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Ruffano

San Rocco a Torrepaduli

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Nella calda notte di Ferragosto a Torrepaduli di Ruffano si tengono i festeggiamenti in onore di San Rocco, che conservano intatto il fascino della tradizione. Dentro il Santuario, i dediti di San Rocco, per sua intercessione, gli chiedono grazia o lo ringraziano del miracolo ricevuto.


Nella piccola Cappella continuamente si recitano lodi e preghiere, si bacia ardentemente e si accarezza il simulacro ligneo del Santo. È questo forse l’aspetto più spontaneo e squisitamente devozionale che non si è mai perso, che continua di anno in anno come succede da secoli. Fuori dalla Cappella, invece, si svolge l’aspetto più magico e spettacolare: sotto il ritmo incalzate dei tamburelli si svolge la nota “danza dei coltelli”. Si comincia alle 23, dopo che la statua del Santo è rientrata nella sua Chiesa, per durare fino alle 5 del mattino seguente, quando al primo suono delle campane si annuncia la prima Messa: così l’aspetto religioso prende nuovamente risalto rispetto a quello profano.


La “danza dei coltelli” consisteva appunto in un duello di coltelli, danzato a ritmo della pizzica salentina. La sfida avveniva fra le comunità Rom per la contesa del territorio e delle mercanzie, aspetto quindi che in origine non apparteneva propriamente alla popolazione torrese. Ora questa tipica manifestazione è simulata come divertimento.

Per quanto riguarda il programma nei particolari, fino a venerdì 14 agosto è previsto il Novenario, con le numerose Messe durante la giornata. Sabato 15, festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, dopo la Messa delle 20 si terrà la Processione; alle 23 il tradizionale spettacolo pirotecnico e poi il via alla già citata “danza dei coltelli” che animerà la notte. Domenica 16, dalle 5, le Sante Messe. Dopo quella delle 9,30, la statua del Santo sarà trasferita in processione dal Santuario alla Chiesa Matrice, dove alle 11 sarà celebrata la Messa Pontificale del Vescovo di Ugento-S.M. di Leuca, mons. Vito De Grisantis. Numerosi gli eventi a fare da contorno, tra cui, da giovedì 13 a lunedì 17, nei pressi del Santuario, la 15^ edizione della Mostra Mercato. Ed immancabile sarà l’appuntamento anche con la musica tradizionale, grazie alla “Rassegna di musica etnica” presso Largo San Rocco: tre serate, sempre con inizio alle 21, che prevedono giovedì 13 l’esibizione degli artisti Admìr Shkùrtai e Ninfa Giannuzzi; venerdì 14 quella dei gruppi “Cardisanti” e “I Scianari”; lunedì 17 quella di Anna Cinzia Villani e del gruppo “Mascarimirì”.


Stefano Tanisi


Cronaca

Ora i sindaci di Maglie, Ruffano e Sanarica rischiano il processo

La richiesta di rinvio a giudizio è arrivata del pm Maria Vallefuoco, tutti dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, frode, falso…

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Si è chiusa l’inchiesta su un presunto giro di appalti pilotati in cambio di favori, regali e scambi elettorali che, nel marzo scorso, fecero scattare misure cautelari per 10 persone (3 in carcere e 7 ai domiciliari), e a una serie di misure interdittive.

Ernesto Toma e Marco Sticchi, sindaco e vicesindaco di Maglie, ora rischiano il processo.

Questo vale anche Salvatore Sales sindaco di Sanarica e Antonio Rocco Cavallo, ex primo cittadino di Ruffano, e per 25 altre persone imprenditori e funzionari comunali.

Tra gli imputati, anche la Castrignanò Appalti s.r.l. e la Cesa s.r.l, entrambe di Maglie. 

La richiesta di rinvio a giudizio è arrivata del pm Maria Vallefuoco, tutti dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, frode, falso.

L’udienza preliminare è fissata per il 16 gennaio del 2026, davanti al gup Marcello Rizzo. 

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Appuntamenti

Crita e vivi: l’arte contro le parole ostili a Ruffano

Laboratorio di pensiero e ceramica artistica rivolto a dodici donne del territorio, ognuna delle quali impegnata in modo diverso nei campi del sociale e della cultura

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Promuovere la 𝐩𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 e contrastare i discorsi d’odio attraverso l’arte: è questo l’obiettivo fondamentale del progetto 𝐂𝐫𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐯𝐢𝐯𝐢 ideato e promosso da 𝐌𝐚𝐝𝐞 𝐢𝐧 𝐒𝐨𝐚𝐩 e vincitore dell’avviso pubblico regionale Futura – La Puglia per la parità, terza edizione.

Il progetto prenderà avvio nel pomeriggio di 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟏 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 presso lo studio d’arte dell’artista Pamela Maglie  con un 𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐚𝐦𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 rivolto a dodici donne del territorio, ognuna delle quali impegnata in modo diverso nei campi del sociale e della cultura.

Le donne coinvolte sono Ornella Ricchiuto, Monica Moretto, Valentina Rizzo, Enza Miceli. Nancy Motta, Rita Accogli, Paola Medici, Paola De Masi, Maria Concetta D’Aversa, Giada De Benedetto, Alessandra Carrozzo, Aran Prathumtang. 

