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Maglie

Calcio, l’ex Garrapa castiga il Tricase

Arriva la prima sconfitta stagionale per il Tricase che al “via Olimpica” perde di misura col Maglie, che riscuote così i primi tre punti del campionato. Decisivo il gol dell’ex rossoblù Gioacchino Garrapa.

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Dopo tre risultati utili consecutivi, arriva la prima sconfitta stagionale per il Tricase, che fino ad ora, tra campionato e Coppa Italia aveva collezionato due vittorie e un pareggio, a differenza del Maglie che invece aveva rimediato tre sconfitte.


A decidere la partita, il gol dell’ex tricasino Gioacchino Garrapa, che al 72′ appoggia in rete un pallone arrivato in aera con un cross basso dalla destra, completando così la rimonta, dopo l’iniziale vantaggio tricasino arrivato all’11 a firma del giovanissimo Vladimir Tenesaca.


Gara inizialmente bruttina, con azioni che si interrompono continuamente nella zona di metà campo, anche se a gestire il comando del gioco è la squadra di casa, dimostrando comunque di far fatica a raggiungere l’area di rigore ospite.


Il primo pallone in quella zona arriva all’11, grazie a un cross rasoterra di Cazzato, raccolto da Tenesaca che dopo una serie di contrasti, riesce a farsi spazio e a insaccare a fin di palo alla sinistra di Fornaro.


Il Maglie reagisce, ma il Tricase sfiora il raddoppio dopo due minuti su un’azione nata in contropiede, grazie alla velocità sulla fascia sinistra di Romano e ai deliziosi dribbling di Tenesaca.  Ma due minuti più tardi nell’unica vera azione offensiva magliese del primo tempo, arriva il gol del pari giallorosso: Desiderato perde ingenuamente il pallone, lo recupera Legari che tutto solo si invola al limite dell’area e dopo aver osservato Baglivo fuori dai pali,  lascia partire un delizioso pallonetto siglando l’1-1.


I padroni di casa non si abbattono, anzi reagiscono e collezionano una lunga serie di azioni, partite dalle  zone  laterali, sfruttando la velocità di Cazzato e Romano. Le stesse, però si dimostrano sterili in fase di finalizzazione, Ruberto e Causio non sembrano in giornata e i loro tentativi sono spesso vanificati dagli interventi dei difensori magliesi.


L’occasionissima per il 2-1 arriva con  Bashiro Amadou che batte di testa a colpo sicuro nello specchio, un pallone derivante dalla destra, ma vi è un intervento provvidenziale di un difensore magliese che devia la sfera in angolo, dopo che buona parte del pubblico di casa avesse già gridato al gol.


Nella ripresa, è ancora il Tricase a rendersi pericoloso. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Patera lascia partire un cross teso in area di rigore, il pallone viene allontanato dalla difesa ospite e raccolto da Romano che di prima intenzione effettua un tiro potentissimo ma leggermente impreciso che sfiora il palo sinistro della porta di Fornaro.


I capitani di Tricase e Maglie con la terna arbitrale,espongono il cartello della giornata nazionale del Fair Play.

I capitani di Tricase e Maglie con la terna arbitrale,espongono il cartello della giornata nazionale del Fair Play.


Col passare dei minuti, il Tricase continua la ricerca del gol vittoria che però non arriva, in quanto le azioni dei  rossoblù si spengono nei pressi del limite dell’area avversaria, dove a mettere ordine sono i difensori magliesi.


Al 70′ Causio raccoglie un pallone dalla tre quarti magliese e tenta di costruire l’azione personale con un’incursione nelle vie centrali  ma viene ben contrastato da Galati e Legari. Un minuto dopo ci provano Patera e Petrachi ad alzare il baricentro del gioco,  fornendo  assist per Causio e Ruberto, ma le loro conclusioni da fuori area sono imprecise e goffe.


