Andrano
“Forza Salento, avanti Lilt!”
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Andrea Menotti Musarò, Referente dei
giovani e degli studenti della Provincia di Lecce negli SGPT e attivista LILT.
Chiarissimo Professore Garattini, Illustri Autorità presenti, Docenti, amici della LILT, cari studenti, Sono Andrea Menotti Musarò, 19enne, ex-studente del Liceo Classico “Giuseppe Stampacchia” di Tricase e, ora,
matricola di Giurisprudenza presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Desidero salutarvi e esprimere alcuni pensieri in qualità di Referente dei
giovani e degli studenti della Provincia di Lecce negli SGPT e umile giovane attivista LILT.
Quando, nel Settembre 2019, i Dottori Cerullo e Serravezza mi hanno proposto di essere parte integrante di un progetto estremamente importante per il nostro Territorio, gli Stati Generali per la Prevenzione dei Tumori nel Salento, mi hanno investito di un compito non semplice, ma che – onorato – ho accettato con l’interesse e la voglia di apportare il mio contributo.
Non semplice perché oggigiorno i giovani stanno dimostrando di poter fare la loro parte nelle varie battaglie ambientali che animano l’agenda politica internazionale; basti pensare, infatti, all’attivismo che si è creato attorno alle manifestazioni
organizzate dalla giovane Greta Thunberg (in Italia, in Puglia e in Provincia di Lecce, hanno riportato un notevole interesse e
una sentita partecipazione). E, dunque, ritengo che il ruolo di interpretare il pensiero dei giovani e degli studenti della
Provincia di Lecce in una sfida esaltante, come quella degli SGPT, debba essere affrontato con la giusta attenzione. La
stessa che ho cercato di dimostrare, quando ho seguito un’altra grande battaglia targata LILT, il Progetto Geneo, con un seminario nel mio Comune e con vari articoli, che il Dott. Cerullo ha deciso di presentare alla Fiera del Levante, a Bari, nel Settembre 2016, in un convegno degli attivisti LILT.
2Così come allora, anche adesso: la LILT ha vinto, l’impegno degli instancabili Dottori Cerullo e Serravezza ha avuto i suoi risultati per il nostro Salento, coadiuvato dalla passione gratuita di tante volontarie e di tanti volontari, perché senza di loro nulla sarebbe possibile. E adesso – lo spero
vivamente – abbiamo un altro grande risultato storico da portare a casa: la chiusura del cantiere e l’avvio delle varie attività nel Centro ILMA, a Gallipoli; per questa ragione, mi sento in dovere di
chiedervi di continuare a sostenere le attività di sensibilizzazione e di raccolta fondi della LILT.
Ritornando agli SGPT, non è stato semplice, da quando furono lanciati nell’Ottobre 2019 fino ad ora, dare corso al progetto, poiché la pandemia da Covid-19 ha congelato tutto. Ma la LILT non si è fermata: tanti sono stati i tavoli tecnici anche da remoto.
Le psicologhe LILT hanno svolto un lavoro egregio nelle scuole, incontrando tutti gli studenti nelle scuole primarie e secondarie che hanno aderito al progetto. Le restrizioni hanno reso tutto più complicato e hanno rallentato gli incontri, ma alla fine i risultati sono stati eccellenti.
Con svariate attività gli studenti hanno espresso le loro idee, sostenendo fortemente il progetto e dando un apporto sostanziale alla stesura del Libro Bianco.
Sentitomi con le Psicologhe e con i referenti LILT, mi sono ritrovato in maniera piena con le linee programmatiche che avevo espresso nella conferenza stampa di presentazione,
nella giornata di apertura, il 26 Ottobre 2019, in questa aula, nel XIII corso di aggiornamento “Ambiente e Salute”,
e recentemente in uno spazio dedicato sulla rivista LILT.
Queste erano: GIOVANI CHE SI INFORMANO, GIOVANI CHE SI FORMANO e GIOVANI CHE AGISCONO.
E questo hanno espresso tutti gli studenti, dopo aver ascoltato le parole degli esperti, che li hanno stimolati a essere parte attiva nel progetto, dopo un lavoro intenso con gli Insegnanti e dopo aver lavorato in gruppo dando vita a una vera e propria esplosione di idee.
Ma ora devono, dobbiamo continuare ad agire. Agire per il bene di questo Territorio, spendersi in prima persona nel contesto sociale della propria Comunità, difendere l’ambiente, stare al fianco della LILT nei vari progetti (uno fra gli ultimi, l’apertura dei LILT POINT nei vari Comuni; in questi è necessario l’apporto di tanti volontari): non
lasciamoli soli.
Ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare.
