Casarano
Quelle torri di Ugento non piacciono nemmeno a Casarano
Mantenere sempre vive le contraddizioni, oppure rendere sacro anche ciò che è insensato, è forse una delle tante forme della saggezza umana. In una società in cui infatti non passa giorno senza che si legga o si ascolti quanto importante sia non ingrandire sto benedetto buco dell’ozono e quanto importanti siano di conseguenza le fonti di energia cosiddetta rinnovabile, appare sempre “politicamente scorretto” non essere pienamente in accordo con chi, a mo’ di giaculatoria, pronuncia parole tipo biologico, eolico o fotovoltaico. Altrettanto ovvio quindi, oltre che encomiabile, che ci siano anche delle Amministrazioni Comunali virtuose che vi pensino in maniera concreta.
Capita così che ad Ugento, cittadina caratterizzata da una vastissima estensione territoriale e da un’altrettanto vasta “sensibilità” ambientale, ci si sia attivati affinché ben 757 ettari del proprio territorio fossero dichiarati “Parco Naturale Regionale” dalla Regione appunto, con la legge n. 13 del 28 maggio 2007. La “sensibilità” ecologica dell’Amministrazione ugentina però va oltre e nel 2007 autorizza infatti “ERG Cesa Eolica S.r.l.” a costruire nel proprio territorio un parco per la produzione di energia elettrica. Certo non tutte le Amministrazioni hanno la stessa sensibilità ecologica e così la vicina Casarano si oppone facendo ricorso al Tar, non tanto perché si produrrebbe energia elettrica “ecologica” quanto piuttosto perché i ventilatori che la produrrebbero verrebbero piazzati proprio di fronte ad una delle Serre più belle e panoramiche del Salento. I Giudici del Tar di Lecce accolgono il ricorso e bloccano il progetto. Fortunatamente però a salvare le sorti dell’ambiente ci sono i giudici della Suprema Corte, che invece, lo scorso 17 febbraio, sconfessano i colleghi del Tar ed autorizzano la ERG a realizzare alla periferia di Ugento (ma così tanto periferia da essere praticamente già Casarano) il parco eolico che produrrà finalmente energia “pulita”. Narrate sin qui le avventure “legali” di questo progetto, è bene ora però cercare anche di “misurare” quanto effettivamente ecologico esso sia. Il progetto prevede l’installazione di ben 21 torri eoliche che, se si considera la sporgenza delle pale, dovrebbero esser alte 150 metri.
Alcune volte i numeri non danno la giusta misura delle cose ed allora diciamo subito che una sola di esse è alta 3 volte il faro di Leuca oppure come un palazzo da 55 piani! Immaginiamo allora di salire sulla collina della campana con l’intenzione di goderci il panorama che va verso il mare ed immaginiamo quanto possa essere eco-compatibile vedere 21 ventilatori che si frappongono fra noi e l’orizzonte. Eppure i “verdi” giudici supremi hanno scritto nella propria motivazione che, dopo aver “attentamente” valutato il risvolto ambientale, si è ritenuto che la planimetria definitiva presentata sia rispettosa dei vincoli ambientali, dell’eco-sistema ed addirittura della naturale vocazione paesaggistica, turistica ed archeologica del territorio. Ma i “vantaggi” ambientali non finiscono certo qui. Per piantare una sola delle torri, occorrerebbe liberare un’area di 700 metri quadri ed il termine liberare in realtà vuol dire sradicare almeno 35 alberi d’ulivo secolari, che moltiplicato per le 21 torri, fa un totale di quasi 750; nessuno poi ne ha mai parlato ma tecnicamente, oltre alle torri, è prevista anche una “sottostazione” di alta tensione che occupa in media un ettaro di terreno e quindi altri 70 alberi che fanno quindi un totale di circa 820 alberi in meno, senza poi contare la costruzione di 3 km. di strade di collegamento.
I bravi contadini poi già lo sanno: quanto più è alto il fusto di una pianta, tanto più deve essere profonda la sua penetrazione nel terreno. Ebbene, per mantenere in piedi uno solo di questi “fusti”, bisogna andare giù almeno 20 metri e fare una “colatina” di cemento di almeno 600 metri cubi! Basta quindi fare un rapido conticino per ottenere come risultato 2.520 betoniere, tutte pronte a versare il proprio carico di cemento… ecologico. Considerando ora che di torri per produrre la stessa energia che produce una sola centrale convenzionale ne occorrerebbero 15mila e qui ne vorremmo costruire “solo” 21, considerando che il Salento produce già il 300% dell’energia che gli serve e considerando infine che vi sarebbero pure problemi per tutte le specie migratorie che attraversano la nostra terra, anche la più distratta delle casalinghe si chiederebbe: ma ne vale proprio la pena…?
Antonio Memmi
Casarano
Piogge e rovesci temporaleschi nel fine settimana
Il fine settimana vedrà un temporaneo miglioramento al Nord, con clima però decisamente freddo e gelate notturne anche in pianura. Nel frattempo piogge e rovesci temporaleschi indugeranno al Centrosud, specie nella giornata di sabato. Il tutto accompagnato da venti freddi settentrionali anche forti…
ANTICIPO DI INVERNO SULL’ITALIA
“Correnti fredde di matrice artica hanno portato l’Europa bruscamente in inverno con freddo e neve a tratti in pianura, dopo una prima parte di novembre decisamente mite. Il flusso freddo ha ora raggiunto il Nord Italia e nel weekend dilagherà anche al Centrosud, portando anche sul bel Paese un anticipo d’inverno”, secondo Edoardo Ferrara di 3bmeteo, “il contrasto tra la massa d’aria fredda con quella più mite mediterranea darà vita ad una perturbazione che nella giornata di venerdì interesserà gran parte d’Italia con piogge e rovesci sparsi, localmente anche a sfondo temporalesco e accompagnati da grandine”.