Al 72′ arriva il gol vittoria del Maglie: azione dalla destra di Nestola che lancia la sfera verso la linea di fondo della metà campo tricasina, poi raccolta da un’attaccante giallorosso che lascia partire  un cross rasoterra in area che finisce tra i piedi di Garrapa, il quale approfittando di una disattenzione dei difensori centrali del Tricase, appoggia facilmente in rete  alla sinistra di Baglivo.


Si tratta del classico “gol beffa” per di più realizzato sotto forma di “gol dell’ex”. Garrapa per rispetto verso i suoi ex tifosi decide di non esultare e il gesto è apprezzato dal pubblico di casa che lo applaude al momento della sua sostituzione avvenuta al 81′ per lasciare spazio a Di Santantonio.


I padroni di casa, tentano la reazione per agguantare il pareggio, mister Branà inserisce Trotta e Martella al posto di Cazzato e Petrachi, rendendo la formazione molto più offensiva per tentare l’assalto finale.

Il pubblico di casa, incita particolarmente il numero diciotto che in questo inizio di stagione ha già risolto due gare, sia quella interna col San Vito alla prima giornata, sia l’andata del primo turno di Coppa Italia a Racale. In entrambe le circostanze infatti, il giovanissimo talento tricasino si è reso protagonista e decisivo nel  portare a casa un risultato positivo.


Martella, vuol tentare il colpaccio anche stavolta, ed è così che al 88′ prova l’azione personale,  salta ben  quattro avversari come birilli e una volta arrivato in area, si allunga leggermente il pallone che prova a riacciuffare rischiando di trovarsi a tu per tu con Fornaro, ma il compagno di squadra Ruberto interviene in anticipo nel tentativo di indirizzare la sfera verso lo specchio, non accorgendosi però di essere in netta posizione di offside, vanificando così un’azione che poteva portare al pareggio.


Al 90′ il signor Recchia di Brindisi, decreta quattro minuti di recupero, ma non succede più nulla di concreto, a parte i continui assalti sterili dei padroni di casa ed una protesta di Ruberto al 94′ nei confronti del direttore di gara, in cui chiedeva il penalty a suo favore per un presunto atterramento in area ad opera di Biasco.


A fine gara c’è gioia e soddisfazione  nella squadra ospite per la fresca conquista della prima vittoria stagionale, mentre si respira aria di rammarico senza però drammatizzare, nell’ambiente rossoblù.


La sconfitta infatti è un risultato pesante per il Tricase, visto quanto fatto in campo, ma nel calcio si sa quanto siano  importanti la concretezza e il cinismo sotto porta ed il Maglie ha il merito di aver sfruttato al massimo le due uniche vere occasioni da rete costruite.


In ogni caso dopo il triplice fischio, si  respira aria di festa, grazie anche al gemellaggio storico tra le due tifoserie che come di consueto, hanno lanciato cori d’affetto reciproci, applaudendo allo stesso tempo entrambe le squadre, che prima della gara, con i loro capitani, insieme alla terna arbitrale hanno esposto dei cartelli di adesione alla giornata nazionale del “Fair Play”.


Per il Tricase, domenica 4 ottobre appuntamento a Leporano per un altro scontro diretto, questa volta contro la squadra tarantina che in classifica è ancora a secco dopo tre sconfitte consecutive. Nel pomeriggio di oggi, i tarantini sono stati sconfitti per 2-0 sul campo del San Vito.


TRICASE-MAGLIE 1-2


TRICASE – Baglivo, Cazzato (79’ Martella), Mopretto, Amadu, Desiderato, Romano, Tenesaca, Petrachi (85’ Trotta), Causio, Patera, Ruberto. A disposizione: Gentile, Di Seclì, Mele, Cacciatore, Caputo. Allenatore: Branà.


MAGLIE – Fornaro, Miccoli, Bautaj (59’ Grazioso), Biasco, Nestola, Galante, Legari, Garrapa (88’ Sicuro), Renis, De Braco, Iunco (65’ Di Santantonio). A disposizione: Petrarca, Toma, Apollonio, Franco. Allenatore: Cannalire.


Arbitro: Recchia di Brindisi


Reti: 11’ Tenesaca, 15’ Legari, 72’ Garrapa.


