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Attualità

Approvato farmaco Alzheimer nato a Tricase

Il prof. Logroscino: «Il lavoro da fare per combattere la malattia è ancora tanto e molto dobbiamo ancora imparare sulle cause della patologia, ma io ed i miei colleghi pensiamo che la notizia di questi giorni sia di importanza storica per il mondo delle neuroscienze e delle malattie croniche»

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Una grande notizia attesa da tanti anni: l’approvazione di un farmaco che fosse realmente di aiuto agli ammalati di Alzheimer. Un contributo decisivo alla realizzazione di quello che solo qualche anno fa sembrava un’utopia è arrivato dall’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase e asl lavoro del professore Giancarlo Logroscino, e della sua equipe.


«C’è anche un pezzo importante di Puglia che ha contribuito attivamente a questa complessa sperimentazione», è, infatti, il commento entusiasta dell’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco, l’approvazione da parte della Food and Drug Administration statunitense del primo farmaco per l’Alzheimer.


«Si tratta», ha spiegato Lopalco, «di un primo farmaco dopo vent’anni di ricerca che sembra poter aiutare i malati, agendo in modo specifico il contrasto al processo degenerativo della malattia e che non si limita ad aggredire i sintomi della demenza. Non parliamo di guarigione dalla malattia, ma certamente di un passo avanti nella giusta direzione. A questa ricerca ha contribuito in maniera determinante l’equipe del professore Giancarlo Logroscino, luminare della Neurologia e Direttore del Centro Malattie Neurodegenerative di Tricase, centro innovativo di sperimentazione e ricerca. Al professor Logroscino e alla sua equipe vanno i complimenti e l’incoraggiamento dell’intera comunità pugliese. La crescita delle conoscenze, soprattutto in ambito medico, è sempre stata vettore di sviluppo e oggi forse lo è più che in ogni altro momento della storia. Come amministrazione regionale vogliamo fortemente creare in Puglia un ambiente fertile per la ricerca biomedica, per facilitare il lavoro di professionalità di così alto livello».


L’Alzheimer è una malattia neurologica progressiva che danneggia le funzioni cognitive e mina l’indipendenza di milioni di persone in tutto il mondo. Oggi più di 40 milioni di persone in tutto il mondo vivono con l’Alzheimer e demenze correlate. Secondo il Rapporto mondiale dell’Alzheimer’s Disease International, nel 2015 circa 10,5 milioni di persone in Europa sono affette dal morbo di Alzheimer e relative demenze. Secondo l’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità in Italia il numero delle persone affette dal morbo di Alzheimer e relative demenze supera il milione. E questi numeri sono in crescita.


Questa malattia non distrugge solo la qualità della vita ma riduce anche la sopravvivenza e colpisce molte persone: infatti, è la terza principale causa di mortalità sopra i 65 anni, dopo il tumore e le malattie cardiache.


La malattia di Alzheimer viene solitamente diagnosticata nelle persone di età pari o superiore a 65 anni, ma inizia prima, con sottili alterazioni neurologiche che si verificano anni o addirittura decenni prima che compaiano i sintomi. Molte persone stanno già avendo i primi, spesso non riconosciuti, segni di lieve deficit cognitivo (Fonte sito BIOGEN).


Approvazione del farmaco da parte della FDA


La Fda (Food and Drug Administration) ha approvato per la prima volta in quasi 20 anni un farmaco contro l’Alzheimer. L’azienda farmaceutica americana Biogen ha creato un anticorpo monoclonale: l’Aducanumab.


Il prodotto di Biogen, stando a quanto dice la FDA stessa, è il primo trattamento unico nel suo genere approvato per il morbo di Alzheimer dal 2003 ed è la prima terapia che mira alla fisiopatologia della malattia;


Sono stati coinvolti in tutto il mondo 220 centri di cui il 60% in USA e Canada; quattordici i Centri Italiani.

Tra i best enroller vi è il Centro per le Malattie Neurodegenerative e l’Invecchiamento Cerebrale dell’Università di Bari presso l’AO Pia Fond. Card. G. Panico. Il Centro, riconosciuto da Regione Puglia come centro di eccellenza di riferimento pugliese per le malattie neurodegenerative dal 2011 è un centro clinicizzato con accordo tra Uniba ed Pia Fondazione Panico nel 2011.


