Attualità
Tricase: ed ora che succede a Palazzo Gallone?
Sindaco dimissionario: entro il 23 ottobre dovrà confermare o revocare le proprie dimissioni. Il dubbio di Carlo Chiuri: continuare comunque o azzerare tutto e tornare alle urne?
Fino a mercoledì 23 ottobre difficilmente si saprà se Tricase avrà ancora un sindaco ed un’amministrazione o dovrà passare attraverso l’interregno del Commissario Prefettizio prima delle elezioni anticipate.
Entro quella data, infatti, Carlo Chiuri, avrà la facoltà di decidere se confermare o meno le dimissioni protocollate il 3 ottobre scorso quando, dopo un lungo periodo di nervi tesi, contrasti interni più o meno presunti e cose dette e non dette, sono arrivate (quasi) come un fulmine a ciel sereno le dimissioni del primo cittadino.
Dimissioni ufficializzate con una missiva indirizzata al segretario generale del Comune di Tricase e al presidente del Consiglio Dario Martina: «A causa delle continue fibrillazioni interne alle liste collegate alla mia candidatura e con le quali, nonostante tutto, si è riusciti a creare nella città un nuovo clima di fiducia e attivismo», ha scritto il sindaco dimissionario, «ritengo attualmente necessaria una pausa di riflessione. È mia intenzione continuare solo con persone disponibili a fare il bene di Tricase e che non suddividono le poltrone a destra e a manca (anche ipotetiche futuribili). Non posso accettare che interferenze esterne, alle quali il supremo interesse della città è assolutamente indifferente, blocchino l’attività operativa intrapresa e a fatica portata avanti in questo ultimo periodo. Queste persone», lo sfogo del sindaco, «non vogliono lo sviluppo di Tricase! Non è mia intenzione lasciare la città ostaggio di interessi elettoralistici che certamente minerebbero, anzi paralizzerebbero l’attività amministrativa. Di fronte ad un disfattismo di tal fatta”, accusava, «non sono assolutamente tollerabili il silenzio e l’inerzia, pertanto sono costretto a rassegnare le dimissioni».
Carlo Chiuri ha poi rincarato la dose: «Non svendo Tricase per assecondare bramosie e ambizioni interne ed esterne che non hanno minimamente amore verso la nostra comunità: sarebbe la paralisi! In assenza di un rapido e sereno confronto, basato sulla chiarezza e la condivisione, sarebbe oltremodo dannoso continuare».
Ormai mancano pochi giorni alla scadenza dei 20 giorni cuscinetto concessi dalla legge. C’è stato il «rapido e sereno confronto»? Parrebbe proprio di no, perché davanti ad ognuna delle nostre domande il sindaco Chiuri si trincera dietro ad un irremovibile «no comment». Sia quando gli chiediamo se, nel caso decidesse di restare, avesse una maggioranza solida che lo sostenga, sia quando proviamo a chiedergli dei rapporti coi dimissionari (dal gruppo di maggioranza) Dario Martina e Giuseppe Peluso (quest’ultimo, a dire il vero, pur avendo manifestato la propria volontà di chiamarsi fuori dalla maggioranza non ha ancora messo in pratica le sue intenzioni con un documento ufficiale).
Il sindaco non parla ma i muri di Palazzo Gallone, si sa, hanno occhi ed orecchie.
A quanto ci risulta, Chiuri sarebbe combattuto tra l’azzeramento e quindi le elezioni anticipate alle quali si ricandiderebbe con un gruppo scremato dai riottosi, o continuare con una maggioranza mutilata ma che starebbe ancora in piedi.
Non ne farebbe più parte Dario Martina con il quale il rapporto non sarebbe più recuperabile e che, anzi, il sindaco non vorrebbe più presidente del consiglio comunale perché, dopo quanto accaduto, non lo riterrebbe più in grado di svolgere serenamente il suo ruolo di garante. Rapporto, invece, che potrebbe essere recuperato quello con Giuseppe Peluso anche se restano (al momento di andare in stampa) dei nodi da sciogliere, soprattutto sulla composizione della giunta.