 


Attualità

Lavoro per giovani laureati: Università e Arpal uniscono le forze

Siglato un accordo quadriennale per rafforzare le azioni congiunte nell’ambito delle politiche per il lavoro. I prossimi appuntamenti con il “Qui non c’è Lavoro Festival”. Donada e offerte di lavoro, il report settimanale di Arpal

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Università del Salento e ARPAL Puglia, ente strumentale della Regione Puglia, hanno siglato un accordo quadriennale con l’obiettivo di rafforzare le azioni congiunte nell’ambito delle politiche del lavoro a favore dei giovani laureati dell’ateneo salentino.

Presso la sede del Rettorato a Lecce, la neorettrice Maria Antonietta Aiello e il direttore di Arpal Gianluca Budano hanno sottoscritto, in mattinata, la convenzione quadro che irrobustisce e rilancia la collaborazione in essere da tempo tra i due enti. La firma è il primo atto a rilevanza esterna della nuova rettrice, appena insediatasi, e apre la seconda settimana del “Qui non c’è Lavoro Festival”, organizzato da Arpal Puglia.

«L’Università del Salento», ha dichiarato Aiello, «in questi anni ha modulato la sua offerta formativa per consentire ai ragazzi e alle ragazze iscritti/e l’acquisizione di competenze teoriche e pratiche coerenti con le richieste di un mercato del lavoro sempre più diversificato e complesso e lo sviluppo di capacità trasversali quali l’autonomia, il problem solving e il lavoro in team. Accanto alle esperienze di tirocinio, ai progetti formativi, ai Career days e alle attività seminariali svolte durante i corsi di studio, abbiamo pensato di sottoscrivere questa convenzione con Arpal per facilitare ulteriormente il contatto con le realtà professionali di ciascun settore, agevolando l’inserimento lavorativo e la valorizzazione delle competenze maturate nel contesto universitario. Un passo concreto per dare il nostro contribuito al progresso del territorio, nella consapevolezza che solo investendo sulle professionalità ad alto valore aggiunto – quali sono quelle formate nel nostro ateneo – la Puglia e il Mezzogiorno d’Italia potranno conoscere una nuova stagione di crescita».

La Convenzione quadro con UniSalento», ha aggiunto Budano, «per Arpal e per i territori, in particolare, di Lecce, Brindisi e Taranto rappresenta un momento importante per rafforzare il ruolo dell’Agenzia per le Politiche Attive del Lavoro della Regione Puglia quale punto di accesso in cui convergono tutte le informazioni, gli strumenti, le conoscenze sul mondo del lavoro e per canalizzare tutte le competenze utili per incrociare la domanda e l’offerta di lavoro nel miglior modo possibile. Questa convenzione vuole implementare la sinergia interistituzionale per rendere l’ecosistema pubblico più performante nella sua capacità di inserire nel mondo del lavoro laureati e laureate, dando loro fin da subito opportunità derivanti dal tessuto imprenditoriale locale, con un’attenzione particolare anche nei confronti delle persone con disabilità. È un esempio di collaborazione fra istituzioni che rende più forte l’Università nel suo ruolo di placement e che consente ad Arpal di offrire al mondo produttivo professionalità sempre più qualificate e adeguate a rispondere ai fabbisogni occupazionali delle imprese».

L’accordo mira a promuovere la collaborazione non solo sul versante del placement, ma anche in attività di studio e analisi dei fabbisogni formativi delle imprese e dell’evoluzione del mercato del lavoro.

Punta, inoltre, a divulgare politiche attive per il lavoro mediante la realizzazione di convegni, workshop e seminari con il coordinamento scientifico dell’Università del Salento.

Saranno promossi insieme career lab, recruiting day e altri eventi per agevolare la transizione di laureate/i verso il mondo del lavoro. La cooperazione riguarderà anche progetti di ricerca o percorsi di studio, compresi dottorati di ricerca e master universitari, su tematiche di interesse comune riguardanti, ad esempio, le politiche del lavoro, il diritto del lavoro, l’organizzazione amministrativa e/o aziendale, l’innovazione sociale, il digitale e le applicazioni dell’intelligenza artificiale nella PA e nel mercato del lavoro.