«Qualità e eccellenza scientifica anche  in posti considerati fuori dai grandi flussi»


Il professore Logroscino, barese e Professore Ordinario dell’ateneo barese, è uno dei più importanti scienziati italiani e del mondo sulle malattie neurodegenerative. Dopo un trascorso come professore ad Harvard, la più importante università al mondo, ha decido di rientrare e proporre a Tricase il modello di Centro avanzato per la diagnosi precoce sulle malattie neurodegenerative.


Il prof. Giancarlo Logroscino


«L’esperienza del Centro di Tricase», ha dichiarato il professore Logroscino, «fortemente voluto da Regione Puglia e dall’Università di Bari, è la prova di come la ricerca di qualità e l’eccellenza scientifica possa essere fatta anche nella Regione Puglia e in posti considerati “fuori dai grandi flussi” di finanziamenti come le grandi città metropolitane del nord Italia e del nord Europa. Il lavoro del nostro Centro ha interessato negli anni diversi ricercatori molto giovani e molti pazienti. A loro dobbiamo questo grande risultato che speriamo possa ora essere portato in Europa con l’approvazione dell’EMA dopo un ulteriore round di giudizio presso l’agenzia Europea».


Secondo Logroscino, «il lavoro da fare per combattere la malattia è ancora tanto e molto dobbiamo ancora imparare sulle cause della patologia, ma io ed i miei colleghi pensiamo che la notizia di questi giorni sia di importanza storica per il mondo delle neuroscienze e delle malattie croniche. Chiaramente pur nella consapevolezza della importanza del traguardo raggiunto è importante anche dispensare una nota di cautela poiché sono ancora molti i quesiti ancora aperti: sulla entità dell’effetto benefico, sulla identificazione dei migliori responder, sull’efficacia del farmaco in presenza di altre patologie cerebrali come succede nelle fasce di età più anziane, sui possibili effetti collaterali».


Una delle attività del Centro in questi anni è stata quella di garantire l’accesso cure sperimentali ai cittadini pugliesi al pari di quelli degli Stati Uniti, del Canada e di altre parti del mondo. «Quando al nostro Centro»,  ha spiegato il prof. Logroscino, «si presentano pazienti che chiedono di poter entrare a far parte delle sperimentazioni, capisco di come, anche grazie al nostro lavoro e la nostra perseveranza, molto è cambiato anche nella cultura della popolazione pugliese e si sono aperti nuovi percorsi di speranza».


La Regione Puglia in attesa dell’approvazione di EMA è consapevole delle problematiche dell’arrivo del nuovo farmaco e si impegnerà ad adeguare la rete dell’assistenza alle necessità distributorie di questo e di altri farmaci nel settore del declino cognitivo e delle demenze, per rispondere alle aspettative dei cittadini pugliesi.


Appuntamenti

Tutto il Salento con Francesco De Siena

The Voice Senior, domani la finale, in prima serata su Rai Uno. Il musicista e cantante di Morciano di Leuca in gara tra i 12 finalisti del talent condotto da Antonella Clerici

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Il Salento è pronto a tifare (e televotare!) per Francesco De Siena, musicista e cantante di Morciano di Leuca (Le), tra i 12 finalisti dell’ultima puntata di The Voice Senior, in programma in diretta domani, venerdì 19 dicembre, in prima serata su Rai 1 (ore 21.30).

Classe 1966, insegnante di musica diplomato al Conservatorio di Lecce in viola e in violino a quello di Matera, musicista con una grande esperienza in orchestra in numerosi eventi nazionali, De Siena sarà protagonista del programma condotto da Antonella Clerici con una nuova attesa performance live, su un nuovo brano.

Dopo aver conquistato pubblico e giudici nel corso delle puntate precedenti, ha guadagnato il suo posto nella finale grazie al coach Nek, che non ha mai dubitato della sua grande capacità interpretativa e che lo ha scelto per rappresentare la sua squadra in finale.

L’ATTESA PER IL NUOVO BRANO

Il talent show dedicato a cantanti over 60 avrà, dunque, il suo clou domani sera: i 12 finalisti si esibiranno per conquistare un posto tra i 4 superfinalisti, che torneranno poi sul palco per l’ultima sfida.

