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Lucugnano: convegno e concerto polifonico in onore di Girolamo Comi

“L’uomo e lo studioso a cinquant’anni dalla morte”: per commemorare il grande poeta salentino, si terrà sabato 7 aprile un convegno a lui dedicato, seguirà un concerto organizzato dal coro polifonico dell’Università del Salento

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Proseguono le iniziative legate al 50° anniversario della scomparsa del poeta salentino Girolamo Comi. Dopo la giornata di comunità del 3 Aprile, il convegno con Olivier Lexa (presidente della Fondazione Arti di Venezia) del 4 Aprile, e le due sessioni di convegno tenutesi a Lecce presso l’ex monastero degli Olivetani i 6 Aprile (convegno promosso da Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e Basilicata e dalla Facoltà di Beni Culturali della Provincia di Lecce), appuntamento a Lucugnano, sabato 7 aprile con la 3° e ultima sessione del convegno “Girolamo Comi: l’uomo e lo studioso a cinquant’anni dalla morte”.


La sessione di studi si terrà presso Palazzo Comi a partire dalle ore 9.30 e vedrà la partecipazione di numerosi relatori. Il programma dettagliato è il seguente:


Dopo gli indirizzi di saluti dell’Avv. Carlo Chiurisindaco di Tricase, spazio agli interventi e alla relazioni.


Interverrano con i loro contributi:


Maria Piccarreta (Dirigente della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Lecce – Il Palazzo Comi: un bene culturale da legittimare), Carlo Alberto Augieri (Unisalento – Il simbolismo poetico di Comi come patrimonio culturale di riconoscimento), Ludovico Valli e Angela Caputo (Unisalento e ISIA Urbino – Comi: un patrimonio da salvaguardare), Michele Macrì (Unisalento – Beni Comune e Sussidiarietà), Simone Coluccia (Associazione Tina Lambrini Casa Comi – Un ricordo di Casa Comi: Tina Lambrini), Antonio Monte (CNR – Arazzi e tessuti di Casa Comi).


Il convegno è patrocinato da: Assessorato all’industria turistica e culturale della Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Tricase.


In serata, inizio alle ore 20.00 sempre a Lucugnano, andrà in scena il “Concerto in memoria di Girolamo Comi” con il Coro Polifonico dell’Università del Salento che si esibirà all’interno del Salone Parrocchiale di Via Cesare Beccaria. Saranno presentati brani di Mozart, Rossini, Cimarosa, Beethoven e altri autori. 

Il Coro Polifonico dell’Università del Salento, diretto dal Maestro Luigi De Luca sin dagli esordi, nel dicembre 2008, ha orientato la sua attività formativa e concertistica verso i grandi eventi del mondo accademico: convegni internazionali di studio, inaugurazioni anni accademici dell’Università e della Scuola Superiore ISUFI, cerimonie di conferimento dei diplomi di dottorato di ricerca e celebrazioni di laureehonoris causa.


Il 4 febbraio 2010 il Coro ha formalizzato la sua struttura costituendosi in Associazione culturale senza fini di lucro. Alla carica di Direttore musicale è stato chiamato il M° Luigi De Luca che, con il supporto tecnico-artistico dell’Istituzione Polifonica “A. Vivaldi”, ha guidato il Coro dai suoi esordi alle attuali affermazioni artistico-musicali. Con la “Polifonica Vivaldi” vige formale rapporto di collaborazione.

I repertori, oggetto di preparazione e di produzione, spaziano dall’opera seria all’opera buffa, attingendo anche a brani sacri particolarmente significativi, avendo come obiettivo la centralità del cantare in polifonia e in simbiosi con gli interventi solistici e strumentali.


L’attività extra-accademica del Coro Polifonico lo vede protagonista in manifestazioni quali l’“Otranto Jazz Festival” (luglio 2009), “Assonanze Jazz” (Tricase, luglio 2009), Riapertura della Chiesa M. SS. Assunta (Trepuzzi, settembre 2009), Concerti di Natale (Convento di S. Francesco – Lequile, Chiesa Santi Pietro e Paolo – Galatina, Basilica di S. Croce – Lecce), Concerti di Inaugurazione del Presepe nell’Anfiteatro di Lecce, Concerto lirico-corale presso il Teatro Comunale di Aradeo (febbraio 2011), Concerti di accoglienza dei Cori americani The Choir of the College William & Mary e The Botetourt Chambers Singers (Chiesa di S. Maria della Grazia – Lecce, maggio 2011), e inglese The Maidstone Singers (Basilica del Rosario – Lecce, aprile 2012).


L’ingresso al concerto e la partecipazione al convegno di studi sono liberi e gratutiti. Per informazioni 380/4580810.


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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni

Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio

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Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.

Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.

Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.

Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.

Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.

Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.

Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.

Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.

A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.

Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.

Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.

Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.

Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.

Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.

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Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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Racale accende l’Albero della Sicurezza

Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore muore un lavoratore. Sabato 13 dicembre l’inaugurazione dell’installazione artistica con caschi da cantiere per sensibilizzare bambini, ragazzi e adulti sulla tematica degli infortuni sul lavoro

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Un messaggio di speranza e un monito potente contro la piaga degli infortuni e delle morti sul lavoro.

Sabato 13 dicembre, in piazza San Sebastiano, a Racale,  l’inaugurazione dell’Albero della Sicurezza, un’installazione artistica unica nel suo genere per fare memoria delle vittime del lavoro e per mantenere i riflettori puntati sull’orrendo dramma.

Lo dimostrano i dati: dall’inizio del 2025, ogni 6 ore (e qualche minuto) muore un lavoratore.

Da gennaio a settembre le morti sul lavoro in Italia sono state 784, con 575 in occasione di lavoro e 209 in itinere.

L’opera è stata ideata e realizzata dal Maestro Francesco Sbolzani, il quale ha utilizzato decine di caschi da cantiere per comporre un albero che, pur celebrando le festività, alza il velo su un tema di stretta attualità e di cruciale importanza sociale: la sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’evento, patrocinato dal Comune di Racale è promosso e organizzato congiuntamente dalle Associazioni di Azione Cattolica delle Parrocchie di Racale e dal MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) della Diocesi di Nardò-Gallipoli, in una significativa sinergia con l’associazione ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) di Lecce.

L’installazione artistica intende stimolare una riflessione profonda sul valore della vita e sul diritto inalienabile di ogni lavoratore a svolgere le proprie mansioni in un ambiente sicuro e protetto.

L’inaugurazione si terrà, dunque, in piazza San Sebastiano, presso gli spazi esterni della Parrocchia di S. Giorgio Martire, a partire dalle ore 19,30, e sarà preceduta da un breve momento di confronto e di riflessione sul tema della sicurezza.

Interverranno Rino Stefani, esperto di medicina del Lavoro e Alberto Stefani, specializzato in Sicurezza sul Lavoro, condividendo alcune esperienze e prospettive.

Inoltre, in preparazione all’evento e per approfondire la discussione, è stato diffuso online un breve questionario anonimo i cui risultati saranno spunto di analisi durante la serata.

L’invito a partecipare da parte degli organizzatori è particolarmente rivolto ai lavoratori, alle aziende e alle istituzioni del territorio

 

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