Tra i prossimi passi concreti, si avrà l’attivazione di uno “Sportello virtuale per l’impiego” di ARPAL Puglia presso il campus Ecotekne.

L’Ateneo veicolerà tra i propri laureati e laureate le offerte di lavoro sempre più qualificate gestite dai Centri per l’Impiego, che a loro volta metteranno a disposizione i propri strumenti innovativi per agevolare la ricerca di lavoro, a partire dal portale e dall’app “Lavoro per te Puglia” e dai propri canali LinkedIn, con l’obiettivo primario di trattenere sul territorio i giovani formati dall’Ateneo salentino, in coerenza con la Strategia regionale #mareAsinistra volta all’attrazione e alla valorizzazione dei talenti.

La neorettrice Maria Antonietta Aiello e il direttore di Arpal Gianluca Budano alla firma

QUI NON C’È LAVORO FESTIVAL

Intanto prosegue a tamburo battente il “Qui non c’è Lavoro Festival”, promosso da ARPAL Puglia con la coprogettazione con Mestieri Puglia, Cefas e Sale della Terra.

Fino a venerdì 7 novembre, il Camper del Lavoro farà tappa in numerosi comuni e frazioni, per promuovere i servizi dei Centri per l’impiego e le offerte di lavoro.

Nel corso di questa seconda settimana, sono tre gli appuntamenti da non perdere.

Lecce, martedì 4 novembre, alle 10, nella Sala Conferenze della Regione Puglia, si affronta il tema “Neurodivergenze e ICT: inclusione lavorativa, la sfida possibile”.

L’incontro sarà dedicato all’inclusione lavorativa delle persone neurodivergenti, con focus sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dal settore ICT.

Esperti, istituzioni, imprese e associazioni si confronteranno su modelli e buone pratiche per rendere il mondo del lavoro più accessibile e inclusivo.

Saranno presenti, tra gli altri, Gianfranco Minervini, HR Manager di Exprivia SpA e presidente AIDP-Associazione Italiana per la Direzione del Personale Puglia; Vito Montanaro, direttore Dipartimento Salute Regione Puglia; Serafino De Giorgi, direttore Dipartimento Salute Mentale Asl Lecce; Luciana Zecca, presidente Angsa Lecce; Ada Chirizzi, segretaria generale Cisl Lecce; Paola Martino, resp. Ufficio Inclusione UniSalento; Stefania Pinnelli, coordinatrice del Centro J. Bruner per l’Alta formazione dei docenti e direttrice dei Corsi di Abilitazione all’insegnamento sul sostegno UniSalento; Davide De Palma, presidente di Pop Space; Antonio Gianpietro, garante regionale per le persone con disabilità.

Giovedì 6 novembre, alle 10, a Nardò, nella Sala Capone (Ex Tribunale), si terrà l’incontro “S.T.O.P. CAPORALATO: Sportello territoriale operativo permanente per il lavoro agricolo di qualità”.

L’incontro sarà dedicato alla presentazione del progetto di Arpal Puglia, che prevede l’istituzione di uno Sportello Territoriale Operativo Permanente per il contrasto al caporalato a favore del lavoro agricolo di qualità.

Venerdì 7 novembre, presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola, è in programma il recruiting day “Lavoro fuori”, nell’ambito dell’ ccordo di rete promosso da Arpal Puglia per agevolare l’inserimento lavorativo dei detenuti della Casa circondariale di Lecce.

Lavoro F.U.O.R.I.” (Formazione Unita a Orientamento per il Reinserimento e l’Inclusione) è il protocollo d’intesa voluto per potenziare i servizi per l’inserimento e il reinserimento lavorativo delle persone private della libertà personale della Casa circondariale di Lecce.

A seguire colloqui di lavoro con dieci aziende: diverse decine di persone detenute nella Casa Circondariale di Lecce potranno sostenere colloqui con aziende salentine che credono nei valori del reinserimento lavorativo e sociale.