Il sindaco, però, non ne vorrebbe fare una questione di poltrone e difficilmente silurerà uno tra Sonia Sabato e Lino Peluso, come da antica richiesta.
Resta da capire che direzione prenderà Federica Esposito che non ha firmato la famosa lettera-ultimatum a Dario Martina (sottoscritta da tutti gli altri componenti della maggioranza) e che, fino ad oggi, non si è pronunciata sui suoi intendimenti. Chiaro che, se tutti e tre, Peluso ed Esposito oltre Martina, facessero il salto della quaglia, numeri alla mano, la maggioranza non ci sarebbe più e andare avanti non avrebbe senso. Le solite gole profonde, però, fanno sapere che tale rischio sarebbe già stato scongiurato e che «al limite sarebbe una maggioranza minima con l’esigenza che a nessuno venga mai un raffreddore».
Nel caso si dovesse andare al voto anticipato, in città rimbalzano già i primi nomi dei possibili candidati, ovviamente frutto solo di ipotesi e indiscrezioni e senza alcun fondamento specifico.
I nomi più chiacchierati sono, oltre a quello di Carlo Chiuri che, come detto si ripresenterebbe, quelli di Dario Martina, Nunzio Dell’Abate e Giovanni Carità. Tutto però, al momento, dipende dalla decisione che prenderà il sindaco sul suo stato di dimissionario.
Le uniche eccezioni all’irremovibile (o quasi) silenzio, Chiuri le concede quando gli chiediamo dell’accusa mossagli da Nunzio Dell’Abate che lo indica come il fautore della voce che i consiglieri Dell’Abate e Federica Esposito sarebbero impegnati a salvare il loro ruolo in sede alla Provincia e per far questo dovrebbero lanciare un salvagente al sindaco. Qui Chiuri sbotta: «Ma di cosa stiamo parlando? Questa non è politica è pettegolezzo! Come la questione del mio stipendio… Ma quali tremila euro? Qualcuno si è dimenticato di dire che sono lordi. Ora vi faccio vedere io quanto prendo…».
E tira fuori una busta paga che certifica i circa 1.800 euro netti mensili e che ci consegna per farci controllare.
Qualche giorno prima, dal suo profilo facebook, il consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate aveva sbottato: «Le voci fatte circolare ad arte dal sindaco, anche attraverso il fido consigliere Pasqualino De Marco, su di una intensa attività sottotraccia che il sottoscritto, insieme a Federica Esposito, starebbe profondendo per evitare la caduta della sua amministrazione al solo fine di preservare la poltrona provinciale, è quanto di più becero ci possa essere e necessita di una secca smentita, ove mai qualcuno sia mosso a crederci. Comprendo la ragione della misera trama che vuol essere di monito ai consiglieri di maggioranza affinché sappiano che, extrema ratio, troverà appoggio nei due consiglieri provinciali che devono necessariamente conservare lo status di consigliere comunale. Film già visto con altri colleghi di minoranza che hanno stroncato sul nascere ogni tentativo di approccio. Chiuri confonde lo spirito di servizio con la poltrona, quella a cui è attaccato lui e che costa al Comune di Tricase 3mila euro al mese».
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Khady Sene a Salve e Tricase
Il coraggio di non arrendersi: trasformare le sfide in opportunità: la prima donna immigrata in Italia a ricoprire il ruolo di direttrice di una Caritas diocesana domattina farà visita a ragazzi e ragazze dell’Istituto comprensivo di Salve Morciano Patù. Nel pomeriggio Semi di integrazione a Palazzo Galone a Tricase
È donna, italiana, di origini senegalesi, Khady Sene, la nuova direttrice della Caritas diocesana di Foggia-Bovino, nominata dall’arcivescovo Giorgio Ferretti.
