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Tricase

Depressa: “Essenzialità perdute”

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Qualche settimana addietro (1 marzo 2010), veniva pubblicato, sulle pagine on line di questo giornale, un nostro intervento, dal titolo “Depressa la Cenerentola”. Ci è stata data l’opportunità di esprimere la nostra disapprovazione in merito alle gravi carenze, materiali e non, insistenti nella nostra piccola frazione; situazione imputabile – è evidente – anche alla secolare inerzia di tutti i nostri responsabili istituzionali, centrali e nostrani.


Vorremo adesso limitarci ad aggiungere, alle osservazioni già fatte, qualche ulteriore rilievo che attiene ad un’altra e ben più grave faccenda, ammesso e non concesso che l’(in)decente arredo urbano, di cui all’articolo precedente, costituisca questione di grado inferiore. Trattasi dunque di un ulteriore disappunto – la situazione attuale non consente certo di spendere parole di natura diversa -. Si allude in particolare al problema dell’ufficio postale (che fu). Da molto tempo, siamo abituati, almeno in certi periodi dell’anno, ad un servizio a singhiozzo: in tempo estivo, tendenzialmente, soltanto tre sono i giorni della settimana in cui è possibile usufruire dell’ufficio. Con pazienza e spirito accorato, ciascun frazionato, soprattutto quello appiedato, ha accettato la cosa in mansueta rassegnazione.


Sicché, oggi, negli uffici postali della nostra Cenerentola, pagamenti di bollette, riscossioni di pensione, versamenti e quant’altro, costituiscono operazioni eseguibili solo in determinati giorni. Ora, è ben nota la gravità della situazione di debito economico in cui versa la macchina dello Stato: ristrettezze e necessità di sfoltimento presidiano gli assetti economici attuali degli enti eroganti servizi pubblici. E con tutta probabilità, l’interruzione parziale subita dal servizio postale nella nostra frazione è proprio una delle conseguenze immediate e dirette di tali difficoltà economiche.


E’ necessario però che si faccia chiarezza sulla questione, e che venga spiegato ai cittadini l’esatta dimensione del problema e annesse prospettive. Titolare dell’onere, ancora una volta, è la politica locale, che non può astenersi dal rendicontare su un servizio rappresentante un’essenzialità, se non perduta, ormai offuscata. E, ove, essa, concorrente nella scelta di tale penalizzante dislocazione degli uffici, fornire plausibili motivazioni.

La necessità di tale spiegazione s’impone, gentile direttore. Non solo a fronte della suddetta incompletezza del servizio: il problema non sta solo nel fatto che, in certi tempi, la posta è aperta solo per tre giorni a settimana. Oggi, a Depressa, non si ricevono più pacchi o lettere di cui si è destinatari, a causa della mancanza di postini, la cui sporadica circolazione, talora, è dovuta allo zelo di liberalità di qualche portalettere. Di conseguenza, tante ingiustizie. Quali, per esempio, il pagamento di spese moratorie su tasse universitarie, da corrispondere per ritardo nella consegna dei bollettini; o, addirittura, la non partecipazione a procedure concorsuali per mancata ricezione delle comunicazioni alle stesse attinenti. Non si può non spiegare, con dovizia di particolare, la ragione di simile imbarazzante defezione, alle “vittime” interessate.


Gruppo giovani Depressa (Vocifrazionate@gmail.com)


Appuntamenti

“Le cure domiciliari”: convegno sulle nuove sfide dell’assistenza territoriale

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Un momento di confronto e approfondimento sui modelli di assistenza domiciliare si terrà mercoledì 18 giugno 2025, alle ore 17.30, presso le Scuderie di Palazzo Gallone, con il convegno dal titolo “Le Cure Domiciliari – Modelli ed evoluzione dei percorsi di presa in carico”.

L’iniziativa è promossa dalla Cooperativa Sociale CISS – ETS di Tricase e dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, con il sostegno del Fondo Povertà, del PON Inclusione e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Apertura e saluti istituzionali

A dare avvio ai lavori sarà Emiliano Cazzato, responsabile dell’Ufficio di Piano A.T.S. di Gagliano del Capo. Seguiranno i saluti del Sindaco di Tricase Antonio De Donno, del presidente dell’ATS Gianfranco Melcarne, di Massimiliano Fiorentino, presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Puglia, e di Pierpaolo D’Arpa, direttore del Distretto Socio-Sanitario di Gagliano del Capo.

