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Attualità

La Regione riattiva la discarica di Corigliano d’Otranto

Il sindaco Dina Manti: «Perché aprire una discarica che dovrà chiudere nel 2025? Perché mettere a serio rischio la falda dell’acqua? Faremo tutto il possibile affinché ci sia un’altra localizzazione o riconversione consona alle caratteristiche del territorio»

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Il Consiglio regionale pugliese ha approvato a maggioranza, con 28 voti favorevoli e 11 contrari, il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani.


Il Piano ha subito cambiamenti durante la discussione, in particolare con due emendamenti è stata prevista l’attivazione di due discariche: oltre a quella di Conversano, nel Barese, a Corigliano d’Otranto, in Salento.


Le discariche, secondo quanto previsto dal Piano, dovranno essere chiuse entro il 2025 e dovranno essere monitorate costantemente.


Ovviamente la notizia non ha fatto piacere a Corigliano e dintorni.


Il sindaco di Corigliano d’Otranto, Dina Manti


Il sindaco di Corigliano d’Otranto, Dina Manti, incassa (per ora) la novità in arrivo da Bari.


«Abbiamo ereditato un grave fardello che ci portiamo dietro dal 2015», premette, «finora siamo riusciti a tenere tutto sotto controllo grazie all’impegno politico amministrativo ed al dialogo con le Istituzioni».

La prima cittadina sottolinea come sia «paradossale che la comunità di Corigliano, che compie da sempre azioni virtuose nella raccolta differenziata dei rifiuti raggiungendo il 65,08 % nel 2020 grazie agli sforzi ed all’impegno dei cittadini, si ritrovi a dover ospitare il rifiuto indifferenziato in un luogo che è esattamente sopra la falda dell’acqua che sgorga dai rubinetti delle case salentine».


E anche se «l’emendamento approvato dalla Regione Puglia al Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani pone dei vincoli di biostabilizzazione al rifiuto e prevede monitoraggi ambientali», Dina Manti ammette: «Non siamo tranquilli», e avverte, «lavoreremo per fare tutto il possibile affinché ci sia un’altra localizzazione o riconversione consona alle caratteristiche del territorio».


Il sindaco di Corigliano si chiede: «Perché aprire una discarica che dovrà chiudere nel 2025? Perché mettere a serio rischio la falda dell’acqua?».


Infine Dina Manti si dice certa che «la sensibilità del Presidente Emiliano continuerà ad indirizzare le azioni regionali al fine di tutelare la salute dei pugliesi».


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Papa Leone XIV

Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

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Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.

La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).

I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.

Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.

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Attualità

Habemus Papam

Fumata bianca, eletto il nuovo Pontefice

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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!

Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.

Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.

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Attualità

Sentenza pro OLC, il sindaco di Tricase: «Non faremo ricorso»

«Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi»

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Dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale amministrativo che ha bocciato il parere negativo del Comune di Tricase rispetto la riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC, abbiamo rintracciato telefonicamente il sindaco Antonio De Donno.

Il primo cittadino a specifica domanda risponde: «Non faremo ricorso».

E aggiunge: «Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi».

Il primo cittadino infine precisa: «La sentenza non autorizza in automatico tutte le richieste dell’azienda, ha comunque rimandato il pallino al Comune di Tricase che, ovviamente, stando alla decisione dei giudici, non potrà negare l’autorizzazione per i motivi che hanno portato al ricorso Tar».

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