Un sincero grazie ancora alla LILT per avermi onorato di questo compito, in particolar modo ai Dottori Cerullo e Serravezza, attori protagonisti di questo Territorio, impegnati in forma volontaria e gratuita tutti i giorni con spirito di servizio e con umiltà, e un deferente saluto a tutte le
Autorità Istituzionali presenti, in
particolar modo al Prof. Silvio Garattini,
che ho avuto il piacere di conoscere nella
giornata di apertura e che ho seguito con
interesse nei vari dibattiti nel periodo
pandemico. Forza Salento, avanti LILT!
Andrano
Lupo ucciso a Castiglione, cacciatore a processo
LNDC Animal Protection annuncia che si costituirà parte civile. La presidente dell’associazione: «Faremo tutto ciò che è in nostro potere perché questa persona abbia una pena congrua al reato commesso. Ci stiamo battendo, anche in sede Europea con un ricorso tuttora pendente, perché sia annullato il declassamento per insussistenza di dati scientifici».
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Un lupo ucciso a colpi di fucile da caccia nelle campagne di Castiglione d’Otranto, c’è il rinvio a giudizio di un 67nne di Nociglia, che quindi sarà processato.
All’uomo, difeso dall’avv. Amilcare Tana, si contestano i reati di “uccisione di animali” e “abbattimento di specie protette”.
Il tutto per avere «con crudeltà e senza necessità, cagionato la morte di un esemplare di lupo, specie particolarmente protetta, contro il quale esplodeva un colpo con un fucile da caccia in località Castiglione di Andrano», si legge nel decreto di citazione a giudizio.
Si sono costituite come parte offesa diverse associazioni a tutela degli animali, aderenti al “Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento”, difese dall’avvocato Anna Grazia Maraschio.
LA CRONACA
I fatti risalgono al 7 ottobre 2024 quando, nelle campagne di Castiglione d’Otranto, un uomo in abbigliamento mimetico e fucile da caccia sparò un esemplare di lupo, lasciandolo agonizzante per terra.
La scena fu notata da un automobilista che guidava in una stradina adiacente, che fotografò la scena e pubblicò le immagini sui social.
Da lì partirono le indagini dei Carabinieri Forestali di Tricase che, in presenza del testimone, si recarono sul posto.
Il corpo dell’animale fu trafugato ma sul terreno erano ancora presenti tracce di pelo e sangue, che furono prelevate dal personale tecnico del progetto Hic Sunt Lupi e in seguito analizzate dal corpo dei Carabinieri Forestali, analisi che confermarono come il materiale organico fosse riconducibile a un esemplare di lupo.
In poco tempo l’autore del gesto fu identificato e sottoposto a indagine.
Quindi il recente rinvio a giudizio.
L’uccisione di un lupo, infatti, è reato, punibile con una reclusione da 4 mesi a 2 anni.
LNDC ANIMAL PROTECTION PARTE CIVILE
LNDC Animal Protection annuncia che si costituirà parte civile nel processo a carico dell’autore della brutale uccisione di un lupo a Castiglione Andrano, in provincia di Lecce, all’inizio di ottobre scorso e per la quale aveva già sporto denuncia contro ignoti appena appreso il fatto.
L’uomo, un cacciatore, è stato incastrato grazie a un automobilista che passando in quella zona aveva notato l’animale a terra, pubblicando poi in rete la foto della scena: da qui erano successivamente partite le indagini dei Carabinieri forestali di Tricase. Nonostante il corpo fosse stato rimosso dal cacciatore, sono state sufficienti le tracce di pelo e sangue rimaste sul terreno per capire che si trattava di un lupo e, con l’avanzamento delle ricerche, è stato possibile poco dopo risalire anche all’autore del gesto, ora sottoposto a indagine e rinviato a giudizio.
«Un gesto di crudeltà gratuita e intollerabile per il quale speriamo ci possa essere una condanna esemplare», ha affermato Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, «la violenza contro gli animali è un sintomo di una società che ha perso il rispetto per l’altro, che sia animale o umano. Faremo tutto ciò che è in nostro potere perché questa persona abbia una pena congrua ai reati commessi. Ci stiamo battendo, anche in sede Europea con un ricorso tuttora pendente davanti al Tribunale dell’Unione Europea e già pubblicato nella gazzetta Ufficiale, perché sia annullato il declassamento del lupo per insussistenza di dati scientifici».
LNDC Animal Protection, infatti, si batte da numerosi anni e in diverse sedi in difesa del lupo, sostenendo con fermezza come le scelte politiche debbano essere basate su dati scientifici e non sugli interessi economici a breve termine di alcuni settori, che rappresentano una minoranza della cittadinanza. L’associazione ha sottolineato più volte come le misure di protezione verso i lupi dovrebbero essere potenziate e non ridotte come invece accade, facendo pressione perché si attuino politiche di gestione che bilancino le esigenze degli agricoltori con la necessità di preservare la fauna selvatica.