IL REPORT SETTIMANALE DI ARPAL

Questa settimana, il Report di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro dinamico nell’Ambito di Lecce, registrando complessivamente 277 offerte lavorative per un totale di 730 posizioni aperte.

Il settore che domina e cresce in termini di opportunità è quello delle costruzioni che si conferma il primo con 185 posti di lavoro disponibili.

Subito dopo si posiziona il settore del turismo con 109 posti di lavoro.

A seguire, con un numero significativo di posizioni, il comparto sanitario e dei servizi alla persona contribuisce con 67 posizioni aperte, si passa poi al settore pedagogico, dove sono disponibili 64 posti e il comparto della riparazione veicoli e trasporti che ne offre 60.

Seguono il settore delle telecomunicazioni con 55 posizioni mentre l’area amministrativa e informatica ne offre 40.

I posti disponibili nel settore del commercio sono 30, nel settore tessile-abbigliamento-calzaturiero (TAC) sono 25, mentre il comparto metalmeccanico richiede 22 lavoratori.

Il settore bellezza e benessere ne registra 10 e il comparto agroalimentare offre sei opportunità.

Chiude l’elenco, con il minor numero di posizioni, il settore pulizie e multiservizi che offre dieci opportunità.

Per il Collocamento Mirato, sono 21 le posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette art.18 e 15 quelle riservate a persone con disabilità.

Il report segnala, inoltre, 16 tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

A proposito di Eures, è in programma martedì 18 novembre presso il Centro per l’Impiego di Lecce un recruiting day con CLUB MED per la ricerca di figure professionali nel settore ho.re.ca. da inserire nelle diverse strutture in Italia e in Europa.

La prenotazione dei colloqui è obbligatoria (per maggiori info, si può consultare la sezione Eures nel report).

Dal 17 al 21 novembre, invece, ci si potrà candidare all’avviso pubblico per l’avviamento numerico di due unità lavorative con profilo di “operatore” per il Comune di Specchia.

Possono candidarsi anche persone con il titolo di studio della licenza media.

Le figure da selezionare svolgeranno le funzioni di operaio polifunzionale e operaio addetto alle affissioni.

Il contratto offerto è a tempo indeterminato e part time (18 ore settimanali).

Cliccando qui è possibile visionare l’avviso e scaricare i moduli di domanda.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente il profilo Linkedin di Arpal Puglia (tutte le offerte sono riportate nella sezione “Lavoro”), la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCARE QUI PER CONSULTARE INTEGRALMENTE IL 39° REPORT ARPAL

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Cronaca

Scontrino al Bancomat, occhio alla truffa

Il nuovo trucco per svuotare i conti. I carabinieri mettono in guardia i cittadini. Attenzione: lasciare lo scontrino dopo un prelievo può innescare una frode, poiché contiene informazioni utili ai malintenzionati, tra cui parte del numero della carta, il saldo residuo e i dati identificativi del terminale, dettagli che possono essere utilizzati, insieme ad altre tecniche, per mettere a segno furti d’identità e truffe finanziarie

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Un’anziana salentina è stata vittima di una truffa tanto subdola quanto insospettabile.

Dopo aver effettuato un prelievo presso uno sportello automatico, ha lasciato lo scontrino nel cestino accanto al terminale.

Poche ore dopo è stata contattata telefonicamente da un sedicente operatore della banca che, fingendo di voler «verificare un tentativo di accesso anomalo al conto», le ha chiesto conferma di alcuni dati personali.

Convinta della buona fede dell’interlocutore, la donna ha fornito le informazioni richieste e, nel giro di poco tempo, si è vista svuotare il conto!

Non si tratti di un episodio isolato, rientra in un fenomeno in rapido aumento noto come la “truffa dello scontrino bancomat”, che vede la Puglia tra le regioni più esposte, con migliaia di conti correnti svuotati a seguito di reati legati al mondo bancario e digitale.