Domattina, alle 9,30, sarà ospite presso l’Istituto comprensivo di Salve Morciano Patù (nell’aula magna della sede centrale di via Rosenberg), per incontrare gli studenti e testimoniare «il coraggio di non arrendersi, per trasformare le sfide in opportunità».
E lei di coraggio ne ha avuto tanto: arrivata in Italia a 20 anni ha dovuto fin da subito rimboccarsi le maniche, ricominciare a studiare, ripartendo dalle medie, fino a laurearsi in finanza e marketing.
Nel frattempo, per 10 anni, Khady si è impegnata come volontaria nelle mense e come operatrice sociale.
A soli 31 anni è oggi la prima donna immigrata in Italia a ricoprire il ruolo di direttrice dell’ente ecclesiastico.
Un esempio di donna che non si è arresa, che ha creduto in una missione: stare accanto agli ultimi.
E lo fa, Kadhy, in un luogo martoriato dal caporalato e dallo sfruttamento dei migranti nei campi.
«In un presente segnato da sofferenze e incertezze, è difficile immaginare un futuro luminoso. Tuttavia, anche in tempi come i nostri, essere contaminatori di pace diventa un dovere», ha dichiarato la nuova direttrice al magazine Vita.
«Mentre i “potenti” bombardano, c’è una collettività che lotta quotidianamente per dare voce a una comunità violata, che presta il proprio volto a una giusta causa, difendendo i diritti di tutti» ha ribadito Khady Sene, ricevendo il “Premio donna per la pace” dal Comune Monteleone di Puglia.
Il dirigente scolastico Istituto comprensivo di Salve Morciano Patù accoglie la nuova direttrice Caritas: «Siamo convinti che l’incontro con Kadhy Sene rappresenti un momento prezioso per offrire ai nostri studenti una prospettiva diretta sulle sfide del territorio e sull’importanza di essere un aiuto concreto nella comunità. L’obiettivo è quello di consolidare il messaggio di forza, resilienza e responsabilità sociale. Ascoltare la sua testimonianza significa educare al cuore della cittadinanza attiva: comprendere le realtà di fragilità e imparare che, a tutte le età, possiamo e dobbiamo fare la nostra parte per un mondo più giusto e inclusivo. L’appuntamento di domani», conclude Gianni Sergi, «si pone in stretta continuità con l’iniziativa tenutasi là scorsa settimana che ha celebrato figure femminili di forte impatto sociale e civile».
A TRICASE
Nelle Scuderie di Palazzo Gallone, dalle 15 alle 19, 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐞 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢, 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢, 𝐜𝐨𝐧 𝐥’𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞: il funzionamento e l’evoluzione del servizio di supporto alle persone migranti; le metodologie adottate nei percorsi educativi e di mediazione; le collaborazioni attive con scuole, enti locali e realtà associative; testimonianze e buone pratiche maturate nel territorio dell’Ambito.
“Semi di Integrazione” è un’iniziativa promossa dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, nell’ambito dei servizi dedicati al supporto, all’accompagnamento e all’integrazione delle persone con background migratorio.
L’evento, patrocinato dalla Città di Tricase, è realizzato con il contributo degli enti attuatori del servizio, la Cooperativa Sociale Ipad Mediterranean e l’Associazione Form.Ami, impegnati quotidianamente nel lavoro di mediazione, orientamento e costruzione di percorsi inclusivi sul territorio.
L’iniziativa prevede inoltre la possibilità di visitare la mostra fotografica “Nessuno è straniero – Storie di migrazioni” e si concluderà con un momento di convivialità multiculturale.
L’evento rappresenta un’occasione per conoscere più da vicino i servizi messi in campo dall’Ambito e il lavoro svolto dagli enti attuatori, evidenziando il ruolo della cura, della professionalità e della rete territoriale nel promuovere integrazione e inclusione sociale.
