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Attualità

Sensazionale scoperta archeologica: bisognerà riscrivere la storia di Tricase?

“Se le ipotesi avranno conferma, si tratterà probabilmente di una scoperta estremamente significativa per la storia della comunità Tricasina”

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Tricase. La recente scoperta archeologica emersa dagli scavi dinanzi alla Chiesa Madre, avrebbe portato alla luce un elemento che potrebbe far retrodatare la nascita del Paese.


Durante gli scavi, infatti, sono state rinvenute le fondamenta di un battistero databile tra l’VIII e il IX sec. mentre, dalla documentazione fino ad oggi in nostro possesso,  le prime notizie documentate della storia feudale di Tricase risalgono intorno al XIII sec (1268 circa).


 “Se le ipotesi avranno conferma, si tratterà probabilmente di una scoperta estremamente significativa per la storia della comunità Tricasina”, spiega l’esperto in archivistica e biblioteconomia, dott. Carlo Vito Morciano, “le strutture dalla forma ottagonale, erano già utilizzate dal sec. IV per la costruzione di battisteri, edifici concepiti per il sacramento del battesimo”.


L’esperto specifica inoltre che “strutture religiose simili, in Puglia, si contano su poche dita: un esempio lo si può trovare a Canosa, tra i resti del battistero dedicato a S. Giovanni Battista, a pianta dodecagonale e risalente al secolo VI. Anche gli elementi archeologici di Tricase potrebbero effettivamente afferire all’epoca del dominio bizantino, registrandosi, quindi, tra le testimonianze medioevali più antiche presenti nel nostro centro storico ed un unicum nell’intera provincia.

Scavi archeologici, foto di Carlo Vito Morciano


Il Comitato “Tricase Sotterranea”, insieme a Carlo Vito Morciano e  all’archeologo Salvatore Musio, hanno già prodotto un’importante relazione storico-archivistica nella quale hanno raccolto alcune ipotesi circa gli ultimi ritrovamenti a partire da febbraio u.s.  fino ad ora. Ciò che ci si augura è che questi studi possano proseguire “quello che si prospetta per la nostra comunità” afferma Carlo Morciano “è un grande dono. Un dono che dev’essere accolto con unità e lungimiranza, illuminato dalla riflessione e dallo studio. , trattandosi della nostra storia identitaria”.


Si spera, dunque, che la Soprintendenza prenda a cuore quest’importante scoperta mettendo a disposizione le risorse necessarie per proseguire gli scavi e gli studi necessari.


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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