castrignano del Capo: accoltella la madre
(27 novembre) – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tricase, in collaborazione con i militari della Stazione di Castrignano del Capo, hanno arrestato per tentato omicidio ai danni della madre, Margherita Cazzato, 21enne di Castrignano del Capo. Alle 13 circa di oggi, la Centrale Operativa della Compagnia di Tricase è stata contattata da personale medico dell’Ospedale di Gagliano del Capo, il quale ha comunicato che stavano trasportando all’Ospedale di Tricase una paziente appena giunta in Pronto Soccorso con delle ferite da arma da taglio, una particolarmente profonda al polso sinistro e l’altra all’emitorace sinistro.

Il coltello del tentato omicidio
La donna, accompagnata al nosocomio dal marito e dalla nuora, aveva riferito di essere stata accoltellata all’interno della propria abitazione da una persona a lei conosciuta. Di quanto appena appreso è stata data immediata notizia al Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dott. D’Amato, il quale si è subito recato, assieme ai Carabinieri di Tricase, al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Panico” mentre a casa della vittima sono andati i Carabinieri di Castrignano del Capo. Ottenute le prime informazioni inerenti il quadro clinico della donna, visto il parere dei sanitari, i quali hanno giudicato la donna in condizione di rispondere alle domande del Magistrato, il PM ha ascoltato dalla viva voce della vittima l’aggressione dalla stessa poco prima subita.
È emerso che, subito dopo pranzo, la donna aveva avuto una discussione con la figlia Margherita perché non voleva che la ragazza fumasse all’interno della cucina e l’aveva fatta uscire in balcone. Finito di fumare la sigaretta, la ragazza era rientrata in casa e, afferrato un coltello, si era avventata contro la madre, intenta a lavare i piatti, aggredendola da dietro. Alla tremenda scena hanno assistito altre due figlie della donna, le quali, superato il primo attimo di panico e sgomento, sono intervenute immobilizzando Margherita e disarmandola. Dopo pochissimi minuti è rientrato anche il marito della donna, provvedendo ad accompagnarla in Ospedale.

Gocce di sangue sul pavimento
Questa prima ricostruzione fatta alla presenza del PM è stata confermata anche dal sopralluogo effettuato dai militari dell’Aliquota Operativa del NORm di Tricase, assieme ai Carabinieri di Castrignano del Capo, nella casa della vittima. All’interno dell’appartamento, infatti, i militari hanno trovato le tre figlie della donna che hanno confermato quanto riferito dalla madre. In particolare, Margherita ha spontaneamente consegnato ai Carabinieri il coltello utilizzato per ferire la madre. Le numerose tracce della violenta aggressione, poi, hanno confermato che quello era il luogo del crimine. Ricostruiti in modo completo e dettagliato tutti i fatti, Margherita Cazzato è stata dichiarata in arresto per tentato omicidio e, al termine delle formalità di rito, accompagnata presso la Casa Circondariale di Lecce.
Cronaca
Sindaci indagati: concluse indagini su presunto intreccio affari-politica

