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Cronaca

“Sindaco ritira le dimissioni altrimenti niente Superbonus a Specchia!”

La richiesta del Movimento “Fare” da un post sul profilo facebook di Antonio Lia. L’ex assessore Luca Rizzo: «Cosa c’entrano le dimissioni di Martinucci con il Superbonus? Ennesimo tentativo di “Fare” addossare al sindaco responsabilità e colpe che non ha, dopo averla buttata nel burrone». Alessandra Martinucci: «Specchia, con la mia conferma di dimissioni, non rinuncerà ad alcuna “occasione irripetibile per la storia d’Italia e del nostro paese”»

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Incredibile a Specchia. Il Movimento Fare dopo aver screditato in lungo e in largo Alessandra Martinucci scrive alla sindaca dimissionaria e le chiede di fare un passo indietro!



Il motivo lo leggiamo in un post su facebook: «Cara sindaca, le chiediamo di soprassedere alle sue dimissioni per dare modo e tempo, al nostro Comune, di partecipare all’irripetibile decreto ecobonus 110% a vantaggio di tutti i cittadini ed in particolare di tutto il paese».


Lo si legge in un post sul profilo facebook di Antonio Lia, fondatore e coordinatore del Movimento Fare.


«Specchia», si legge ancora, «deve trovare la forza di ricompattarsi per lavorare all’ecobonus; un’opportunità per tutti al 110%. In questo momento c’è bisogno del consenso di tutti per fare insieme una nuova Specchia. Abbiamo il dovere di non perdere questa grande occasione che ci viene data, per questo bisogna avere la forza di mettere da parte le divisioni per costruire un paese unico».


«Il decreto 110% dà la possibilità di ridisegnare Specchia a costo zero e poter creare nuove opportunità di lavoro, per questo», la richiesta alla sindaca Martinucci, «proponiamo che sull’argomento lei organizzi un incontro di tutti i soggetti politici per discutere di un’idea, che potrà essere arricchita da proposte e idee per migliorarla e renderla più operativa con la collaborazione di tutti e la partecipazione dei cittadini. Non prendiamoci la responsabilità di far perdere a Specchia un’occasione irripetibile per la storia di Italia e del nostro paese».


A stretto giro di posta le repliche al suo post. La prima in ordine cronologico a firma dell’assessore dimissionario Luca Rizzo che esordisce candido: «Come amministratore mi tocca fare un po’ di chiarezza al coordinatore del Fare».


Poi la butta piano definendo quanto avvenuto in giornata «l’ennesimo tentativo di “Fare” addossare al sindaco responsabilità/ colpe che non ha, dopo averla buttata nel burrone… FARE ancora una volta confonde la cosa pubblica con casa propria… sta proponendo forse una ristrutturazione? L’ecobonus 110», chiarisce Rizzo, «non è rivolto alle amministrazioni comunali, forse uno spiraglio sono gli spogliatoi dei campi sportivi e IACP!».


«Ad ogni modo», aggiunge Rizzo, «tutti i cittadini di Specchia qualora abbiano i requisiti dettati dalla legge potranno accedere a questo allettante incentivo ai fini della ripresa economica. Se Fare, vuole veramente ristrutturare l’amministrazione che lui stesso ha portato a questa crisi, dovrebbe chiedere scusa al sindaco ed a tutti i consiglieri che sono stati oggetto di vere e proprie purghe staniliane».


Subito dopo la risposta più attesa quella di Alessandra Martinucci che subito chiarisce: «Per correttezza e trasparenza nei confronti dei cittadini, è bene chiarire che le mie dimissioni in alcun modo potranno inficiare o rallentare la fruizione del cosiddetto superbonus 110%, e Specchia, con la mia conferma di dimissioni, non rinuncerà ad alcuna “occasione irripetibile per la storia d’Italia e del nostro paese”».


Alessandra Martinucci


La Martinucci stenta quasi a credere alla connessione tra le sue dimissioni ed il Superbonus 110%.

Infatti ricorda: «Nel caso non fosse noto», scrive, «di tale agevolazione possono usufruire i seguenti soggetti:


le persone fisiche fuori dell’esercizio di attività di arte, impresa e professioni;


i condomini;


gli istituti autonomi case popolari ed altri enti con le medesime finalità sociali (…);


le cooperative di abitazioni per gli immobili da esse posseduti assegnate in godimento ai propri soci;


gli enti del terzo settore, organizzazioni di volontariato iscritte nei registri, associazioni di promozione sociale registrate;


associazioni e società sportive dilettantistiche registrate sulle parti di immobili destinati a spogliatoi».


Elementare, quindi, che «l’ente comunale, come si evince dall’elenco, non potrà dunque usufruire di tale agevolazione per ristrutturare gli immobili di proprietà in quanto non presente nell’elenco dei beneficiari ed inoltre nulla potrà fare per condizionare o demotivare la scelta di ogni singolo cittadino. Insomma», ironizza la sindaca dimissionaria citando il post di Lia, «Nessuna “grande occasione” andrà persa!».