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Attualità
Gagliano del Capo: piante d’ulivo gratis
Distribuzione gratuita di piante resistenti alla Xylella Fastidiosa per il recupero del paesaggio agrario olivicolo. Chi sono i destinatari e cosa fare per usufruirne
«Salviamo il nostro paesaggio olivicolo. Reimpianta o crea nuovi oliveti con piante resistenti»: il Comune di Gagliano del Capo promuove un progetto per il recupero e la valorizzazione del paesaggio olivicolo. Distribuirà gratuitamente piante d’ulivo resistenti alla Xylella Fastidiosa.
Ne beneficeranno i proprietari di terreni agricoli nel territorio comunale.
Per reimpianti: terreni con piante compromesse dalla Xylella.
Per nuovi impianti: terreni agricoli non vincolati dal PPTR Puglia.
È prevista la distribuzione da 20 a 50 piante gratuite per ogni richiedente che riceverà: piante certificate esenti da Xylella fastidiosa; Cultivar resistenti (Leccino o Favolosa); piante di 18-24 mesi, pronte per l’impianto; targa identificativa comunale da affiggere sul fondo.
Per partecipare bisognerà compilare il modulo di domanda, allegare documenti richiesti (identità, visura catastale, foto/PPTR) e presenta la domanda entro il 30 dicembre alle 12.
La domanda potrà essere presentata: a mano presso Ufficio Protocollo Comunale (in piazzetta del Gesù) il lunedi, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 (solo il martedì dalle 16,30 alle 18,30); via PEC, indirizzando all mail a protocollo.gaglianodelcapo@pec.rupar.puglia.it; per posta, indirizzando la missiva a Comune di Gagliano del Capo, Piazzetta del Gesù 73034 Gagliano del Capo (LE).
La consegna delle piante sarà effettuata dal 20 febbraio al 15 marzo 2026; obbligatorio affiggere sul fondo la targa comunale (sanzione € 50,00 se non affissa); messa a dimora entro 2 mesi dalla consegna (controlli comunali dopo 60 giorni dalla consegna)
Informazioni e modulistica su www.comune.gaglianodelcapo.le.it (Sezione: Amministrazione Trasparente); telefono 0833798311; mail ambiente@comune.gaglianodelcapo.le.it
L’iniziativa, promossa dal consigliere con delega all’agricoltura Mario Profico, è finanziata dal Comune di Gagliano del Capo con una dotazione finanziaria di 8mila euro.
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Attualità
Tricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas
Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse. Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti…
Su 1117 ospedali pubblici e privati, valutati su 6 aeree cliniche, 15 hanno raggiunto dei risultati e livello “alto” e “molto alto” ed è migliorata, secondo l’Agenas (agenzia nazionale servizi sanitari), l’assistenza negli ospedali italiani nel 2024.
Migliorano certo, ma evidenziano anche una forte discrepanza fra Nord e Sud.
Dal 2012, AGENAS sviluppa il Pne, finalizzato alla valutazione degli esiti delle prestazioni assistenziali e delle procedure medico-chirurgiche nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
Tale osservatorio, il Pne, regolamenta gli standard relativi all’assistenza ospedaliera e, per tale valutazione, quest’anno ha utilizzato 218 indicatori: 189 per l’assistenza ospedaliera (67 di esito/processo, 101 di volume e 21 di ospedalizzazione); 29 per l’assistenza territoriale, valutata in termini di evitata ospedalizzazione, esiti a lungo termine e accessi impropri al Pronto Soccorso.
Sono stati analizzati separatamente otto ambiti clinici: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologico, gravidanza e parto e classificati gli standard di qualità in alto/molto alto, medio, basso/molto basso.
Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse.
Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti.
La prima, fra le strutture citate in ambito cardiocircolatorio, per gli interventi su valvole cardiache, spicca come un livello molto alto, la Casa di Cura Città di Lecce.
La seconda, con un’altra importante valutazione fra gli ospedali salentini, come migliore ospedale per i tumori rientra, con un livello molto alto, l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase.
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