Sport
«Grazie Fefè!»
«A Ferdinando De Giorgi, ambasciatore del “Salento d’amare”, oggi diciamo grazie»: la Provincia di Lecce rende merito al tecnico salentino della nazionale azzurra di volley campione del mondo
«Ognuno di noi si sente protagonista grazie a te. Protagonisti come questa nostra terra, questo luogo cui siamo legati da un amore viscerale. A Ferdinando Fefè De Giorgi, il ringraziamento per essere stato con impegno, passione e amore per lo sport, Ambasciatore nel Mondo di quel Salento d’Amare che questa terra vuole essere, muovendo dai suoi stessi valori».
A parlare così è il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva nella cerimonia tenutasi questa mattina nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini per la consegna di un riconoscimento a Ferdinando Fefè De Giorgi, tecnico della Nazionale maschile di volley, come testimonianza di gratitudine per la splendida impresa realizzata dalla squadra italiana da lui guidata. A distanza di ventiquattro anni la Nazionale Italiana di Pallavolo maschile è tornata sul tetto del mondo.
Lo Scudo d’Aragona che sovrasta un delfino stizzoso che afferra in bocca una mezzaluna: questo il simbolo della Provincia di Lecce, realizzato in argilla, posizionato su base di tronco di ulivo, dal maestro cartapestaio Marco Epicochi, che il presidente Minerva ha donato a “Fefè” De Giorgi, come segno di riconoscenza dell’intero territorio salentino per la splendida cavalcata mondiale.
Alla cerimonia, un vero e proprio momento di festa aperta alla cittadinanza, sono intervenuti il prefetto di Lecce Maria Rosaria Trio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, con l’assessore regionale Alessandro Delli Noci, il sindaco di Trepuzzi Giuseppe Taurino, i rappresentanti del Comune di Squinzano, il presidente della Fipav Puglia Paolo Indiveri, con il vice presidente Fipav Lecce Piero De Lorentis, il delegato provinciale del Coni Gigi Renis, e mons. Mauro Carlino, in rappresentanza dell’arcivescovo di Lecce Michele Seccia.
La giornata celebrativa è stata condotta da Pantaleo Isceri, dirigente di Palazzo dei Celestini, ed ex pallavolista e compagno di squadra di De Giorgi ai tempi della Vis Squinzano (presenti in sala anche altri compagni della squadra di allora).
«È superfluo nasconderlo», ha dichiarato Ferdinando De Giorgi, «oggi sono emozionato. Sembra difficile dirlo, ma forse è stato più facile vincere un Campionato del mondo che affrontare i momenti celebrativi che si stanno susseguendo».
«Sono profondamente legato alla mia terra, alle mie origini, alle mie tradizioni», ha aggiunto, «e quello di essere un Ambasciatore del Salento è un qualcosa che mi onora. La mia vita sportiva è cominciata da questa terra, ed è stata proprio questa terra ad essermi di aiuto in tutte le situazioni affrontate. Ed è a lei che mi richiamo se devo fronteggiare le difficoltà».
Il tecnico azzurro campione del mondo ha poi continuato: «Ho sempre amato e cercato l’equilibrio nel mio lavoro e devo ammettere che tutto questo mi è servito. Le sconfitte, gli esoneri, sono momenti di vita sportiva che possono accadere, ma alla fine devono tramutarsi in momenti positivi. Dopo aver trionfato nel Campionato Europeo abbiamo perso la fase finale della Nations League che giocavamo in casa. Ed è proprio da lì che ci siamo rimessi al lavoro con umiltà reattiva, recuperando dal punto di vista tecnico e mentale. Ho l’onore ed il piacere di allenare un gruppo di giovani talenti, che hanno il gusto di giocare e che hanno fatto proprio il senso della sfida. Le sconfitte di Bologna ci avevano incupito e rattristato, ma quando vinci ritorni ad essere te stesso».

La firma di De Giorgi sul Libro d’onore della Provincia di Lecce
«Il Campionato del Mondo vinto in Polonia», ha chiosato Fefè De Giorgi, «è stata un’esperienza incredibile, un lungo abbraccio azzurro che mi sono gustato sino in fondo, soprattutto perché conquistato come allenatore. Grazie a tutti per questi continui attestati di stima e affetto: sono contento di avere scritto una bella storia che va preservata e raccontata. Un risultato raggiunto con giovani di talento che trasmettono gioia e valori, tecnici e umani: proprio per questo sono orgoglioso del messaggio che questo gruppo ha dato al nostro Paese».
Al termine dell’incontro il tecnico della Nazionale azzurra campione del mondo ha apposto la firma sul Libro d’Onore della Provincia di Lecce, istituito con decreto del presidente per raccogliere e custodire le firme di ospiti illustri che, attraverso la loro presenza in occasioni speciali e la loro collaborazione con l’Ente, lasciano un segno nella sua storia istituzionale.