La Martinucci coglie quindi l’occasione per «rassicurare l’intera cittadinanza sul tema: ognuno se lo riterrà opportuno e vantaggioso potrà usufruire liberamente di tale proficuo incentivo sia che ci sia il sindaco, sia che ci sia un commissario».


Dopo aver risposto quasi divertita oltre che stranita alla richiesta pervenutagli, la sindaca dimissionaria invita poi «prima di tentare di addebitare future responsabilità o colpe solo alla sottoscritta, a ripercorrere cronologicamente i fatti accaduti, perché volendo utilizzare la metafora della mia ultima nota dello scorso 18 luglio, la sottoscritta ha solo riportato a riva, con fatica, una nave in blocco per assenza di equipaggiamento necessario, e non l’ha abbandonata irresponsabilmente. Certa che questo ulteriore chiarimento sia utile a tutti per comprendere che la mia decisione di protocollare le dimissioni», conclude, «sia stato frutto di una scelta responsabile, attenta, non impulsiva e coscienziosa, porgo cordiali saluti».


Come a dire dimissioni irrevocabili? Per saperlo dovremo attendere l’8 agosto, ultimo giorno utile per eventuali ripensamenti.


Cronaca

Scaricavano liquami puzzolenti, beccati grazie ai droni

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative…

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I DRONI DEI CARABINIERI INDIVIDUANO AUTORE DI SVERSAMENTI ILLECITI A PORTO CESAREO

Grazie all’impiego delle più moderne tecnologie investigative e alla preziosa collaborazione dei cittadini, i Carabinieri di Porto Cesareo hanno individuato e segnalato alla Procura di Lecce, che conduce le indagini, un imprenditore locale ritenuto responsabile di sversamenti illeciti di liquami nella rete fognaria del comune di Porto Cesareo.

Le indagini, avviate a seguito delle segnalazioni pervenute da residenti preoccupati per la presenza di persistenti cattivi odori, hanno permesso di accertare che, nelle prime ore dei giorni scorsi, l’uomo avrebbe effettuato lo scarico di liquami attraverso un autospurgo nei tombini fognari, causando malfunzionamenti alla rete e la diffusione di odori nocivi.

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative.

Il veicolo utilizzato, di proprietà di una società di leasing ma nella disponibilità dell’impresa riconducibile all’indagato, è stato sottoposto ad accertamenti.

L’operazione dei militari dell’Arma rappresenta un chiaro esempio di come innovazione tecnologica e pronta risposta dell’Arma, unita alla collaborazione attiva dei cittadini, possano fare la differenza nella tutela dell’ambiente e del decoro urbano.

IL FILMATO DELL’OPERAZIONE

 

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Castrignano del Capo

Leuca, arresti per spaccio e coltivazione illecita

All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto 25 grammi di marijuana già confezionata, 345 grammi della stessa sostanza in essiccazione e sei piante di canapa indiana coltivate in due serre artigianali, complete di lampade a led, ventole e termoregolatori elettronici…

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SANTA MARIA DI LEUCA: I CARABINIERI STRINGONO IL CERCHIO SULLO SPACCIO. DUE ARRESTI IN POCHE ORE

I militari di Castrignano del Capo hanno tratto in arresto due persone del luogo nel corso di distinte operazioni svoltesi a Santa Maria di Leuca.

Un’attività info-investigativa condotta con discrezione, fatta di appostamenti e osservazioni sul territorio, ha permesso ai Carabinieri di notare un sospetto via vai nei pressi di un’abitazione del centro.

Quello è stato il primo tassello di un’operazione che, poche ore dopo, ha portato a un importante sequestro. All’interno dell’abitazione, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 66 grammi di cocaina purissima, custoditi in un involucro di cellophane, 1.500 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio, quattro bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

L’uomo, un 44enne del luogo, è stato arrestato in flagranza di reato.

Le attività di controllo dei militari dell’Arma sono proseguite anche nei giorni successivi. Durante una verifica sulle armi legalmente detenute da un cittadino del posto, l’occhio esperto dei Carabinieri ha notato tracce di sostanza vegetale, verosimilmente marijuana, riconducibile a un familiare convivente.

Da lì è scattata una nuova perquisizione e un secondo arresto. All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto 25 grammi di marijuana già confezionata, 345 grammi della stessa sostanza in essiccazione e sei piante di canapa indiana coltivate in due serre artigianali, complete di lampade a led, ventole e termoregolatori elettronici.

Anche in questo caso, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione e coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.

Tutto il materiale sequestrato è stato posto sotto custodia, entrambi gli arrestati si trovano ora agli arresti domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura presso il Tribunale di Lecce.

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