Nel Salento è emerso un presunto intreccio tra politica e affari che ha portato alla luce una rete di favoritismi e corruzione all’interno di tre amministrazioni comunali: Maglie, Sanarica e Ruffano. L’inchiesta, avviata nei mesi scorsi e giunta ora alla conclusione delle indagini preliminari, coinvolge ben 25 persone tra politici, funzionari pubblici e imprenditori.
Secondo quanto emerso, al centro dell’indagine ci sarebbero accordi illeciti tra alcuni imprenditori locali – in particolare i fratelli Castrignanò – e diversi amministratori pubblici. L’obiettivo sarebbe stato quello di pilotare appalti e assegnazioni di lavori pubblici, in cambio di favori personali, come ristrutturazioni gratuite, forniture floreali, pranzi elettorali, bottiglie di prosecco, e persino sostegno durante le campagne elettorali.
Tre sindaci risultano tra gli indagati principali: Ernesto Toma, primo cittadino di Maglie, Salvatore Sales di Sanarica, e Antonio Rocco Cavallo di Ruffano. Quest’ultimo ha già rassegnato le dimissioni dopo essere finito in carcere. Toma e il suo vice, Marco Sticchi, invece, sono tornati in libertà e hanno ripreso le loro funzioni in Comune.
Le accuse vanno dalla corruzione all’abuso d’ufficio, passando per la turbativa d’asta e la creazione di un’associazione per delinquere finalizzata al controllo delle gare d’appalto pubbliche. Le indagini hanno rivelato episodi piuttosto concreti, come l’uso di fondi pubblici per pagare materiali edilizi per lavori privati, o bandi costruiti su misura per imprese “amiche”.
Adesso si attende la decisione della procura: con la chiusura dell’indagine, è probabile che si proceda con la richiesta di rinvio a giudizio. Gli avvocati dei principali imputati si dichiarano tranquilli e pronti a dimostrare l’estraneità ai fatti, ma l’impianto accusatorio appare complesso e ben documentato.
Andrano
Castiglione d’Otranto: il mistero di Era e Argo
Labrador Scomparsi: l’appello dell’associazione “Noi come loro” e della famiglia adottante: “Aiutateci a ritrovarli!”

Il 20 giugno, in una calda mattina a Castiglione, frazione di Andrano, Era e Argo, due Labrador, affettuosi e vivaci, escono accidentalmente dal loro giardino, senza più fare ritorno.
Era, femmina dal mantello cioccolato, e Argo, maschio color miele chiaro, sono inseparabili.
Ma da quel giorno sono spariti nel nulla.
UNA CORSA SENZA RITORNO
I loro padroni, componenti di una famiglia del posto, non si danno pace da quel 20 giugno.
I due cani, regolarmente microchippati e iscritti all’anagrafe canina, non hanno lasciato traccia.
Era indossava un collare nero, Argo uno azzurro – dettagli che possono aiutare chi dovesse avvistarli a riconoscerli.
Eppure, nonostante i volantini affissi, i post sui social e le ricerche con drone e termocamere, nessun indizio concreto è emerso.
Dove Sono Finiti?
C’è chi sospetta che qualcuno li abbia presi con sé, ignaro del fatto che abbiano una famiglia che li cerca disperatamente.
Oppure, forse, si sono allontanati troppo e non riescono a tornare.
Come è possibile che nessuno li abbia visti?
Due Labrador di taglia media, socievoli e abituati alla presenza umana, sono difficili da non notare.
L’associazione Noi Come Loro si unisce all’appello: «Se li avvistate, anche solo per un attimo, contattateci immediatamente».
Anche una foto sfocata o un video da lontano potrebbero essere fondamentali per restringere il campo delle ricerche.
Il numero da chiamare per eventuali segnalazioni è 3288317664
SPERANZA SEMPRE VIVA
La famiglia non smette di cercarli, passando in rassegna campagne, strade secondarie e persino i boschi vicini.
Ogni suono, ogni movimento fa sobbalzare il cuore: «Era e Argo devono tornare a casa. Se li avete visti, se sapete qualcosa, non esitate. La loro storia potrebbe finire bene, ma serve l’aiuto di tutti».
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Cronaca
Salento in fiamme e Canadair in azione

Giornata ad alta tensione in provincia di Lecce, dove diversi incendi sono divampati nel corso delle ultime ore, alimentati dal caldo intenso e dal vento. Le fiamme hanno interessato aree rurali e zone boschive in più punti del territorio, rendendo necessario l’intervento di squadre a terra e anche di due Canadair (entrambi su Depressa) per contenere l’emergenza.
A Tricase, un vasto incendio ha colpito in particolare la zona di Depressa (video a fine articolo), dove il rogo ha costretto le autorità alla chiusura della strada provinciale 81 Depressa-Andrano per motivi di sicurezza.
Simile situazione a Ruffano in via dei Falchi alle porte della frazione di Torrepaduli.
Le operazioni di spegnimento sono tuttora in corso. Seguiranno aggiornamenti su Il Gallo con tutti i dettagli e le eventuali evoluzioni della situazione.
Video da Depressa
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