Lasciare lo scontrino dopo un prelievo è un gesto apparentemente innocuo che può aprire la porta a una frode, poiché contiene informazioni utili ai malintenzionati, tra cui parte del numero della carta, il saldo residuo e i dati identificativi del terminale, dettagli che possono essere utilizzati, insieme ad altre tecniche, per mettere a segno furti d’identità e truffe finanziarie.

Dalle indagini svolte dai militari dell’Arma è emerso che bastano pochi secondi affinché un’operazione di prelievo diventi l’occasione per una frode: i truffatori si posizionano nei pressi degli sportelli automatici, attendono che qualcuno dimentichi lo scontrino nel cestino o sul pavimento e, dopo averlo recuperato, lo utilizzano per risalire all’identità del titolare o contattarlo fingendosi operatore bancario.

LE RACCOMANDAZIONI DEI CARABINIERI

Le raccomandazioni del Comando Provinciale Carabinieri di Lecce sono semplici ma fondamentali e si rivolgono in particolare alle persone anziane, categoria più vulnerabile:

non lasciare mai lo scontrino nello sportello automatico, conservarlo o distruggerlo immediatamente;

non fornire mai dati bancari o personali via telefono, SMS o mail, anche se il mittente si presenta come la propria banca;

attivare le notifiche SMS o push per ogni operazione sul conto corrente, così da essere informati in tempo reale;

controllare regolarmente l’estratto conto e segnalare subito alla banca ogni movimento sospetto;

in caso di dubbi o sospetto di truffa, contattare direttamente la filiale della banca o rivolgersi al numero d’emergenza 112 per ricevere assistenza dai carabinieri.

Chi ritiene di essere stato vittima di questo tipo di frode deve bloccare immediatamente la carta, informare la propria banca e sporgere denuncia presso qualsiasi caserma dei carabinieri, fornendo tutte le informazioni disponibili per agevolare le indagini.

I carabinieri ribadiscono l’importanza di non sottovalutare alcun segnale di possibili frodi e invitano i cittadini a diffondere queste informazioni tra parenti e conoscenti, in particolare tra le persone anziane – affinché nessuno cada vittima di simili raggiri.

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Approfondimenti

Aumenta la produzione dell’olio nostrano, ma la qualità come è?

I numeri, però, non sempre bastano ad un’analisi esaustiva. Ecco perché abbiamo coinvolto alcune aziende del territorio per comprendere i contorni della campagna olivicola di quest’anno…

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Confermato il previsto aumento della produzione di olio a livello nazionale di circa il 30% rispetto all’annata precedente. La nuova annata sembrerebbe buona per qualità, con il novello già disponibile.

Buona qualità anche in Salento

La resa è influenzata dalla diminuzione della produzione (-30/40% in Puglia e circa il 20% in provincia di Lecce)  ma con un aumento della qualità (e anche dei prezzi). La resa media in olio da olive varia dal 13% al 20%, ma il dato complessivo della produzione è in calo rispetto alle annate precedenti, in linea con quanto previsto da Confagricoltura.

Nel panorama complessivo, bisogna considerare che l’andamento climatico sfavorevole ha inciso in modo pesante sulla produzione di olive. Nei primi giorni di aprile, infatti, una serie di gelate improvvise ha colpito molte aree olivicole, compromettendo gran parte dei bottoni fiorali (mignole) e vanificando in buona parte le potenzialità produttive. Secondo le prime valutazioni tecniche, la flessione produttiva potrebbe essere legata anche a fattori varietali.

In particolare, la cultivar FS-17 (la “Favolosa”), che inizialmente presentava una buona prospettiva di raccolto, ha subito un crollo quasi totale della produzione a causa della cascola dei fiori non ancora aperti, verificatasi subito dopo le gelate.

I numeri, però, non sempre bastano ad un’analisi esaustiva. Ecco perché abbiamo coinvolto alcune aziende del territorio per comprendere i contorni della campagna olivicola di quest’anno.