Cure domiciliari a trent’anni dalla loro introduzione

La prima parte del convegno sarà dedicata a un’analisi storica e prospettica dell’assistenza domiciliare, con particolare attenzione alle nuove linee guida legate al PNRR. Interverranno i sociologi Luigi Spedicato e Andrea Baldassarre, per offrire una lettura del fenomeno e delle sue implicazioni sociali.

Armonizzazione delle procedure: confronto operativo

Il focus si sposterà quindi sugli aspetti organizzativi e normativi legati alla presa in carico del paziente a domicilio, con gli interventi delle assistenti sociali Claudia Sodero e Barbara Sergi, che affronteranno temi come l’integrazione dei servizi, la valutazione multidimensionale e i livelli essenziali delle prestazioni.

Il ruolo del terzo settore

Particolare attenzione sarà dedicata anche al terzo settore, con un approfondimento sul nuovo regolamento regionale per l’accreditamento degli enti. Interverrà Mauro Abate, presidente regionale di ConfcooperativeSANITÀ, per illustrare le prospettive future e l’impatto sulle comunità locali.

Interventi dal campo e conclusioni

La voce diretta di pazienti, caregiver e operatori sanitari arricchirà il dibattito, portando testimonianze reali sull’efficacia e sulle criticità dell’assistenza domiciliare. A chiudere l’evento sarà Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia.

A moderare l’incontro sarà l’assistente sociale Antonella Baglivo.

 

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Attualità

Via alle ispezioni della cavità in zona Puzzu a Tricase

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Sono iniziate stamani le ispezioni del pozzo rinvenuta nel borgo antico di Tricase, in zona Puzzu, la scorsa settimana (leggi qui)

A calarsi sono i componenti del Gruppo Speleologico Tricase. Restituiranno tutte le informazioni utili che emergeranno sulla cavità, a partire anche dall’esatta profondità, stimata in circa 25 metri al momento del ritrovamento, avvenuto durante i lavori di riqualificazione del centro storico.

Per le vie del centro cittadino intanto stamattina è rimbalzata la falsa notizia secondo cui qualcuno sarebbe caduto accidentalmente nel pozzo. Nulla di vero: trattasi appunto delle operazioni ispettive avviate nella giornata odierna.

La locale Protezione Civile ed una ambulanza sono sul posto preventivamente, pronte a intervenire in caso di necessità.

Le foto

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Attualità

Luoghi del Cuore: la Fontana Antica di Gallipoli seconda in Italia e prima in Puglia

Tutti gli altri luoghi in provincia che, pur non avendo vinto, hanno superato la soglia dei 2.500 voti e potranno aspirare al contributo di 50mila euro, candidando un progetto al Bando

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Annunciati i risultati finali della XII edizione del censimento nazionale i Luoghi del Cuore del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano.

Con oltre due milioni di voti raccolti il programma si conferma come il principale strumento di partecipazione diretta dei cittadini alla tutela e del patrimonio italiano

La Fontana Antica di Gallipoli è stata il secondo luogo più votato in assoluto in tutta Italia e primo in Puglia.

Primo classificato in assoluto il Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato (nella provincia di Asti): un luogo strettamente legato alla figura di Don Bosco.

Vale la pena ricordare che i tre vincitori nazionali avranno diritto, rispettivamente, a 70mila, 60mila e 50mila euro, a fronte della presentazione al FAI di concreti progetti di restauro o valorizzazione culturale.

Anche i luoghi che non hanno vinto, ma hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti, potranno aspirare al contributo di 50mila euro, candidando un progetto al Bando.

Vediamo allora quali sono questi progetti, oltre alla Fontana Antica di Gallipoli, che riguardano la nostra provincia: l’Abbazia di San Mauro a Sannicola, 51ma in classifica generale, con poco più di 8mila voti; la Colonna delle Madonna delle Grazie a Maglie, 74ma, quasi 6.500 voti; il Borgo Antico di Matino, 91° con 5.537 voti; Torre Palane a Marina Serra di Tricase ha raccolto più di 4.500 voti e si è classificata 121ma.

Più giù in classifica, con più di 2500 voti, troviamo: le Serre Salentine e l’Area di San Nicola di Macugno a Neviano; la Chiesa della Madonna di Odigitria a Galatone; l’Antico Camerino per Bagni a Mare di Santa Caterina di Nardò; la Cappella di San Lorenzo a Ugento.

Tutti questi luoghi del cuore hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti e potranno aspirare al contributo di 50mila euro candidando un progetto.

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