Andrano
Olè, mobilità sostenibile sulle vie del Parco
Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase, laboratorio ad Andrano il 7 novembre. Tre le direttrici: tre direttrici ciclopedonabilità del tratto litorale adiacente alla litoranea; intermodalità su gomma e su ferro tra le stazioni FSE Maglie – Gagliano del Capo e le marine; accesso alla costa e fruizione delle marine, delle aree sosta stagionali e reversibili e il settore delle attività turistico-ricreative
Pianificare una mobilità lenta e sostenibile lungo il tratto di costa da Otranto a Leuca, per ridefinire insieme alla comunità una nuova idea di fruizione dell’area.
Con questo obiettivo nasce il progetto “Olè”, promosso dalla Provincia di Lecce, con il supporto tecnico di Città Fertile, finanziato dalla Regione Puglia, presentato oggi a Palazzo Adorno a Lecce.
Per illustrare tutti i dettagli e le opportunità di “Olè”, sono intervenuti il consigliere provinciale Ippazio Morciano, il dirigente responsabile Roberto Serra e, per Città Fertile, Rino Carluccio.
L’obiettivo è quello di costituire un laboratorio partecipato per la fruizione sostenibile della Costa Otranto-Leuca, che possa operare come strumento di governance locale, cabina di regia e incubatore di progettualità condivise.
Il Laboratorio avrà un ruolo centrale per l’attuazione della pianificazione, la promozione e il dialogo tra comunità e istituzioni.
Il progetto, prendendo come riferimento la pianificazione in materia paesaggistica e della mobilità a livello regionale, provinciale e del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase, vuole promuovere la rigenerazione dell’attuale sistema della mobilità del tratto costiero e retro-costiero all’interno di un’area che si caratterizza per le sue peculiarità identitarie, paesaggistiche, ambientali e culturali.
“Olè” è un progetto Integrato di Paesaggio, finanziato dalla Regione Puglia, Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio, nell’ambito del “Sostegno ai Comuni finalizzato all’implementazione degli strumenti di governance per l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del paesaggio e per l’attuazione della pianificazione paesaggistica a scala locale”.
Il percorso progettuale prevede la realizzazione di un laboratorio di co-progettazione “Scenario Workshop la costa sostenibile” ispirato al metodo EASW (European Awareness Scenario Workshop), che si svolgerà ad Andrano il 7 novembre, presso il Castello Spinola-Caracciolo, sede del Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase.
La fase realizzativa sarà suddivisa in diversi step per conoscere le azioni in corso e quelle pianificate.
Ad un periodo di osservazione partecipata e al coinvolgimento degli stakeholders, seguirà la redazione del “Manifesto della transizione ecologica Olè”, per orientare le linee programmatiche provinciali e il sistema di governance.
Successivamente, verrà incoraggiata l’istituzione di tre forum e la definizione di progetti pilota su proposta dei partecipanti.
Il sistema della mobilità verrà analizzato e suddiviso secondo tre direttrici in linea con i rispettivi forum tematici: la mobilità attiva partendo dalla ciclopedonabilità del tratto litorale adiacente alla litoranea, considerata come “Strada Parco”; l’intermodalità su gomma e su ferro tra le stazioni FSE Maglie – Gagliano del Capo e le marine; l’accesso alla costa e la relativa fruizione delle marine, delle aree sosta stagionali e reversibili e il settore delle attività turistico-ricreative che vengono svolte a mare.
L’integrazione tra le criticità e le potenzialità emerse dai tre forum consentiranno di costruire, assieme alla comunità, la visione futura del territorio e la governance condivisa.
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Andrano
Tartaruga liberata da rete fantasma
Associazione “A Mare”, straordinario salvataggio a Marina di Andrano: la grande Caretta Caretta visibilmente provata ma in buone condizioni, ha potuto riprendere a nuotare libera
Un commovente intervento di salvataggio ha avuto luogo oggi pomeriggio lungo la costa di Marina di Andrano, dove una tartaruga marina Caretta Caretta di grandi dimensioni è stata ritrovata in difficoltà, intrappolata in una rete fantasma.
A intervenire prontamente sono stati i rappresentanti dell’associazione A Mare, realtà da sempre impegnata nella protezione dell’ambiente marino.
A guidare l’operazione tre volontari esperti: Dario Urso, Antonio Pellegrino e Danilo Minonne, che con grande abilità e delicatezza sono riusciti a liberare l’animale dalla rete e a restituirlo al mare in tutta sicurezza.
La tartaruga, visibilmente provata ma in buone condizioni, ha ripreso a nuotare libera.
“Questi salvataggi sono la dimostrazione concreta di quanto sia urgente proteggere il nostro mare e le creature che lo abitano“, ha commentato uno dei volontari.
Le reti fantasma, abbandonate o perse in mare, continuano a rappresentare una delle più gravi minacce per la fauna marina, causando ogni anno la morte di migliaia di animali.
L’associazione A Mare lancia ancora una volta un appello alla cittadinanza: occhi aperti in mare e segnalazioni tempestive possono fare la differenza.
La salvaguardia dell’ecosistema marino è una responsabilità collettiva.
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