Giacomo Palese, amministratore de L’Olivicola di Presicce–Acquarica, precisa: «La nostra è un’azienda produttrice di olive da mensa e stiamo riscontrando un’ottima qualità». Riguardo alle differenze, «le ritroviamo in termini di quantità, quest’anno abbiamo meno frutto». Gli operatori del settore salentini hanno dovuto fare i conti con le conseguenze della Xylella che «ha avuto un impatto significativo sulla nostra azienda, ha rappresentato una svolta difficile e ha messo a dura prova la sostenibilità economica, obbligandoci a ripensare completamente il modello di business. Abbiamo dovuto reinventarci e diversificare la produzione. Non potendo più contare sulle nostre olive abbiamo iniziato ad acquistare da altri produttori, mossa che ci ha permesso di mantenere una produzione continua e ci ha anche spinto a esplorare nuove strade. Un cambiamento rilevante e significativo è stata l’introduzione di nuovi prodotti come i sott’oli che in passato non trattavamo. Tale diversificazione ci ha aperto nuovi canali di mercato, diversi da quelli che conoscevamo, e ha comportato costi aggiuntivi e la necessità di finanziare nuove attività: importanti investimenti, la necessità di accedere a nuovi finanziamenti esterni e un maggiore impegno nella gestione del credito, parliamo di un accesso al credito più mirato per finanziare questi investimenti iniziali. Un percorso impegnativo che ci ha permesso di trattare prodotti che diversamente forse non avremmo trattato. Sebbene le sfide siano state tante, siamo riusciti a trovare opportunità che, a lungo termine, potrebbero rivelarsi vantaggiose per la sostenibilità economica dell’azienda. Oggi, dopo anni, siamo tornati alla lavorazione delle olive grazie ai vari reimpianti effettuati. Abbiamo reimpiantato olive leccino, perché lavorando olive da tavola riteniamo che tale cultivar sia un ottimo prodotto da mensa. Nonostante le difficoltà», conclude Palese, «questo percorso di trasformazione ci ha reso più resilienti e pronti ad affrontare sfide future».

Anche Pierangelo Tommasi di Olio Biologico Moruse di Calimera, conferma «un prodotto dalla qualità eccellente anche perché siamo stati risparmiati dall’attacco della “Mosca”». Le differenze rispetto all’anno scorso «sono notevoli ma le piante crescono di anno in anno e iniziano a produrre un po’ di più. Parliamo, però, di numeri minimi rispetto a dieci anni fa: da allora la sostenibilità economica è completamente cambiata. Prima si poteva vivere di agricoltura, adesso sono soprattutto spese. Nella speranzosa attesa di tornare ad avere i profitti di una decina di anni fa».

Nel frattempo, anche nella azienda di Calimera hanno «impiantato le varietà di Leccino e Favolosa, per la precisione 80% della prima e 20% della seconda». Colta al volo l’occasione per variegare la produzione: «Già da 4-5 anni stiamo curando una cultura di avocado. Per ora solo un piccolo appezzamento ma stiamo provvedendo ad estendere la produzione su un altro ettaro e mezzo».

Quintino Palma del Frantoio Palma di Cursi ricorda che «la raccolta 2025 è stata colpita da una gelata durante il periodo della fioritura, provocando un calo nella produzione che resta, comunque, sufficiente per un raccolto di buona qualità».

Rispetto all’ annata scorsa Palma rileva «un leggero calo di produzione sufficiente, però, a garantire il prodotto fino alla prossima campagna olearia».

Poi aggiunge: «Al momento abbiamo quasi completato i reimpianti mettendo a dimora varietà Favolosa, Leccina e Leccio del Corno (avevamo già olivi di Leccino di circa 30 anni). Purtroppo, la Xylella ha causato un crollo della redditività dell’azienda. Anche se sono stati erogati degli aiuti per i reimpianti, bisogna considerare che occorrono diversi anni prima che le piante raggiungano un target accettabile di produzione, di conseguenza siamo ancora in piena crisi. Fortunatamente», conclude Palma, «l’azienda si occupa anche di effettuare reimpianti olivicoli “chiavi in mano” per sopperire al calo di reddito post Xylella».

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