Grazie alla guida dell’esperta Pamela Maglie, coadiuvata dalla ceramista Giada Fogliato, decoreranno dei piatti in ceramica su cui saranno incise 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐨𝐬𝐭𝐢𝐥𝐢, che saranno successivamente rimosse artisticamente attraverso decori che diffonderanno, al contrario, il linguaggio del rispetto e della parità di genere. 

Un incontro informativo sul tema dei discorsi d’odio contro le donne si terrà 𝐬𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟐𝟗 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟖 presso lo studio d’arte dell’artista Pamela Maglie e vedrà come ospite d’onore la professoressa 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚 𝐒𝐩𝐚𝐠𝐧𝐨𝐥𝐨, docente dell’Università del Salento. 

Le donne coinvolte nel progetto saranno poi protagoniste, insieme ai piatti realizzati nel corso del laboratorio, di una 𝐜𝐞𝐧𝐚-𝐩𝐞𝐫𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞, che si terrà presso il ristorante 𝐅𝐚𝐫𝐦𝐚𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐢 di Ruffano a partire dalle 𝟏𝟗,𝟒𝟓, in cui si discuterà sul processo creativo portato a termine.

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Attualità

Fazenda – Una terra, due sogni. A Torrepaduli si gira

Progetto cinematografico che racconta la forza di chi parte e sceglie di tornare. Le riprese si terranno dal 5 all’8 febbraio 2026 nella frazione di Ruffano. Il produttore Piero Melissano: «Il film sarà un inno all’amore e alla riscoperta delle proprie radici. Vedrà anche la partecipazione di abitanti di Torrepaduli come comparse, rendendo il progetto una vera opera collettiva»

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Il progetto cinematografico “Fazenda – Una terra, due sogni” è un emozionante viaggio di due giovani sposi, alla ricerca di speranza e di un futuro migliore.

La storia racconta le vicissitudini di una coppia che, dopo aver lasciato la loro terra d’origine, si affida alla fede e parte in cerca di fortuna.

Lontani dalle proprie radici, ma con la speranza di un domani più luminoso, i protagonisti si troveranno di fronte alle difficoltà di un nuovo inizio in un paese straniero, dove i sogni possono diventare realtà o infrangersi.

Attraverso una narrazione che esplora il legame profondo con la propria terra, il film segue il ritorno dei protagonisti alle proprie origini, quando, con coraggio e determinazione, acquistano una fattoria: “La Fazenda”.

Qui, immersi nella natura e nelle tradizioni, ricostruiranno le loro vite e i loro sogni, tra sentimenti, speranze e le sfide quotidiane della vita rurale.

Le riprese si terranno dal 5 all’8 febbraio 2026 a Torrepaduli, luogo ricco di storia e tradizione, che si presterà come set ideale per raccontare il ritorno alle radici.

Fazenda – Una terra, due sogni” vuole trasmettere un messaggio di speranza, resistenza e fede, in un mondo in cui, a volte, il cammino verso il successo è segnato anche dalle difficoltà, ma sempre guidato dalla luce della speranza e dall’amore.

Il film unisce il sentimento di una terra che accoglie e la speranza che non abbandona mai, raccontando un viaggio che parte dalla sofferenza per giungere alla realizzazione dei sogni, anche grazie alla forza di credere in sé stessi e nel proprio destino.

«Siamo entusiasti di poter annunciare questo progetto», dichiara il produttore, Piero Melissano, «siamo certi che il pubblico saprà apprezzare il valore umano e universale che “Fazenda” vuole trasmettere. Il film sarà un inno all’amore e alla riscoperta delle proprie radici. Vedrà anche la partecipazione di abitanti di Torrepaduli come comparse, rendendo il progetto una vera opera collettiva. La colonna sonora, firmata da Alfredo Gilè», conclude Melissano, «accompagnerà il viaggio interiore dei protagonisti, tra malinconia e sogni».

«Ho voluto raccontare la realtà di tante famiglie del sud che hanno conosciuto la povertà e l’emigrazione, ma non hanno mai smesso di credere in un futuro migliore. Fazenda è la storia di chi non si arrende, di chi torna per ricostruire», spiega la sceneggiatrice Francesca Currieri.

«Interpretare questi ruoli, per noi, sarà un viaggio profondo», aggiungono i protagonisti Antonella Salvucci e Fausto Morciano, «Fazenda parla di amore, memoria e coraggio, sentimenti che non appartengono a tutti».

Per il regista Andrea Milici, «Fazenda nasce dal bisogno di raccontare e mettere in scena chi parte con le tasche vuote ma il cuore pieno di sogni, con la consapevolezza che il ritorno non è la fine di un viaggio, ma il suo vero inizio».

il produttore, Piero Melissano, infine ritiene «doveroso da parte mia, ringraziare tutti coloro che, a vario titolo e professionalità, contribuiranno alla realizzazione del progetto, in particolare agli altri attori presenti: Matteo Tosi, Giuseppe Molonia e Fabio Foglino».

F.C.

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