NEL WEEKEND NEVE A QUOTE MEDIO-BASSE ANCHE AL CENTROSUD, GELATE AL NORD
“Il fine settimana vedrà un temporaneo miglioramento al Nord, con clima però decisamente freddo e gelate notturne anche in pianura. Nel frattempo piogge e rovesci temporaleschi indugeranno al Centrosud, specie nella giornata di sabato. Il tutto accompagnato da venti freddi settentrionali anche forti”.
LUNEDI’ ALTRA PERTURBAZIONE, POSSIBILE NEVE A TRATTI IN PIANURA AL NORD
“Già domenica sera giungeranno gli avamposti di una nuova perturbazione da ovest, che rinnoverà condizioni di maltempo diffuso nel corso di lunedì, ad eccezione dell’estremo Sud che probabilmente rimarrà all’asciutto e con maggiori aperture. Tuttavia il richiamo di venti più miti di Scirocco e Libeccio determinerà un progressivo rialzo della quota neve, che sarà più marcato al Centrosud”.
Casarano
Spacciava cocaina dai domiciliari e finisce in carcere
La Polizia ha arrestato un uomo di 76 anni di Casarano. Nella sua abitazione rinvenuti la droga nei calzini e tutto l’occorrente per lo spaccio
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La Polizia di Stato ha arrestato un 76nne di Casarano per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente
Gli agenti del Commissariato di Taurisano avevano appreso che l’uomo, in regime di detenzione domiciliare per aver commesso simili reati, aveva avviato un’attività di spaccio di cocaina presso la sua abitazione.
Durante i servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore della Provincia di Lecce e finalizzati alla prevenzione e alla repressione dello spaccio di sostanza stupefacente, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione domiciliare, con l’ausilio delle Unità Cinofile della Polizia di Frontiera di Brindisi, presso l’abitazione del soggetto che ha dato esito positivo.
Nella camera da letto sono stati rinvenuti da Africa, il cane poliziotto, due involucri contenenti cocaina, ben occultati all’interno di due differenti calzini, all’interno di un cassetto di un comodino, per un totale di nove grammi di stupefacente.
Accuratamente assicurati con del nastro isolante sotto al comodino sono stati rinvenuti due bilancini di precisione e altri due calzini con all’interno soldi contanti per un totale di 1.300 euro.
In casa è stato poi rinvenuto altro materiale per il confezionamento e il taglio della droga.
Il tutto è stato posto sotto sequestro e l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e associato in carcere.
Arresto convalidato per direttissima e carcere confermato.
Attualità
Medicina Generale, un nuovo ambulatorio diurno per Matino
Il Comune di Matino ha attivato un ulteriore ambulatorio diurno di Medicina Generale presso la sede della Continuità Assistenziale, sita in via Crispi.
L’attivazione dell’ambulatorio si si è resa necessaria nelle more della consegna della Casa di Comunità di Matino (foto in basso), attualmente in fase di completamento, e garantisce un servizio di prossimità essenziale per l’intera popolazione dell’AFT 1 (Casarano–Matino–Parabita–Collepasso).
GIORNI E ORARI
Mese di novembre l’ambulatorio è accessibile il martedì, giovedì e venerdì, dalle 10 alle 18.
Dal dicembre sarà aperto il martedì, giovedì e venerdì, dalle 10,30 alle 14,30 (4 ore giornaliere).
In aggiunta: un turno prefestivo, festivo o notturno, secondo programmazione aziendale, nell’ambito degli obblighi previsti per i medici del Ruolo Unico.
ATTIVITÀ
Le attività garantite presso l’Ambulatorio diurno sono le seguenti:
assistenza a tutti gli assistiti dell’AFT 1 (Casarano–Matino–Parabita–Collepasso);
visite occasionali e consulti clinici;
assistenza a turisti, studenti fuori sede, cittadini non residenti;
gestione dei bisogni assistenziali riferibili ai codici bianchi che altrimenti si rivolgerebbero al Pronto Soccorso;
supporto alle richieste provenienti dal numero armonizzato 116117 per cure non urgenti;
attività di counselling, promozione della salute e adesione ai programmi di prevenzione;
attività di vaccinoprofilassi;
presa in carico e monitoraggio dei pazienti fragili e dei malati cronici, con l’obiettivo di ridurre accessi impropri al Pronto Soccorso e rischio di ospedalizzazione.
L’ambulatorio sarà, inoltre, collegato alla piattaforma informatica dell’AFT per garantire il coordinamento operativo con tutti i medici della rete territoriale.
«ORA LA CASA DI COMUNITÀ»
«L’attivazione di un altro ambulatorio di medicina generale», dichiara il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «rappresenta un passo fondamentale nel potenziamento dei servizi sanitari di prossimità a Matino».
«In attesa della consegna della Casa di Comunità, i cui lavori procedono alacremente», prosegue il primo cittadino, «questo servizio garantirà ai cittadini un punto di riferimento stabile e professionale, capace di rispondere ai bisogni quotidiani di salute, con particolare attenzione ai più fragili».
«Ringrazio la ASL, il Distretto sociosanitario e tutti i professionisti coinvolti per la collaborazione e per l’impegno dimostrato nel rafforzare l’assistenza territoriale», conclude il sindaco Toma, «si tratta di un risultato importante che testimonia la volontà comune di costruire una sanità più vicina, efficace e umana»
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