A differenza delle puntate precedenti, dove erano i coach (Nek, Loredana Bertè, Arisa e la coppia Clementino-Rocco Hunt) a scegliere chi portare avanti, il vincitore della sesta edizione sarà decretato esclusivamente dal pubblico da casa attraverso il televoto.

l sistema prevede due sessioni di voto distinte e separate: la prima per selezionare i 4 superfinalisti tra i 12 concorrenti, la seconda per decretare il vincitore.

Le votazioni non saranno cumulative e i conteggi ripartiranno da zero all’apertura della seconda sessione.

Francesco De Siena ha conquistato la finale giovedì 12 dicembre, durante i Knockout (le semifinali del programma), con un’intensa interpretazione de “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla.

Accompagnandosi al pianoforte come nella precedente esibizione, ha toccato il cuore di tutti con il brano scelto dal suo coach Nek, che lo ha voluto in finale dichiarando: «Ha volato sulla canzone, l’ha resa come certamente avrebbe voluto Lucio».

Anche Clementino con Rocco Hunt e Loredana Bertè hanno apprezzato la performance, condividendo la scelta di Nek.

DECIDE IL TELEVOTO

Il percorso di De Siena nel programma era iniziato il 28 novembre, quando la sua versione di “Avrai” di Claudio Baglioni al pianoforte aveva fatto girare tutti e quattro i giudici.

Il primo, dopo appena 20 secondi, era stato Nek, seguito da Arisa e Loredana Bertè, e infine da Clementino e Rocco Hunt. Conquistato dall’esibizione e dalle capacità del cantante salentino, Nek aveva usato lo strumento del blocco per escludere Loredana Bertè e assicurarsi De Siena nella sua squadra.

COME SOSTENERE FRANCESCO

Per sostenere e televotare Francesco De Siena basta chiamare il numero verde 800.834.834 da telefono fisso o mobile.

La chiamata è completamente gratuita.

Ogni utenza potrà esprimere un massimo di 5 voti per sessione, digitando il codice a due cifre che verrà assegnato a ciascun finalista durante la trasmissione.

DE SIENA STORY

De Siena ha suonato in orchestra per diverse edizioni del premio Barocco e per il premio della regia Televisiva nel teatro Ariston di Sanremo.

Nel 1993 è stato anche finalista al festival di Castrocaro.

Ha anche partecipato in orchestra ad un concerto diretto dal Maestro Vessicchio, a Marsciano, vicino Perugia, con protagoniste Giorgia e Ornella Vanoni.

Lo scorso otto marzo è stato protagonista insieme alla sua band di un progetto musicale dedicato al grande Lucio Dalla al Teatro Italia di Gallipoli, progetto che ha avuto un seguito con un tour durante la passata stagione estiva nelle piazze pugliesi.

Dal suo profilo Instagram @francescodesiena si deduce che De Siena e la sua Band stanno lavorando anche per un nuovo progetto dedicato ai grandi cantautori italiani, “Piazza Grande Tour 2026”.

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Nek e Francesco De Siena

 

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Attualità

La cucina che ti… AMA

Ogni piatto è una storia. Ogni storia, un gesto d’amore: dialoghi di gusto a Muro Leccese, un invito a riscoprire la cura, l’ascolto, la gentilezza dei gesti

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Anna Maria Altamura, salentina di origine (è nata a Otranto), ha vissuto e lavorato a lungo lontano dal Salento, con il sogno mai nascosto di poterci tornare un giorno e mettere in pratica l’amore sconfinato che nutre per la propria terra.

Dopo aver incontrato (e sposato) Enrico Mercanti, che l’ha sempre sostenuta, ha potuto realizzare quel suo sogno.

Così è nato AMA, dialoghi di gusto.

Un luogo che non è solo destinazione gastronomica, ma approdo dell’anima, sintesi di un cammino personale e professionale che, da Milano al Salento, ha trovato qui il suo punto di compimento.

La storia di AMA inizia molto prima dell’apertura.

Prende forma nei corridoi veloci della vita metropolitana, dove Anna Maria, direttrice marketing nel settore del lusso, ed Enrico, direttore generale di banca, si accorgono che il tempo per ciò che davvero conta si stava assottigliando.

È allora che nasce la domanda che cambia tutto: «E se cambiassimo vita?».

Una semplice frase, capace di riportare entrambi al ritmo lento e autentico del Sud, alla terra di origine di Anna Maria, dove i ricordi profumano di mare, tradizione e famiglia.

