Cronaca
Tricase: dipendente comunale in arresto per stalking
Violata la misura cautelare che gli impediva l’avvicinamento alla sua vittima, Luigi Cazzato è stato tradotto agli arresti domiciliari
I militari della Stazione Carabinieri di Tricase e Spongano hanno tratto in arresto Luigi Cazzato, dipendente del comune di Tricase. L’uomo si è reso protagonista di una serie di atti persecutori ai danni di una donna alla quale non avrebbe potuto avvicinarsi, in quanto già destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento ad essa.
Lo sera dello scorso 12 settembre, attorno alle ore 20, la vittima dello stalker ha visto aggirarsi nei pressi della sua abitazione Cazzato, a bordo della sua Fiat Stilo colore grigio chiaro. Incredula della sua presenza, in preda alla paura, ha immediatamente chiamato il 112 per far intervenire una pattuglia dei Carabinieri, giunta sul posto appena dopo l’allontanamento dell’uomo.
Poco dopo l’intervento dei militari, la donna, nel recarsi presso il Comando Compagnia Carabinieri di Tricase, ha notato, nei pressi del cimitero di Andrano, dei volantini per terra. Memore di altri episodi in cui lo stalker aveva diffuso degli scritti contro di lei e contro la sua famiglia, si è fermata a verificarne il contenuto.
Come previsto, i volantini contenevano un messaggio palesemente indirizzato a lei. Con le seguenti parole, sconnesse e condite di errori grammaticali e ortografici di ogni tipo (non riportati), Cazzato si rivolgeva alla sua vittima: “Signora preoccupata hai una malattia cronica di raggirare uomini; ti devi vergognare la tua vita è sempre da intrighi non ti vergogni che nel paese…si parla di te come ti comporti sei arrivata a una certa età, si spera che una persona…cambia (in peggio) povera stupida”.
Constatati pertanto i fatti, in seguito alla denuncia della donna, i militari dell’Arma hanno richiesto l’aggravamento della misura cautelare già violata dall’uomo. Luigi Cazzato è stato così, nel pomeriggio di oggi, dichiarato agli arresti domiciliari.
Cronaca
Tragica viglia di Natale per un ottantenne
Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…
Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.
Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.
Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.
Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.
I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.
Cronaca
La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina
Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…
I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.
La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.
Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.
L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.
Cronaca
Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali
Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…
“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.
È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.
“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.
Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.
Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.
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