Casarano
Serpi con il veleno in coda
Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale
CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)
di Giuseppe Lagna
Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.
Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.
Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
“volatili per diabetici“.
Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.
La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

Casarano
Calcio, Serie C: Casarano “freezato” a Potenza
Brutto stop in Lucania per i rossoazzurri mai in partita. A fronte del secondo attacco del campionato, quel che preoccupa è la seconda peggior difesa. Sabato, alle14,30, al “Capozza” arriva il Latina
POTENZA-CASARANO 3-1
Reti: 2′ Ghisolfi (P), 19′ pt e 6′ st Selleri (P), 53′ st Chiricò su rig. (C)
di Giuseppe Lagna
Casarano “gelato” ai tre gradi del “Viviani“: davanti allo storico striscione “U Putenz è semb nu squadron“, i lucani si sono dimostrati realmente tali nella circostanza.
Gli uomini di Di Bari, al contrario, forse fulminati dallo svantaggio al primo giro di lancette, non sono mai entrati davvero in partita, se non per brevi tratti dell’incontro.
Pallino, quindi, sempre in mano a Selleri e compagni, protagonisti di una prestazione caratterizzata dalla velocità impressa alle trame di gioco.
La bandiera del Casarano è salva solo grazie al rigore realizzato dal solito Chiricò proprio allo scadere del recupero, penalty confermato dopo il ricorso al FVS.
La situazione di classifica non viene certo pregiudicata dal brutto stop (quarta sconfitta fuori casa), in quanto i rossoazzurri restano comunque saldamente in zona play-off.
Nota alquanto stonata, però, a fronte del secondo attacco con 27 reti, non certo poche, essere la seconda peggior difesa con 29 reti subite, seriamente molte.
Servirebbe maggiore equilibrio, oltretutto in un campionato imprevedibile per tutte le formazioni in lotta, dalla capolista all’ultima in classifica.
Occorre, nelle tre giornate al termine del girone d’andata, mettere quanto più fieno in cascina, per poter affrontare poi il ritorno, dove le difficoltà sicuramente aumenteranno.
Sabato alle ore 14,30 al Capozza per affrontare il Latina: non mancherà il forte sostegno dei tifosi, impareggiabili anche nella trasferta a Potenza in orario alquanto discutibile.
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Casarano
La magia di Cajazzo che fa volare il Casarano
Rossoazzurri corsari in Campania. Poco prima dell’intervallo, sul risultato di uno a uno, un colpo di tacco su calcio d’angolo del franco-canadese schioda ogni incertezza
GIUGLIANO-CASARANO 1-3
Reti: pt 11′ Gega (C), 15′ La Vardera, 47′ Cajazzo (C); st 14′ Guastamacchia (C)
di Giuseppe Lagna
Appresa nel primo mattino la scomparsa di Gianni Balugani, il tecnico modenese che condusse il Casarano a tre punti dal Palermo e dalla serie B (1990-“91), si parte per Giugliano, dove pioverà per l’intero incontro.
Al termine, il risultato favorevole alle Serpi ricompenserà con un caloroso saluto i rossoazzurri vincitori e il manipolo di settanta tifosi, per oltre due ore inzuppati a dovere.
Gioco maschio d’ambo le parti, ormai vicino il tè caldo dell’intervallo, sul pari per uno a uno, ecco per la gioia degli occhi dei fans salentini la magia di Ismael Cajazzo, un colpo di tacco su calcio d’angolo a schiodare ogni incertezza e timore.
Nella ripresa il Casarano segnerà ancora su calcio d’angolo ad opera di Guastamacchia, prima rete in serie C per il gagliardo difensore ex Taranto.
Insomma, una vittoria ottenuta certo su ben tre “palle inattive”, ma anche frutto di una prestazione estremamente volitiva, che ha impedito alla squadra di mister Capuano di arrecare Il minimo pericolo nell’arco della gara.
Due vittorie consecutive in due partite molto ostiche, hanno riportato così il Casarano al quinto posto, dopo Salernitana, Catania, Benevento e Cosenza, ma, quel che più conta, lontano dieci punti dalla zona play-out.
Non tornino più periodacci come le quattro sconfitte consecutive, frangente da cui tutto l’ambiente, Società, squadra, tifosi, con forte spirito di gruppo han voluto e saputo venir fuori.
La prossima partita ancora in trasferta a Potenza saprà dar conferma sulla ripresa degli uomini guidati da Vito Di Bari, lungo il percorso intrapreso nella nuova categoria, ma in continuità con la precedente, esaltante stagione.
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