Il destino li conduce a Muro Leccese, cuore pulsante del Salento, borgo dal fascino discreto e dalle radici millenarie.

Qui, tra vicoli che narrano secoli di storia e una piazza barocca considerata tra le più belle della regione, scoprono un palazzo del 1600

Varcando quella soglia, comprendono di essere arrivati a casa.

Da allora Palazzo Muro Leccese è diventato un progetto di vita totale: un Relais di Charme con cinque camere uniche, una corte antica che conserva tracce del passato, un giardino ombreggiato da jacarande in fiore e un’area wellness ricavata in spazi cinquecenteschi.

Un luogo dove il tempo rallenta e le relazioni tornano centro dell’esperienza.

Oggi, quel percorso evolutivo aggiunge il suo tassello più emozionante: AMA, dialoghi di gusto.

Un ristorante che racchiude l’essenza del verbo “amare”, un invito a riscoprire la cura, l’ascolto, la gentilezza dei gesti.

Per Anna Maria, chef e anima creativa del progetto, la cucina è sempre stata un linguaggio intimo, un modo per accogliere e raccontare.

Accanto a lei, Enrico, sommelier AIS specializzato in vino, olio, birra e bollicine, trasforma ogni cena in un incontro armonico tra sapori e calici.

AMA è una filosofia prima ancora che un luogo.

È appartenenza alla comunità e alla storia.

È accoglienza che avvolge, armonia che guida, autenticità che nutre.

È ascolto profondo tra cucina e ospite, tra memoria e creatività, tra materia ed emozione.

Ogni piatto è un dialogo, ogni ingrediente una parola scelta con cura.

Tradizione e innovazione si intrecciano, dal Salento alla Sardegna passando per le esperienze che hanno segnato la formazione della Chef, tra l’eleganza tecnica del maestro Luca Montersino e la generosità dello chef sardo Luigi Pomata.

Il risultato è una cucina gentile, mai gridata, che abbraccia chi la assapora e onora chi la prepara.

AMA vive in due sale in pietra con volte imponenti durante l’inverno, mentre nella bella stagione si apre alla corte e al giardino dove jacarande e melograni custodiscono la magia delle sere estive.

Tutto è pensato per restituire equilibrio e bellezza, per permettere agli ospiti di ritrovarsi, parlare, emozionarsi. Perché da AMA il cibo non è consumo, ma relazione.

«AMA è ciò che siamo e ciò che desideriamo donare», racconta Anna Maria, «un luogo che invita a rallentare, ad ascoltarsi e ad amarsi. Un ristorante, sì, ma soprattutto un gesto d’amore verso la terra, verso chi siede a tavola con noi, verso il tempo speso bene».

AMA, dialoghi di gusto apre quest’oggi all’interno di Palazzo Muro Leccese – Relais de Charme & Wellness, a pochi passi dalla luminosa Piazza del Popolo.

Un ristorante che nasce dal cuore e al cuore vuole tornare.

Info: AMA, dialoghi di gusto, via Roma 5, Muro Leccese, tel. 375 6274887, amailristorante.it; aperto a cena da martedì a sabato, domenica a pranzo, su prenotazione, chiuso domenica sera e lunedì.

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Attualità

Housing Temporaneo di Gagliano, l’Open Day  

Attività e percorsi del progetto socioassistenziale di contrasto alla marginalità sociale

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Si è svolto presso la sede dell’Housing Temporaneo di Gagliano del Capo, un Open Day dedicato alla presentazione delle attività e dei percorsi del progetto socioassistenziale di contrasto alla marginalità sociale.

Nel corso della giornata sono stati illustrati gli aspetti della vita quotidiana all’interno della struttura e l’impegno dei beneficiari nel migliorare la propria condizione personale e favorire un percorso di reinserimento sociale.

Il progetto, finanziato con i fondi del PNRR missione 5 componente 2 linea 1.3.1, con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Puglia e della Prefettura di Lecce e gestito dalla FIA Puglia Cooperativa Sociale, si inserisce nelle politiche di inclusione promosse dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, con l’obiettivo di rafforzare la rete dei servizi e sostenere le persone in situazione di fragilità.

L’iniziativa ha rappresentato un momento di informazione e condivisione con la comunità e le istituzioni del territorio.

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