Tricase
A Tricase la Commissione Pari Opportunità
E’ la prima volta a Tricase. “Era un precipuo obiettivo dell’Assessorato che rappresento”, ha spiegato l’assessore Nunzio Dell’Abate, “pervenire all’istituzione di questa Commissione composta di sole donne e tale obiettivo non poteva essere suggellato in un giorno migliore, quello dell’8 marzo scorso, coincidenza che auspico sia foriera di attività, per il bene di tutte le donne della nostra comunità”. Su come è nata, l’Assessore tricasino aggiunge che “dopo le ultime elezioni amministrative, le donne elette in Consiglio Comunale sono state sole due: Tina Ciardo e Maria Assunta Panico. In base al vecchio Regolamento, qualora fosse stata nominata o eletta la Commissione Comunale per la Pari Opportunità, avremmo avuto un organismo a stragrande maggioranza maschile e non femminile; ciò naturalmente non era praticabile e bisognava trovare una soluzione”. La modifica dell’articolo 28 del Regolamento del Consiglio Comunale, fortemente voluta da Dell’Abate, ha risolto l’empasse. Infatti, tale modifica consente la possibilità, nel caso in cui non vi sia la presenza in seno al Consiglio di almeno 3/5 di componenti femminili, di ricorrere alla elezione di una Commissione Cittadina per le Pari Opportunità, costituita da 7 componenti donne esterne scelte tra cittadine segnalate da associazioni, gruppi, organizzazioni sindacali, culturali, del volontariato, della cooperazione, operanti sul territorio comunale e tra le cittadine che ne fanno richiesta e, comunque, dai Consiglieri Comunali di sesso femminile in carica.
Andrano
Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae, il Forum
La Fondazione di Partecipazione, organo che rende partecipativa la costruzione di un progetto territoriale che vuole fare di “De Finibus Terrae” una destinazione di viandanti e cercatori, nel rispetto dell’identità salentina, segnata da bellezza, voglia di comunità e predisposizione all’incontro ed alla contaminazione con altre culture. Aderiscono al sodalizio: Andrano, Aradeo, Calimera, Castrignano del Capo, Castro, Corigliano d’Otranto, Corsano, Gallipoli, Lecce, Matino, Morciano di Leuca, Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Salve, San Pancrazio Salentino, Santa Cesarea Terme, Taranto, Taviano

La Fondazione di Partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae” comunica che si è costituito a S. Maria di Leuca il Forum “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, organo che rende partecipativa la costruzione di un progetto territoriale che vuole fare di “De Finibus Terrae” una destinazione di viandanti e cercatori, nel rispetto dell’identità salentina, segnata da bellezza, voglia di comunità e predisposizione all’incontro ed alla contaminazione con altre culture.
“De Finibus Terrae” ed il Salento, quindi, non solo un punto di arrivo ma anche un vero laboratorio di talenti e di possibilità condivise tra gli attori di questa terra, nell’ottica del turismo conviviale.
Le Amministrazioni coinvolte sono quelle dei Comuni attraversati dai sentieri delle tre direttrici storiche: Via Sallentina, Via Leucadense, Via Traiana-Calabra e dei sei sentieri di interconnessione:7Bellezze,del Sole o Nicolaiano, delle Cripte, Walk&Smile, del Griko e del Vino.
Ad oggi, al Forum hanno aderito Andrano, Aradeo, Calimera, Castrignano del Capo, Castro, Corigliano d’Otranto, Corsano, Gallipoli, Lecce, Matino, Morciano di Leuca, Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Salve, San Pancrazio Salentino, Santa Cesarea Terme, Taranto, Taviano e Tricase.
La Fondazione, i nsieme a questi Comuni svilupperà azioni condivise per un’immagine e un’esperienza integrata del territorio.
La Fondazione di partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae” è nata per incoraggiare la creazione di reti e di partenariati preordinate a realizzare un modello di “turismo di comunità” che pone l’homo viator, il viaggiatore, lo straniero, il diverso, al centro di un progetto di turismo lento e di mobilità dolce, a piedi, in bicicletta, a cavallo e in barca a vela, perché consente di vivere esperienze profonde, in sintonia con lo spirito dei luoghi, sviluppando empatia tra le persone e capace di contribuire allo sviluppo economico di territori assai diversi fra loro; il sodalizio salentino intende coinvolgere attivamente i territori attraversati dai cammini al fine di creare un’infrastruttura fisica e ideale che promuova la storia dei Cammini di Leuca, accogliendo le sfide del presente senza tuttavia perderne l’identità; questo progetto ingloba centinaia di chilometri di tracciato con relativa segnaletica e manutenzione, formazione degli info-point, comunicazione, progettazione degli interventi, promozione del territorio e dei siti di interesse culturale, accoglienza, creazione dei database utili ai fini statistici e di programmazione strategica, e molto altro ancora.
Dal 2016, la Fondazione PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae” propone l’evento internazionale “Carta di Leuca”, un laboratorio permanente, interculturale e interreligioso, che nel mezzo dell’estate diviene un campo di volontariato e un cammino condiviso: la Marcia notturna “Verso un’Alba di Pace“, dalla tomba di don Tonino Bello ad Alessano alla Basilica Santuario di Santa Maria di Leuca, cuore del Mediterraneo.
Il luogo ideale di questo processo partecipativo è il Forum “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, di cui fanno parte territorialità ben individuate in grado di fornire un apporto concreto in termini di progettazione e sviluppo di un modello di turismo di comunità.
“Cammini di Leuca” è il Marchio del Parco Culturale Ecclesiale (registrato presso l’Ufficio brevetti del Ministero dello Sviluppo Economico), che contraddistingue le realtà territoriali maggiormente sensibili a questi modelli di crescita personale e comunitaria, di accoglienza e di conoscenza dei luoghi; la presenza del Marchio lungo i percorsi e presso le strutture, garantisce la qualità del modello di turismo di comunità che in questo momento registra molto interesse e rilevante attenzione per le opportunità che offre ai territorio ed alle strutture ivi allocate che devono conformarsi a questa nuova forma di turismo ecosostenibile in sintonia con l’ambiente, la natura e la ricerca di paesaggi incontaminati, grazie alla miscela fra la valorizzazione delle diversità territoriali e lo sfruttamento delle economie di diversificazione.

Non è una nottata ventosa quella di Tricase. Motivo per cui è facile credere che gli scatti giunti in Redazione in serata dal centro ritraggano il risultato di una stupida bravata.
Siamo tra via Cadorna e via Thaon De Revel. La plastica scartata delle attività commerciali, appositamente collocata dai commercianti sui marciapiedi nell’attesa che venga raccolta all’alba di martedì, è stata gettata a centro strada. Sparpagliata sull’asfalto.
Non opera dei tanto odiati cani, di recente bersagliati da ignoti con bocconcini killer: gli animali non rovistano laddove non c’è traccia di cibo.
Certo, una bravata non così grave (specialmente in un periodo in cui, oltre ai wurstel chiodati, Tricase fa i conti con raffiche di furti). Ma la domanda resta: perché…?
Foto di Letizia Z.
Attualità
“In fila assembrati”: disagio agli ambulatori di Tricase

Con una fotosegnalazione alla nostra Redazione, una lettrice ci segnala un disagio che spesso si ripete in via Giovanni XXIII a Tricase, all’accesso agli ambulatori alle spalle dell’ospedale.
“Vi allego una foto”, ci scrive la nostra lettrice, “dove è chiaramente visibile a tutti il disagio e l’assembramento per fare un esame o il PT”.
L’auspicio è che si possa trovare una soluzione alternativa per contingentare gli ingressi. Anche perché, nella segnalazione si rimarca che da “un anno è sempre la stessa storia, nonostante il Covid…”.
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